Vibrafono

strumento musicale a percussione

Il vibrafono è uno strumento musicale a percussione della famiglia degli idiofoni a suono determinato. Esso è composto da lamelle in metallo che ne costituiscono i tasti, percossi da battenti con la testa in gomma o feltro. Il vibrafono fu inventato negli Stati Uniti nel 1921.

Il suono

Il suono di ogni tasto viene amplificato da un tubo metallico di lunghezza opportuna posto al di sotto del tasto stesso, chiamato anche risuonatore tubolare o canna di risonanza. Un'elica posta in cima ad ogni tubo viene fatta ruotare tramite un motore elettrico a velocità controllabile. Questo congegno varia l'intensità del suono emesso in relazione alla velocità del motore, generando l'effetto vibrato.

Un pedale di smorzamento simile a quello presente sul pianoforte consente all'esecutore di intervenire sulla lunghezza della nota prodotta. Il suono caldo di questo strumento lo rende molto adatto alla musica jazz.

I vibrafoni tradizionali hanno un'estensione di tre ottave, ma esistono modelli con estensione di quattro ottave.

Il vibrafono ha molte caratteristiche comuni con lo xilofono, nel quale però i tasti sono in legno.

Oltre che nel jazz e nella musica leggera, il vibrafono ha avuto larga diffusione anche nella musica del Novecento e contemporanea. Tra i primi grandi compositori a farne uso in orchestra, Alban Berg nell'opera Lulu e, in Italia, Luigi Dallapiccola nei Canti di prigionia e Alfredo Casella nella Missa solemnis pro pace.

Voci correlate

Simbolo mancante (man)