Conte Dooku

personaggio dell'universo di Guerre stellari

Dooku (il cui nome Sith è Darth Tyranus), il conte di Serenno, è un personaggio dell'universo fantascientifico di Guerre stellari presente nella nuova trilogia. Celebre Maestro Jedi, abbandonò l'Ordine dei Jedi e divenne dapprima uno dei pochi Jedi Grigi della storia dell'Ordine passando in un secondo momento al Lato Oscuro della Forza divenendo un Signore Oscuro dei Sith.

Dooku
Un'immagine di Dooku
UniversoGuerre stellari
1ª app. inL'attacco dei cloni
Ultima app. inLa vendetta dei Sith
Interpretato daChristopher Lee
Voce orig.Corey Burton (Star Wars: Clone Wars)
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
Alter egoDarth Tyranus
SpecieUmana
SessoMaschio
Luogo di nascitaSerenno
AffiliazioneJedi, Jedi Grigi Vecchia Repubblica, Sith, Darth Sidious, Asajj Ventress, Savage Opress (brevemente)
«Il migliore di tutti dovrebbe essere il più forte studente, sì? Il più saggio? Il più istruito nelle vie della Forza? Il migliore di tutti Dooku sarebbe! Il nostro più grande apprendista! Il nostro più grande fallimento.»

Biografia

Nato sul pianeta Serenno nel 102 BBY, era l'erede di una grande ricchezza e del titolo nobiliare di "conte". Dooku entrò a far parte dell'Ordine dei Jedi fin da bambino e fu preso come padawan direttamente dal grande maestro Yoda. In qualità di Cavaliere Jedi, scelse come suo primo padawan Qui-Gon Jinn; successivamente addestrò Komari Vosa. Dooku era uno stimato istruttore nel Tempio Jedi e uno dei più famosi spadaccini della Galassia. Si diceva che solo il maestro Yoda e Mace Windu avrebbero potuto combattere alla pari con lui.

Dooku trascorse quasi settanta anni da Jedi, ma la disastrosa battaglia di Galidraan e il forte impatto che ebbe su di lui la drammatica morte di Qui-Gon fecero crollare la sua fede nell'Ordine e nella Repubblica Galattica. Successivamente venne influenzato dal Cancelliere Supremo Palpatine, e decise di lasciare l'Ordine dei Jedi. Dopo aver appreso che Palpatine era sotto mentite spoglie il Signore Oscuro dei Sith Darth Sidious, Dooku passò al Lato Oscuro della Forza, divenendo il suo nuovo apprendista (dopo l'apparente morte di Darth Maul) con il nome di Darth Tyranus e pian piano divenne lui stesso un Signore Oscuro dei Sith. La conversione di Dooku al Lato Oscuro cominciò con l'assassinio del Maestro Jedi Sifo-Dyas, suo ex amico e confidente nell'Ordine; quando assunse il controllo dei piani di Sifo-Dyas per creare un esercito di cloni per la Repubblica, Dooku cancellò ogni riferimento al pianeta Kamino dagli archivi Jedi. In verità, Dooku si unì a Palpatine (a cui aveva giurato finta fedeltà) perché voleva creare un nuovo ordine repubblicano che potesse distruggere quello attuale e corrotto.

Rivendicando le sue ricchezze e il suo titolo di conte, Dooku organizzò con Sidious una cospirazione per far scoppiare una guerra che avrebbe portato i Sith al potere. Iniziò dunque a stringere legami con pianeti e corporazioni che erano malcontenti dell'operato della Repubblica, diventando il leader del movimento separatista. Questo movimento si unì con la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, alla quale si unirono centinaia di sistemi galattici. Come leader politico della Confederazione, Dooku guidò l'organizzazione contro la Repubblica in un lungo conflitto che venne poi nominato Guerre dei Cloni. Questa guerra culminerà in una grande battaglia nella capitale della Repubblica Coruscant.

