Chiesa di Nostra Signora Assunta (Masone)

edificio religioso di Masone

L'oratorio della Natività di Maria Santissima è un edificio religioso sito in piazza Castello a Masone, nella valle Stura in provincia di Genova.

Chiesa di Nostra Signora Assunta
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLiguria
LocalitàMasone
Indirizzopiazza Castello
Coordinate44°30′11.88″N 8°42′34.86″E{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
ReligioneCattolica
TitolareMaria Assunta
DiocesiDiocesi di Acqui
Stile architettonicoBarocco
Inizio costruzione1580
Completamento1584
Sito webwww.confraternitamasone.it/index.html

Già parrocchiale di Santa Maria Assunta della diocesi di Acqui, di cui conserva ancora un'iscrizione in facciata, dal periodo di occupazione della seconda guerra mondiale è sede l'Arciconfraternita Natività di Maria Santissima e San Carlo. Esso infatti non presenta la tipica disposizione bifrontale degli oratori liguri: altare maggiore ad un estremo, seggi dei Priori all'altro e banchi dei Confratelli lateralmente (così era nel vecchio oratorio della Natività di Maria SS.), ma un adattamento ad oratorio della precedente parrocchiale.

Nelle vicinanze della chiesa si trova l'ex complesso conventuale degli agostiniani.

Cenni storici e descrizione

 
Il campanile

L'edificio fu costruito tra il 1580 e il 1584 per volere del signore feudale - il doge della Repubblica di Genova, Lazzaro Grimaldi Cebà - riportando gravi danni strutturali durante la distruzione del castello locale nel 1747. L'ex parrocchiale di Nostra Signora Assunta fu riaperta al pubblico nel 1758 - dopo i necessari interventi di restauro da parte della marchesa - e officiata dagli Agostiniani fino al 1868. Subì altri lavori nel 1907 a seguito del rifacimento della facciata.

All'interno, ad unica navata, sono presenti pregiate decorazioni in stucco risalenti alla fine del XVIII secolo. Il coro ligneo fu scolpito nello stesso secolo in puro stile barocco piemontese, mentre l'altare maggiore in marmo policromo è stato realizzato nel 1769. Nella pala sopra l'altare marmoreo è raffigurata la Natività della Vergine Maria di scuola pittorica genovese settecentesca.

Nel 1975 nuovi lavori conservativi hanno permesso la riscoperta e la ristrutturazione dell'antica cripta dove venivano sepolti i monaci, gli abitanti e i forestieri fino al 1817. Dislocata in tre locali aperti, si possono osservare i luoghi di sepoltura dei masonesi prima delle leggi napoleoniche, che vietavano appunto di avere aree cimiteriali sotto le chiese.

L'ambiente dapprima era diviso in cinque parti più due (tuttora inaccessibili) per un totale di 7 botole sul pavimento della chiesa (due di queste ancora presenti nell'abside e nel coro). Ogni botola portava a una stanza dedicata alle diverse "cariche" che le persone avevano in vita: la stanza sotto il coro era dedicata ai frati; sotto all'abside andavano sepolti i nobili; nelle altre botole anticamente situate nella navata della chiesa venivano sepolti uomini, bambini, donne, guerrieri e forestieri. Nelle sale della cripta sono presenti reperti trovati assieme agli scheletri delle persone, in parte ancora visibili all'interno di speciali teche.

Vi sono conservati i grandiosi crocifissi che vengono recati in processione dai confratelli, antichissima testimonianza di fede e tradizione presente su tutto il territorio ligure.

Voci correlate

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