Population Override

Album in studio del 2004 di Buckethead

Population Override è il dodicesimo album in studio del chitarrista statunitense Buckethead, pubblicato il 30 aprile 2004 dalla ION.

Population Override
album in studio
ArtistaBuckethead
Pubblicazione30 marzo 2004
Durata55 min : 22 s
Dischi1
Tracce10
GenereFunk metal
Fusion
Rock progressivo
Rock sperimentale
EtichettaION
Registrazione2004
FormatiCD
Buckethead - cronologia
Album precedente

Il disco

Pubblicato un mese dopo il precedente The Cuckoo Clocks of Hell, il disco rappresenta la prima vera collaborazione con il tastierista Travis Dickerson e fu concepito come un tributo ai "grandi dischi su vinile degli anni sessanta e settanta,[1] con elementi progressive, brani generalmente lunghi, e numerose sezioni strutturate come jam session. Al riguardo, Dickerson commentò:[2]

«Quasi tutto il disco è fatto semplicemente da noi che comunichiamo suonando. Le canzoni partivano da un riff che io o Bucket iniziavamo a suonare e da lì si andava avanti. In alcuni brani stabilivamo qualche cambiamento di accordo, ma per la maggior parte venivano fuori da soli. Abbiamo aggiunto un sacco di roba con incisioni successive per dare maggior struttura.»

Questo album diede l'avvio a una serie di altri basati sullo stesso schema, come Gorgone, Chicken Noodles e Left Hanging.

La copertina mostra diversi edifici di Toronto, incluso il Royal York Hotel e la Canada Trust Tower, immersi in una foresta.[3][4]

Tracce

  1. "Unrestrained Growth"
  2. "Too Many Humans"
  3. "Population Override"
  4. "Humans Vanish"
  5. "Cruel Reality of Nature"
  6. "A Day Will Come"
  7. "Earth Heals Herself"
  8. "Clones"
  9. "Super Human"
  10. "..."

Formazione

Note

  1. ^ population_override, su tdrsmusic.com. URL consultato il 5 marzo 2012.
  2. ^ TDRS message boards, May 2004
  3. ^ Royal York Hotel Toronto - Royal York Hotel Toronto information and pictures, su gothereguide.com. URL consultato il 5 marzo 2012.
  4. ^ BCE Place - BCE Place information and pictures, su gothereguide.com. URL consultato il 5 marzo 2012.