Su Geonosis, una volta catturato Obi-Wan Kenobi, tenta di indurlo ad unirsi a lui, sostenendo che Qui-Gon (maestro dello stesso Obi-Wan) avrebbe sicuramente abbracciato la causa del suo vecchio mentore (lo stesso Dooku) se avesse saputo la verità che Dooku conosce molto bene: che il Senato galattico è controllato da Darth Sidious. Obi-Wan, sostenendo il contrario sul suo maestro e non credendo alle parole di Dooku, rifiuta seccamente e per questo viene condannato a morte in un'arena sul pianeta insieme ad Anakin Skywalker (padawan di Obi-Wan) e la senatrice Padmé Amidala (che lo stesso Dooku e il viceré Nute Gunray avevano cercato di far uccidere), giunti sul pianeta per salvarlo. Il tempestivo di intervento di Mace Windu, Yoda e di molti altri Maestri Jedi a capo del neonato Esercito di cloni, salva i tre e il conflitto tra le truppe di cloni e di droidi si sviluppa nella Battaglia di Geonosis; durante essa, Dooku si scontra in duello con Obi-Wan (che ferisce ad una gamba e una spalla) e Anakin (al quale mozza un braccio). Subito dopo si scontra in un breve ma formidabile duello col suo vecchio mentore Yoda, rispetto al quale, nonostante la sua grande abilità, è evidentemente meno potente. Comunque, distraendo il potente Jedi, riesce a fuggire e tornare a Coruscant presso Darth Sidious.

In seguito fa rinascere, sotto forma di cyborg, un Kaleesh che poi sarebbe diventato il terribile generale Grievous (utilizzando peraltro il sangue del suo vecchio amico Jedi Sifo-Dyas per renderlo sensibile alla Forza), per usarlo per i suoi scopi.

In seguito, prende come sua apprendista Asajj Ventress su Rattatak, per poi inviarla ad eliminare Anakin Skywalker su Yavin IV. Tuttavia, poiché divenuta troppo potente, Darth Sidious gli ordina di eliminarla, nonostante lo stesso Dooku non voglia poiché era stata sua apprendista. Così, in accordo con la Madre Talzin delle Sorelle Oscure di Dathomir, Dooku prende come apprendista lo Zabrak Savage Opress (fratello di Darth Maul) per usarlo come aveva fatto con Ventress. Savage, però, era stato a sua volta preso come apprendista dalla stessa Ventress e alla fine, coinvolto in questo gioco di vendette tra Dooku e Asajj, decide di fuggire per tornare dalla Madre Talzin.

Per vendicarsi di Madre Talzin e delle sorelle oscure, Dooku invia il generale Grievous e le sue armate ad eliminarle su Dathomir. Nonostante il tentativo di Ventress di impedire il massacro delle sue sorelle, Grievous riuscì nel suo intento.

Fa rapire poi il figlio di Jabba the Hutt (d'accordo con suo zio Ziro the Hutt) da alcuni cacciatori di taglie, facendo credere che sia stata la Repubblica. Successivamente su Tatooine viene affrontato da Anakin Skywalker, il quale sembra avere la meglio, ma non riesce a chiudere a suo favore il duello poiché costretto ad andare in soccorso della sua apprendista Ahsoka Tano.

Nel 19 BBY, durante la battaglia sopra l'orbita di Coruscant, a bordo dell'Invisible Hand, Dooku si ritrova ad affrontare ancora una volta Anakin e Obi-Wan, accorsi per salvare il cancelliere Palpatine, apparentemente rapito dal conte; quest'ultimo mette fuori combattimento Obi-Wan, ma, complici l'età ormai avanzata e il desiderio di vendetta del giovane Skywalker (furioso con Dooku per avergli mozzato un braccio su Geonosis), viene sconfitto da quest'ultimo, che dapprima gli mozza le mani e poi, spinto da Palpatine (che ha così l'occasione di sbarazzarsi di Dooku, ritenuto da lui ormai molto indebolito e un pericolosissimo testimone se catturato dalla Repubblica), lo decapita a sangue freddo.

