Ponsacco
Ponsacco (Pons Sacci in Latino) è un comune di 15.574 abitanti della provincia di Pisa. È uno dei paesi più popolosi dell'area pisana e, con i suoi 19,9 km² di superficie, anche uno dei comuni più estesi della provincia.
Ponsacco comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Alessandro Cicarelli (lista civica Ponsacco Democratica) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 43°37′00″N 10°38′00″E |
Altitudine | 24 m s.l.m. |
Superficie | 19,9 km² |
Abitanti | 15 574[1] (2010) |
Densità | 782,61 ab./km² |
Frazioni | Camugliano, Le Melorie, Val di Cava Capannoli, Lari, Pontedera |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 56038 |
Prefisso | 0587 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 050028 |
Cod. catastale | G822 |
Targa | PI |
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | ponsacchini |
Patrono | san Costanzo Martire; san Giovanni Evangelista |
Giorno festivo | Il lunedi dopo la seconda domenica di ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia
Clima
- Classificazione climatica: zona D, 1874 GR/G
- Diffusività atmosferica: bassa, Ibimet CNR 2002
Idrografia
Territorio
- Classificazione sismica: zona 3s (sismicità bassa) ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
Storia
Il paese ha avuto fin dalla sua origine una grande importanza strategica in quanto si trovava al confine delle repubbliche di Pisa e Firenze. Il documento più antico che cita la zona è un rogito notarile conservato presso l'archivio arcivescovile di Lucca datato 17 febbraio 1197 scritto "apud Pontem Sacci" (presso Pontem Sacci).
Nel corso dei secoli il territorio di Ponsacco si è trovato a far parte ora dell'una ed ora dell'altra repubblica.
Nel 1341 i fiorentini, allo scopo di distogliere Pisa dall'assedio di Lucca, occuparono la zona di Pontedera e Cascina sferrando un attacco ai castelli di Ponte di Sacco, Appiano (grosso castello nelle vicinanze di Ponsacco) e Petriolo. Dopo il saccheggio la pieve di Appiano fu annessa alla chiesa di Ponsacco, dove si trasferirono anche gli appianesi che sopravvissero alla disfatta operata dai fiorentini. Dopo questo avvenimento, nei giorni delle Rogazioni divenne tradizione che il pievano di Ponsacco si portasse in processione a benedire il luogo del cimitero della distrutta pieve d'Appiano.
Dal borgo di Appiano originò un'importante stirpe detta appunto "degli Appiano", tra i rappresentanti della quale si annovera Jacopo d'Appiano. Quest'ultimo insieme alla consorteria dei Lanfranchi nel 1392 fece uccidere a tradimento Pietro Gambacorti e avvelenò i suoi due figli e ciò lo portò per quasi un decennio alla signoria di Pisa.
Risale a questo periodo la nascita dell'insediamento nel sito dell'attuale centro storico. Negli anni 1356-66 come risulta da una pergamena del 1366 custodita nell'archivio arcivescovile di Lucca, il Doge di Pisa Giovanni dell'Agnello fece costruire una fortificazione cinta da bastioni e circondata da un fosso alimentato dalle acque del fiume Cascina. Tale fortificazione coincide con l'attuale centro storico del paese.
Negli anni a seguire il castello fu oggetto di continui assalti e assedi da parte dei fiorentini fino a che questi ultimi riuscirono nel 1406 a prenderne il controllo, che manterranno per quasi 90 anni fino al 1494.
Le contese tra le due repubbliche continuarono fino al 1509, anno in cui i fiorentini, sul punto di perdere nuovamente il castello, abbatterono le mura e quasi tutte le torri.
Dal 1637 al 1781, per ordine del granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici, il paese, amministrato dal marchesato di Ponsacco e Camugliano, fu la sede del commissario feudale.
L'amministrazione comunale che farà da modello per quella attuale fu istituita negli anni 1808 - 1814 sotto l'occupazione francese derivante dalle guerre napoleoniche.
