Cécile Kyenge

politica Italiana

Template:Membro delle istituzioni italiane Cécile Kyenge, all'anagrafe Kashetu Kyenge (/seˈsil ˈkjɛŋge/[1]; Kambove, 28 agosto 1964), è una politica italiana di origine congolese, ministro dell'integrazione del governo Letta. Esercita la professione di medico oculista.

Cécile Kyenge

Ministro per l'integrazione
con delega alle politiche giovanili
In carica
Inizio mandato28 aprile 2013
PresidenteEnrico Letta
PredecessoreAndrea Riccardi (Integrazione), Josefa Idem (Politiche giovanili)

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico
UniversitàUniversità Cattolica del Sacro Cuore, Roma
ProfessioneMedico chirurgo, oculista

Biografia

Nata a Kambove, nella provincia congolese del Katanga da una famiglia benestante di etnia bakunda: il padre, funzionario statale, era capo villaggio e aveva quattro mogli e 39 figli.[2][3] Dopo le scuole superiori, decide di studiare medicina e chirurgia all'università, ma una commissione governativa la costringe a iscriversi alla facoltà di farmacia dell'Università di Kinshasa: lei frequenta ugualmente i corsi di medicina.[4]

Grazie all'interessamento di un vescovo, ottiene una delle tre borse di studio messe a disposizione degli studenti congolesi per frequentare medicina all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Kyenge arriva in Italia nel 1983,[5] ma per un disguido è costretta ad aspettare un anno per iscriversi all'università. Non avendo la borsa di studio, giunge in Italia in maniera illegale ed è in seguito regolarizzata grazie all'intervento di una associazione cattolica.[6] Si stabilisce provvisoriamente in un collegio di missionarie laiche a Modena, dove studia la lingua italiana e si prepara all'esame di iscrizione, lavorando nel frattempo come badante per mantenersi.[4]

Si laurea in medicina e chirurgia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma discutendo una tesi in pediatria, per poi specializzarsi in oculistica presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.

Nel 2002 fonda l'associazione interculturale DAWA (in lingua swahili: magia, medicina, star bene), con lo scopo di promuovere la conoscenza reciproca delle culture e sviluppare percorsi di sensibilizzazione, integrazione e cooperazione tra l’Italia e l’Africa, in particolare nella Repubblica Democratica del Congo, dove concentra maggiormente i suoi sforzi[7].

Dal settembre 2010 è portavoce nazionale della rete Primo Marzo che si occupa di promuovere i diritti dei migranti. È impegnata, collaborando con enti e associazioni, in campagne nazionali sui diritti di cittadinanza. Collabora con la rivista Combonifem e con Corriere Immigrazione. Ha promosso e coordinato il progetto AFIA per la formazione di medici specialisti in Congo in collaborazione con l'Università di Lubumbashi. Ha inoltre collaborato alla formazione di operatori sanitari nel campo della medicina dell’immigrazione. Tramite il progetto “Diaspora Africana”, di cui è stata coordinatrice per il Nord Italia, si è impegnata nella promozione della piena cittadinanza degli immigrati.[8]

Nel 2010 è scelta come testimonial nella campagna di sensibilizzazione sull'immigrazione realizzata dall'Ufficio di Roma dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM)[9].

Il 2 luglio 2013, il consiglio comunale di Roccella Jonica all'unanimità le attribuisce la cittadinanza onoraria del comune.[10]

Attività politica

Nel 2004 viene eletta in una circoscrizione del comune di Modena per i Democratici di Sinistra; in seguito diventa la responsabile provinciale del Forum della Cooperazione Internazionale ed immigrazione.

Il 7 giugno 2009 è eletta consigliere provinciale a Modena per il Partito Democratico ed entra a far parte della commissione Welfare e politiche sociali[11]. Inoltre è responsabile regionale Emilia-Romagna delle politiche dell'immigrazione del PD.

È eletta deputato alla Camera il 25 febbraio 2013 per il PD in Emilia-Romagna. Subito dopo l'elezione al Parlamento promuove con altri firmatari (Pier Luigi Bersani, Khalid Chaouki e Roberto Speranza) una proposta di legge sul riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati nati sul suolo italiano (il cosiddetto ius soli)[12].

Dal 28 aprile 2013 è ministro dell'integrazione, primo ministro nero (come lei preferisce definirsi[13][14][15]) in un governo della Repubblica Italiana.[12][16] Dopo le dimissioni di Josefa Idem, le viene attribuita anche la delega alle Politiche giovanili.

