Il Movimento Karabakh (in armenoՂարաբաղյան շարժում), conosciuto anche come Movimento Artsakh è stato un movimento popolare di massa sviluppatosi in Armenia tra il 1988 ed il 1992 con l'obiettivo di portare la regione del Nagorno Karabakh, prevalentemente popolata da armeni dalla giurisdizione azera a quella armena. In principio, il movimento non svolgeva propaganda anti sovietica nè invocava l'indipendenza dell'Armenia. Esso fu guidato da un gruppo di intellettuali riuniti nel Comitato Karabakhche lo trasformarono nel 1989 nel Movimento nazionale pan-Armeno (HHSh) uscito poi vincitore alle elezioni politiche del 1990. Nel [[1991] sia il Nagorno Karabakh che l'Armenia dichiararono la propria indipendenza e, a gennaio 1992, scoppiò la guerra del Nagorno Karabakh con l'Azerbaigian.

Cronologia

1987

  • settembre: viene fondata da Paruyr Hayrikyan l'Unione per l'Autodeterminazione Nazionale
  • 17 ottobre: si svolgono a Yerevan le prime proteste con oggetto problemi ambientali
  • 18 ottobre: si tiene un raduno in piazza della Libertà a Yerevan con la richiesta di unificazione del Karabakh all'Armenia.

1988

  • 13 febbraio: prime proteste a Step'anakert, capoluogo del Nagorno Karabakh
  • 18-26 febbraio: numerose imponenti manifestazioni a Yerevan per l'unificazione del NK con l'Armenia
  • 20 febbraio: il Soviet Supremo dell'Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh chiede ufficialmente di trasferire la regione sotto la giurisdizione del soviet dell'Armenia
  • 22-23 febbraio: scontri tra armeni ed azeri ad Askeran
  • 26 febbraio: su invito di Michail Gorbačëv vengono sospese le manifestazioni di protesta per consentire al Segretario di assumere una posizione sulla questione
  • 27-29 febbraio: pogrom di Sumgait
  • 9 marzo: Gorbačëv incontra i leader armeni ed azeri per discutere della riunificazione
  • 22 marzo: 100.000 persone in piazza a Yerevan manifestano il loro malcontento per la posizione assunta dal governo
  • 23 marzo: ilSoviet Supremo dell'Unione Sovietica respinge le richieste degli armeni e proibisce manifestazioni di piazza
  • 26 marzo:decine di migliaia di dimostranti si radunano non autorizzati in piazza a Yerevan
  • 30 marzo: il parttio Comunista dell'Oblast adotta una risoluzione che chiede la riunificazione con l'Armenia
  • 24 aprile: in occasione dell'anniversario del genocidio armeno centinaia di migliaia di persone si recano in visita al memoriale di Tsitsernakaberd
  • 21 maggio: si dimette il segretario della Repubblica Socialista Sovietica Armena,Karen Demirchyan
  • 28 maggio: viene issata per la prima volta di fornte al Matenadaran la bandiera armena
  • 15 giugno: il Consiglio del Soviet Supremo dell'Armenia vota per la riunificazione con l'Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh
  • 17 giugno: il Consiglio del Soviet Supremo dell'Azerbaigian vota contro al riunificazione
  • 28-29 giugno: la conferenza dei partiti comunisti dell'Unione Sovietica disapprova le richieste armene
  • 5 luglio: truppe sovietiche affrontano i manifestanti all'aeroporto di Zvartnots, un morto e dieci feriti