Lex Scantinia

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La Lex Scantinia, nominata meno frequentemente Lex Scatinia, è una legge del Diritto Romano della quale si hanno pochi riferimenti documentali[1]. Con questa legge si stabiliva la punibilità di un crimine sessuale (stuprum) compiuto nei confronti di un maschio minorenne nato libero (ingenuus o praetextatus).[2] Questa legge potrebbe essere stata utilizzata per perseguire cittadini maschi adulti che volontariamente abbiano avuto un ruolo passivo durante un rapporto sessuale con altri uomini. La legge fu indirizzata anche alla protezione del cittadino dall' abuso sessuale (stuprum), pur non proibendo il comportamento omosessuale in quanto tale, almeno finchè il partner passivo fosse un cittadino in possesso di una buona reputazione sociale. L'uso principale che sembra aver avuto la Lex Scantinia è quello di mettere in imbarazzo quegli oppositori politici il cui stile di vita era tale da poterli esporre ad essere criticati come omosessuali passivi o pederasti, alla maniera Ellenistica.[3]
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References

  1. ^ Craig Williams, Roman Homosexuality: Ideologies of Masculinity in Classical Antiquity (Oxford University Press, 1999), p. 116, la definisce una legge "notoriamente elusiva" verso la quale vengono fatti "riferimenti sparsi e imprecisi" nelle fonti antiche, in contrasto all meglio documentata Lex Julia de adulteriis coercendis. Vedi anche Eva Cantarella, Bisexuality in the Ancient World (Yale University Press, 1992), p. 106; Thomas A.J. McGinn, Prostitution, Sexuality and the Law in Ancient Rome (Oxford University Press, 1998), p. 141; Amy Richlin, The Garden of Priapus: Sexuality and Aggression in Roman Humor (Oxford University Press, 1983, 1992), p. 224; John Boswell, Christianity, Social Tolerance, and Homosexuality: Gay People in Western Europe from the Beginning of the Christian Era to the Fourteenth Century (University of Chicago Press, 1980), pp. 63, 68.
  2. ^ McGinn, Prostitution, Sexuality and the Law, pp. 140–141; Richlin, The Garden of Priapus, pp. 86, 224; Boswell, Christianity, Social Tolerance, and Homosexuality, p. 67, facendo notare che questa è la sola disposizione accertatata della legge.
  3. ^ Elaine Fantham, "Stuprum: Public Attitudes and Penalties for Sexual Offences in Republican Rome," in Roman Readings: Roman Response to Greek Literature from Plautus to Statius and Quintilian (Walter de Gruyter, 2011), p. 138, e vedi anche "Prosecutions" below.