Governo Letta
Il governo Letta è il 62º governo della Repubblica Italiana, il primo della XVII Legislatura, in carica a partire dal 28 aprile 2013, giorno in cui ha prestato giuramento[1].
Governo Letta | |
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![]() Presidente del Consiglio | |
Stato | ![]() |
Presidente del Consiglio | Enrico Letta (PD) |
Coalizione | PD, PdL, SC, UdC |
Legislatura | XVII Legislatura |
Giuramento | 28 aprile 2013 |
L'incarico di formare il governo è stato affidato ad Enrico Letta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 24 aprile vista l'impossibilità di dar vita a un governo guidato da Pier Luigi Bersani, capo della coalizione di centrosinistra uscita vincitrice alle elezioni del 24 e 25 febbraio ma priva della necessaria maggioranza al Senato. Il governo è composto da esponenti delle forze politiche che lo sostengono (Partito Democratico, Il Popolo della Libertà, Scelta Civica e Unione di Centro), oltre ad Emma Bonino dei Radicali Italiani e alcuni indipendenti. Governo uscente è il governo Monti, dimessosi il 21 dicembre 2012 ma rimasto comunque in carica per la normale amministrazione.
Il Governo ha ottenuto la fiducia alla Camera il 29 aprile 2013 con 453 sì, 153 no e 17 astenuti.[2] Il giorno successivo ha ottenuto la fiducia anche al Senato con 233 sì, 59 no e 18 astenuti.[3]
Composizione
La composizione del Consiglio dei ministri è stata comunicata da Enrico Letta il 27 aprile 2013, contemporaneamente allo scioglimento della riserva dell'incarico affidatogli dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 24 aprile 2013.[4]
Essa si può così riassumere:
- Partito Democratico (PD): presidente del Consiglio dei ministri, 9 ministri (4 con portafoglio + 5 senza), 5 viceministri, 12 sottosegretari;
- Il Popolo della Libertà (PdL): 5 ministri (4+1), 2 viceministri, 10 sottosegretari;
- Scelta Civica (SC): 2 ministri (1+1), 1 viceministro, 2 sottosegretari;
- Radicali Italiani (RI): 1 ministro con portafoglio
- Unione di Centro (UdC): 1 ministro senza portafoglio, 1 sottosegretario;
- Indipendenti: 3 ministri con portafoglio, 2 viceministri, 5 sottosegretari.
Partecipazione all'esecutivo senza rappresentanza in Consiglio dei ministri:
- Grande Sud (GS): 1 sottosegretario;
- Moderati in Rivoluzione (MIR): 1 sottosegretario.
In Parlamento l'esecutivo gode dell'appoggio esterno di:
- Centro Democratico (CD);
- Partito Socialista Italiano (PSI);
- Südtiroler Volkspartei (SVP);
- Partito Autonomista Trentino Tirolese (PATT);
- Movimento Associativo Italiani all'Estero (MAIE);
- Union Valdôtaine (UV);
- Unione per il Trentino (UpT).
Fanno parte del governo 21 ministri (di cui 8 senza portafoglio) e 42 sottosegretari (di cui 10 fungono da viceministri). Vi sono 7 donne ministro (5 con portafoglio e 2 senza), numero record per i governi della Repubblica. Inoltre, per la prima volta nella storia repubblicana, viene scelto come ministro (pur se privo di portafoglio) un nero. L'età media dei ministri è di circa 52 anni (10 di meno rispetto al governo precedente). Oltre allo stesso Letta, solo 4 dei 21 ministri e un sottosegretario avevano già ricoperto incarichi ministeriali in precedenza, mentre quattro sottosegretari di cui tre viceministri erano già sottosegretari nel precedente governo. Inoltre, 4 ministri e 1 viceministro hanno fatto parte della commissione di saggi istituita da Napolitano. Dopo le dimissioni del ministro Idem, i ministri sono 20, di cui 6 donne.
