Mola idatiforme

Versione del 6 lug 2013 alle 13:53 di Frivadossi (discussione | contributi) (Storia naturale)

La mola idatiforme (conosciuta anche come mola vescicolare o mola idatidea o mola idatidosa) oppure gravidanza molare, è una forma anomala di gravidanza in cui un ovulo fecondato non vitale si impianta nell'utero e comporta l'instaurarsi di una gravidanza anormale (che non riuscirà adessere portata a termine). Una gravidanza molare è una malattia gestazionale trofoblastica, ovvero si manifesta in una crescita abnorme del trofoblasto che determina lo svilupparsi di una massa in utero. Questa massa si forma a seguito del rigonfiamento di villi coriali, che si accrescono in gruppi e strutture cistiche che assomigliano a grappoli rigonfi di liquido. Una gravidanza molare può svilupparsi quando un ovulo privo di nucleo viene fecondato. Quest'ovulo non è poi in grado di convertirsi a tessuto fetale. Le gravidanze molari sono suddivisi in parziali e complete. Il termine mole, per come viene usato in questo contesto, indica semplicemente una "crescita" di tessuto. Una mole completa è causata dalla penetrazione di un singolo spermatozoo (90% dei casi) oppure di due spermatozoi (restante 10% della casistica) all'interno di un ovulo che ha perso il suo DNA (lo spermatozoo poi si duplica formando un set "completo" di 46 cromosomi) Il genotipo è tipicamente 46, XX (diploide) a seguito di successiva mitosi dello spermatozoo fecondante, ma può essere anche 46, XY (diploide). Il genotipo 46, YY (diploide) non è stato mai osservato. Al contrario, una mole parziale si verifica quando un ovulo viene fecondato da due spermatozoi o da uno spermatozoo che duplica se stesso dando luogo ai genotipi 69, XXY (triploide) o 92, XXXY (tetraploide).
Una mole idatiforme completa presenta un rischio più elevato di evolvere in coriocarcinoma - un tumore maligno delle cellule del trofoblasto - rispetto ad una mole parziale.
Una mola idatiforme può essere considerata come un "mancato aborto spontaneo" in quanto la gravidanza è divenuta non vitale ma il prodotto del concepimento non è stato espulso, cioè abortito.

Mola idatiforme
Immagine istopatologica di una mola idatiforme (tipo completo). Colorazione con ematossilina eosina
Specialitàpatologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-OTemplate:ICDO
ICD-9-CM630
ICD-10O01, D39.2
OMIM231090
MeSHD006828
MedlinePlus000909
eMedicine254657 e 279116

Etimologia

Il termine deriva dal greco hydatís-ídos (che sta a significare "una goccia d'acqua"), con riferimento al contenuto acquoso delle cisti, e dalla lingua latina mole (ovvero masso, riferendosi al falso concepimento). Il termine, secondo altri, deriva dalla somiglianza esistente tra la mole vescicolare e le cisti idatidee proprie dell'echinococcosi.

Storia naturale

Una mola idatiforme è una gravidanza, un forma di concepimento, nella quale la placenta si caratterizza per il contenere delle vescicole simili ad acini d'uva, solitamente visibili ad occhio nudo. Le vescicole derivano dalla distensione dei villi coriali adopera del fluido. Quando il tessuto viene ispezionato al microscopio, balza all'occhio l'iperplasia del tessuto trofoblastico. Se non trattata, una mola idatiforme evolverà quasi sempre in un aborto spontaneo (interruzione di gravidanza). Sulla base dell'aspetto morfologico, una mole idatiforme può essere suddivisa in due tipi:

  • mole completa - tutti i villi coriali hanno un aspetto vescicolare, e non è presente alcun segno di sviluppo embrionale o fetale.

una patologia con un'incidenza di un caso su 1000 gravidanze.

Una gravidanza molare può svilupparsi quando un uovo mancante del suo nucleo viene fecondato e che non è poi in grado di convertirsi a tessuto fetale.

La mola produce hCG in eccesso rispetto ad una gravidanza normale, e deve essere rimossa per evitare la possibile evoluzione in coriocarcinoma.

Note


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