Soccer Trani
L'Associazione Sportiva Fortis Trani è una società calcistica di Trani (BT). Milita nel campionato di Eccellenza.
Fortis Trani S.R.L Calcio ![]() | |
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Biancazzurri | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Drago |
Inno | "Trani alè voglio star sempre con te" Carlo Del Negro |
Dati societari | |
Città | Trani |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Eccellenza |
Fondazione | 1928 |
Rifondazione | 1999 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Stadio "Comunale" di Trani (10.700 posti) |
Sito web | www.fortistrani.com/ |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 campionato d'Italia interregionale 1988; 1 campionato di Promozione 1999/00; 1 campionato di Eccellenza pugliese 2001/02; |
Si invita a seguire il modello di voce |
La squadra del presidente Andrea Pecorelli è attualmente guidata da Mister Giancarlo Maggio. Il campo di gioco è lo stadio comunale di Trani in via Beato Annibale M. di Francia. I colori sociali sono il bianco e l'azzurro.
Storia
L'Associazione Sportiva Fortis Trani è la principale società calcistica della città di Trani (BAT). È nata nel 1999 dopo il fallimeno della gloriosa Polisportiva Trani, nata nel 1929 la quale, negli anni Sessanta, disputò due campionati di Serie B (leggendario il derby vinto per 1-0 con il Bari nel 1964/65) e poi è stata sempre in Serie C. Il campo di gioco è lo Stadio Comunale in fase di rifacimento per quanto riguarda la tribuna;i colori sociali sono il bianco e l'azzurro. Il Campo Sportivo sorse nel 1929, quando il comune prese in fitto un terreno di 30000 metri quadri, piantati a vigneto e uliveto, di proprietà del barone Gianbattista Bianchi. Inizialmente fu costruita una tribuna provvisoria in legno, sul lato destro del campo, dove ora c'è la gradinata e dall'altra parte un terrapieno per i "popolari". in seguito venne costruita la tribuna in muratura e cemento dalla parte opposta. il Comune acquistò il suolo del Campo Sportivo nel 1953, divenendone proprietario. Nel 1990 iniziarono i lavori per la costruzione di una nuova tribuna, a stralcio di un progetto complessivo che interessava tutta l'area dello stadio, redatto da Renzo Piano. I lavori si fermarono per lungo tempo, per poi riprendere nel 2001 ed essere completati qualche anno fa. Il 03/03/1929 nasce il calcio a Trani, con l’esordio dell’Unione Sportiva Trani nel girone A della terza divisione Pugliese, perdendo sul campo del Barletta per 3 a 2. Dagli stralci di classifiche e dati, ritroviamo il Trani vincitore nel girone N dell'ultimo campionato Interregionale, da cui poi nascerà la serie D: nel 1951/1952 vince il proprio girone e ha diritto a partecipare alla 4ª serie, istituita l'anno successivo. dopo due 4° posti e una mancata retrocessione, nel 1957 la 4ª serie viene modificata: in ogni girone la prima passa in Serie C, la seconda alla futura 1ª categoria, tutte le altre nella 2ª categoria della 4ª serie: il Trani 14° è destinato alla serie più bassa. Nel 1959 un nuovo riassetto porta alla Serie D a gironi e anche la squadra cittadina cambia rotta, iniziando il cammino che la porterà al culmine della sua carriera sportiva. Dopo due piazzamenti al 2º posto 1959/1960 a due punti dal Bisceglie e 1960/1961 a tre punti dal Civitanovese nel campionato del 1961/1962il Trani vince il suo girone e viene promosso in serie C. l'ascesa non si ferma: al secondo anno di permanenza in terza serie, il Trani vince il girone C con due punti di vantaggio sul Chieti. è il 1964, la squadra Biancazzurra entra nella storia della serie B.