Enrico Letta (PD) |
Angelino Alfano (PdL) |
Filippo Patroni Griffi (Indipendente), segretario del Consiglio dei ministri |
Giovanni Legnini (PD), con delega all'Editoria e al Programma di governo |
Marco Minniti (PD), con delega alle Informazioni per la Sicurezza, Autorità Delegata per la Sicurezza della Repubblica |
Ministri senza portafoglio
Ministro | Dario Franceschini (PD) |
Sottosegretari | Sesa Amici (PD) Sabrina De Camillis (PdL) |
Ministro | Enzo Moavero Milanesi (SC) |
Ministro | Graziano Delrio (PD) (dal 26/06/2013 con delega allo Sport) |
Sottosegretario | Walter Ferrazza (MIR) |
Ministro | Carlo Trigilia (PD) |
Ministro | Gaetano Quagliariello (PdL) |
Ministro | Gianpiero D'Alia (UdC) |
Sottosegretari | Gianfranco Miccichè (GS) Michaela Biancofiore (PdL) |
Ministro | Cécile Kyenge (PD) (dal 26/06/2013 con delega alle politiche giovanili) |
Incarico cessato il 24/06/2013; dal 26/06/2013 le competenze sono state affidate al ministro per gli affari regionali e le autonomie Graziano Delrio (Sport), al ministro per l'integrazione Cécile Kyenge (Politiche giovanili) e al viceministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra (Pari opportunità).
Ministro | Josefa Idem (PD) - fino al 24/06/2013[5] |
Ministeri
Ministro | Emma Bonino (RI) |
Viceministri | Lapo Pistelli (PD) Bruno Archi (PdL) Marta Dassù (Indipendente) |
Sottosegretario | Mario Giro (SC) |
Ministro | Angelino Alfano (PdL) |
Viceministro | Filippo Bubbico (PD) |
Sottosegretari | Domenico Manzione (Indipendente) Gianpiero Bocci (PD) |
Ministro | Anna Maria Cancellieri (Indipendente) |
Sottosegretari | Giuseppe Berretta (PD) Cosimo Ferri (Indipendente) |
Ministro | Mario Mauro (SC) |
Sottosegretari | Roberta Pinotti (PD) Gioacchino Alfano (PdL) |
Ministro | Fabrizio Saccomanni (Indipendente) |
Viceministri | Stefano Fassina (PD) Luigi Casero (PdL) |
Sottosegretari | Pier Paolo Baretta (PD) Alberto Giorgetti (PdL) |
Ministro | Flavio Zanonato (PD) |
Viceministri | Carlo Calenda (SC) Antonio Catricalà (Indipendente) |
Sottosegretari | Simona Vicari (PdL) Claudio De Vincenti (PD) |
Ministro | Maurizio Lupi (PdL) |
Viceministro | Vincenzo De Luca (PD) |
Sottosegretari | Erasmo De Angelis (PD) Rocco Girlanda (PdL) |
Ministro | Nunzia De Girolamo (PdL) |
Sottosegretari | Maurizio Martina (PD) (con delega per Expo 2015) Giuseppe Castiglione (PdL) |
Ministro | Andrea Orlando (PD) |
Sottosegretario | Marco Flavio Cirillo (PdL) |
Ministro | Enrico Giovannini (Indipendente) |
Viceministro | Maria Cecilia Guerra (PD) (dal 26/06/2013 con delega alle Pari Opportunità) |
Sottosegretari | Jole Santelli (PdL) Carlo Dell'Aringa (PD) |
Ministro | Maria Chiara Carrozza (PD) |
Sottosegretari | Gabriele Toccafondi (PdL) Marco Rossi-Doria (Indipendente) Gianluca Galletti (UdC) |
Ministro | Massimo Bray (PD) |
Sottosegretari | Simonetta Giordani (Indipendente) Ilaria Borletti Buitoni (SC) |
Ministro | Beatrice Lorenzin (PdL) |
Sottosegretario | Paolo Fadda (PD) |
Cronologia
- 22 aprile 2013. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, all'indomani della sua rielezione, avvia immediatamente le consultazioni con i presidenti di Camera e Senato e le forze politiche, dopo il fallimento del precedente tentativo avuto con Pier Luigi Bersani subito dopo le elezioni, e l'istituzione di una Commissione di saggi voluta da Napolitano, in grado di tracciare e delineare le priorità per far fronte alla grave e perdurante emergenza economica e alla disoccupazione sempre più crescente che riguarda il Paese.
