Arformoterolo
Arformoterolo, spesso commercializzato come sale tartrato, è un composto a lunga durata d'azione, con attività di tipo agonista selettivo sui recettori β2-adrenergici. Come farmaco viene utilizzato per ridurre il broncospasmo in alcune condizioni patologiche quali l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Questi disturbi della respirazione si caratterizzano per un marcato restringimento (secondario allo spasmo della muscolatura bronchiale ed all'infiammazione delle vie aeree) a carico delle vie aeree che trasportano aria ai polmoni attraverso i bronchi e le loro ramificazioni più fini. Arformoterolo è la forma attiva, più precisamente l'enantiomero (R,R) del formoterolo. La molecola non è commercializzata in Italia ma è stata approvata in altri paesi, ad esempio negli Stati Uniti da parte della locale agenzia del farmaco, la Food and Drug Administration, a partire dall'ottobre 2006 per il trattamento della bpco.[1]
Arformoterolo | |
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Nome IUPAC | |
N-[2-idrossi-5-[(1R)-1-idrossi-2-[[(2R)-1-(4-methossifenil) propan-2-il]ammino]etil] fenil]formamide | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C19H24N2O4 |
Massa molecolare (u) | 344,405 g/mol |
Numero CAS | |
Codice ATC | nessuno |
PubChem | 3083544 |
DrugBank | DBDB01274 |
SMILES | CC(CC1=CC=C(C=C1)OC)NCC(C2=CC(=C(C=C2)O)NC=O)O |
Dati farmacologici | |
Categoria farmacoterapeutica | broncodilatatori, beta 2 agonisti selettivi |
Modalità di somministrazione | Inalatoria (aerosol) |
Dati farmacocinetici | |
Emivita | 26 ore |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | --- |
Farmacocinetica
Dopo somministrazione per via inalatoria la biodisponibilità della molecola è approssimativamente del 25% dovuta all'assorbimento intestinale e soprattutto all'assorbimento tramite il polmone. Il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto entro un'ora dall'assunzione. Il picco degli effetti farmacologici si verifica entro 1-3 ore dalla somministrazione e perdura per circa 12 ore. Il legame con le proteine plasmatiche è variabile tra il 56% ed il 65%. La molecola è ampiamente trasformata a livello epatico, principalmente in metaboliti glucuronide, grazie ad isoenzimi della uridina difosfato glucuronosiltransferasi (UGT) ed in coniugati solfati. In misura più limitata è metabolizzata dal CYP2D6 e da isoenzimi CYP2C19 in metaboliti O-demetilati. L'escrezione avviene principalmente con le urine (circa il 67%), sotto forma di metaboliti e in misura minore con le feci (circa 22%) nel giro di 14 giorni. L'emivita allo steady state è pari a 26 ore.
Usi clinici
Il farmaco viene utilizzato nel trattamento a lungo termine della broncocostrizione associata alla BPCO (bronchite cronica ed enfisema).[2][3] Come altri agonisti β2-adrenergici a lunga durata d'azione trova indicazione nella terapia di mantenimento di pazienti con BPCO moderata o severa (rispettivamente FEV1 ≥ 50 e <80% del predetto e FEV1 <30% del predetto) che continuano ad essere sintomatici nonostante la terapia al bisogno con broncodilatatori a breve durata d'azione (ad esempio, ipratropio od altri agonista β2-adrenergici). Il trattamento regolare con broncodilatatori a lunga durata d'azione è più efficace e conveniente rispetto al trattamento con broncodilatatori a breve durata d'azione.
Effetti collaterali ed indesiderati
In corso di trattamento con arformoterolo gli effetti avversi segnalati con maggiore frequenza sono: dolore non specificato, dolore toracico, dorsalgia e lombalgia, crampi muscolari (in particolare alle gambe), difficoltà respiratoria, cefalea, ansia, palpitazioni, cardiopalmo, sindrome simil influenzale, edemi periferici. In alcuni pazienti arformoterolo può comportare l'insorgenza di tremori fini a carico della muscolatura scheletrica. I tremori sono evidenziabili con maggiore facilità alle mani. Questo effetto avverso, tipico e comune a tutti gli stimolanti beta-adrenergici, è in strettamente correlato al dosaggio utilizzato. Come per altre sostanze ad azione broncodilatatrice somministrate per via inalatoria, è possibile che si verifichi un broncospasmo paradosso, un grave effetto collaterale potenzialmente letale per il paziente.[4]
Interazioni
- Farmaci che prolungano l'intervallo QT: la co-somministrazione con arformoterolo deve essere effettuata con estrema cautela per il possibile aumentato rischio di aritmie ventricolari e torsioni di punta.
- Beta-bloccanti (propranololo, metoprololo, bisoprololo ed altri): la contemporanea somministrazione di farmaci betabloccanti e arformoterolo non è indicata. Questi medicinali possono bloccare l'azione polmonare del beta-agonista ed indurre grave broncospasmo nei pazienti con storia di asma. In situazioni eccezionali, ad esempio nei soggetti con pregresso infarto del miocardio, il ricorso a beta-bloccanti cardioselettivi può essere necessario, anche se la loro somministrazione deve sempre avvenire con estrema cautela.[5]
- Diuretici: la contemporanea assunzione di arformoterolo e diuretici non risparmiatori di potassio (ad esempio diuretici dell'ansa o tiazidici) può causare una riduzione della concentrazione plasmatica di potassio ed alterazioni elettrocardiografiche, in particolare quando si eccedono i normali dosaggi. Arformoterolo, soprattutto a dosi elevate, stimola la captazione di potassio da parte delle cellule, riducendone la disponibilità a livello extracellulare. In caso di co-somministrazione si deve quindi monitorare regolarmente la potassiemia.[6]
Note
- ^ Arformoterol: (R,R)-eformoterol, (R,R)-formoterol, arformoterol tartrate, eformoterol-sepracor, formoterol-sepracor, R,R-eformoterol, R,R-formoterol., in Drugs R D, vol. 5, n. 1, 2004, pp. 25-7, PMID 14725487.
- ^ RA. Baumgartner, Nebulized arformoterol in patients with COPD: a 12-week, multicenter, randomized, double-blind, double-dummy, placebo- and active-controlled trial., in Clin Ther, vol. 29, n. 2, Feb 2007, pp. 261-78, DOI:10.1016/j.clinthera.2007.02.009, PMID 17472819.
- ^ JP. Hanrahan, Effect of nebulized arformoterol on airway function in COPD: results from two randomized trials., in COPD, vol. 5, n. 1, Feb 2008, pp. 25-34, DOI:10.1080/15412550701816187, PMID 18259972.
- ^ Sepracor. General summary for Brovana (arformoterol tartrate) inhalation solution. Marlborough, MA
- ^ MJ. Tafreshi, AB. Weinacker, Beta-adrenergic-blocking agents in bronchospastic diseases: a therapeutic dilemma., in Pharmacotherapy, vol. 19, n. 8, Ago 1999, pp. 974-8, DOI:[1] , PMID 10453968.
- ^ BT. van den Berg, RT. Louwerse; GJ. Luiken; RE. Jonkers; CJ. van Boxtel, Hypokalaemia in healthy volunteers after single and multiple doses of formoterol or salbutamol., in Clin Drug Investig, vol. 15, n. 6, 1998, pp. 523-9, PMID 18370510.