Esposizione italo-americana (Genova 1892)

esposizione volta a commemorare il quattrocentenario della scoperta dell'America

Nata da un idea della Società Ginnastica Ligure Cristoforo Colombo e con il sostegno e l'appoggio del commendatore Enrico Cravero, l'Esposizione italo-americana, voluta per celebrare i 400 anni dalla scoperta dell'America, avvenuta per opera del genovese Cristoforo Colombo nel 1492, fu inaugurata il 10 luglio 1892 a Genova[1]. I lavori per la sezione americana ebbero però dei ritardi, e questa fu inaugurata solo il 4 settembre, alla presenza dei duchi di Genova Tomaso e Isabella, in rappresentanza della Casa Reale. L'8 settembre seguì la visita del re Umberto I e della regina Margherita; il giorno successivo furono raggiunti dal presidente del consiglio Giovanni Giolitti, da diversi ministri, e dei presidenti di Camera e Senato.

L'esposizione venne allestita nella spianata Bisagno, che corrisponde all'area attualmente compresa tra piazza Verdi e piazza della Vittoria. La zona fu scelta per via della vicinanza dell'area con la palestra della Società Ginnastica Ligure Cristoforo Colombo, promotore iniziale dell'evento.

I padiglioni furono progettati dall'architetto Giovanni Battista Carpineti e dagli ingegneri Riccardo Haupt, Vittorio Storchi e Mario Vallino.

Fondamentale al finanziamento dell'esposizione fu il contributo del neo-eletto sindaco, il barone Andrea Podestà, che indisse una lotteria, dal nome ufficiale di Lotteria Nazionale Italo-Americana i cui proventi vennero usati per finanziare l'evento.

Fu costruita anche una ferrovia funicolare dimostrativa, lunga 220 metri che passava sotto il ponte Pila. (ora copertura del Bisagno)

Sulle mura del Prato, dove ora sorge la scalinata delle Caravelle, fu installato un ascensore idraulico.

Un pallone frenato battezzato "Colombo", con cui si poteva volare fino a 300 metri di altezza fu montato al centro dell'esposizione, ma subì gravi danni a causa di un temporale.


Note