- 24 aprile 2013. In tarda mattinata viene affidato l'incarico a Enrico Letta, che, come da prassi, accetta con riserva e apre la fase di consultazioni con i gruppi parlamentari, le parti sociali e con lo stesso presidente della Repubblica, che proseguono sino al 27 aprile.
- 27 aprile 2013. Enrico Letta sale al Quirinale nel pomeriggio, scioglie la riserva e annuncia la lista dei ministri, specificando di aver incluso figure femminili e di forte ringiovanimento nell'esecutivo[6], rispondendo così alle esigenze di cambiamento espresse col voto dai cittadini, col ritorno però di personalità politiche rispetto al precedente governo, formato invece interamente da soli tecnici.
- 28 aprile 2013. Enrico Letta e i 21 ministri della squadra di governo giurano dinanzi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso il Quirinale. Fuori Palazzo Chigi, Luigi Preiti, un disoccupato divorziato di Rosarno (RC), apre il fuoco contro due carabinieri, ferendo questi ultimi e una passante incinta[7][8].
- 29 aprile 2013. Il Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta e i membri del suo Governo si presentano alla Camera per la discussione del programma di governo, ottenendo la fiducia con 453 sì, 153 no e 17 astenuti (su 623 votanti)[2].
- 30 aprile 2013. Il premier Letta si reca al Senato per la presentazione del programma di governo e per chiedere il voto di fiducia, ottenendolo con 233 sì, 59 no e 18 astenuti (su 310 votanti)[3]. Nel pomeriggio si reca a Berlino dove incontra la cancelliera tedesca Angela Merkel, avviando così una serie d'incontri bilaterali con i principali leader europei[9].
- 1° maggio 2013. Continuando il suo viaggio tra le principali capitali europee, Enrico Letta incontra a Parigi il presidente della Repubblica francese, François Hollande[10] e in serata vola a Bruxelles per incontrare il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy e in cui vengono discusse e affrontate le soluzioni per superare la crisi economica e per promuovere la crescita, lo sviluppo ed il lavoro, mantenendo al contempo la solidità delle finanze pubbliche[11].
- 2 maggio 2013. Letta conclude la tre giorni del suo giro europeo incontrando in mattinata, sempre a Bruxelles, il presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso, prima di rientrare in Italia[12]. In serata il Consiglio dei ministri diffonde l'elenco dei 10 viceministri e 30 sottosegretari[13][14].
- 3 maggio 2013. In serata i 10 viceministri e i 30 sottosegretari prestano giuramento a Palazzo Chigi, davanti al Presidente del Consiglio Enrico Letta e del suo vice Angelino Alfano. Con questo momento formale il Governo è ora al completo della compagine governativa[15].
- 4 maggio 2013. A seguito delle polemiche in merito all'assegnazione dell'incarico di sottosegretario alle pari opportunità a Michaela Biancofiore, il presidente del consiglio comunica in una nota che il sottosegretario avrà compiti nell'ambito del dipartimento della Pubblica Amministrazione e semplificazione[16].
- 6 maggio 2013. Il presidente del Consiglio Letta completa il suo tour di vertici coi leader europei, incontrando il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy[17]: vengono discusse come priorità da affrontare per cercare di risolvere la crisi economica nell'Unione Europea, la creazione di un'unione bancaria e la lotta alla disoccupazione giovanile, fronteggiando così anche l'intransigenza e l'egemonia tedesca che rischia di soffocare la ripresa del vecchio continente, in previsione della riunione del Consiglio Europeo programmata per fine giugno[18].