Personalità e tratti caratteristici

«Era uno dei più brillanti Jedi che io abbia mai avuto l'onore di conoscere.»

Dooku era un provetto filosofo, oratore, politico, guerriero ed esperto nella Forza, considerato uno dei più grandi Jedi della storia per la sua personalità e per il suo vigore. Yoda lo considerava il più grande studente del Tempio Jedi, oltre che il suo più grande fallimento. Ai tempi delle guerre dei cloni, Dooku praticava la Forza da circa otto decadi[1].

Fin da ragazzo Dooku si era affermato per le sue abilità e per la sua completa devozione agli ideali dell'Ordine dei Jedi e al servizio della Galassia. Desiderava diventare un grande Maestro Jedi, e non considerava minimamente la possibilità di lasciare l'Ordine[2]. Non si è al corrente se Dooku abbia mai violato le leggi Jedi che regolano i rapporti affettivi, oppure se abbia avuto una qualche relazione romantica anche quando fu un Signore Oscuro dei Sith. Comunque, la sua apprendista Komari Vosa si era infatuata di lui, e per questo motivo si congedò dall'apprendistato[3].

La personalità di Dooku lo portava a non dimenticare con facilità i tradimenti. Lorian Nod, un suo vecchio amico ai tempi dell'Ordine dei Jedi, cercò di incastrarlo in un complotto, ma Dooku si scontrò con lui e lo ridusse in fin di vita. Solo l'intervento dell'allora padawan Qui-Gon Jinn dissuase Dooku dall'uccidere il vecchio amico[4]. Successivamente, Dooku interpretò la battaglia di Galidraan come un tradimento dei Jedi verso gli ideali propri della loro categoria, e ciò influenzò molto il suo passaggio verso il lato oscuro della Forza[2]. Durante un incontro con il maestro Yoda su Vjun, il suo vecchio maestro cercò di riportarlo sulla via della luce, ma Dooku non ne volle sapere quando capì che Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker erano presenti, interpretando questa mossa come un tradimento personale[1].

Da quando passò al lato oscuro, Dooku divenne umanocentrico[5]: infatti, benché rimase un profondo conoscitore delle popolazioni e arti aliene[6], Dooku disprezzava la maggior parte dei membri del consiglio Separatista.

Poteri e abilità

Addestramento con la spada laser

«È uno schermidore. Vantaggio, posizione, vantaggio: per lui sono naturali come respirare.»

Prima che lasciasse l'Ordine dei Jedi, Dooku era conosciuto come uno dei più esperti duellanti e istruttori di spada dell'intero Ordine[2], e al tempo della crisi della Confederazione, si diceva che oltre a Yoda, solo Mace Windu avrebbe potuto uguagliarlo in terreno neutro[1]. Benché stili come la Forma III, IV e V erano molto utili nell'era dominata dai blaster, lo spirito competitivo di Dooku lo portò a specializzarsi nella seconda forma del combattimento con la spada laser, il Makashi, anche se mantenne un'alta conoscenza delle altre forme[7]: Dooku era uno dei pochi praticanti di questo stile che predilige lo scontro uno contro uno[2] e dimostrava una padronanza senza pari nell'Ordine[8].

Quando divenne un Signore dei Sith, Darth Tyranus aveva poco ancora da imparare sull'arte della spada; nonostante ciò, apprese l'arte Sith Dun Möch, atta a distruggere la concentrazione di un avversario per mezzo di provocazioni.[9] Il suo tentativo di utilizzare questa tecnica su Anakin Skywalker a bordo della Invisible Hand ne è un esempio. Alla fine, però, le provocazioni di Dooku non fecero altro che incoraggiare Skywalker a utilizzare la sua rabbia per rompere le difese del Signore dei Sith.[5]

Abilità nella Forza

«La sua conoscenza della Forza era... unica.»

