Argentina
Argentina | |
---|---|
En unión y libertad
[In unione e libertà] | |
![]() | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica Argentina, Confederazione Argentina, Nazione Argentina, Province Unite del Rio della Plata |
Nome ufficiale | República Argentina, Confederación Argentina, Nación Argentina, Provincias Unidas del Río de la Plata |
Lingue ufficiali | Spagnolo |
Altre lingue | italiano, tedesco, arabo |
Capitale | Buenos Aires |
Politica | |
Forma di governo | Repubblica presidenziale federale |
Presidente | Cristina Elizabeth Fernández de Kirchner |
Indipendenza | Dalla Spagna, 9 luglio 1816 |
Ingresso nell'ONU | 24 ottobre 19451 |
Superficie | |
Totale | 2.780.403 km² (8º) |
% delle acque | 1,1%% |
Popolazione | |
Totale | 40.412.376 ab. (2010) (31º) |
Densità | 15 ab./km² |
Tasso di crescita | 0,997% (2012)[1] |
Nome degli abitanti | argentini |
Geografia | |
Continente | America meridionale |
Confini | Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay, Uruguay |
Fuso orario | UTC-3 |
Economia | |
Valuta | Peso argentino |
PIL (nominale) | 771,392 milioni di $ (2011) (21º) |
PIL pro capite (nominale) | 17,660 $ (2011) (51º) |
ISU (2011) | 0,811 (molto alto)[2] (45º) |
Fecondità | 2,2 (2011)[3] |
Consumo energetico | 0,24 kWh/ab. anno |
Varie | |
Codici ISO 3166 | AR, ARG, 032 |
TLD | .ar |
Prefisso tel. | +54 |
Sigla autom. | RA |
Inno nazionale | Oid, Mortales |
Festa nazionale | 25 maggio |
![]() | |
1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'ONU nel 1945. 2L'Argentina reclama anche 1.000.000 km² dell'Antartide, le Isole Falkland/Malvinas, la Georgia del Sud e isole Sandwich meridionali. | |
Evoluzione storica | |
Stato precedente | ![]() |

L'Argentina, ufficialmente Repubblica Argentina (in spagnolo: República Argentina, IPA [reˈpuβlika aɾxenˈtina]) è una repubblica federale rappresentativa, situata nella parte meridionale del Sud America. Il suo territorio è suddiviso in 23 province e una città autonoma, Buenos Aires, capitale della nazione e sede del governo federale, dove è concentrata un terzo della popolazione totale del paese, che è di circa 40.000.000 di abitanti. Con una superficie di 2.780.400 km2, è il più grande paese di lingua spagnola nel mondo, il secondo stato più grande dell'America Latina, il quarto delle Americhe e l'ottavo più grande al mondo. Il suo territorio, che occupa gran parte del Cono Sud sudamericano, confina a nord con la Bolivia e il Paraguay, a nordest con Brasile e Uruguay, a est con l'Oceano Atlantico, a ovest con il Cile e a sud sempre con il Cile e le acque atlantiche del Passaggio di Drake. Oltre un terzo della popolazione è concentrato nella capitale Buenos Aires.
Dopo la crisi economica del 2001, economia e governo si sono stabilizzati e l'Argentina è divenuta uno Stato ad alto sviluppo economico. I suoi circa 40 milioni di abitanti godono di un indice di sviluppo umano, reddito pro-capite, livello di crescita economica e qualità della vita che pone la nazione come una delle più sviluppate dell'America Latina[4].
De facto, l'Argentina raggiunse l'indipendenza il 25 maggio 1810 quando fu deposto l'ultimo viceré spagnolo che governava da Buenos Aires, e il 9 Luglio 1816 fu ufficialmente proclamata l'indipendenza a San Miguel de Tucuman[5].
Etimologia
Il nome "Argentina" deriva dal latino argentum (argento) ed è associato con la leggenda della Sierra de la Plata, comune tra i primi esploratori europei della regione, sia spagnoli che portoghesi. Le popolazioni indigene offrirono doni in argento ai sopravvissuti di un naufragio guidati da Juan Díaz de Solís, che nel 1516 chiamò quella terra Mar Dulce[6]. La leggenda raggiunse la Spagna attorno al 1524, e il nome venne messo su stampa per la prima volta in una mappa veneziana del 1536[7]. La fonte dell'argento era l'area sulla quale nel 1546 sarebbe stata fondata la città di Potosí. Una spedizione che seguì il percorso dell'argento risalendo i fiumi Paraná e Pilcomayo, raggiunse la fonte solo per trovarla già rivendicata da esploratori che l'avevano raggiunta partendo da Lima, la capitale del vicereamese.
Il nome Argentina viene menzionato per la prima volta nel poema pubblicato nel 1602 dallo spagnolo Martín del Barco Centenera intitolato "La Argentina y conquista del Río de la Plata", che descrive la regione del Rio de la Plata e la fondazione della città di Buenos Aires[8]. Iniziò poi a essere usato estesamente nel libro del 1612 La Argentina manuscrita di Ruy Díaz de Guzmán, in cui il territorio veniva chiamato Tierra Argentina (Terra d'Argento). Oggi il suo nome viene regolato dalla Costituzione Argentina la quale nella prima parte all'articolo 35 sancisce esplicitamente che: i nomi adottati successivamente all'insediamento del primo governo nazionale nel 1810 come: Provincias Unidas del Río de la Plata (Provincie Unite del Fiume dell'Argento), Repubblica Argentina, Confederazione Argentina e Nazione Argentina sono tutti ufficialmente riconosciuti validi per la denominazione del governo e del territorio di questo stato[9][10].
Storia
Preistoria - Medioevo
I primi segni della presenza umana in Argentina si trovano in Patagonia (Piedra Museo, Santa Cruz), e risalgono all'11.000 a.C. Attorno al primo secolo d.C. diverse civilizzazioni basate sul mais si svilupparono nella regione delle Ande Occidentali (Santa María, Huarpes, Diaguitas, Sanavirones, tra le altre). Nel 1480, l'Impero Inca, sotto il regno dell'imperatore Pachacutec, lanciò un'offensiva e conquistò l'odierna parte nord-occidentale dell'Argentina, integrandola in una regione chiamata Collasuyu. Nell'area nord-orientale, i Guaraní svilupparono una coltura basata sulla yucca e la patata dolce. Le aree centrali e meridionali (Pampa e Patagonia) vennero dominate da culture nomadi, unificate nel XVII secolo dai Mapuche.
Colonizzazione e Indipendenza
Gli esploratori europei arrivarono in argentina nel 1516. La Spagna nel 1537 fonda la città di Cordoba della Nuova Andalucia; nel 1580 stabilì una colonia permanente dove oggi sorge Buenos Aires; il Vicereame del Río de la Plata venne creato nel 1776. Nel 1806-1807 l'Impero Britannico lanciò due invasioni contro Buenos Aires, ma la popolazione creola respinse entrambi i tentativi. Il 25 maggio 1810, dopo la conferma delle voci circa la detronizzazione di re Ferdinando VII da parte di Napoleone, i cittadini di Buenos Aires, con Manuel Belgrano in testa, sfruttarono la situazione a proprio vantaggio e crearono la Prima Junta di Governo (Rivoluzione di maggio). La formale indipendenza dalla Spagna venne dichiarata il 9 luglio 1816 a Tucumán.
Nel 1817, il generale José de San Martín attraversò le Ande per liberare Cile e Perù, eliminando così la minaccia spagnola. Centralisti e Federalisti (in spagnolo: Unitarios e Federales) furono in conflitto fino a quando nel 1853 venne istituita l'unità nazionale e promulgata la costituzione. Nel 1826 gli argentini promulgarono una Costituzione centralista e fissarono la capitale a Buenos Aires. Nel 1829 comparve sulla scena politica il dittatore Juan Manuel de Rosas, che convertì il paese in un'economia basata sull'allevamento. Nel 1859 iniziò una guerra civile tra gli aspiranti alla presidenza, che porterà al potere Bartolomé Mitre (1862).
Investimenti stranieri e immigrazione dall'Europa portarono all'adozione delle moderne tecniche agricole nel paese. Negli anni 1880, la "Conquista del deserto" soggiogò o sterminò le rimanenti tribù indigene della Pampa meridionale e della Patagonia.[11]
Dal 1880 al 1930, l'Argentina godette di una sempre maggiore prosperità e importanza grazie ad una economia volta all'esportazione, e la popolazione del paese aumentò di sette volte. Le forze conservatrici dominarono la politica argentina fino al 1916, quando i tradizionali rivali, i radicali, ottennero il controllo del governo. L'esercito costrinse nel 1930 Hipólito Yrigoyen a lasciare il potere, portando ad un altro decennio di governo conservatore. I cambiamenti politici portarono nel 1946 alla presidenza di Juan Perón, che cercò di dare più potere alla classe lavoratrice e aumentò notevolmente il numero di lavoratori sindacalizzati. La Revolución Libertadora del 1955 lo depose.