- 12 e 13 maggio 2013. Raduno informale del Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, dei ministri e dei sottosegretari all'Abbazia di Spineto a Sarteano (SI)[19].
- 17 maggio 2013. Letta nomina Marco Minniti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai servizi segreti. Nella riunione del Consiglio dei ministri inoltre, viene decisa la sospensione del pagamento per la rata di giugno dell'IMU in attesa di una sua completa revisione e rivisitazione, e vengono sbloccati ed erogati nuovi fondi per la cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, alle aziende e imprese in difficoltà economiche e che ne hanno assoluta necessità[20].
- 22 maggio 2013. Vertice tra governo e maggioranza sulla modifica della legge elettorale. Viene valutata una «correzione» della Legge Calderoli entro l'estate, in parallelo all'avvio del percorso costituzionale per le riforme[21].
- 25 maggio 2013. Vertice sulla situazione economica convocato da Enrico Letta a Palazzo Chigi, con il vicepremier Angelino Alfano e il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni[22].
- 29 maggio 2013. L'Ue archivia la procedura d'infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia, ch'era stata aperta nel 2009 dopo che i conti pubblici ed il debito pubblico avevano superato i parametri sul rapporto deficit/pil fissati dal Trattato di Maastricht. Tale decisione è arrivata, dopo che sia questo esecutivo e soprattutto quello precedente hanno apportato misure concrete per la crescita e lo sviluppo economico e hanno attuato e avviato riforme strutturali urgenti e non più rinviabili per il Paese. Intervento di Enrico Letta al Senato, durante il dibattito sulle riforme costituzionali. Nel tardo pomeriggio, il Senato ha approvato la mozione di maggioranza sulle riforme costituzionali con 224 sì, 61 no e 4 astenuti[23].
- 30 maggio 2013. Il Premier Enrico Letta effettua una visita istituzionale in Emilia-Romagna a un anno dal sisma che colpì la regione. Il capo del governo incontra le istituzioni e le rappresentanze economiche, sociali e del volontariato, a Bologna[24].
- 31 maggio 2013. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano nomina il prefetto Alessandro Pansa come nuovo capo della Polizia, dopo che l'incarico è rimasto dapprima vacante a causa della prematura scomparsa di Antonio Manganelli, morto nel marzo 2013 e in seguito, provvisoriamente occupato in sostituzione per pochi mesi dal vicario Alessandro Marangoni. Il Consiglio dei ministri approva il DDL che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti entro 3 anni[25], rivedendo e modificando l'attuale meccanismo dei rimborsi elettorali, che prevedono l'introduzione di detrazioni e incentivi fiscali per i cittadini che finanzieranno spontaneamente partiti e movimenti, ma per ottenere i contributi a quest'ultimi sono richiesti alcuni requisiti minimi indispensabili e di garanzia della democrazia interna, come la presenza di uno statuto pubblico e di bilanci certificati per garantirne la trasparenza; infine, saranno previsti come da decreto la concessione gratuita di spazi televisivi e servizi, come la gestione delle sedi e l'esenzione sulle bollette telefoniche. Nella stessa seduta, viene dato il via libera con un apposito decreto-legge, anche alla proroga sino a fine anno dei bonus fiscali e al relativo aumento della quota di detrazione, concernenti interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico realizzati nelle case, con l'intento di rilanciare fortemente il settore dell'edilizia, fra i più colpiti dalla crisi. Il provvedimento sulle ristrutturazioni, riguarda e include anche gli arredi fissi come cucine, armadi a muro e bagni, e i lavori d'adeguamento con le vigenti norme antisismiche.
