Utente:subsonica19/Sandbox
Fanpage.it | |
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Stato | ![]() |
Lingua | italiano |
Genere | stampa nazionale online |
Formato | sito web |
Sede | Napoli |
Direttore | Francesco Piccinini |
Sito web | www.fanpage.it/ |
Fanpage.it è un giornale on line italiano diretto da Francesco Piccinini.
La redazione è formata dai caporedattori Adriano Biondi, Eleonora D'Amore, Ciro Pellegrino, Nadia Vitali, Emanuela Ravalli e Dario Caliendo, oltre a vari giornalisti tra cui Alessio Viscardi e Saverio Tommasi. Fanpage.it si avvale inoltre di vari altri collaboratori come Vittorio Zambardino.
La testata si distingue per l'attività sui social media e in particolare su Facebook: si tratta del primo giornale in Europa per numero di fan. Come visite è terzo dopo Repubblica e Corriere ed è davanti a TgCom, La Stampa, Il Fatto, ecc. (fonte Alexa).
Ovviamente è ottima anche la qualità editoriale, con i reportage e le inchieste di giornalisti come Ciro Pellegrino, Saverio Tommasi, Alessio Viscardi, Francesco Raiola, Adriano Biondi, coordinati dal direttore Francesco Piccinini. Tra i collaboratori ci sono il fondatore di Repubbblica.it Vittorio Zambardino e tanti altri.
La redazione è composta dai giornalisti Arianna Cavallo, Francesco Costa, Giulia Balducci, Giovanni Zagni ed Emanuele Menietti, oltre che da Luca Sofri e una serie di collaboratori.[1]
È sostenuto da una società di imprenditori. Il principale socio investitore è Banzai che cura il progetto grafico, gli aspetti tecnologici e la raccolta pubblicitaria.
Il modello di business si basa sugli inserzionisti, dato che la lettura del quotidiano è gratuita e non richiede iscrizione.
Logo e nome
Il logo del progetto ha richiami grafici diretti alle testate degli storici quotidiani statunitensi, a cui il nome del progetto fa riferimento: post come il Washington Post[2] ma anche come i post dei blog, l'unita di misura della scrittura su internet.
La testata si richiama nei contenuti all'Huffington Post[3] e allo stile di testate online statunitensi come Slate o The Daily Beast. Sofri ha presentato il progetto come "Un prodotto elitario per maggioranze: alla fine siamo sempre ai fatti e alle opinioni, anche se non c'è più separazione: i fatti insieme alle opinioni", e lo ha indicato innovatore perché "per metà aggregatore (altro termine equivoco), per metà editore di blog".[4]
Cenni storici
Aperto dal 19 aprile 2010, è stato ideato come un aggregatore dei migliori contenuti della stampa italiana e internazionale, selezionati e commentati dalla redazione, affiancati da contenuti originali prodotti dalla stessa redazione e da numerosi collaboratori, come Paolo Virzì, Giovanni Floris, Debora Serracchiani, Andrea Romano, Ivan Scalfarotto, Giuseppe Civati, Flavia Perina, Antonio Dini. La testata ospita anche i blog di alcuni apprezzati illustratori e vignettisti, tra cui Makkox che pubblica periodicamente vignette di attualità.
Nel 2010 il Post ha vinto la terza edizione del Premio Ischia Social Network per l'informazione online, assegnato nel corso del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.[5]
Secondo alexa.com risulta essere tra i primi duecento siti web più visitati in Italia.[6] Secondo Audiweb a gennaio 2012 ha registrato un aumento dei visitatori giornalieri del 61 per cento rispetto al gennaio dell'anno precedente, uno dei tassi di crescita più alti in Italia tra i giornali online.[7]
Da maggio del 2012 il Post è l'unico quotidiano italiano - online o cartaceo - a pubblicare ogni giorno le strisce a fumetti dei Peanuts e di Doonesbury.[8]
Note
- ^ il Post - Chi siamo, su ilpost.it. URL consultato il 7 giugno 2012.
- ^ Nasce "Il Post", il giornale on-line di Luca Sofri, Varese News, 16 aprile 2010.
- ^ Cinzia Zambrano, Nasce il Post, il giornale on line diretto da Luca Sofri, l'Unità, 16 aprile 2010.
- ^ Luca Sofri, In questi Post, ilPost, 19 aprile 2010.
- ^ Premio Ischia Social Network: vince il Post.it di Luca Sofri, su denaro.it. URL consultato il 12 gennaio 2012.
- ^ Statistiche su ilpost.it da [[Alexa]], su alexa.com. URL consultato il 28 settembre 2011. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)
- ^ Audiweb, partenza fiacca a gennaio, ItaliaOggi, 2 marzo 2012.
- ^ Non chiamarmi capo! - Il Post, su ilpost.it. URL consultato il 7 giugno 2012.
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