Desaparecidos e "Guerra Sporca"
Tra gli anni 1950 e gli anni 1970 l'economia crebbe sensibilmente e la povertà declinò (meno del 7% nel 1975), ma divenne sempre più protezionista; contemporaneamente i contrasti politici si accrebbero e, nel quadro di instabilità che si andava delineando, vi fu il ritorno alla presidenza nel 1973 di Juan Domingo Perón che tuttavia ebbe termine dopo un solo anno con la sua morte e la sua terza moglie Isabelita, sua vice presidente, gli successe alla carica ma i due anni che seguirono furono pervasi da un quadro sociale sempre più improntato al conflitto: da un lato l'Alianza Anticomunista Argentina (AAA) contribuì a creare un clima di terrore con l'omicidio, secondo i dati raccolti dopo la fine della dittatura dalla Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas (CONADEP), di oltre 400 persone tra il 1973 ed il 1975 mentre, dall'altro, riprese vigore l'azione dell'Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP) con azioni di guerriglia urbana e omicidi. Il quadro di grande instabilità favorì dapprima l'ingresso dei militari nel governo e successivamente, la presidente fu deposta dal golpe del 24 marzo 1976 che portò alla presidenza del paese il generale Jorge Rafael Videla.
Dal 1976 al 1983 le forze armate detennero il potere per mezzo di una giunta autoincaricatasi del cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale; il governo militare represse l'opposizione, sia da parte dei gruppi di sinistra che dai peronisti, utilizzando metodi improntati all'illegalità dando inizio a quella che sarebbe passata alla storia come la Guerra Sporca: migliaia di dissidenti furono fatti scomparire, mentre il SIDE (Secretaría de Inteligencia de Estado) cooperò con la DINA ed altri servizi segreti sudamericani, e con la CIA in quella operazione che gli Stati Uniti avevano pianificato, organizzato e finanziato al fine di contribuire ad eliminare il pericolo dell'instaurazione di governi di sinistra filosovietici in Sud America ed in America centrale; la cosiddetta Operazione Condor.
Nel periodo della dittatura 30.000 persone scomparvero creando il fenomeno dei desaparecidos: le persone venivano sequestrate od arrestate, portate in centri clandestini di detenzione, tra i quali la ESMA, l'Escuela Superior de Mecánica de la Armada (oggi tramutata in Museo de la Memoria), dove venivano torturate e, molto spesso, uccise; l'occultamento dei cadaveri avveniva anche in mare, con i voli della morte, ossia il trasporto delle vittime, spesso ancora vive, a bordo degli Hercules dell'esercito argentino e fatte precipitare nell'oceano o nel Rio de la Plata; esiste un rapporto della commissione nazionale sulla scomparsa di persone in Argentina, il Nunca más, dove in un aberrante tunnel dell'orrore hanno sfilato le testimonianze di chi è sopravvissuto. Molti dei capi militari che presero parte alla Guerra Sporca vennero addestrati nella School of the Americas finanziata dagli USA, tra i quali i dittatori argentini Leopoldo Galtieri e Roberto Eduardo Viola. Problemi economici, accuse di corruzione, la condanna dell'opinione pubblica nei confronti degli abusi dei diritti umani e, infine, la sconfitta del 1982 inflitta dai britannici nella Guerra delle Falkland, screditarono il regime militare argentino portando alla fine della dittatura.
Democrazia
La democrazia venne ripristinata nel 1983. Il governo radicale di Raúl Alfonsín si mosse per render conto dei "desaparecidos", stabilì il controllo civile delle forze armate e consolidò le istituzioni democratiche. I membri delle tre giunte militari vennero processati. Il fallimento nella risoluzione dei problemi economici endemici e l'incapacità nel mantenere la fiducia dell'opinione pubblica portarono all'abbandono anticipato di Alfonsín, sei mesi prima che scadesse il suo mandato.
Il presidente Carlos Menem, nel 1991, impose un tasso di cambio fisso tra Peso e Dollaro per fermare l'iperinflazione e adottò delle estese politiche basate sul mercato, smantellando le barriere protezioniste e le regolamentazioni degli affari, e implementando un programma di privatizzazioni. Queste riforme contribuirono a un significativo aumento degli investimenti privati internazionali e con una recessione che toccò l'apice intorno alla fine degli anni novanta. Fu allora che debito estero, disoccupazione, corruzione e malcontento sociali arrivarono a livelli epocali.
Crisi economica
Le amministrazioni di Menem e de la Rúa fronteggiarono una diminuita competitività nelle esportazioni (dovuta alla forzata parità del peso con il dollaro), conseguenti massicce importazioni che danneggiarono l'industria nazionale e ridussero l'impiego, un deficit fiscale e commerciale cronico, e il contagio di diverse crisi economiche. La crisi finanziaria asiatica del 1998 causò una fuoriuscita di capitale che sfociò nella recessione e culminò nella crisi economica argentina del novembre 2001. Il mese seguente, in mezzo a sanguinose rivolte, il presidente de la Rúa si dimise.
Nel giro di due settimane, quattro presidenti si avvicendarono in rapida successione, fino alla nomina ad interim di Eduardo Duhalde come presidente dell'Argentina, da parte dell'assemblea legislativa, il 2 gennaio 2002 l'Argentina fu costretta ad ammettere la manifesta impossibilità di far fronte agli impegni economici presi con gli altri stati, (default sulle sue obbligazioni internazionali). L'ancoraggio del Peso al Dollaro, vecchio di quasi undici anni, e ormai palesemente controproducente, venne abbandonato. Tuttavia l'improvviso distacco della moneta argentina dalla parità con quella statunitense, ancoraggio che da tempo non era più realistico, la riportò immediatamente ai suoi valori reali, producendo un grosso deprezzamento della valuta (ridotta nel giro di pochi giorni ad un terzo circa del suo valore iniziale) e un conseguente altissimo picco di inflazione. La crisi provocò per mesi un quasi totale blocco dell'economia, con un drammatico aumento di disoccupati e di nuovi poveri, una crisi di liquidità del sistema, un aumento della piccola criminalità e di atti di vandalismo contro banche ed esercizi commerciali, un'allarmante instabilità sociale.
Con un tasso di cambio più competitivo e flessibile, tuttavia, la nazione attuò nuove politiche basate su reindustrializzazione, sostituzione di importazione, maggiori esportazioni e consistenti surplus fiscali e commerciali. Per la fine del 2002 l'economia cominciò a stabilizzarsi. Nel 2003, Néstor Kirchner venne eletto presidente. Durante la sua presidenza l'Argentina ristrutturò il suo debito in default imponendo un forte sconto (circa il 75%) su molte obbligazioni (tale operazione è stata poi oggetto di condanne dei tribunali statunitensi e tedeschi); ripianò il suo debito con il Fondo Monetario Internazionale, rinegoziò contratti con i fornitori di servizi e nazionalizzò alcune industrie in precedenza privatizzate.
Permangono comunque dubbi intorno alla reale espansione e stabilità dell'economia argentina, con voci che parlano di un forte debito verso l'estero e indiscrezioni sulla possibilità che siano tenute nascoste le reali condizioni economiche del Paese.[12] [13][14]
Geografia
L'Argentina occupa una superficie continentale di 2.766.890 km², tra la catena delle Ande a ovest e l'Oceano Atlantico meridionale a est e a sud. Figura al secondo posto per superficie nel Sud America e all'ottavo nel mondo.
Morfologia
Caratteristiche principali
La superficie totale dell'Argentina (esclusa la parte antartica rivendicata), è la seguente:
- Totale: 2.766.890 km²
- Terra: 2.736.691 km²
- Acqua: 30.200 km²
L'Argentina è lunga quasi 3.700 km da nord a sud, e 1.400 km da est a ovest (valori massimi). Può essere grossolanamente divisa in quattro parti: le pianure fertili della Pampa nel centro del paese, fonte del benessere agricolo argentino; il plateau della Patagonia nella metà meridionale fino alla Terra del Fuoco; le piane subtropicali del Gran Chaco a nord e la catena delle Ande lungo il confine occidentale con il Cile.
Il punto più elevato sul livello del mare si trova nella Provincia di Mendoza. Il Cerro Aconcagua, con 6.962 metri, è la montagna più alta delle Americhe, dell'emisfero meridionale,[15] e dell'emisfero occidentale.[16] Il punto più basso è la Laguna del Carbón, nella Provincia di Santa Cruz, 105 metri sotto il livello del mare.[17] Questo è anche il punto più basso del continente sudamericano. Il centro geografico del paese si trova nella Provincia di La Pampa.
