Storia dei responsa nell'ebraismo

una categoria speciale di letteratura rabbinica, differendo in forma, ma non necessariamente nei contenuti, dai commentari rabbinici dedicati all’esegesi della Bibbia ebraica, della Mishnah, del Talmud e della Halakha

Template:Avvisounicode

Responsa Maharam Esh, Ungvár 1864

La storia dei responsa nell'Ebraismo copre un periodo di 1700 anni. I responsa rabbinici[1] costituiscono una categoria speciale di letteratura rabbinica, differendo in forma, ma non necessariamente nei contenuti, dai commentari rabbinici dedicati all'esegesi della Bibbia ebraica, della Mishnah, del Talmud e della Halakha (i codici della legge religiosa ebraica).[2][3]I codici stessi contengono le regole dei quotidiani incidenti della vita. La letteratura dei responsa copre tutte quelle occasioni/materie dove una normativa risulta necessaria per attenersi alle mitzvot di condotta ebraica.[3] Il modo, lo stile e la materia stessa sono cambiate in funzione dei viaggi diasporici del popolo ebraico e dello sviluppo di altra letteratura halakhica, in particolare dei codici.

Era talmudica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Talmud, Ermeneutica talmudica ed Esegesi ebraica.

I responsa dei primi cinque secoli non sono contenuti in opere specifiche: sono infatti sparsi nelle scritture di entrambi i Talmud (il Talmud babilonese, o Bavli, e il Talmud gerosolimitano, o Yerushalmi). Opere dedicate specialmente ai responsa appaiono per la prima volta nel periodo post-talmudico. Molti responsa sono andati perduti, ma quelli esistenti ammontano a centinaia di migliaia, in circa mille raccolte conosciute.[3]

 Periodi di forte immigrazione nella Terra d'IsraelePeriodi quando la maggioranza degli ebrei viveva in esilioPeriodi in cui la maggioranza degli ebrei viveva in terra d'Israele, con piena o parziale indipendenzaPeriodi in cui esisteva il Tempio ebraicoStoria ebraicaShoftimMelakhimPrimo TempioSecondo TempioZugotTannaimAmoraimSavoraimGeonimRishonimAcharonimAliyotIsraeleOlocaustDiasporaEspulsione dalla SpagnaEsilio romanoEsilio assiro (Dieci tribù perdute)Esilio babilonesePeriodo del Secondo TempioStoria ebraica anticaCronologia biblicaEra volgare
~ · Periodi storici dell'Ebraismo · ~
(cliccare sui periodi specifici)

Pre-Mishnaic era

Non si conoscono responsa in esistenza prima della Mishnah (200 e.v.): è in dubbio se ne siano stati scritti prima di questo periodo. Una tradizione sostiene che nessuna halakhah (legge) dovrebbe essere scritta (cfr. Torah orale). Anche quando la riluttanza a mettere per iscritto le sentenze halakhiche divenne obsoleta, le lettere di carattere giuridico potevano essere scritte solo nei casi in cui le leggi potevano parimenti essere ridotte a scrittura. Mentre prevaleva la regola che nessuna legge doveva essere scritta, nessuna comunicazione di contenuto legale veniva fatta per mezzo di lettere. Le questioni erano solitamente comunicate oralmente, o proposte all'accademia da un insegnante, che trasmetteva la risposta e la decisione di bocca in bocca, oralmente. La rarità delle lettere su problemi legali nell'era tannaitica (periodo coperto dalla Mishnah), può essere visto da un passaggio della Tosefta (Terumot II. 13 [1]), in cui si afferma che Rabbi Gamaliele segretamente inviò un messaggero con la risposta ad una questione, perché se desiderava mantenere il suo decisione segreta, probabilmente avrebbe inviato una lettera se tali risposte erano la consuetudine in quel tempo.[3]

Era mishnaica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Mishnah e Tannaim.
AcharonimRishonimGeonimSavoraimAmoraimZugot

Nel periodo tannaitico (100 p.e.v. al 200 e.v.) le dichiarazioni, le pubblicazioni, i contributi relativi al calendario e le notifiche, erano gli unici documenti regolarmente messi per iscritto. D'altra parte, non si può positivamente affermare che nessuna sentenza giuridica o risoluzione esegetica fosse data per iscritto prima del completamento della Mishnah: alcune eccezioni furono sicuramente fatte.[3]