Come Jedi, Dooku era un rinomato studioso della Forza. Durante la sua carriera, infatti, apprese diverse arti Jedi: era esperto nella telecinesi, arte sulla quale tenne delle lezioni in qualità di Maestro Jedi[2]. La sua abilità nella telecinesi era spesso utilizzata per aumentare la sua abilità nel duello, benché Dooku fosse anche capace di effettuare dei piccoli voli[10]. Come Signore dei Sith, spesso combinava la telecinesi con l'uso dei fulmini di Forza[8] o del soffocamento[5]. Inoltre, Dooku aveva una notevole capacità di effettuare più operazioni contemporaneamente, utilizzando frequentemente la Forza durante i combattimenti con la spada laser[5].

In aggiunta a ciò, Dooku aveva una buona conoscenza della Forza Vivente, che una volta utilizzò per curarsi da una malattia mortale[11]. Era anche capace di addomesticare i mostri, come il drago Krayt, e assoggettarli al proprio volere[12]. Quando divenne Darth Tyranus, apprese l'abilità del drenaggio di Forza, che utilizzò diverse volte per carpire informazioni dall'avversario[13]. Dooku inoltre era un maestro della meditazione Qey'tek, che gli permetteva di nascondere la sua presenza nella Forza; solitamente questa barriera era impenetrabile per i Jedi, ma Obi-Wan Kenobi riuscì a percepire la presenza del Signore dei Sith sul pianeta Tythe[7].

Equipaggiamento

Abbigliamento

Quando assunse il titolo di Conte, Dooku abbandonò l'uniforme Jedi per adottare l'abbigliamento che contraddistingueva la nobilità di Serenno da centinaia di anni[14]. Il Conte indossava infatti una mantellina (marrone nei film, nera nei romanzi) sorretta da un gancio argenteo, sopra una tunica cintata e dei pantaloni di tonalità nere o marroni. Gli indumenti erano composti dai migliori materiali in circolazione[15]: in particolare, i suoi stivali erano fatti di rara pelle di Rancor, mentre tutti i suoi mantelli erano foderati con delle armature leggere, che fungevano da protezione[16].

Spade Laser

«Eleganza. Maestria. Semplicità.»

Da Iniziato Jedi, Dooku utilizzò la comune spada laser d'allenamento sotto la giurisdizione del maestro Yoda[4], ma quando divenne padawan di Thame Cerulian, Dooku costruì la sua spada laser personale. Questa spada era sostanzialmente uguale a quella che successivamente utilizzò in qualità di Cavaliere Jedi, costituita da un'elsa cilindrica con un design standard[17].

Quando Dooku divenne Maestro Jedi, costruì una spada laser maggiormente personalizzata. Questa era caratterizzata da un'elsa curvata, che permetteva dei movimenti più precisi, adatta a un praticante dello stile Makashi. Inoltre la spada poteva essere rimpicciolita mediante un pulsante, permettendo maggiore flessibilità nel combattimento spada-spada[16]. La spada conteneva una lama blu[11], ed era probabilmente ispirata dalla spada in possesso dal Maestro Jedi Tyvokka[17]. Dooku utilizzò questa spada durante la battaglia di Galidraan, sebbene appena prima di lasciare l'Ordine dei Jedi sia stato visto utilizzare una spada simile a quella utilizzata mentre era un Cavaliere Jedi[2].

Come Signore Oscuro dei Sith, Dooku ritornò a utilizzare la spada laser curvata che aveva utilizzato a Galidraan, inserendo un cristallo sintetico di colore rosso, che contraddistingueva i Sith. Inoltre, la spada conteneva una doppia regolazione, che permetteva di rendere la lama più corta[8]. La spada di Dooku fu anche d'ispirazione per le spade laser costruite dalla sua apprendista Komari Vosa. Dopo aver ucciso Vosa, il Conte diede le due spade alla sua seguace oscura, Asajj Ventress[2]. La spada di Dooku fu molto probabilmente distrutta quando l'Invisible Hand venne abbattuta, poiché Anakin Skywalker la lasciò nella stanza dove aveva ucciso lo stesso Dooku[5].