L'Argentina ha delle rivendicazioni territoriali su una porzione d'Antartide (L'Antartide Argentina, non riconosciute ancora da nessun'altra nazione), dove dal 1904 mantiene una presenza costante.
Fiumi e laghi
I principali fiumi dell'Argentina sono: Pilcomayo, Paraguay, Bermejo, Colorado, Río Negro, Salado del Norte, Uruguay e il più grande tra tutti, il Paraná. Gli ultimi due scorrono assieme prima di sfociare nell'Oceano Atlantico, formando l'estuario del Río de la Plata. Fiumi importanti a livello regionale sono l'Atuel e il Mendoza, nelle province omonime, il Chubut in Patagonia, il Río Grande nel Jujuy, e il San Francisco nella Provincia di Salta.
Ci sono diversi grossi laghi in Argentina, molti dei quali in Patagonia. Tra questi i laghi Argentino e Viedma nella provincia di Santa Cruz, Nahuel Huapi nel Río Negro e Fagnano nella Terra del Fuoco, e Colhué Huapi e Musters nella provincia di Chubut. Il Lago Buenos Aires e il lago O'Higgins/San Martín sono condivisi con il Cile. Il Mar Chiquita, è il più grande lago di acqua salata del paese. Esistono inoltre numerosi laghi artificiali creati da dighe. In Argentina sono presenti diverse fonti termali, come le Termas de Río Hondo, con temperature tra i 30 °C e i 65 °C.[18]
Mari e aree costiere
L'Argentina ha 4.665 chilometri di linea costiera.[19] La piattaforma continentale è insolitamente ampia; in Argentina questa area poco profonda dell'Atlantico viene chiamata Mar Argentino. Le acque sono ricche di pesci e si sospetta che conservino importanti risorse di idrocarburi. La linea costiera argentina varia tra aree con dune di sabbia e scogliere. Le due principali correnti oceaniche che toccano la costa sono la Corrente del Brasile (calda) e la Corrente delle Falkland (in spagnolo: corriente Antártica, fredda). A causa della variabilità della massa costiera, le due correnti si alternano nella loro influenza sul clima e non permettono alle temperature di scendere gradualmente con l'aumentare della latitudine. La costa meridionale della Terra del Fuoco forma la sponda settentrionale del Canale di Drake.
Montagne
Di seguito le principali montagne argentine:
- Aconcagua 6960 m
- Antofalla 6100 m (vulcano)
- Bolsón 5550 m
- Bonete 6872 m
- Champaquí 2884 m
- Domuyo 4709 m (vulcano)
- El nevado 3810 m
- Galán 6600 m
- General Manuel Belgrano 6250 m
- Lanin 3776 m (vulcano)
- Libertador General San Martin 6720 m
- Malpo 5323 m (vulcano)
- Mercedario 6770 m
- Murallón 3600 m
- Ojos del Salado 6863 m
- El Toro 6380 m
- Tres Picos 1243 m
- Tronador 3554 m
- Tupungato 6800 m
Clima
A causa dell'ampiezza nella latitudine e nei rilievi, l'Argentina è soggetta a una grande varietà di climi. Di norma, il clima è prevalentemente temperato, con estremi che vanno dal subtropicale a nord al subpolare nell'estremo sud. Il nord del paese è caratterizzato da estati molto calde e umide, con inverni miti e secchi, ed è soggetto a periodiche siccità. L'Argentina centrale ha estati calde con temporali (che nell'Argentina occidentale producono alcune delle più imponenti grandinate del pianeta), e inverni freschi. Le regioni meridionali hanno estati fresche e inverni freddi con pesanti nevicate, specialmente nelle zone montuose. Le zone più elevate, a tutte le latitudini, sperimentano condizioni più rigide.
Sia la temperatura massima che la minima mai registrate in Sudamerica si sono avute in Argentina. Il record per la temperatura massima di 48,8 °C, venne registrato a Rivadavia, Provincia di Salta, l'11 dicembre 1905. La temperatura minima record fu −32.7 °C, registrata a Sarmiento, Provincia di Chubut, il 1º giugno 1907.[20]
I principali venti dell'Argentina comprendono il freddo Pampero, che soffia sulle pianure della Patagonia e della Pampa a seguito di un fronte freddo; il Viento Norte, un vento caldo che può soffiare da nord nella seconda parte dell'inverno, creando condizioni miti; e il Zonda, un vento caldo e secco (si veda anche Föhn), che influenza l'Argentina centro-occidentale. Privato di tutta l'umidità durante i 6.000 metri di discesa dalle Ande, lo Zonda può soffiare per ore con raffiche fino a 120 km/h, alimentando gli incendi e causando danni. Quando soffia lo Zonda (giugno-novembre), tempeste di neve (viento blanco) si verificano alle maggiori altitudini.
La Sudestada può considerarsi simile al Noreaster, anche se raramente coinvolge nevicate. Entrambi sono associati a un sistema di bassa pressione invernale. La sudestada solitamente modera le temperature fredde ma porta piogge molto forti, mari agitati e inondazioni costiere. È più comune nel tardo autunno e in inverno, lungo le coste dell'Argentina centrale e nell'estuario del Río de la Plata.
Le regioni meridionali, in particolare l'estremo sud, sperimentano lunghi periodi di luce solare da novembre a febbraio (fino a diciannove ore), e notti lunghe da maggio ad agosto. Tutta l'Argentina usa il fuso orario UTC-3. ([21]).
Estremità
Il punto più orientale dell'Argentina continentale si trova a nordest della città di Bernardo de Irigoyen, provincia di Misiones, il punto più occidentale è la catena del Mariano Moreno nella provincia di Santa Cruz. Il punto più settentrionale si trova alla confluenza dei fiumi Grande de San Juan e Mojinete, provincia di Jujuy, mentre quello più meridionale è Capo San Pío, nella Terra del Fuoco[22].
Popolazione
La popolazione è in massima parte di origine europea (soprattutto di ascendenza italiana o spagnola). Ricordiamo che fino alla metà circa del XIX secolo la componente indigena, costituita da una decina di etnie amerindie principali, e meticcia, frutto dell'unione di queste con i conquistatori spagnoli, ebbe un peso demografico notevole anche se difficilmente quantificabile. Già con il primo censimento del 1869 tuttavia, si registrava nel paese la presenza di numerosi residenti stranieri, in grande maggioranza europei: su poco più di 1.830.000 abitanti i non nativi rappresentavano oltre il 12% della popolazione complessiva (210.000 circa fra cui ben 71.000 italiani).
Negli anni settanta dell'Ottocento iniziò una massiccia immigrazione proveniente dall'Europa che si protrasse fino alla vigilia del primo conflitto mondiale (1914). Si riattivò successivamente negli anni venti del Novecento, perdendo però vigore nel decennio successivo. L'ultima grande ondata immigratoria si registrò a partire dal 1945, protraendosi fino agli inizi degli anni sessanta del XX secolo. Fra il 1869 ed il 1971 sono complessivamente entrati in Argentina oltre 9.000.000 di immigrati, in grande maggioranza europei e fra questi quasi 3.500.000 di italiani (ma anche molti spagnoli, e, in minor numero, francesi, tedeschi, svizzeri, polacchi, inglesi, ecc.). Pur considerando l'immigrazione stagionale, importante soprattutto negli ultimi decenni dell'Ottocento e nei primi del Novecento, ed i numerosi rientri, questa cifra appare sbalorditiva. L'Argentina è senz'altro il paese al mondo che ha accolto più immigrati dopo gli Stati Uniti. Tenendo però conto della scarsa popolazione presente nel paese alla vigilia dello sviluppo del fenomeno immigratorio, si può senz'altro asserire che quest'ultimo ha assunto, per l'Argentina, un'importanza di gran lunga superiore a quella sperimentata dagli Stati Uniti.
Negli ultimi decenni l'immigrazione dall'Europa è cessata quasi del tutto, sostituita da quella procedente dai paesi limitrofi (Bolivia e Paraguay in particolare) localizzata in massima parte nelle Province settentrionali del paese. A partire dagli anni settanta del Novecento ha avuto inizio una consistente corrente di espatri dall'Argentina, diretta principalmente verso l'Europa e gli Stati Uniti, e costituita in massima parte da tecnici e professionisti.
Demografia
L'Istituto Nazionale di Statistica e Censimento dell'Argentina (INDEC) ha mostrato che la popolazione dell'Argentina è di 40.666.000 abitanti, nella stima fatta a giugno del 2008.[23] L'Argentina si classifica terza in America Meridionale e trentesima nel mondo. La densità di popolazione dell'Argentina è di 14 abitanti per chilometro quadrato. La popolazione non è distribuita uniformemente: aree della città di Buenos Aires hanno una densità di popolazione di più di 14.000 ab/km², mentre Santa Cruz è la provincia che ne ha meno: 1 ab/km². L'Argentina è l'unica nazione in America Meridionale con una percentuale di migrazione positiva, approssimativamente del +0.4%.