Nel Talmud

Subito dopo il completamento della Mishnah, quando il divieto o la riluttanza nel mettere per iscritto le halakhot erano in gran parte scomparsi, la letteratura dei responsa cominciò ad apparire, con tracce conservate anche nel Talmud. Spesso le questioni venivano risolte da una sola lettera, come fu successivamente il caso con i Geonim, che si scambiarono una serie di responsa. Le risposte furono firmate da allievi e colleghi, in modo che, a rigore, i responsa vennero in realtà emessi da un consiglio.[3]

Con l'inizio del terzo secolo dell'era volgare, i responsa cominciano ad apparire frequentemente nelle lettere da Babilonia a Israele. Per la fine del terzo secolo la corrispondenza tra Israele e Babilonia era diventata più attiva e i responsa da uno all'altro erano diventati molto più numerosi. Queste sentenze da parte dei rabbini in Israele sembrano essere stati considerati come autorevoli e da obbedire: per esempio, una minaccia fu fatta a Rabbi Judah ben Ezekiel, capo dell'Accademia di Pumbedita, che una lettera gli sarebbe stata portata dall'"Occidente" (cioè, da Israele) per annullare una sua decisione (Talmud, Trattato Bava Batra 41b [2] (HE) ). In un'altra occasione, un altro insegnante protestò in simile maniera contro una decisione di Rabbi Judah e lo ammonì che egli stesso avrebbe prodotto una lettera ricevuta dall'Occidente, che lo contestava (Talmud, Shevu'ot 48b [3]); la stessa esperienza accadde al rabbino Mar Ukva (Talmud, Sanhedrin 29a [4]).[3]

I Geonim

  Lo stesso argomento in dettaglio: Geonim.
AcharonimRishonimSavoraimAmoraimTannaimZugot

Caratteristiche

Primi Geonim

Geonim successivi

I Rishonim

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rishonim.
AcharonimGaonimSavoraimAmoraimTannaimZugot

Caratteristiche

XI secolo

XII secolo

XIII secolo

XIV secolo

Gli Acharonim

  Lo stesso argomento in dettaglio: Acharonim.

Caratteristiche

XV secolo

XVI secolo

XVII secolo

XVIII secolo

XIX secolo e inizi XX secolo

XX secolo

Responsa dell'Ebraismo ortodosso

Responsa dei conservatori e masorti

Voci correlate

Bibliografia

(EN) Storia dei responsa nell'ebraismo, in Jewish Encyclopedia, New York, Funk & Wagnalls, 1901-1906. - articolo sui responsa ebraici, s.v. "SHE'ELOT U-TESHUBOT"
La nota bibliografica della JE inoltre afferma che questo genere letterario non ha ancora acquisito una sua propria disciplina storiografica, sebbene certi periodi siano sati studiati dai seguenti autori:

  • Joel Müller, Briefe und Responsen aus der Vorgaonäischen Jüdischen Literatur, Berlino, 1886;
  • idem, Einleitung in die Responsen der Babylonischen Geonen, ib., 1891;
  • Zacharias Frankel, Entwurf einer Geschichte der Literatur der Nachtalmudischen Responsen, Breslau, 1865.
  • J. D. Eisenstein, The Development of Jewish Casuistic Literature in America, Baltimore, 1905.

Note

  1. ^ Responsa (Latino: plurale di responsum, "risposte") comprendono un corpus di decisioni scritte e direttive date da studiosi giuristi (in ebraico: posek) in risposta a domande poste loro su questioni interpretative della Halakhah ed esegetiche del Tanakh (Bibbia ebraica), che possono riferirsi anche semplicemente a istruzioni sul comportamento della persona ebrea nella propria vita quotidiana di osservanza alle mitzvot.
  2. ^ Cfr. W. O. E. Oesterley & G.H. Box, A Short Survey of the Literature of Rabbinical and Mediæval Judaism, Burt Franklin: New York, 1920.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Storia dei responsa nell'ebraismo, in Jewish Encyclopedia, New York, Funk & Wagnalls, 1901-1906. - cfr. rispettivo articolo, come da Bibliografia.

Collegamenti esterni

  Portale Ebraismo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Ebraismo