Transizione di genere
La transizione è il processo di cambiamento del proprio ruolo di genere compiuto dalle persone transessuali e transgender.
La transizione può avvenire prima della RCS (Riassegnazione Chirurgica di Sesso) e in alcuni casi anche prima della terapia ormonale. Inoltre spesso segna l'inizio del test di vita reale, necessario per arrivare alla RCS.
Molte persone utilizzano il termine transizione per riferirsi all'intero percorso di cambiamento (dal momento in cui si vive ancora nel proprio genere d'origine sino alla RCS, attraversando le diverse fasi intermedie o fermandosi in una di esse). Il processo di transizione può riguardare quindi il percorso di riassegnazione sessuale delle persone transessuali, ma anche la fase del crossdressing o il momento del coming out.
Voci correlate
- Androgino
- Crossdressing
- Ermafroditismo
- Genere (scienze sociali)
- LGBT
- Omosessualità
- Queer studies
- Studi di genere
- Teoria queer
- Transessuale
- Travestitismo
Allora, l'iter step by step. Premetto che possono esserci variazioni sul tema, ma per essere schematico cercherò di scrivere gli step dell'iter classico.
Normalmente:
1- vai dallo psicologo, scegliendone se possibile uno che abbia un po' di pratica di transessualismo. 2- dopo un po' di tempo (variabile), lo psicologo vi da l'okay per cominciare gli ormoni. Se siete in un centro, vi manda direttamente lui dall'endocrinologo, altrimenti vi fa un certificato da portare all'endocrinologo. Se non ha mai visto un trans in vita sua... potete comunque chiedere voi che vi faccia un certificato per l'endocrinologo... poi resta il problema di trovare l'endocrinologo giusto. 3- in genere si continua ad andare dallo psicologo, nel frattempo si va dall'endocrinologo che prescrive una serie di esami (variabili a seconda del dottore) e valuta quale terapia ormonale sia più adatta a voi. 4- a questo punto si può cominciare l'iter in tribunale. Va ricordato che c'è la possibilità di farlo da soli, senza avvocato. Se non avete problemi di soldi, può essere comodo rivolgersi ad un avvocato perchè per lui dovrebbe esser più facile orientarsi nei meandri del tribunale. 5- Presentata la richiesta, vi fissano la prima udienza. In alcuni tribunali potrete presentare una vostra perizia di parte, che vi fa il vostro psicologo, pagando (assieme al resto della documentazione, tipo certificato dell'endocrinologo che fate ormoni e altre robe tipo lo stato di famiglia, il certificato di nascita... non ricordo ogni singolo documento). In altri tribunali (per esempio Bologna) non ha senso presentare perizia di parte perchè viene comunque nominato un CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) che in genere è uno psicologo incaricato di valutare che siate in grado di intendere e di volere, farsi un'idea sul fatto che siete effettivamente ftm e che effettivamente la transizione è la cosa giusta per voi (comunque dipende da cosa il tribunale chiede allo psicologo di valutare). A volte è nella prima udienza in tribunale che nominano il CTU e poi gli fanno fare il giuramento... se è da quelle parti. Altrimenti nella prima udienza fanno il suo nome, poi lo convocano in seconda udienza per fargli fare giuramento e dargli i quesiti cui deve rispondere. 6- se vi è stato nominato, andate dallo psicologo CTU perchè valuti la situazione. In genere ve la cavate con 1-3 incontri. Poi il CTU deposita in tribunale la propria perizia e voi vi presentate per l'ultima udienza, in cui il tribunale emette sentenza decretando che vi potete operare (mastectomia e isterectomia). Dovete aspettare che la sentenza passi in giudicato. 7- con la sentenza, che richiedete in tribunale, potete andare all'ospedale per gli interventi chirurgici. Conviene contattare l'ospedale che avete scelto già quando iniziate l'iter in tribunale, perchè i tempi del tribunale sono piuttosto lunghi. Entrerete in lista d'attesa e un mese prima dell'intervento verrete avvisati per smettere gli ormoni e fare gli esami necessari in vista dell'intervento. Prendete in considerazione la possibilità di fare un'autodonazione del vostro sangue. 8- una volta operati (dopo poco potrete ricominciare gli ormoni, sentite i vostri medici), chiedete la cartella clinica. Quella dovete portarla in tribunale per aprire un nuovo iter, che serve per poter cambiare i documenti. A me è stato nuovamente nominato un CTU che doveva valutare che mi fossi effettivamente operato (solo che avevano finito i ginecologi e mi hanno nominato uno psichiatra... ma va bene così!!!). Anche qui dovrete incontrare il vostro CTU se vi è stato nominato, dovrebbe bastare una volta. Probabilmente si tratterà ancora di 3 udienze in tribunale (alla prima vi guardano in faccia e vi chiedono se volete quello che avete richiesto, alla seconda nominano il perito, alla terza emettono sentenza... il tutto ancora dura secondo me almeno 6 mesi...). 9- quando il tribunale ha emesso sentenza, passata in giudicato, con quella andate all'ufficio nati del comune (credo bisogni andare in quello di nascita, non so come funziona per chi vive lontano da dove è nato), dove viene variato il vostro certificato di nascita. Quello originale che resta agli atti del comune riporta la variazione, mentre tutte le volte che chiederete il certificato di nascita risulterà il vostro nome maschile, senza nessun accenno al cambiamento. Con la sentenza poi (conviene farne copie autentiche presso il comune) dovete andare in comune per cambiare la carta d'identità, alla motorizzazione (o agenzia pratiche auto) per la patente, alla usl per tesserino sanitario e via di questo passo (cambiate anche il codice fiscale). 10- a questo punto la vostra transizione si può considerare completata: eventuale intervento di ricostruzione del pene rimane una scelta vostra (nel senso che il tribunale non deve chiedere che la facciate per cambiare i documenti). Per lo stato italiano sarete quindi considerati uomini come tutti gli altri, compreso il fatto di venire chiamato per la leva militare (portando la vostra sentenza di cambio nome venite dichiarati non idonei al servizio militare e rispediti al mittente in giornata) e poter sposare una donna, in comune.