Una città importante è Córdoba che è situata nella fascia preandina, sorse grazie alla scoperta da parte degli spagnoli di importanti miniere metallifere sulle montagne della regione. Sì trasformò in un centro commerciale vivace grazie alla sua posizione nel cuore di una fiorente zona cerealicola e di allevamento. Oggi è anche un importante polo industriale nei settori di base e centro di attività culturali legate all'università più antica del paese.
Etnie
Diversamente dalle altre nazioni latinoamericane, i cittadini di origine europea costituiscono la grande maggioranza della popolazione, con stime che variano dal 90% al 97%[24] della popolazione totale. L'ultimo censimento nazionale, basato su richiesta di autoattribuzione agli intervistati, indicò una stima simile (95%). In alcune province argentine (fra cui quelle di Buenos Aires e di Santa Fe), il sostrato indigeno e creolo è praticamente scomparso, sommerso dalle varie ondate immigratorie, mentre in altre costituisce una componente demografica assolutamente irrilevante.
Dopo i coloni spagnoli, ondate di coloni europei arrivarono in Argentina tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo. Una grandissima parte degli immigrati arrivò dall'Italia (inizialmente dalle Regioni settentrionali come Liguria, Veneto, Friuli e, più tardi, Piemonte[25]; successivamente anche dalle Regioni meridionali come Puglia, Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria)[26]. Quello italiano è il più importante gruppo etnico del Paese: è calcolato che più di 25 milioni di argentini hanno almeno un antenato italiano. Sempre tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo arrivarono altri emigranti dalla Spagna (primi fra loro galiziani e baschi), e dalla Francia (soprattutto a Buenos Aires e Mendoza). Più piccoli ma significativi gruppi di immigranti vennero da Germania e Svizzera (alla Regione di Laghi di Patagonia), Scandinavia (Danimarca, Norvegia e Svezia), Grecia, Libano, Regno Unito ed Irlanda (a Buenos Aires, Santa Fé, e Patagonia; vedi anche sistemazione inglese in Argentina), e Portogallo. Anche dall'est-Europa gli immigrati furono numerosi: da Polonia, Ungheria, Russia, Ucraina, Croazia[27] e Lituania, così come dai paesi balcanici (Romania e Montenegro, particolarmente in Chaco). C'è una grande comunità armena, e la valle di Chubut in Patagonia ha una significativa presenza di origine gallese. Il censimento del 2001 registrò i gruppi etnici seguenti:
Etnie | Popolazione | Percentuale |
---|---|---|
Europei | 35.678.044 | 88,9% |
Meticci | 2.914.115 | 6,9% |
Arabi | 1.491.171 | 3,8% |
Amerindi | 402,921 | 0,6% |
Totale | 40.301.927 (2007) | 100,2% |
Questi gruppi sono spesso combinati in categorie più larghe[28]:
Etnie | Popolazione | Percentuale |
---|---|---|
Europei (spagnoli e italiani) | 37.169.215 | 92,5% |
Amerindi/Meticci | 3.132.712 | 7,5% |
Religioni
La religione ufficiale è quella cattolica apostolica romana (92%). Tuttavia, gli ultimi decenni hanno visto un significativo incremento di fedeli di chiese evangeliche libere e protestanti tradizionali (2% circa) (battisti, metodisti...).
Per la prima volta nella storia un paese extraeuropeo come l'Argentina ha avuto la gloria e la responsabilità di dare al mondo un Papa che ha preso il nome di Papa Francesco, un Papa che vuole la chiesa povera e a servizio dei poveri, un Papa che ha preso a modello San Francesco il santo della povertà e della Pace. Papa Francesco ha sorpreso tutti sia per l'elezione che per il suo modo semplice di comunicare tanto amato dalla gente.
Lingue
La lingua ufficiale dell'Argentina è lo spagnolo, chiamato solitamente "castellano" dagli argentini. Rispetto alla lingua parlata in Spagna, tuttavia, vi sono alcune differenze a livello fonetico e morfologico.
Gli argentini sono la più grande popolazione di lingua spagnola che usa diffusamente quello che è noto come voseo (l'uso del pronome di seconda persona plurale vos al posto del tu, che causa anche l'uso di differenti forme verbali). Il dialetto più comune è il rioplatense, i cui parlanti sono localizzati principalmente nel bacino del Rio de la Plata.
Secondo uno studio di Ethnologue, l'italiano è parlato da circa 1.500.000 persone[29] (che lo rendono la seconda lingua più parlata in Argentina) e l'arabo - a causa di una sensibile emigrazione dall'attuale Siria, Libano e Giordania, sviluppatasi all'inizio del XX secolo - da circa 1.000.000 di persone[29]. Il tedesco standard è parlato da 400.000 e forse 500.000[30] argentini di ascendenza tedesca, sebbene sia stato affermato anche che ci potrebbero essere addirittura 1.800.000 parlanti.
Ordinamento dello Stato
L'Argentina è una Repubblica federale presidenziale. Il Presidente, eletto a suffragio diretto, è anche Capo del Governo. Fra le sue prerogative rientra anche la possibilità di nominare il Consiglio dei Ministri. Il Sistema Legislativo è ispirato a quello degli Stati Uniti d'America ed è basato su un Congresso (Congreso Nacional) di 257 membri eletti mediante il sistema proporzionale ogni quattro anni. Ogni due anni vi è il rinnovo di metà dei seggi. Il Senato (Senado de la Nación) comprende invece 72 membri, eletti per un mandato di sei anni. Ogni due anni ne viene rinnovato un terzo. Costoro sono eletti con voto diretto; 3 ogni Provincia ed altri 3 nella città di Buenos Aires. I cittadini hanno diritto di voto al compimento dei 16 anni.
Suddivisione amministrativa
L'Argentina è divisa in ventitré province (provincias; singolare provincia), Buenos Aires è una città autonoma (comunemente nota come la capital federal ma ufficialmente come "Capital de la República" o "Capital de la Nación").
Provincia | Capoluogo | Popolazione (stima 2008) |
Superficie (in km²) |
Pil procapite[31] (U$S, 2008, stima) |
Mappa | |
---|---|---|---|---|---|---|
Buenos Aires[32] | Buenos Aires | 3.042.581 | 203 | 23.309 | ||
Provincia di Buenos Aires |
La Plata | 15.052.177 | 307.571 | 7.310 | ||
Catamarca | San Fdo. del Valle de Catamarca |
388.416 | 102.602 | 6.009 | ||
Chaco | Resistencia | 1.052.185 | 99.633 | 2.015 | ||
Chubut | Rawson | 460.684 | 224.686 | 15.422 | ||
Córdoba | Córdoba | 3.340.041 | 165.321 | 6.477 | ||
Corrientes | Corrientes | 1.013.443 | 88.199 | 4.001 | ||
Entre Ríos | Paraná | 1.255.787 | 78.781 | 5.682 | ||
Formosa | Formosa | 539.883 | 72.066 | 2.879 | ||
Jujuy | San Salvador de Jujuy |
679.975 | 53.219 | 3.755 | ||
La Pampa | Santa Rosa | 333.550 | 143.440 | 5.987 | ||
La Rioja | La Rioja | 341.207 | 89.680 | 4.162 | ||
Mendoza | Mendoza | 1.729.660 | 148.827 | 9.079 | ||
Misiones | Posadas | 1.077.987 | 29.801 | 3.751 | ||
Neuquén | Neuquén | 547.742 | 94.078 | 26.273 | ||
Río Negro | Viedma | 597.476 | 203.013 | 8.247 | ||
Salta | Salta | 1.224.022 | 155.488 | 4.220 | ||
San Juan | San Juan | 695.640 | 89.651 | 5.642 | ||
San Luis | San Luis | 437.544 | 76.748 | 5.580 | ||
Santa Cruz | Río Gallegos | 225.920 | 243.943 | 30.496 | ||
Santa Fe | Santa Fe | 3.242.551 | 133.007 | 8.423 | ||
Santiago del Estero | Santiago del Estero | 865.546 | 136.351 | 3.003 | ||
Tierra del Fuego | Ushuaia | 126.212[33] | 21.478 | 20.682 | ||
Tucumán | San Miguel de Tucumán |
1.475.384 | 22.524 | 3.937 | ||
Totale Paese | 39.745.613[33] | 2.780.400 | 8.269 |
* La capital federal; l'attuale nome ufficiale del distretto federale è Ciudad Autónoma de Buenos Aires.
Le province sono divise in unità secondarie più piccole chiamati departamentos, ovvero dipartimenti. Esistono 376 dipartimenti. La provincia di Buenos Aires ha 134 divisioni simili note come partidos. Departamentos e partidos sono a loro volta suddivisi in municipalità o distretti.