Veicoli

Dooku era solito usare il suo elegante veliero interstellare di fattura Geonosiana che, a differenza dei normali caccia Geonosiani, era più lungo, dalla forma più affusolata e provvisto, inoltre, di una speciale "vela" che gli permetteva di viaggiare con più facilità, eleganza e fluidità nello spazio. Oltre a questo, per azioni rapide, Dooku usava spesso uno speeder Geonosiano, dalla forma dinamica e leggera che gli permetteva di compiere grandi distanze a grande velocità.

Curiosità

  • Nel videogioco Star Wars - Episodio III: La Vendetta dei Sith per Playstation 2, Dooku non viene ucciso da Anakin nella maniera del film, ma viene trafitto allo stomaco dalla spada laser del Jedi. Nell'adattamento a fumetti, invece, Dooku viene ucciso alla stessa maniera del film, con la differenza che gli viene mozzata da Anakin solo la mano destra.
  • Dooku, insieme al Generale Grievous, è l'unico personaggio importante della saga a non comparire in nessuna locandina dei film, incluso il film Star Wars: The Clone Wars.
  • Nell'adattamento a fumetti de L'Attacco dei Cloni, durante il duello con Yoda, Dooku (trovandosi in difficoltà) utilizza oltre alla sua spada laser anche quella dalla lama azzurra usata da Anakin e Obi-Wan nei precedenti duelli contro di lui. Viene però poi disarmato della sua spada dalla lama rossa e costretto a difendersi dagli attacchi di Yoda proprio con quella dalla lama azzurra. Questa scena non compare né nel romanzo né nel film.
  • C'è una piccola differenza circa il mantello utilizzato da Dooku. Nei film e nelle varie opere a fumetti e animate si vede il conte indossare un mantello marrone mentre nel romanzo de L'Attacco dei Cloni viene chiaramente specificato, nella descrizione dell'abbigliamento, che egli indossa un mantello nero.
  • Anche se Dooku non appare ne La Minaccia Fantasma, nel ventiduesimo capitolo dello stesso romanzo viene menzionato indirettamente, poiché si fa un cenno al maestro di Qui-Gon Jinn (che era appunto Dooku).

Apparizioni

  • Legacy of the Jedi
  • Star Wars: Darth Plagueis
  • Most Precious Weapon
  • Millennium Falcon (solo menzionato)
  • Star Wars: Jedi - The Dark Side 1 (solo menzionato)
  • Qui-Gon & Obi-Wan: The Aurorient Express (menzionato indirettamente)
  • Jango Fett: Open Seasons
  • Star Wars: Battlefront
  • Star Wars: Bounty Hunter
  • Episode I Adventures 1: Search for the Lost Jedi (menzionato indirettamente)
  • Star Wars - Episodio I: La Minaccia Fantasma (romanzo ufficiale, menzionato indirettamente)
  • Jedi Quest: The Final Showdown (solo menzionato)
  • Star Wars Adventures 4: Jango Fett vs. the Razor Eaters
  • Star Wars Adventures 5: The Shape-Shifter Strikes
  • Star Wars Adventures 6: The Warlords of Balmorra
  • Star Wars: Jedi Starfighter (appare in ologrammi)
  • Boba Fett: The Fight to Survive
  • Boba Fett: Part I: Survival
  • Star Wars - Episodio II: L'Attacco dei Cloni (prima apparizione)
  • Star Wars - Episodio II: L'Attacco dei Cloni (romanzo ufficiale e romanzo versione junior)
  • Star Wars - Episodio II: L'Attacco dei Cloni (fumetto)
  • Star Wars: Battlefront II
  • The Eyes of Revolution
  • Outbound Flight (solo menzionato)
  • Jedi: Count Dooku
  • Jedi: Mace Windu
  • Jedi: Shaak Ti (appare in ologramma)
  • Jedi: Yoda (solo menzionato)
  • Star Wars: Republic 49: Sacrifice
  • Star Wars: Republic 50: The Defense of Kamino
  • Star Wars: Republic 53: Blast Radius (solo menzionato)
  • Star Wars: Republic 58: The Battle of Jabiim, Part 4 (solo menzionato)
  • Star Wars: Republic 59: Enemy Lines (solo menzionato)
  • Star Wars: Republic 60: Hate and Fear (solo menzionato)
  • Star Wars: Republic 61: Dead Ends (solo menzionato)
  • Star Wars: Republic 63: Striking from the Shadows
  • Star Wars: Republic 68: Armor (solo menzionato)
  • Star Wars Republic: Rite of Passage
  • Star Wars: General Grievous (appare in ologramma)
  • Secrets of the Jedi (solo menzionato)
  • Jedi Trial
  • Yoda: Dark Rendezvous
  • Star Wars: Clone Wars
  • Star Wars: The Clone Wars
  • Star Wars: Obsession
  • Labyrinth of Evil
  • Star Wars - Episodio III: La Vendetta dei Sith
  • Star Wars - Episodio III: La Vendetta dei Sith (fumetto)
  • Star Wars - Episodio III: La Vendetta dei Sith (romanzo ufficiale e romanzo versione junior)
  • Star Wars - Episodio III: La Vendetta dei Sith (videogioco per Playstation 2)