Nella seconda metà dell'800 fino alla prima metà del 900 il paese ebbe una buona prosperità anche se l'economia rimase prettamente agricola. Nel secondo dopoguerra si svilupparono un gran numero di piccole imprese artigiane dedite soprattutto alla produzione di mobili e arredamento, tradizione che continua tutt'oggi. Anche la vicinanza con le grandi fabbriche presenti a Pontedera, prima tra tutte la Piaggio, contribuì molto allo sviluppo economico.
Ai nostri giorni Ponsacco presenta un elevato sviluppo edilizio sia legato alle attività economiche, sia di tipo residenziale.
Toponomastica
Gli storici che nel corso dei secoli hanno citato Ponsacco sono assai numerosi e questo ha contribuito a generare varie ipotesi ed incertezze sull'origine del nome. Attualmente, in base alle fonti più accreditate, si ritiene che il nome nasca dalla fusione di pons sacci che significa ponte di Sacco. È logico supporre che Sacco fosse il nome della persona che aveva fondato il ponte oppure che lo custodiva e riscuoteva i pedaggi di coloro che transitavano sul ponte del fiume Cascina, attualmente situato nelle immediate vicinanze del pittoresco centro storico, sulla via Salaiola che conduceva alle Saline di Volterra.
Simboli
Lo stemma comunale è d'argento al ponte arcuato di rosso, uscente dalla campagna mareggiata di azzurro, e sopra il ponte si trova un contadino che porta un sacco sulle spalle, al naturale. Lo scudo è sormontato da una corona formata da un cerchio di muro d'oro, aperto di quattro porte, sormontato da otto merli dello stesso, uniti da muriccioli d'argento. La blasonatura del gonfalone è "trinciata di rosso e di azzurro collo scudetto del Comune in cuore".
Luoghi di interesse
Le chiese
- Chiesa di San Frediano
- Oratorio di San Filippo
- Chiesa dei Santi Marco e Lucia
- Chiesa di San Giovanni Evangelista
- Oratorio della Madonna della Tosse
- Chiesa di San Bartolomeo
Le ville
- Villa medicea di Camugliano (anche nota come Villa Niccolini)
Cultura ed intrattenimento
Eventi
- Fiera di San Costanzo - lunedì seguente la seconda domenica di ottobre
Teatro
Sport
- Mobilieri Ponsacco Calcio
- Asd Valdera Volley
ciclistica mobilieri Ponsacco Piemme Basket Ponsacco
Musica corale
Il coro amici della musica di Ponsacco, fondato nel 1974, si è esibito in Francia, Austria, Spagna, Inghilterra e Palestina ed in Vaticano alla presenza dei Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II[3]. Il coro organizza una rassegna nazionale di canto corale.
Cittadini di rilievo
- Leonardo Menichini - ex calciatore e allenatore di calcio
- Rodolfo Valli - militare
- Luciano Chiarugi - Calciatore
- Adriano Lombardi - Calciatore
- Giosuè Lombardi - Ciclista
- David Pratelli - Comico
- Matteo Trevisan - tennista
- Carlo Novelli - Pittore e Scultore
- Gianluigi Zuanel - Ciclista
- Gaetano Triggiano - Prestigiatore
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Folklore
Gli abitanti sono chiamati scherzosamente dai comuni vicini, specialmente dai pisani, rubbaorsi cioè ruba orsi. Si narra che una banda di briganti ponsacchini guidati da un tale Cecco volesse andare a rubare un maiale, in una stalla. A loro insaputa, però, il padrone del suino aveva dato ospitalità ad un saltimbanco di passaggio, facendo dormire l'orso che questi aveva portato con sé nella stalla, al posto del maiale. I ponsacchini entrarono, quindi, nella stalla buia e cercando a tentoni, si ritrovarono di fronte la belva feroce. Per deridere i ladri mancati furono definiti ruba orsi.[5]
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ http://www.amusp.it/pagine/coro.htm
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Giuseppe Caciagli, Pisa, Pisa, Colombo Cursi, 1970, pag. 394.
Bibliografia
- Guida turistica della Valdera, Ponsacco, Edizioni Progetto, 1991, pagg. 63-302.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Amministrazione
Città gemellate
Altri progetti
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