Elham Asghari

nuotatrice iraniana

Elham Sadat Asghari (1981) è una nuotatrice iraniana detentrice del record della specialità 20km in acque aperte, registrato nel Mar Caspio, nel nord dell'Iran nel mese di giugno 2013.

Biografia

Elham inizia a nuotare all'età di 5 anni e ad insegnare nuoto all'età di 17. Il suo sogno sin da bambina è quello di nuyotare in acque aperte e per ottenerlo perfeziona le sue tecniche applicando programmi di allenamento reperiti su internet[1]. A tale scopo, adotta uno speciale costume che segua i dettami islamici in materia di abbigliamento femminile e che la copre dalla testa ai piedi, aggiungendo circa 6kg di peso in acqua. E' suo padre, un ex lottatore olimpico, che la spinge a registrare le sue prestazioni[2]. Nel 2008, il Ministero dello Sport e degli Affari Giovanili iraniano approva la sua prestazione dei 12km dorso, con indosso lo speciale costume.

2010

I problemi della Asghari iniziano nel 2010, quando decide di circumnavigare a nuoto l'Isola di Kish in tre giorni, con una rappresentativa del Ministero dello Sport a verifica. Dopo soli 5 km di nuoto, una barca della polizia la investe, lacerandole i vestiti e ferendola alle gambe e all'osso iliaco per via dell'urto con le eliche[3]. Le ferite guariscono, ma permane un forte trauma psicologico che spinge la nuotatrice a smettere di nuotare. La famiglia, tuttavia, la sprona a riprendere l'attività, così l'atleta, durante la riabilitazione, riprende gli allenamenti nuotando 5km ogni notte e 12km ogni giorno[3].

2013

L'11 giugno 2013, Asghari nuota 20km per 8 ore, dalle 5:30 alle 14:30, a largo della città di Nowshahr, nel Mar Caspio. Il Ministero dello Sport dapprima ha tentato di abbassare la misurazione della distanza a 15km, per poi riportarla a 18km, per via delle proteste dell'atleta, infine rifiutandosi di accettare la prestazione, accusando la nuotatrice di abbigliamento inappropriato, non in grado di nascondere adeguatamente le forme femminili[4]. Stando a quanto dichiarato dai familiari, tuttavia, il costume era lo stesso utilizzato dall'atleta durante la sua prima performance del 2008[3]. Shahrnaz Vernoos, delegato per le politiche sulla donna per il Ministero dello Sport, in una sua dichiarazione all'agenzia di stampa Mehrkhane ha negato la presenza della federazione all'evento e che non fosse verificabile la distanza percorsa. Ha, inoltre, ribadito che il nuoto femminile in acque libere è contro le regole del ministero e che dal 2010 non sono registrate prestazioni[5]. Reza Habibi, membro federale della commissione tecnica, ha, inoltre, dichiarato che la distanza di 18km non è conforme alle regole internazionali e che la prestazione va vista come un atto personale dell'atleta, priva di un coordinamento con la federazione ed il ministero.[6].

Supporto

Asghari ha caricato un video[7] e diffuso la notizia sul suo profilo Facebook[8], in cui cerca, con l'aiuto di Farvartish Rezvaniyeh[9][2] il supporto della rete per far valere i propri diritti. Il 4 luglio 2013 è nominata "Kickass woman of the day" dal magazine theFrisky[10].

Riferimenti