- 4 giugno 2013. Il Governo, per voce dei rispettivi titolari dei dicasteri dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato e dell'Ambiente Andrea Orlando, per evitare la chiusura che comporterebbe costi enormi da sostenere, decide per il commissariamento dell'ILVA per una durata di 24-36 mesi e l'incarico, viene affidato all'attuale amministratore delegato dell'azienda siderurgica, Enrico Bondi che avrà il compito di guidare e risanare l'azienda, attuando le bonifiche previste dall'AIA nello stabilimento di Taranto. Nel decreto approvato dall'esecutivo, è previsto che la famiglia Riva rimanga comunque azionista di riferimento di maggioranza dell'acciaieria; inoltre, al termine del mandato di Bondi, l'intera proprietà dell'azienda tornerà nuovamente sotto il controllo dei Riva[26]. In serata, Letta tramite un apposito DPCM, sceglie i 35 componenti della Commissione per le riforme costituzionali chiamati ad attuare una revisione della seconda parte della nostra Costituzione[27], un organismo bipartisan che avrà esclusivamente poteri consultivi per il Governo ed in grado di poter definire e stabilire così, l'iter legislativo delle riforme[28].
- 5 giugno 2013. Viene varato dal Parlamento all'unanimità e in maniera definitiva, il decreto sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione che prevede entro 12 mesi, lo sblocco di circa 40 miliardi d'euro per ridare liquidità, slancio all'economia e respiro a imprese, professionisti e cooperative. Il provvedimento, dà priorità ai crediti che i soggetti non hanno ceduto alle banche e viene introdotta la garanzia da parte dello Stato, a banche e altri intermediari finanziari quali la Cassa Depositi e Prestiti e la Banca Europea degli Investimenti, per agevolare la cessione dei crediti maturati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione, ottenuti entro la fine del 2012[29].
- 12 giugno 2013. Intervento del premier Enrico Letta al congresso nazionale della CISL[30].
- 14 giugno 2013. Il premier Letta incontra a Palazzo Chigi, assieme ai titolari dell'Economia Fabrizio Saccomanni e a quello del Lavoro Enrico Giovannini, i colleghi omologhi di Francia, Germania e Spagna nel vertice informale denominato Jobs for Youth - Building Opportunities, Opening Paths sul tema del contrasto alla disoccupazione giovanile[31] e su come rafforzare il coordinamento tra politiche finanziarie e del lavoro, a livello nazionale ed europeo, per realizzare al meglio la lotta alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile in vista dei prossimi fondamentali impegni internazionali, quali il Consiglio Europeo di fine mese e la riunione ministeriale del G20 a Mosca di metà luglio[32].
- 15 giugno 2013. Il Consiglio dei ministri dopo una riunione-fiume durata 6 ore, vara il cosiddetto "decreto del fare", un pacchetto completo che consta ben 80 misure anticrisi, per ridare fiato e ossigeno all'economia e ai cittadini rilanciando lo sviluppo del Paese[33]: fra i provvedimenti principali adottati e decisi dal governo, vi figurano il blocco dei pignoramenti sulla prima casa e interventi correttivi sulla società di riscossione Equitalia che avrà meno poteri per poter agire, con l'aumento da 2 a 8 del numero massimo di rate non versate per mantenere comunque la rateizzazione del debito fiscale, la predisposizione d'un fondo di garanzia per sostenere le PMI, crediti agevolati alle aziende che innoveranno il loro processo produttivo mediante l'acquisto di nuovi macchinari non superiori ai 2 milioni coi soldi che verranno anticipati dalla Cassa depositi e prestiti, con finanziamento da restituire a tassi dimezzati rispetto a quelli di mercato; il taglio sulla bolletta elettrica di 500 milioni che dovrebbe portare risparmi per famiglie e imprese e, che si otterrà dalla riduzione delle tariffe in base al prezzo del gas e dal taglio degli incentivi al biocombustibile e alle rinnovabili, il ripristino della mediazione obbligatoria sul fronte giustizia, per snellire d'un milione il numero dei procedimenti giudiziari. Vengono inoltre stanziati 100 milioni d'euro per l'edilizia scolastica e la manutenzione dei relativi plessi, assieme a 3 miliardi da investire, per interventi mirati su varie infrastrutture (dalle piccole alle grandi opere, come la rete ferroviaria e le autostrade) da realizzare, con una ricaduta occupazionale di 30.000 nuovi posti di lavoro; alcuni di questi cantieri riguarderanno fra gli altri, infrastrutture legate all'Expo 2015[34][35].