Note

  1. ^ a b c (inglese) Sean Stewart, Yoda: Dark Rendezvous, Londra, Del Rey, 2004, ISBN 9780345463098. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  2. ^ a b c d e f g (inglese) Ryder Windham, Jedi vs. Sith: The Essential Guide to the Force, Londra, Del Rey, 2007, ISBN 0345493346. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  3. ^ (EN) Komari Vosa, in Star Wars Databank. URL consultato il 10-07-2008.
  4. ^ a b (inglese) Jude Watson, Legacy of the Jedi, New York, Scholastic, 2003, ISBN 0439536669. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  5. ^ a b c d e (inglese) Matthew Stover, Star Wars Episode III: Revenge of the Sith, Londra, Del Rey, 2005, ISBN 0345428838. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  6. ^ (EN) Geonosian fanblade starfighter, in Star Wars Databank. URL consultato il 10-07-2008.
  7. ^ a b (inglese) James Luceno, Labyrinth of Evil, Londra, Del Rey, 2005, ISBN 0345475720. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  8. ^ a b c (inglese) R. A. Salvatore, Star Wars Episode II: Attack of the Clones, Londra, Del Rey, 2002, ISBN 0345428811. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  9. ^ David West Reynolds, Fightsaber: Jedi Lightsaber Combat, in Star Wars Insider, n. 62, Ottobre 2002.
  10. ^ Clone Wars Episodio 7
  11. ^ a b Haden Blackman, Jango Fett: Open Seasons, in Star Wars: Bounty Hunter, Settembre 2002.
  12. ^ John Ostrander, The Hidden Enemy, Part 3, in Star Wars: Republic, Febbraio 2006.
  13. ^ Chris Cassidy, Precipice, in Hyperspace, 2004.
  14. ^ (inglese) Drew Karpyshyn, Darth Bane: Rule of Two, Londra, Del Rey, 2007, ISBN 0345477480. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  15. ^ (inglese) Luceno James, Revenge of the Sith: The Visual Dictionary, Londra, DK Publishing, 2005, ISBN 1405308273. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  16. ^ a b (inglese) David West Reynolds, Attack of the Clones: The Visual Dictionary, Londra, DK Publishing, 2002, ISBN 0789485885. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
  17. ^ a b HoloNet News, in Holonet News, vol. 531, n. 54, 2001.

Collegamenti esterni

(EN) Dooku, in Star Wars Databank. (EN) Dooku, in Wookieepedia, Fandom. Dooku, in DataBank di SWX, SWX.it.

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