Giuliano Musiello

calciatore italiano (1954-2024)

Giuliano Musiello (Torviscosa, 12 gennaio 1954) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Giuliano Musiello
File:Musiello Giuliano.jpg
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAttaccante
Carriera
Squadre di club1
1970-1972SPAL24 (8)
1972-1973Atalanta25 (2)
1973-1974Juventus0 (0)
1974-1975Atalanta32 (6)
1975-1976Avellino32 (18)
1976-1978Roma54 (10)
1978-1979Genoa4 (0)
1978Verona21 (3)
1979-1980Genoa25 (4)
1980-1982Foggia37 (4)
1982-1984Novara60 (10)
1984-1985Ravenna? (?)
1985-1986Cuneo28 (3)
1986-1987Savona20 (4)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.

Carriera

Attaccante dal possente fisico e dalle ottime giocate aeree, debutta in serie C con la SPAL, uno degli ultimi esempi di giocatori friulani cresciuti da Paolo Mazza, da cui spicca il volo per l'Atalanta che lo fa debuttare in Serie A il 12 novembre 1972 in Atalanta-Torino 1-0 in cui realizza la rete decisiva all'86'.[2] Si fa notare dalla Juventus, che lo acquista senza tuttavia mai farlo giocare. Torna a Bergamo, in Serie B, e poi ad Avellino, dove esplode segnando ben 18 reti e vincendo il titolo di capocanniere del campionato cadetto.

Passa allora alla Roma, dove disputa due discrete stagioni, pagando tuttavia una certa discontinuità.[2] Passa quindi al Genoa, al Verona (nell'ottobre del 78, con la squadra militante in serie A) ed al Foggia (tutte in serie B), per passare poi al Novara in serie C2 e chiudere col calcio nelle serie dilettantistiche.[3]

In carriera ha complessivamente totalizzato 100 presenze e 15 reti in Serie A e 130 presenze e 32 reti in Serie B.

Aveva anche un fratello maggiore, Mario Musiello, che militò in Serie B e C tra le altre nel Catanzaro e nel Modena. Pertanto Giuliano venne chiamato Musiello II°.

Curiosità

Nel 1978 viene citato all'interno della celebre Nuntereggae più di Rino Gaetano, assieme ad altri calciatori dell'epoca come Causio, Tardelli, Antognoni e Zaccarelli.

Note

Bibliografia