- 16 giugno 2013. Il ministro dell'ambiente Orlando nomina l'ex ministro Edo Ronchi subcommissario per l'ILVA affiancando così il commissario straordinario Enrico Bondi nel periodo transitorio di gestione, in un ruolo di tutela ambientale. Ronchi seguirà in particolare i lavori di una speciale commissione di esperti (sorta di task force) che verrà nominata al più presto, incaricata di contribuire a formulare un nuovo piano ambientale di risanamento per l'azienda siderurgica[36].
- 17 e 18 giugno 2013. Il premier Letta partecipa al tradizionale appuntamento del G8 a Lough Erne, in Irlanda del Nord. In questa medesima occasione, incontra fra gli altri per la prima volta, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in un vertice bilaterale[37]. Nel corso della durata del summit, vengono affrontati e presi seri impegni immediati, fra i vari leader mondiali ed europei presenti sul fronte emergenza economica e della crescita (come l'accordo raggiunto nell'avvio dei negoziati sul libero scambio tra Stati Uniti e l'UE[38]), oltre che su quello del contrasto alla disoccupazione giovanile. Soluzioni condivise e strategie comuni vengono anche raggiunte sul capitolo fisco, nella lotta contro i paradisi fiscali e all'evasione fiscale[39].
- 21 giugno 2013. Viene approvato alla Camera dei deputati il ddl Emergenze, con 383 sì e 154 no su un totale di 537 deputati. E' la prima volta da quando si è insediato, che l'esecutivo ricorre per l'approvazione di un provvedimento al voto di fiducia di uno dei due rami parlamentari[40].
- 24 giugno 2013. Incontro informale a Palazzo Chigi, fra il presidente del Consiglio Letta e i leader dei tre principali sindacati CGIL, CISL e UIL: al centro del vertice, l'adozione e il varo imminente di misure che saranno presi sul fronte dell'occupazione giovanile. Tramite un comunicato congiunto, i tre sindacati spiegando l'esito della colazione di lavoro, hanno inoltre precisato che con l'esecutivo sarà avviato dai primi di luglio, un confronto riguardante i temi del fisco e la redistribuzione del reddito, a partire dal taglio della tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni. Nel corso del colloquio, il premier ha garantito anche l'impegno per affrontare e risolvere la spinosa questione sugli esodati, attuando modifiche alla Riforma Fornero.
- 24 giugno 2013. Josefa Idem, ministro per le Pari opportunità, sport e politiche giovanili, si dimette dopo un colloquio con il Presidente del Consiglio Letta[5]. Le rispettive deleghe, vengono ridistribuite ad altri esponenti del governo senza procedere alla nomina di un nuovo ministro[41].
- 24 e 25 giugno 2013. In vista del ravvicinato appuntamento con il Consiglio Europeo di Bruxelles, e in previsione delle misure che saranno messe a punto per fronteggiare le emergenze più stringenti, il premier Letta decide d'avviare un giro di consultazioni per incontrare distintamente i tre leader della maggioranza Mario Monti (Scelta Civica), Guglielmo Epifani (Partito Democratico) e Silvio Berlusconi (Popolo della Libertà) che confermano pieno sostegno all'esecutivo valutando positivamente il lavoro sin qui svolto, invitando nuovamente il premier a proseguire il cammino intrapreso sulle riforme.
