Locomotiva FS 835
Le locomotive a vapore 835 sono state un gruppo di locotender da manovra costruite dalle Ferrovie dello Stato a partire dai primi anni della loro costituzione.
| FS 835 | |
|---|---|
| Locomotiva a vapore | |
| Anni di progettazione | 1904 |
| Anni di costruzione | 1906-1922 |
| Anni di esercizio | 1906-? |
| Quantità prodotta | 370 |
| Costruttore | Breda, OM, Ansaldo |
| Dimensioni | 9.160 mm (lunghezza tra respingenti) |
| Massa in servizio | 45.300 kg |
| Massa aderente | 45.300 kg |
| Massa vuoto | 40.000 kg |
| Tipo di motore | a vapore |
| Alimentazione | carbone |
| Velocità massima omologata | 55 km/h |
| Rodiggio | 0-3-0 (C) |
| Diametro ruote motrici | 1.310 mm |
| Distribuzione | Walschaert |
| Tipo di trasmissione | bielle |
| Potenza massima | 280 |
Premesse
Progetto
Costruzione
Caratteristiche
Esercizio
Modifiche
Depositi
Conservazione museale
Musei
Monumenti
Storia
Le locomotive del gruppo 835 nacquero dall'esigenza di avere una macchina specifica per il servizio di manovra nelle grandi stazioni. La Rete Mediterranea aveva approntato un progetto derivandolo da quello della locomotiva RM 6807-6900 che, costruita in 87 esemplari aveva dato buona prova di sé sia nel servizio viaggiatori che in quello merci. Il progetto venne portato avanti dalla neo-costituita rete dello Stato e una delle prime destinazioni di servizio delle 835 fu infatti la grande stazione di Milano Centrale.
Vennero poi, via via, assegnate in tutto il territorio nazionale: molte di loro sopravvissero a entrambe le guerre mondiali, rimanendo in servizio fino agli anni ottanta. Vennero a costituire uno dei gruppi più numerosi di locomotive a vapore, prodotte nel numero di 370 unità. Intorno agli anni sessanta un certo numero di locomotive vennero messe fuori servizio e il loro carro riutilizzato per la costruzione di complessi binati da manovra E.321-322 e locomotive da manovra 234
Caratteristiche tecniche
Le locomotive 835.xxx, nel loro schema costruttivo, riprendevano molte caratteristiche e soluzioni delle 830.xxx da cui derivavano. Erano delle macchine a 2 cilindri gemelli a vapore saturo. Il forno aveva una superficie di griglia di 1,48 metri quadrati e una pressione in caldaia di 12 bar.
Vennero costruite a più riprese in tre serie, ma con molte varianti. La prima serie di 20 locomotive venne ordinata nel 1905; ad essa si aggiunse l'anno dopo una seconda ordinazione di 10 unità. La terza serie venne ordinata in varie riprese tra il 1907 e il 1911.
La caratteristica più evidente era l'assenza di pompa per l'aria compressa, essendo prive di freno Westinghouse; la frenatura, a ceppi su tutte le ruote, era ottenuta per mezzo del vapore che agiva su appositi cilindri del freno. Erano pertanto prive di condotta di aria compressa per il materiale rimorchiato. Per la frenatura del materiale in corso di manovra esisteva un dispositivo di controvapore che, invertendo rapidamente l'entrata del vapore nei cilindri, come se si dovesse invertire il senso di marcia, realizzava l'arresto della colonna di veicoli manovrati. Tale dispositivo venne tuttavia eliminato a partire dalla terza serie di locomotive in poi, che vide inoltre modifiche alla caldaia, che venne irrobustita.
Intorno agli anni trenta le 835 vennero dotate di compressore, serbatoio per l'aria compressa e accoppiatori del freno sulle testate dato che, con l'aumento della composizione dei treni, le colonne di veicoli da manovrare erano diventate molto più lunghe.
Un'altra modifica apportata al progetto iniziale fu quella di dotare la macchina di apparecchiatura per il riscaldamento a vapore e di condotte relative sulle testate allo scopo di fornire il preriscaldamento dei treni in stazione nella stagione invernale.
Nel dopoguerra su una trentina di macchine venne montata l'alimentazione del forno a nafta con accensione e stazionamento a carbone.
I dispositivi di frenatura erano due. A mano per lo stazionamento e a vapore sulla sola locomotiva, agente su tutte le ruote.
Storia
Derivanti da un progetto elaborato dalla Rete Mediterranea, che ne aveva ordinato la costruzione di una prima serie alla Breda di Milano (classificazione prevista 5401-5420), il primo esemplare di esse, classificato 8351 fu consegnato alle Ferrovie dello Stato nel 1906[1].
Scaglionate su più forniture successive, le 835 possono essere idealmente suddivise in più sottoserie[1]:
- 835.001-286, cui appartenevano le prime 20 unità ordinate dalla RM
- 835.287-370, esteticamente meno simili alle 830, cui il gruppo era derivato
Il servizio regolare fu intenso e distribuito sull'intero territorio italiano; tali macchine si rivelarono infatti una preziosa risorsa per le manovre negli scali principali e secondari. Alcuni esemplari furono noleggiati o ceduti ad altre amministrazioni ferroviarie: nel 1943 la Società Ferroviaria della Val d'Orba (FVO) acquisì la 835.061[2], fra il 1969 e il 1971 le Ferrovie Nord Milano noleggiarono alcuni esemplari, così come la Società Nazionale Ferrovie e Tranvie nel 1961/63.