Rivendicazioni territoriali
La nazione rivendica la sovranità sul territorio d'oltremare britannico delle Isole Falkland (in spagnolo: Islas Malvinas) e della Georgia del Sud e isole Sandwich meridionali. Con il nome di Antartide Argentina, rivendica 969.464 km² di Antartide, che si sovrappongono in parte ad analoghe rivendicazioni di Cile e Regno Unito.
Esiste una exclave argentina, l'isola Martín García. Si trova vicino alla confluenza dei fiumi Paraná e Uruguay, un chilometro all'interno delle acque territoriali uruguaiane, e a 3,5 chilometri dalla costa dell'Uruguay, vicino alla piccola cittadina di Martín Chico (a sua volta a metà strada tra Nueva Palmira e Colonia del Sacramento).
Un accordo raggiunto da Argentina e Uruguay nel 1973 ha riaffermato la giurisdizione argentina sull'isola, ponendo fine ad una disputa secolare. In base all'accordo, Martín García è dedicata ad essere solo una riserva naturale. La sua superficie è di circa 2 km quadrati, e la sua popolazione conta 200 abitanti.
Istituzioni
Ordinamento scolastico
Principalmente l'educazione è gratuita dall'asilo fino all'università:
- dai 3 a 4 anni, chiamato "jardín de infantes" è l'asilo
- ai 5 anni "prescolar" i bimbi vengono preparati per iniziare la scuola.
- dai 6 anni fino 12 la scuola si chiama "Educación Primaria (EP)" (Educazione Primaria): sono 6 anni, suddivisi in due parti: EPB (Educazione Primaria Basica) ed EPS (Educazione Primaria Superiore).
- Dai 12 a 18 anni (19 in certe scuole) si fa la "Educación Secundaria (ES)" (Educazione Secondaria): sono 6 anni, suddivisi in due parti: ESB (Educazione Secondaria Basica) ed ESS (Educazione Secondaria Superiore). In genere ha la durata di 6 anni ed in certe scuole di specializzazione tecnica arriva a 4 anni. L'ES è obbligatorio fino al sesto anno, quindi per legge ogni argentino ha come minimo questo livello di educazione.
L'università in gran parte è dello Stato, gratuita. Nella maggior parte delle facoltà l'ingresso è subordinato a degli esami, tentando in questo modo di ridurre la quantità di concorrenti.
Sistema sanitario
L'Argentina si trova al 49º posto su 191 paesi per il funzionamento generale del suo sistema sanitario, secondo una nota dell'Organizzazione Mondiale della Sanità[34].
La cura della salute è garantita dal sistema sanitario pubblico, dalle associazioni di volontariato e dalle organizzazioni sanitarie private. Circa il 37,6% della popolazione è servita dal servizio sanitario pubblico, mentre il 51,52% si affida alle associazioni di volontariato.
La gestione dei problemi sanitari e delle loro soluzioni è affidata al Ministero della Salute (Ministerio de Salud y Ambiente), dipendente direttamente dal Governo. La quota per le spese sanitarie, in rapporto al PIL, era del 8,9% nel 2003[35]. Nel 1998 in Argentina si contavano 30 medici ogni 10.000 abitanti[35].
Le malattie che colpiscono maggiormente la popolazione includono la malattia di Chagas, l'AIDS e la tubercolosi.[senza fonte]
Forze armate
Le Fuerzas Armadas de la República Argentina sono l'insieme delle forze militari nazionali.
Le forze armate sono composte da:
- Ejército argentino (forza terrestre),
- Armada de la República Argentina (forza navale),
- Fuerza Aérea Argentina (forza aerea).
Forze di polizia
Le forze di polizia nazionali argentine sono:
- Gendarmería Nacional Argentina
- Prefectura Naval Argentina
- Policía de Seguridad Aeroportuaria
- Policía Federal Argentina
Sono presenti anche due agenzie governative: il Servicio Penitenciario Federal e l'Oficina Anticorrupción; esse si occupano rispettivamente di: gestione dei penitenziari e corruzione politica.
Politica
Politica estera
L'Argentina fa parte del Sistema economico latino-americano, del Mercosur, dell'Organizzazione degli Stati Americani, del Gruppo di Rio e del G15.
Politica interna
I principali partiti del paese sono:
- Partito Giustizialista, partito politico fondato da Juan Domingo Peron nel 1947 e incarnante il cosiddetto peronismo, una elaborazione politica che va dal socialismo e socialdemocrazia al populismo e il conservatorismo. È affiliato all'internazionale democristiana. Attuale leader è Cristina Fernandez de Kirchner.
- Unione Civica Radicale, partito di centro progressista affiliato all'Internazionale Socialista dal 1996. La sua ideologia va dal riformismo, al centrismo, al radicalismo, alla socialdemocrazia e al liberalismo. Attuale leader è Ernesto Sanz.
A seguito della crisi economica del 2001 sia il PJ che l'UCR sono scomparsi dalla politica nazionale, lasciando posto a movimenti politici nati da questi ultimi.
Dal PJ sono nati:
- Il Fronte per la Vittoria, partito di sinistra erede del FREPASO e del socialismo peronista, fondato dall'attuale presidentessa Cristina Fernandez de Kirchner e dal suo predecessore (nonché marito) Néstor Kirchner. In occasione delle elezioni del 2003 ottenne il 22,24% dei voti mentre nelle presidenziali del 2007 ha ottenuto il 45,29% dei voti e ha la maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato (rispettivamente 153 su 257 e 44 su 72).
- Il Fronte Giustizialista di centro-destra, fondato dall'ex presidente Eduardo Duhalde e da alcuni oppositori dei Kirchner.
- Il Fronte Giustizia, Unione e Libertà, formazione di centro riformista fondato dall'ex governatore della Provincia di San Luis Adolfo Rodríguez Saá.
Dall'UCR sono nati:
- L'Alternativa per una Repubblica Egualitaria, partito liberal-progressista di centro-sinistra fondato da Elisa Carriò. Nel 2007 costituisce insieme ad altri partiti centristi e conservatori una coalizione di Centro chiamata Coalición Cívica che alle presidenziali dello stesso anno ha ottenuto il 23,1% dei voti.
- Il Recrear, partito conservatore liberale che ha costituito insieme ad altri partiti di centrodestra il Proposta Repubblicana, leader attuali sono il sindaco conservatore di Buenos Aires, Mauricio Macri, e l'ex ministro radicale di destra Ricardo Lopez Murphy.
Altri partiti sono il Partito Socialista dell'Argentina e la Democrazia Cristiana Argentina.
Economia
L'economia dell'Argentina è caratterizzata da grande ricchezza e varietà di risorse naturali, una popolazione con un elevato grado di alfabetizzazione, un sistema agricolo ed una solida base industriale che la pone come la nazione più sviluppata dell'America Latina insieme al Cile. Tuttavia nell'ultimo quarto di secolo, l'Argentina ha vissuto momenti di grave crisi economica (2001). Attualmente è la terza potenza economica dell'America Latina, dopo il Brasile ed il Messico, ed è la 21ªdel pianeta. Il PIL procapite nel 2007 ammontava a 14.376 dollari USA, secondo in tutta l'America Latina al Cile (14.676). Il PIL nel 2008 ammontava a 571.392 milioni di dollari USA. La povertà nel marzo del 2008 era del 20,8% e l'indigenza era pari al 5,7%. La disoccupazione nel quarto trimestre del 2007 era del 7,5% mentre il lavoro sommerso era pari al 6,0% della Forza Lavoro. La moneta della nazione è il peso argentino dal 1992. Le esportazioni nel 2007 totalizzarono 55.780 milioni di dollari mentre le importazioni ammontarono a 42.525 milioni generando un surplus di 13.255 milioni. Il paese ha un debito estero di 123.196 milioni di dollari (dic 2007), pari al 21,56% del PIL.
Esportazioni[36] | Importazioni[36] | ||
---|---|---|---|
Nazione | Percentuale | Nazione | Percentuale |
Brasile | 17,5% | Brasile | 32,6% |
Cina | 9,4% | Stati Uniti | 14,2% |
Stati Uniti | 7,6% | Cina | 8,7% |
Cile | 6,9% | Germania | 5,7% |
Spagna | 4,1% |
Settore Primario
L'Argentina è uno dei primi paesi al mondo per produzione agricola e per allevamento, in particolare dei bovini. I principali prodotti agricoli sono la soia, il mais, il frumento. Per quanto riguarda l'allevamento, l'Argentina è uno dei maggiori esportatori di carne bovina e ovina. Una parte consistente della produzione agricola della nazione è destinata all'esportazione (15%), mentre il resto è destinata come materia prima per le industrie alimentari. Cereali, latte e carne bovina rappresentano la base dell'alimentazione degli argentini. La Pampa rappresenta la regione argentina dove si concentra maggiormente la produzione agricola. L'Argentina possiede una considerevole quantità di petrolio e gas che ha permesso lo sviluppo di una fiorente industria petrolchimica, che insieme alla produzione di soia e l'industria metal-meccanica costituisce la base dell'economia argentina. L'esportazione del petrolio è pari al 20% del totale mentre il 4,6% della produzione del greggio è destinata all'industria petrolchimica. I giacimenti petroliferi sono concentrati nella Provincia di Neuquén. Bahia Blanca è il principale porto dell'Argentina per l'esportazione di petrolio. La pesca ha un ruolo marginale nell'economia del paese sudamericano, al contrario la silvicoltura ha un ruolo fondamentale per l'economia argentina.