- 25 giugno 2013. Informativa alla Camera e al Senato del Presidente del Consiglio, in vista della riunione del Consiglio Europeo del 27-28 giugno: Letta pone l'accento sulle politiche di ripresa del cammino della crescita che l'UE deve perseguire e rendere agevole per uscire dalla recessione, nonostante il vertice si presenti molto duro, aggiungendo però che non accetterà come capo di governo trattamenti di sfavore o giochi al ribasso battendo così, i pugni sul tavolo per ridare dignità e prestigio al Paese[42], e riaffermando che se non saranno date risposte immediate a queste urgenze, per il vecchio continente non ci potranno essere spiragli e condizioni per una vera ed efficace svolta epocale[43].
- 26 giugno 2013. Il Consiglio dei ministri approva lo stop all'aumento dell'Iva dal 21 al 22% fino a ottobre 2013[44], ed il Dl sull'occupazione[45].
- 28 giugno 2013. Dichiarazione del premier Enrico Letta, nel corso della conferenza stampa conclusiva del Consiglio dell'Unione europea a Bruxelles. Il presidente del Consiglio rende noto che dal fondo europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile arriveranno all'Italia un miliardo e mezzo di euro[46].
- 4 luglio 2013. Enrico Letta, partecipa al vertice fra Italia e Libia, incontrando il primo ministro libico, Ali Zeidan Mohammed[47].
- 5 luglio 2013. Il Consiglio dei Ministri esamina il Ddl sull'abolizione delle province. Il progetto prevede l'eliminazione totale delle province, e la loro sostituzione con i collegi delle autonomie[48][49].
- 10 luglio 2013. Camera e Senato approvano la sospensione dei lavori chiesta dal PdL per la giornata corrente, a causa della decisione della corte di Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l'udienza del processo Mediaset che vede imputato Silvio Berlusconi. Il PdL ha ottenuto anche la cancellazione del vertice di maggioranza sulle questioni economiche. A favore alla sospensione, hanno votato PdL, Pd e Scelta civica. Contrari invece M5S, Sel e Lega Nord. I voti di differenza sono stati 171[50].
- 13 luglio 2013. Il Vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, durante una manifestazione della Lega Nord, rivolge da un palcoscenico degli insulti ai danni del ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge[51], definendola come Orango[52]. L'episodio scatena reazioni di condanna da parte di esponenti di ogni area del mondo politico italiano, del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano[53], del Presidente del Consiglio Enrico Letta[54], dei Presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso[55], dell' Onu[56], del Vaticano e di Famiglia Cristiana[57]. La notizia ha avuto grande eco mediatico anche sulla stampa estera[58]. Diversi esponenti di partiti politici italiani[59], e lo stesso Presidente del Consiglio Enrico Letta[60], chiedono le dimissioni di Roberto Calderoli dalla carica di Vicepresidente del Senato.
- 15 luglio 2013. MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà, presentano una Mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Interno Angelino Alfano, in merito alla vicenda Shalabayeva[61]. Alcuni esponenti politici di M5S, Sel ed i renziani, chiedono le dimissioni di Alfano da ministro dell'Interno[62][63][64][65].
- 17 luglio 2013. Relazione del ministro dell'Interno Angelino Alfano al Senato, sul caso Shalabayeva[66].
- 19 luglio 2013. Il Senato respinge, con 55 sì, 226 no e 13 astenuti, la mozione di sfiducia sul caso Shalabayeva, presentata da M5S e Sel, nei confronti del ministro dell'Interno Angelino Alfano[67].