Reazioni alla nomina

Per le sue convinzioni politiche sull'immigrazione, la nomina a ministro è stata duramente contestata da diversi esponenti della Lega Nord.[17][18][19]. L'origine congolese è stata invece il fulcro degli attacchi mossi da Erminio Boso[20] e Mario Borghezio[21]. Pur con alcuni distinguo[22][23] nei giorni successivi la stampa ha registrato ulteriori diversi attacchi provenienti dalla medesima[24] e da altre formazioni politiche[25]. Il ministro ha affermato di non aver intenzione di rispondere alle provocazioni, in ossequio al principio della non violenza[26].

Vita privata

Sposata dal 1994 con Domenico, ingegnere originario di Tarsia, ha due figlie adolescenti, Giulia e Maisha,[27] ora cittadina italiana. Vive a Castelfranco Emilia.

Note

  1. ^ L'Espresso, Kyenge, il ministro salva faccia, 20 maggio 2013.
  2. ^ [1]
  3. ^ [2]
  4. ^ a b La dottoressa congolese, in Corriere Immigrazione, 3 maggio 2013. URL consultato il 28 aprile 2013.
  5. ^ Cécile Kyenge, per la prima volta nel governo un ministro di colore, in Il Messaggero, 27 aprile 2013. URL consultato il 28 aprile 2013.
  6. ^   Rai, In 1/2 h puntata del 05/05/2013, su YouTube, 5 maggio 2013, a 8 min 18 s.
  7. ^ http://www.associazionedawa.org
  8. ^ redazione, Cecile Kyenge Kashetu: ministro per la cooperazione internazionale, su giornalettismo.com, 27.04.2013. URL consultato il 29 aprile 2013..
  9. ^ http://www.italy.iom.int/index.php?option=com_content&task=view&id=63&Itemid=26 OIM - campagna di sensibilizzazione sulla migrazione - anno 2010
  10. ^ http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/politica/714268/Il-ministro-Kyenge-cittadina-di-Roccella.html
  11. ^ http://www.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=25&IDSezione=1144&id=75876
  12. ^ a b Redazione, Chi è Cecile Kyenge, ministro dell'Integrazione, in RAI TG3, 27 aprile 2013. URL consultato il 29 aprile 2013.
  13. ^ Redazione, Cécile Kashetu Kyenge ai giornalisti: "Sono nera, non di colore, e ne vado fiera, in Huffingtonpost.it, 3 maggio 2013. URL consultato il 3 maggio 2013.
  14. ^ Redazione, Kyenge: "Io di colore? No, nera e fiera. Dialogo e conoscenza per abbattere muri", in LaRepubblica.it, 3 maggio 2013. URL consultato il 3 maggio 2013.
  15. ^ Redazione Online, La ministra Kyenge si presenta: «Sono nera, non di colore e lo dico con fierezza», in Corriere.it, 3 maggio 2013. URL consultato il 3 maggio 2013.
  16. ^ Kate Carlisle, Italy gets first black minister Cecile Kyenge Doctor born in Congo supporter of foreign citizenship proposal, in ANSA, 29 aprile 2013. URL consultato il 29 aprile 2013.
  17. ^ redazione, Bersani: "Freschezza e solidità" La Lega contro la Kyenge, su repubblica.it, LaRepubblica.it, 27.04.2013. URL consultato il 29 aprile 2013..
  18. ^ Valérie Dupont, Naissance dramatique du gouvernement "Letta", su lalibre.be, LaLibre, 29.04.2013. URL consultato il 29 aprile 2013..
  19. ^ Lega-contro-kyenge-opposizione-totale-prima-gli-italiani/news-dettaglio/4336768, su repubblica.it. URL consultato il 4 maggio 2013.
  20. ^ http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2013/05/04/news/kyenge-sono-nera-e-fiera-di-esserlo-1.6997056
  21. ^ http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/lazanzara/2013-04-30/mario-borghezio-lega-nord-161429.php
  22. ^ Kyenge: Maroni, no a parole Borghezio - Top News - ANSA.it, su ansa.it. URL consultato il 4-05-2013.
  23. ^ http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2013/2-maggio-2013/zaia-borghezio-concetti-vomitevoli-212946573389.shtml, su corrieredelveneto.corriere.it. URL consultato il 4-05-2013.
  24. ^ Salvini attacca Kyenge, è polemica. Attacco durissimo della Lega dopo l’aggressione di Milano. Ira del Pd: “Accuse vergognose”, su lastampa.it. URL consultato il 12 maggio 2013.
  25. ^ "Kyenge zulù": insulti razzisti sui siti della galassia nazi - Repubblica.it, su repubblica.it. URL consultato il 4-05-2013.
  26. ^ Chiara Pieri, Cécile Kyenge al Suq di Genova: «L'Italia è già cambiata», su genova.mentelocale.it, mentelocale.it, 16-10-2013. URL consultato il 20-05-2013.
  27. ^ Kyenge: «Presterò la voce a chi non ne ha possibilità»

Altri progetti

Collegamenti esterni