Settore Secondario
L'industria manifatturiera argentina è il settore che partecipa di più alla formazione del Prodotto Interno Lordo (17,5%). Insieme al commercio e al settore pubblico è il settore occupazionale più rilevante dell'Argentina, 13% nel 2007. L'industria edile apporta il 6,7% del PIL e il 9,5% dell'occupazione totale. L'Industria argentina si divide in agraria e non agraria. L'industria agraria è dominata dall'industria alimentare e lavorazione della carne. Per quanto riguarda la produzione non agraria l'industria più importante è quella automobilistica seguita da quella chimica, metallurgica ed infine cartaria. L'area industriale più importante del paese si estende da Gran Buenos Aires fino a Cordoba passando per Rosario. Altri centri rilevanti sono Tucuman, San Luis e la Terra del Fuoco. A causa delle privatizzazioni l'industria navale ha perso notevole importanza e posti di lavoro.
Settore Terziario
Il turismo è una risorsa importante per la repubblica, il settore partecipa al PIL con il 7,41%. I turisti provengono in massima parte da altri paesi dell'America Latina, dal Nord America e dall'Europa. Le principali attrazioni sono la Patagonia, famosa per le sue montagne, laghi di origine glaciale, ghiacciai e foreste vergini. Le Cascate dell'Iguazú al confine con il Brasile e il Paraguay. Buenos Aires, la metropoli, centro di cultura ed avanguardia dell'intero Cono Sud. Mendoza e San Juan province vitivinicole. La Puna e il treno delle nuvole nella provincia di Salta. La fauna marina come la balena franca australe, i pinguini, i leoni marini sudamericani (Otaria flavescens) nella provincia di Chubut. Il Parco Nazionale El palmar e il carnevale di Gualeguaychú nella provincia di Entre Ríos. Per quanto riguarda i trasporti, l'Argentina possiede 37.740 km di autostrade, 600.000 km di strade municipali. Sono circa 8.500.000 gli autoveicoli circolanti nel paese e circa 5.300.000 le automobili. La ferrovia è sviluppata solo nella parte centrale del paese per circa 40.000 km. Sono circa 11.000 i Km navigabili. I principali porti sono Buenos Aires, Rosario, Mar del Plata, Bahia Blanca, La Plata. Il principale aeroporto del paese è quello di Ezeiza, a Buenos Aires, utilizzato solo per i voli internazionali e Aeroparque, nel centro della stessa città utilizzato per i voli nazionali e per i voli da e per l'Uruguay. La compagnia aerea di bandiera, Aerolineas Argentinas, dopo essere stata privatizzata, è dal 2008 ritornata sotto la gestione statale. Le principali fonti di energia elettrica sono: idraulica, termica e nucleare.
Scienza e tecnologia
Gli aspetti più importanti della tecnologia in Argentina riguardano medicina, fisica nucleare, le biotecnologie, le nanotecnologie, e diversi campi relativi alle principali attività economiche del paese. L'Argentina è stato il primo paese latino-americano premiato con un Premio Nobel[37] Molti altri argentini hanno contribuito allo sviluppo scientifico in tutto il mondo, dovendo a volte emigrare per farlo. Probabilmente per questo, l'Argentina è a volte indicata come la dotta dell'America Latina (in Castigliano: La docta Latinoamericana).
Ambiente
- Lago Puelo
- Parco provinciale Aconcagua
- Reserva Nazionale Formosa
- Monumento Naturale Bosque Petrificado
- Baritú
- Los Arrayanes
- Ischigualasto-Talampaya
- Campo de Los Alisos
- El Leoncito
- Monte León
- Palmar de Colón
- Mburucuyá
- Predelta (o Parche Diamante)
- Copo
- El Impenetrable
- Calilegua
- Salar de Pozuelos
- Finca El Rey
- Iguazú
- Riserva naturale San Antonio
- Laguna Blanca
- Lanín
- Los Alerces
- Los Glaciares
- Lihue Calel
- Los Cardones
- Nahuel Huapi
- Perito Francisco P. Moreno
- Pilcomayo
- Quebrada del Condorito
- Terra del Fuoco
Flora e Fauna
Ventidue parchi nazionali sono stati istituiti per proteggere questo ambiente così vasto e diversificato che ospita specie uniche al mondo di flora e fauna, quali il caimano (o yacaré), il puma, il marà (o lepre di Patagonia) il guanaco (un animale simile al lama che risiede in pianura), il nandù (simile allo struzzo), il condor delle Ande, il fenicottero, svariate specie di mammiferi marini e strani uccelli di mare. Anche le boscaglie spinose, le foreste vergini pluviali, i cactus fioriti e le immense distese di foreste di araucaria del Cile e di faggio australe sono protetti.
Trasporti
Ferrovie
Le linee ferroviarie sono molto diffuse: in Argentina infatti, ci sono 34.000 km di rete, che fanno sì che l'Argentina sia uno dei paesi dell'America Latina con più chilometri di ferrovia. Una volta i chilometri erano 47.000 e l'Argentina era uno dei paesi con più rete ferroviaria in assoluto. Dei 13.000 chilometri chiusi, parte viene utilizzata per il servizio turistico come il "Tren a las Nubes" nella provincia di Salta, "La Trochita", che collega Esquel a El Maitén ed il "Tren del Fin del Mundo" ad Ushuaia.
I pullman
Il metodo più facile per spostarsi in Argentina è costituito dagli autobus a lunga percorrenza (detti colectivos o micros), alcuni dei quali a due piani. Ogni città o paese ha una stazione degli autobus, dove si trovano anche gli sportelli delle varie compagnie, ognuna con la propria offerta di orari, prezzi e servizi. Si può optare per un viaggio in un colectivo tradizionale, oppure scegliere un coche semi-cama o coche cama, dove i sedili sono più larghi e si possono reclinare fino a diventare orizzontali; inoltre nei viaggi più lunghi viene servito il pasto (colazione, pranzo o cena) e, a volte, anche coperta e cuscino. Distributori di tè, caffè ed acqua calda sono a disposizione di tutti i passeggeri. I bagagli vengono sistemati nei vani in basso e su di essi viene collocata un'etichetta con un numero, che servirà per il ritiro una volta arrivati a destinazione.
Trasporto navale
Il Porto di Buenos Aires è uno dei più grandi di tutto il continente americano: qui arrivano crociere e, soprattutto navi mercantili provenienti da Stati Uniti, Brasile, Cina e da parte dell'Europa oltre che dall'Africa occidentale. Dal porto di Buenos Aires partono diverse navi traghetto dirette in Uruguay. Dallo stesso porto partono alcuni transatlantici.
Trasporto aereo
Buenos Aires ha due aeroporti: quello principale, Buenos Aires-Ezeiza ha un traffico di più di 8 milioni di persone l'anno ed è sede della compagnia aerea di bandiera Aerolineas Argentinas e un altro, situato a 2 chilometri dal centro di Buenos Aires, l'aeroporto di Buenos Aires-Newbery, nel quartiere Palermo. I collegamenti interni sono efficienti. I voli internazionali più frequentati sono quelli verso il Brasile, il Cile, gli Stati Uniti e la Spagna oltre che verso Messico, Italia e Cina.
Cultura
Istruzione
L'Istruzione argentina, nota come la docta Latinoamericana, è lo sviluppo iniziale di educazione popolare in Argentina per mettere insieme le nazioni di alfabetizzazione più grande del mondo. L'uso del grembiule bianco l'uniforme scolastica come paradigma di un ideale di uguaglianza o di unità, ha sempre caratterizzato la scuola pubblica, gratuita e laica, il cui mandante era grande Domingo Faustino Sarmiento e materializzata con la legge n. 1420 di istruzione comune.
Con la nuova legge l'istruzione, emanata il 15 dicembre 2006, è obbligatoria dai 5 ai 18 anni. Nel 1990 ha attuato vari tipi di sistemi educativi nel Educación General Básica e Polimodal in provincia de Buenos Aires o istruzione secondaria in Buenos Aires, la nuova legge segna un ritorno al sistema tradizionale delle scuole primarie, secondarie e tecniche.