Esemplari sopravvissuti
Oggi è possibile vederne ancora utilizzate come locomotive monumento in varie località d'Italia.
Una lista, anche se non aggiornata, di numerose superstiti è disponibile a questo link.
La locomotiva n. 8, costruita nel 1907 per il "Consorzio Cooperativo Ferrovie Reggiane", a tre assi, è stata usata per trainare i "treni della bassa" nei film di Don Camillo e Peppone, ispirati ai racconti di Giovanni Guareschi.[3]
La locomotiva FS 835.001 è esposta presso il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa.
La locomotiva FS 835.015 è monumentata presso il negozio di arredamento La casa del bambù in Vicolo La Ponta n°52 a Domegliara (VR).
La locomotiva FS 835.040 è monumentata presso la stazione di Pola in Croazia.
La locomotiva FS 835.051, il cui biellismo si muove grazie ad un effetto speciale, è monumentata al museo di Piana delle Orme a Borgo Faiti (LT).
La locomotiva FS 835 053 è conservata dal Museo Nazionale dei Trasporti di La Spezia
La locomotiva FS 835.062 è monumentata presso il Museo della Civiltà e del Lavoro a Venturina
La locomotiva FS 835.088 si trova presso il Deposito Rotabili Storici di Pistoia.
La locomotiva FS 835.092 è monumentata nella piazza esterna della Stazione di Sulmona.
La locomotiva FS 835.114 è monumentata a Salerno presso spiazzo del dopolavoro ferroviario
La locomotiva FS 835.136 è monumentata presso un privato a Passo di Treia (MC)
La locomotiva FS 835.156 è sottoposta ad un progetto didattico di sezionatura presso il museo Feralp Team di Bussoleno
La locomotiva FS 835.163 è monumentata presso il parco di via Roma nel comune di Vanzaghello (MI).
La locomotiva FS 835 203 è monumentata a Genova nei pressi del quartiere di Bolzaneto
La locomotiva FS 835.222 è attualmente conservata all'ingresso del Museo Europeo dei Trasporti di Ranco (VA).
La locomotiva FS 835.231 è conservata presso il Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio
La locomotiva FS 835.234 è monumentata presso la Stazione di Camposampiero (PD).
Il Museo Ferroviario Piemontese ospita la locomotiva 835.240, in precedenza in forza al DL di Cuneo e attualmente situata presso Officine Magliola di Santhià.
La locomotiva FS 835.244 è attualmente conservata nel Museo Ferroviario della Puglia di Lecce.[4]
La locomotiva FS 835.271 è monumentata in un parco pubblico ad Affi (VR).
La locomotiva FS 835.327 si trova presso il Deposito locomotive di Taranto.
La locomotiva FS 835.348 è conservata da un privato a Sequals (PN).
Note
- ^ a b C. Pedrazzini, Ricordo delle locomotive-tender Gruppo 835, op. cit.
- ^ Alessandro Sasso, Claudio Serra, La Ferrovia della Valle d'Orba in Mondo Ferroviario n. 166, maggio 2000, p.24.
- ^ Discover Tuscany by Old Steam Engine Trains:Itineraries in Steam Engine Trains
- ^ iTreni-251,editrice ETR, Salò,2003.pag14
Bibliografia
Fonti a stampa
- FS Album
- Template:Bibliografia
- Manlio Diegoli, La trazione a vapore, in Ingegneria ferroviaria, vol. 16, n. 7-8, 1961, pp. 671-680.
Storiografia e complementi
- Robert, 1964
- Vicuna, 1968
- (EN) Peter Michael Kalla-Bishop, Italian State Railways steam locomotives, Abingdom, R. Tourret, 1986, pp. 68-69, ISBN 0-905878-03-5.
- Mascherpa, 1995
- Erminio Mascherpa, Mille facce dell'835, in I treni oggi, 1995, pp. 000-000.
- (EN) R. Tourret, Allied military locomotives of the Second World War, Abingdom, R. Tourret, 1995, pp. 56-69, ISBN 0-905878-06-X.
- Angelo Nascimbene, Aldo Riccardi, Locomotive di guerra. Prede belliche ed alleate, in FS anni '50, in Tutto treno tema, 7, prima parte, 1995, pp. 54, 58-59.
- Giovanni Cornolò, Locomotive a vapore FS, 2ª ed., Parma, Ermanno Albertelli, 1998, ISBN 88-85909-91-4.
- Angelo Nascimbene, Aldo Riccardi, 1905-2005. Cento anni di locomotive a vapore delle Ferrovie dello Stato, in Tutto treno tema, n. 20, 2005, pp. 53-56, 59.
- Claudio Pedrazzini, Ricordo delle locomotive-tender Gruppo 835 (prima parte), in Mondo ferroviario & viaggi, n. 293, 2011, pp. 000-000. ISSN 0394-8854
- Claudio Pedrazzini, Ricordo delle locomotive-tender Gruppo 835 (seconda parte), in Mondo ferroviario & viaggi, n. 294, 2011, pp. 000-000. ISSN 0394-8854
Collegamenti esterni
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Locomotiva FS 835