Fès

città del Marocco

Template:Stub Marocco Fes o Fez (in arabo فـاس), città santa del Marocco (510.000 ab.), a 350m s.m., nel fondo di una fertile vallata, capoluogo di provincia; industrie dei tessuti, cuoio, ceramiche, armi; università araba. La città vecchia è, per i suoi edifici, i suoi mercati e le sue moschee, uno dei centri più attraenti di tutto il mondo islamico. -Per popolazione è la terza città del Marocco e la più antica città imperiale e deve questo prestigio alla sua prevalenza politica secolare e all'importanza della sua antica università sulla cultura e sull'arte del nord Africa musulmano.

Storia

Si attribuisce la fondazione ad un discendente del profeta Idris I, morto nel 791, che in tarda età vi fissò la sua capitale . L'inizio della fondazione sarebbe avvenuto con un colpo di piccone che in arabo si dice "fès" e da ciò deriverebbe il suo nome. Il figlio Idris II fissò definitivamente qui la capitale della sua dinastia nell'809 circa sull'altra dell'uadi Fès. Nell'812 i musulmani andalusi cacciati dagli Omayyadi di Cordoba s'insediarono nel la Fes di Idris I e i due gruppi svilupparono le due comunità sulle rive opposte dell'uadi costruendo proprie moschee, mercati e fortificazioni. In seguito i due insediamenti si unirono, le singole fortificazioni vennero abbattute e fu costruita una nuova cinta muraria. nel 1250 con la presa definitiva dei Merinidi Fes divenne nuovamente capitale e nel 1276 venne affiancata da un nuovo insediamento chiamato Medinet el Beida (la cità bianca) presto cambiato in Fes el Jedid (Fes la Nuova) per distinguerla dalla preesistente Fes el bali (Fes la vecchia). Agli inizi del XIV sec. Fes el Jidid fu dotata di un mellah in cui furono trasferiti gli ebrei della città, gli ebrei convissero con gli arabi senza difficoltà, costruirono le loro sinagoghe e solo negli ultimi anni sono stati costretti ad emigrare in Israle abbandonando case e moschee occupate dai musulmani che le hanno adibite a loro abitazioni o a depositi e mostre di tappeti. La città ebbe un particolare periodo di prosperità durante il regno del sultano merinide Abu el Rabi all'inizio del XIV secolo e del suo successore Abou Said Othman(che regnò dal 1310 al 1331 che fecero di Fes un centro industriale e commerciale. L'Università Karaouine crebbe in fama attirando i migliori docenti dell'Islam, Il tramonto della dinastia merinide segna l'inizio di lento regresso di Fes. Distrutta in psrte da un terremoto nel 1522, la città passò sotto i Sadiani e perse d'importanza a favore di Marrakech divenuta la capitale e di Meknès anch'essa successivamente capitale. Ridivenne capitale nella prima metà del XIX secolo e rifiorì nuovamente. Nel 1912 col protettorato francese Fes perse nuovamente d'importanza anche se si ebbe un certo sviluppo di nuovi quartieri di aspetto occidentale. Il governatore francese Louis H. G. Lyuatey la dichiarò infatti città monumentale ma trasferì le funzioni politiche e amministrative a Rabat, ancora oggi capitale del regno. Fes ha quindi nel contesto marocchino un ruoloprincipalmente di città d'arte e dell'artigianato conservando quello dicapitale religiosa.

Economia

La città deve affrontare gravi problemi di povertà e degrado avendo registrato ampi movimenti immigratori dalle zone rurali che costituiscono oggi circa il 60% della popolazione sottoccupati che vivono in condizioni misere occupando le case lasciate libere dagli emigrati in promiscuità di più famiglie in pochi locali, mentre una buona parte della della borghesia e degli intellettuali l'abbandonano preferendo stabilirsi nelle più moderne e ricche di opportunità di Casablanca o Rabat. Tradizionalmente è presente a Fes l'industria tessile con lavorazione del cotone e della lana, a cui si affiancano l'artigianato delle famose ceramiche blu, dei piatti di rame, dei lavori in cuoio con la concia delle pelli, e il commercio.