Tutti i livelli di istruzione sono pubblici e privati. Lo Stato garantisce l'istruzione gratuita a tutti con l'eccezione del laureato.
Secondo il Censimento 2001 di Istituto Nazionale di Statistica e censimenti di Argentina - INDEC, la percentuale di alfabetizzazione è pari al 97,4% della popolazione, una delle più alte percentuali in America Latina.[38] di un totale di 36,2 milioni, 11,1 milioni (31%) sono stati arruolati in studi formali:
- 9 551 728 persone (tra 3 e 18) sono stati frequentano asili, scuole primarie e secondarie;
- 494 461 persone hanno partecipato non superiore istituzioni universitarie;
- 1 125 257 persone sono state presenti le istituzioni accademiche.
L'Università pubblica argentina è organizzata secondo i principi della Riforma universitaria del 1918. Ci sono 38 università pubbliche nazionali in tutto il paese e 41 private. L'Università di Buenos Aires (UBA) è la più grande, con oltre 300 000 studenti.
Arte
Architettura
L'architettura coloniale fiorì intorno al XVII secolo per merito di architetti europei. In questo periodo vennero edificate la sede del consiglio municipale e le cattedrali di Buenos Aires e di Córdoba, caratterizzate da facciate monumentali e ricche decorazioni interne. Nel XIX secolo le costruzioni delle città adottarono uno stile accademico ed eclettico. Risalirono ai primi del Novecento il Palazzo del Congresso e il Teatro Cólon di Buenos Aires realizzati da Victor Meano, il più prestigioso architetto dell'epoca.
Pittura
- Arturo Ventresca
- Ernesto de la Cárcova
- Antonio Berni
- Carlos Alonso
- Cándido López
- Fernando Fader
- Roberto Aizenberg
- Leonor Fini
- Lucio Fontana
- Raquel Forner
- Juan Carlos Castagnino
- Aquiles Badi
- Julio Barragán
- Héctor Basaldúa
- Juan Batlle Planas
- Luis Benedit
- Marcelo Bonevardi
- Norah Borges
- Horacio Alberto Butler
- Ricardo Carpani
- Ernesto Deira
- Jorge de la Vega
- Luis Felipe Noé
- Juan Kancepolski
- Guillermo Kuitca
- Fortunato Lacámera
- Julio Le Parc
- Benito Quinquela Martín
- Ramón Gómez Cornet
- Lino Palacio
- Pérez Celis
- Leopoldo Presas
- Juan Del Prete
- Dalila Puzzovio
- Emilio Pettoruti
- Pío Collivadino
- Rogelio Polesello
- Josefina Robirosa
- Guillermo Roux
- Eduardo Schiaffino
- Luis Seoane López
- Eduardo Sívori
- Xul Solar
- Raúl Soldi
- Eduardo Schiaffino
- Antonio Seguí
- Lino Enea Spilimbergo
- Ricardo Supisiche
- Demetrio Urruchúa
- Lola Frexas
- Florencio Molina Campos
- Tomás Maldonado
- Martín Malharro
- Carlos Nine
- Leónidas Gambartes
- Nicolás García Uriburu
- Edgardo Giménez
- Guillermo Butler
- Alfredo Guttero
Scultura
- Lola Mora
- Antonio Pujía
- Juan Carlos Distéfano
- Julio Le Parc
- Luis Perlotti
- Rogelio Yrurtia
- Pablo Curatella Manes
- Gyula Kosice
- Jacques Bedel
- Alfredo Bigatti
- Lucio Fontana
- Ricardo Gianetti
- Lucio Correa Morales
- Leo Vinci
- Gustavo Del Rio
Letteratura
La letteratura argentina all'origine è d'importazione, come evidenziò una delle opere più significative, intitolata La Argentina (1602) scritta dal prete spagnolo Martín del Barco Centenera, incentrata sulla conquista e sulla nascita di Buenos Aires. L'autore che segnò l'inizio di una letteratura nazionale fu Esteban Echeverría (1805-1851), ispiratosi inizialmente al Romanticismo francese e intorno al 1838 orientatosi al realismo narrativo con il racconto El matadero ("Il mattatoio"). L'Ottocento vide imporsi la figura dello scrittore, giornalista, educatore Domingo Faustino Sarmiento (1811-1888), celebre anche per le narrazioni storiche, come il Facundo (1845), e del massimo rappresentante della letteratura gauchesca, José Hernández, che espresse lo spirito del mondo rurale in un linguaggio semplice e quasi dialettale.[39]
La letteratura argentina in seguito si sviluppò seguendo le influenze europee e quindi sia il Romanticismo di Victor Hugo sia il naturalismo di Émile Zola crearono proselitismi tra gli scrittori locali. I primi decenni del Novecento si caratterizzarono per la tendenza modernista, nel caso di Leopoldo Lugones (1874-1938), impregnata di messianismo sociale, e per la vivace polemica sociale, al centro della quale si mise la rivista Martín Fierro. Due furono le correnti di letteratura sociale, una di sinistra denominata Boedo e l'altra tradizionalista definita Florida. Come ben evidenziato dall'elenco di autori sottostante, la letteratura argentina si dimostrò negli anni successivi aperta a tutte le influenze, dall'avanguardia all'indagine psicologica:
- Roberto Arlt
- Jorge Luis Borges
- Adolfo Bioy Casares
- Julio Cortázar
- Tomás Eloy Martínez
- José Hernández
- Tomás Eloy Martinez
- Manuel Puig
- Ernesto Sabato
- Osvaldo Soriano
- Igor Sergei Klinki
Poesia
Romanzo
Teatro
Nel periodo coloniale il teatro era rivolto ad un pubblico ricco e colto. Nel 1772 venne fondato il Teatro de la Rancheria, basato su repertorio spagnolo. Dopo la Rivoluzione di maggio il teatro ricevette l'impulso del movimento culturale scaturito a quel tempo. Oltre alla Sociedad del buen gusto del teatro formata nel 1817, si diffuse il genere nazional-popolare, costituito dal teatro gaucho, derivato dalla letteratura omonima, dal teatro creolo, primitivo ma spontaneo, e dal teatro borghese.[39] Tra gli autori più significativi si annoverarono il realista Florencio Sánchez, affermatosi verso la fine dell'Ottocento, Nemesio Trejo, autore del género chico considerato un anello di congiunzione fra il teatro comico spagnolo e lo spirito criollo, e il riformista Antonio Cunill in auge negli anni trenta del Novecento.
Musica
Se la storia della musica argentina fu influenzata, alle sue origini, dalle tendenze europee e soprattutto italiane, nell'Ottocento sorsero vari istituti musicali ed il Conservatorio di Buenos Aires, fondato nel 1893 da Alberto Williams, il più autorevole rappresentante della rinascita musicale locale. Verso la fine dell'Ottocento nacquero importanti movimenti culturali, quali la Nueva Musica e la Liga de compositores argentinos, basati sulla valorizzazione della antica tradizione indigena. Il fondatore di tale lega e forse il più importante compositore di musica classica del novecento fu Alberto Ginastera. Tra i canti e le danze rivalutate vi furono la milonga, il malambo, accompagnati da strumenti a corde, a fiato e a percussione, come il siku (flauto), il bombo (tamburo), il charango (chitarra). Segue un elenco di musicisti e compositori:
- Luis Alberto Spinetta
- Martha Argerich
- Charly García
- Astor Piazzolla
- Lalo Schifrin
- Carlos Gardel
- Roberto Goyeneche
- Mercedes Sosa
- Soledad Pastorutti
- Susana Rinaldi
- Amelita Baltar
- Juan Carlos Cáceres
- Soledad Pereyra
- Julio Sosa
- Luciano Pereyra
- Atahualpa Yupanqui
- Eduardo Falú
- Ariel Ramírez
- Jaime Torres
- Juan Darthés
- Norberto Aníbal Napolitano
- Máximo Diego Pujol
Balli
Sport
Lo sport più seguito e praticato dagli argentini è senza dubbio il calcio. La nazionale di calcio argentina ha conquistato due Coppe del Mondo: nel 1978 e nel 1986. È seconda nella classifica delle nazionali di calcio sudamericane ad aver vinto più Coppe America: ben 14, (seconda all'Uruguay con 15) la più recente nel 1993.
È argentino il calciatore che secondo molti critici sportivi e tifosi è considerato (in coabitazione con Pelé) il migliore di tutti i tempi: ovvero Diego Armando Maradona. Un altro calciatore esploso negli ultimi anni e tra i più grandi della storia del calcio è Lionel Messi.