- 23 luglio 2013. Il ministro dei rapporti col Parlamento Dario Franceschini annuncia che il Governo porrà la fiducia sul decreto legge "del fare" alla Camera dei deputati il giorno successivo. L'intervento del ministro fa saltare la mediazione col Movimento Cinque Stelle, che con Lega e Sinistra Ecologia Libertà farà ostruzionismo in aula.[68]
- 24 luglio 2013. Il decreto legge "del fare" incassa la fiducia alla Camera con 427 sì (Pd, PdL, Scelta Civica) e 167 no (M5S, Sel, Lega, Fratelli d'Italia). A causa dell'ostruzionismo dell'opposizione il voto finale per il provvedimento slitta in una seduta fiume che supera le 50 ore di durata.[69]
- 26 luglio 2013. La Camera dei deputati approva in via definitiva il decreto legge "del fare" dopo l'ostruzionismo dei deputati Cinque Stelle. Il voto arriva dopo due giorni e due notti di seduta fiume alla Camera.[70]
- 6 agosto 2013. Il governo è battuto per la prima volta al Senato su un emendamento della Lega Nord. 143 sì, 118 no e 10 astenuti[71].
- 7 agosto 2013. Il Senato approva in via definitiva il Decreto del fare con 190 sì, 67 no e un astenuto[72].
- 9 agosto 2013. La Camera dei Deputati approva in via definitiva il dl "fare" con 319 sì, 110 no e 2 astenuti. All'opposizione M5S, Sel, Lega Nord. Il decreto legge del fare diventa ufficialmente legge[73].
Note
- ^ Quirinale, giurano i ministri del nuovo esecutivo guidato da Letta, in Virgilio, 28 aprile 2013. URL consultato il 28 aprile 2013.
- ^ a b 453 sì, 153 no: il governo Letta ottiene la fiducia alla Camera, in Corriere della Sera, 29 aprile 2013. URL consultato il 29 aprile 2013.
- ^ a b Letta incassa la fiducia anche al Senato, in Corriere della Sera, 30 aprile 2013. URL consultato il 30 aprile 2013. Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "Senato" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ Governo, Letta ha sciolto la riserva. 21 ministri: Alfano all'Interno e vicepremier. Saccomanni all'economia, Cancellieri Giustizia, Bonino agli Esteri, Mauro alla Difesa, in la Repubblica, 27 aprile 2013. URL consultato il 27 aprile 2013.
- ^ a b Josefa Idem si dimette dopo colloquio con Letta: "Contro di me accuse violente e aggressive". Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "idem" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ Letta: un governo più giovane e più rosa, su video.mediaset.it, TGcom24, 27 aprile 2013.
- ^ Attentato e spari a Palazzo Chigi: colpiti 2 carabinieri. Ferita una passante incinta, Virgilio, 28 aprile 2013. URL consultato il 28 aprile 2013.
- ^ Template:Citaweb
- ^ Letta, tour in Europa: vertice con Merkel
- ^ Ue, asse Letta-Hollande per la crescita
- ^ Bruxelles,Letta incontra Van Rompuy
- ^ Letta a Bruxelles da Barroso: "Più spazi per la crescita"
- ^ Nominati 40 sottosegretari e viceministri
- ^ Nominati 40 sottosegretari (10 viceministri)
- ^ Archiviata la pratica dei sottosegretari, si apre la partita delle presidenze di commissione: è totonomi
- ^ Nota del governo
- ^ Crisi Ue, bilateral con Rajoy. Letta: "L'Europa deve fare presto", TGcom24, 6 maggio 2013. URL consultato il 7 maggio 2013.
- ^ Letta incontra Rajoy: "non siamo una minaccia per l'Europa"
- ^ Raduno informale di governo presso l'Abbazia di Spineto
- ^ Imu, stop al pagamento fino al 16 settembre Alfano: «In gol la prima palla del governo»
- ^ Legge elettorale, modifiche al Porcellum Ma sul «come» Pd e Pdl sono ancora distanti
- ^ Letta, vertice con Saccomanni e Alfano Il premier all'Ue: «Lavoro, fare di più»
- ^ Letta: «Costituzione bella ma va cambiata Diciotto mesi sono il tempo giusto»
- ^ Letta in Emilia a un anno dal sisma Poi andrà a Imola da Giangrande
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