Tubre
Tubre (Taufers im Münstertal in tedesco, Tuer in romancio) è un comune italiano di 964 abitanti della Provincia Autonoma di Bolzano in Val Monastero.
Tubre comune | |
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Tubre/Taufers im Münstertal | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Hermann Bernhard Fliri (SVP) dal 16-5-2010 |
Territorio | |
Coordinate | 46°38′47″N 10°27′55″E |
Altitudine | 1,240 m s.l.m. |
Superficie | 45,93 km² |
Abitanti | 962[1] (31-12-2010) |
Densità | 20,94 ab./km² |
Frazioni | Puntweil/Pontevilla, Rifair/Rivaira |
Comuni confinanti | Glorenza, Malles Venosta, Prato allo Stelvio, Scuol (CH-GR), Stelvio, Val Müstair (CH-GR) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39020 |
Prefisso | 0473 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021103 |
Cod. catastale | L455 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 447 GG[3] |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Situato all'estremità occidentale della provincia e della Regione Trentino-Alto Adige, confina a ovest con la Svizzera, col cantone dei Grigioni. Per arrivare in Svizzera è sufficiente oltrepassare la dogana posta all'uscita del paese.
Dal paese sono raggiungibili i gruppi montuosi delle Alpi della Val Müstair, delle Alpi Venoste e delle Alpi dell'Ortles.
Storia
Preistoria
Tubre e la Val Monastero[4], come tutta l'alta Val Venosta è stata sicuramente raggiunta dall'uomo fin dall'età del rame, ed infatti la mummia Ötzi risale al 3.300 a.C., ma le prime tracce di presenza umana in val Monastero risalgono alla tarda età del bronzo od all'inizio dell'età del ferro, vedasi la cultura di Hallstatt.
Tuttavia non v'è certezza di insediamenti stabili in epoca pre-romana, ma sicuramente nel primo secolo a.C. erano presenti in zona vari popoli di origine celtica, in particolare i Venosti, che risalivano la valle da Est, e più in generale i popoli retici, i cui territori comprendevano l'alta valle dell'Inn in Engadina, adiacente alla Val Monastero.
Epoca romana
Dal 15 a.C., con la sconfitta dei Reti ad opera di Druso, detto il "Germanico", figliastro dell'imperatore Augusto, ha inizio la colonizzazione romana, i cui effetti sono tuttora riscontrabili nella lingua romancia, di chiara origine latina, che caratterizza i nomi dei luoghi e costituisce la quarta lingua ufficiale dell'attuale confinante Cantone dei Grigioni nella Confederazione Elvetica.
Sotto l'imperatore Claudio viene completata la Via Claudia Augusta che collega, attraverso il passo di Resia, la Pianura Padana con Augusta (Augusta Vindelicum o "Vindelicorum", odierna Augsburg inBaviera), capitale della Rezia romana.
Medio Evo
Gli Alemanni si stanziano nella zona, ma vengono ben presto sopraffatti dai Franchi nella battaglia di Tolbiaco/Zülpich, del 496 d.C..
In seguito i Franchi riorganizzano il loro ampio regno: la val Venosta,la valle di Tubre e la bassa Engadina rientrano nei territori affidati al “preside”, in latino medioevale praeses di Coira, che deve obbedienza al duca degli Alemanni.
Per motivi di ordine pratico, dal 536 le terre vengono suddivise in contee amministrate da conti vassalli dello stesso preside; nel tempo, però, questa carica viene a coincidere di fatto con la figura del vescovo di Coira, che fino all'inizio del IX secolo avrà ampio potere temporale.
La più antica [[chiesa (architettura)] di Tubre, collocata sopra i prati della Calva, era dedicata a San Valentino, e purtroppo se ne sa molto poco, anche perché essa fu distrutta dai Grigioni nel 1499.
Tuttavia, già nel 1521 venne eretta la nuova chiesa di San Valentino a Rivaira, a circa 300 metri dalla precedente.
Toponimo
Il toponimo è attestato come "Tuberis" nel 881 e come "Duberis" nel 888 e deriva o dal latino tubernus ("pinastro") o da un tema preromano *tob- ("burrone").[5][6]
Altra ipotesi plausibile per il nome di Tubre, che fino al medioevo serviva a designare l'intera valle, sembra riferibile anche alla voce latina “tuber“ ovvero tubero.
Stemma
Lo stemma è trinciato, la prima parte di rosso, la seconda fusato d’argento e di azzurro. Sono le insegne dei Signori di Reichenberg che vissero nell’omonimo castello dal 1373. Lo stemma è stato concesso nel 1967.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa San Giovanni
L'edificio del 1220 è in stile romanico, con il basamento a forma di croce greca. La chiesa è un gioiello romanico. La pianta ha la forma di una croce greca. Al suo interno sono conservati affreschi romanici del 1220-1230 e gotici del 1383.
Cappella San Michele
Questa piccola chiesetta si trova nei pressi del cimitero e dal giugno 2000 ospita il museo parrocchiale. Al suo interno la cappella ospita affreschi del XV secolo, posti sopra all'altare gotico a portelli Inoltre sempre al suo interno si possono visitare alcune sculture in legno che provengono dalle ben otto chiese del paese.
Chiesa parrocchiale San Biagio
La data dell'edificazione di questa chiesa non è nota, ma venne citata fin dal 1201. Nel 1660 la chiesa venne demolita e ricostruita. La benedizione della chiesa avvenne nel 1663.
Architetture civili
Ospizio di San Giovanni
Architetture militari
Castello Rotund
Il castello Rotund fu eretto attorno al 900, inizialmente di proprietà dei nobili di Rotund, venne poi ceduto a Heinrich di Reichenberg. Nel seguito passò ai baroni di Schlandersberg e di Hendl, fino all'ultimo proprietario, che ancora oggi ne detiene il possesso, il barone von Heydorf.
Castello di Reichenberg
Il castello di Reichenberg fu all'inizio proprietà dei vescovi di Coira, e attorno al XII secolo divenne proprietà dei signori di Reichenberg, che li diedero questo nome. I signori di Reichenberg erano noti dai locali, in quanto erano dei predoni.
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[8] |
---|---|
97,85% | madrelingua tedesca |
2,15% | madrelingua italiana |
0,00% | madrelingua ladina |
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[9]

Amministrazione
Amministrazioni precedenti
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2005 | 2010 | Hermann Bernhard Fliri | SVP | Sindaco | |
2010 | in carica | Hermann Bernhard Fliri | SVP | Sindaco |
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Serafin Heinrich Schgör, Taufers im Münstertal im Wandel der Zeit, 2006
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. I, Bolzano: Athesia, 1995, p. 465. ISBN 88-7014-634-0
- ^ (EN) Heraldry of the World: Taufers i. M.
- ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Bibliografia
- Serafin Heinrich Schgör, Taufers im Münstertal im Wandel der Zeit, 2ª ediz., Tubre, Comune di Tubre, 2006.
Voci correlate
- Parco Nazionale dello Stelvio
- Monastero di San Giovanni, subito oltre il confine
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tubre
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Tubre