Anche il basket è molto diffuso: la nazionale maschile argentina è attualmente (novembre 2012) terza nel ranking mondiale FIBA. Ricordiamo tra tutti Emanuel Ginóbili, guardia dei San Antonio Spurs, tra i più forti mancini nella storia dell'NBA.
Nel rugby la nazionale è oggi (novembre 2012) la numero 7 del mondo Classifica IRB, ma il mancato passaggio al professionismo fa sì che molti giocatori giochino all'estero o addirittura scelgano di difendere i colori di altre nazioni, Italia in testa.
Nel tennis vi è un'antica tradizione che ha portato diversi tennisti tra i primi del mondo, come Guillermo Vilas e Gabriela Sabatini e, nel presente, David Nalbandian, Juan Martín del Potro e Juan Mónaco. In Coppa Davis l'Argentina è stata finalista in quattro edizioni (1981, 2006, 2008 e 2011).
Anche l'hockey su prato, la pallavolo e il polo hanno un buon seguito in Argentina. Negli ultimi anni si è molto sviluppata la pallamano: la Nazionale argentina ha disputato la fase finale nelle ultime tre edizioni dei Campionati del mondo ed è campione panamericano 2011, vittoria che ha permesso la qualificazione per la prima volta nella storia della Nazionale argentina di pallamano alle Olimpiadi di Londra 2012.
Per quanto riguarda gli sport motoristici, soprattutto nell'automobilismo nei primi anni del Campionato mondiale di Formula 1 è emersa una schiera di piloti capaci di ben figurare, tra i quali Juan Manuel Fangio, considerato il secondo pilota più grande di tutti i tempi dopo Michael Schumacher, vincitore di cinque campionati mondiali nel 1951, 1954, 1955, 1956 e 1957. Da ricordare anche Froilan González, il quale fece vincere per la prima volta la Ferrari nel Gran Premio di Gran Bretagna nel 1951 e Carlos Reutemann, vicecampione del mondo nel 1981 alle spalle di Nelson Piquet.
Festività civili
- 24 marzo: giorno della memoria, della verità e della giustizia;
- 2 aprile: giorno del veterano e di tutti i caduti nella guerra di Malvinas;
- 25 maggio: primo governo patrio (nel 1810 a seguito di moti popolari contro il viceré);
- 20 giugno: giorno della bandiera (e di commemorazione della morte del Gen. Manuel Belgrano creatore della Bandiera Argentina e uno dei due "Padres de la Patria" con José de San Martín);
- 9 luglio: dichiarazione d'Indipendenza (1816);
- 17 agosto: commemorazione della morte del Gen. José de San Martín, "Padre de la Patria" e uno dei principali autori dell'indipendenza latinoamericana;
- 11 settembre: giorno del maestro;
- 12 ottobre: giorno della razza (arrivo di Cristoforo Colombo in America nel 1492).
Galleria fotografica
-
Palazzo San José nella provincia di Entre Ríos
-
Palazzo del Governo Provinciale di San Miguel de Tucumán
-
Spiaggia nella città di Mar del Plata
-
La Cattedral Cerro di Bariloche
-
Veduta di un rione nella città di Rosario (Provincia di Santa Fe)
-
La Casa Rosada
-
Il Seibo, fiore nazionale argentino
-
Il lago Nahuel Huapi nel parco nazionale dello stesso nome (immagine in estate)
-
Regina e principesse argentine della Festa Argentina per l'immigrazione a Oberá (2004)
Note
- ^ (EN) Population growth rate, in CIA World Factbook. URL consultato il 28-2-2013.
- ^ (EN) Statistical update 2008/2009 - Country Fact Sheets - Argentina, su hdrstats.undp.org. URL consultato il 24/10/2009.
- ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
- ^ Chile, Uruguay y Argentina con el mejor índice de desarrollo humano en A. Latina
- ^ El acta de la Independencia me.gov.ar
- ^ La leyenda del Rio de la Plata
- ^ El nombre de Argentina
- ^ Martin del Barco Centenera New Advent
- ^ Constitución Nacional senado.gov.ar
- ^ Ángel Rosenblat (1964) El nombre de la Argentina. Buenos Aires: Eudeba Editorial Universitaria de Buenos Aires
- ^ Carlos A. Floria e César A. García Belsunce, 1971. Historia de los Argentinos I e II; ISBN 84-599-5081-6
- ^ http://www.ipharra.org/article-argentina-nuovo-dramma-economico-usa-bloccano-conti-governo-nella-federal-reserve-48298217.html
- ^ Argentina, una nuova crisi finanziaria all'orizzonte | FinanzaLive
- ^ L'Argentina torna sull'orlo del crac i fondi pensione passano allo Stato - economia - Repubblica.it
- ^ Montagne della Terra La vetta più alta di ogni continente
- ^ Aconcagua, la montagna più alta dell'emisfero occidentale
- ^ Depressioni I punti più bassi di ogni continente
- ^ Sulle Termas de Río Hondo.
- ^ Global Argentina
- ^ Global Measured Extremes of Temperature and Precipitation
- ^ Datos útiles de Argentina - Datos de interés
- ^ Idrografia, topografia e clima dell'Argentina Camera dei Deputati della Provincia di Santa Cruz (in spagnolo)
- ^ SINTITUL-1
- ^ http://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook
- ^ I Liguri furono i primi italiani che emigrarono in Argentina. Essi si insediarono a Buenos Aires, nella Capitale Federale, fin dai primi decenni del secolo XIX: la Boca - il quartiere portuale e marittimo per eccellenza di Buenos Aires - venne edificato dalla gente di mare che proveniva in maggioranza delle due riviere liguri. I primi veneti (con i friulani) cominciarono ad emigrare dopo il 1866, e si insediarono attorno a Cordoba e, in seguito, a sud di Buenos Aires. I primi piemontesi emigrarono in Argentina verso il 1870, insediandosi di preferenza verso l'interno nelle province di Cordoba, Tucuman, Mendoza, Santa Fé e poi in quella di Buenos Aires.
- ^ www.feditalia.org.ar
- ^ www.monografias.com
- ^ viaggi.repubblica.it
- ^ a b www.ethnologue.com
- ^ www.worldlanguage.com
- ^ Stima Abecd Informe completo.
- ^ La capitale federale è considerata come una provincia a se stante.
- ^ a b Non inclusi i 980.874 km² della Antártida Argentina y las Islas del Atlántico Sur occupate dal Regno Unito e richieste dall'Argentina, per una superficie complessiva di 3.761.274 km².
- ^ 1997. World Health Organization (PDF), su who.int. URL consultato il 29-11-2006.
- ^ a b WHO. Statistiche sanitarie per Stato (si seleziona lo stato ed il dato di interesse), su apps.who.int. URL consultato il 17 agosto 2009.
- ^ a b (EN) Argentina, in The World Factbook, CIA, 19-06-2008. URL consultato il 22-06-2008.
- ^ K Sulek, Premio Nobel per la Carl Ferdinand Cori e Gerta Theresa Cori nel 1947 per la scoperta del corso del metabolismo catalitica del glicogeno. Premio per Alberto Bernardo Houssay per la scoperta sul ruolo della ipofisi nel metabolismo dei carboidrati., in 1968-data 1 settembre, vol. 21, n. 17, 1968, pp. 1609-10, Entrez: 4882480.
- ^ (ES) Cuadro 7.2 Total del país según provincia. Población de 10 años o más por condición de alfabetismo y sexo. Año 2001 (XLS), in Censo 2001, INDEC, 2001.
- ^ a b Universo, De Agostini, Novara, Vol.I, 1962, pag.428-431
Bibliografia
- F. Bortot, Frozen Savings and Depressed Development in Argentina, Savings & Development, Vol. XXVII, n. 2, 2003.
- A. Mauri, La tutela del risparmio dopo i casi Argentina e Parmalat, DEAS, Università degli Studi di Milano, Working Paper n. 8/2005.
- Gianfranco Cavallin, Gli ultimi Veneti, Zephyrus Edizioni, Padova, 2009.
- Giancarlo Libert, L’emigrazione piemontese nel mondo, Aqu4ttro Edizioni, Chivasso, 2011.
- Fernando J. Devoto, Storia degli italiani in Argentina, Donzelli, Roma, 2007.
- Emanuela Chiavoni - Michela Cigola, "Presenza italiana in Argentina. Valorizzazione e diffusione interattiva del Patrimonio Architettonico" Francesco Ciolfi Editore, Cassino, 2012 .
Voci correlate
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Argentina
- Wikiquote contiene citazioni di o su Argentina
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Argentina»
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Argentina
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Argentina
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Argentina
Il parametro "Testo integrale della costituzione argentina" non corrisponde a nessun progetto riconosciuto dal template
Collegamenti esterni
- Template:Dmoz
- Scheda dell'Argentina dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
- Argentina 1976-1983: lo sterminio di una generazione, sul portale RAI Scuola