Letteratura come vita
Letteratura come vita è un saggio pubblicato da Carlo Bo nel 1938 sulla rivista Frontespizio, contenente i fondamenti teorico-metodistici della poesia ermetica, di cui è considerato da alcuni come il manifesto.[1] Dopo la pubblicazione di questo saggio, si allontanò da Frontespizio, prendendo una strada più personale rispetto alla redazione di quel periodico.[2]
Letteratura come vita | |
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Autore | Carlo Bo |
1ª ed. originale | 1938 |
Genere | saggio |
Lingua originale | italiano |
Il tema centrale di questo saggio è riassunto dallo stesso Bo in un articolo di quasi sessant'anni dopo, pubblicato per il Corriere della sera:
«Il critico deve tenere conto della vita dello scrittore oppure deve limitare la sua indagine soltanto ed esclusivamente all' opera? La questione è antica: per il maestro di tutti, Sainte Beuve, la conoscenza della vita era più che utile, insuperabile, per altri. A cominciare da Croce e da Proust, se ne poteva fare a meno, anzi era bene stringere lo studio alla valutazione pura dell'opera.[3]»