La serie B
Il 13 settembre 1964 il Trani esordisce nella serie cadetta del campionato italiano. la partita d'esordio è la trasferta a Palermo, dove i Rosanero sconfiggono la compagine Tranese per 3 a 0. a parte la vittoria in casa contro il Napoli (1-0) il 15 novembre, il girone di andata è un susseguirsi di pareggi e sconfitte. il Trani però risale la classifica vincendo le partite in casa e sancisce la sua permanenza in serie B con la storica vittoria (1-0) al Comunale contro il Bari il 2 maggio 1965, condannandolo alla retrocessione. il 20 giugno 1965, nel proprio stadio, i tifosi possono festeggiare insieme alla vittoria sul Monza (1-0) il secondo storico anno in serie B: il Trani finisce 15º con 35 punti, 2 in più del terzultimo bari condannato alla C (12 partite vinte, 11 pareggiate, 15 perse). Il campionato del 65 inizia in casa, il 5 settembre con un 1 a 1 contro il Modena; la prima vittoria arriva solo alla tredicesima giornata (1-0 in casa contro il Palermo). a parte la vittoria natalizia (26 dicembre) per 1 a 0 contro il Mantova, quest'anno promossa nella massima serie, il girone di andata è peggio di quello dell'anno passato. il Trani rialza la testa, iniziando il girone di ritorno con tre pareggi. per la salvezza, la squadra confida nella sua forza davanti ai propri tifosi: al Comunale cadono il Messina (3-1), il Venezia (2-1) e la diretta concorrente alla salvezza Monza (4-1), ma i troppi pareggi e le sconfitte anche in casa condannano il Trani. il Comunale saluta per l'ultima volta nella sua storia la serie cadetta, ospitando la vittoria del Genoa (1-2) il 12 giugno 1966. La trasferta a Livorno, finita 2 a 0 per i toscani, riporta definitivamente il Trani nel limbo della serie inferiore: è il 19 giugno. il Trani è ultimo a 30 punti, con sole 6 vittorie, 14 sconfitte e 18 pareggi, troppi visto che squadre come il Pisa, salve per un punto, riportarono un numero maggiore di sconfitte. Il Trani viene inserito nel girone C della terza serie, insieme al Bari: questa volta la squadra del capoluogo ritornerà in serie B, mentre la nostra squadra concluderà il campionato al 12º posto.
Il fallimento
Il 1967/1968 è l'anno più nero: dopo due anni in serie B, il secondo anno in terza serie sancisce la retrocessione del Trani, anche a causa del riordinamento delle serie inferiori che portano le retrocessioni da una a tre: il Trani è comunque penultimo, davanti solo al Siracusa, squadra materasso del girone a 7 lunghezze più in basso. Così il Trani inaugura la nuova serie D nel 1968/1969 nel girone H, ritornando a classiche provinciali come contro Bisceglie, Bitonto e Molfetta. il Trani tenta di risalire la china, in questo girone passa solo la prima in classifica: 4° nel 69, 2° nel 70 e finalmente prima nel 71, riguadagnando almeno la serie C. questa volta il Trani è tra i protagonisti del girone, il campionato 1971-1972 si chiude con un 3º posto, ma l'anno successivo si torna nel campionato dilettanti: finisce il campionato del 1973 penultima davanti all'improbabile Potenza che ha solo 9 punti. Il Trani è in caduta libera, nel 1973/1974 tocca il fondo nel girone H, un penultimo posto che fa perdere l'ultimo lembo di campionato nazionale, invischiata nella Promozione regionale... Nel 1978 il campionato dilettanti subisce una delle tante modifiche della sua storia. il Trani dopo 4 anni di anonimato ritorna a disputare un campionato nazionale nel girone E della serie D del 1978/1979: sono campionati senza infamia e senza lode, con posizioni a ridosso delle prime della classe, si rischia la retrocessione nel 1984–1985, ma si torna alla grande nel 1987/1988, quando il Trani viene promosso in serie C2 con un punto di vantaggio sulla seconda, il Corato. nel 1989 il Trani arriva quarto nel girone C della C2, a 7 punti dalla Fidelis Andria, a breve portavoce del calcio Ofantino nella serie cadetta. il Trani lotta per 7 campionati, fino al 1995/1996, anno della nuova retrocessione in serie D, ultima e quindi nemmeno meritevole di disputare i play-out. uno dei più brutti campionati della sua storia, in cui il Trani guadagna solo 13 punti, quando la penultima ne ha 31... Come accade molto spesso nella storia delle piccole squadre, ad una retrocessione ne segue un'altra, causa perdite economiche e carenza di organico: così l'incubo continua anche nel 1996/1997, un altro ultimo posto che dopo 23 anni riporta la squadra biancazzurra nell'anonimato regionale: peggiore attacco, peggior difesa, solo 3 vittorie e ben 25 sconfitte, 15 punti, 11 in meno del penultimo San Severo... La storia della società è ormai al termine, i costi di una squadra provocano il fallimento di molte società, tra cui anche la storica Polisportiva Trani.
La rinascita
Due anni dopo, nel 1999, nasce la Fortis Trani, grazie ad un gruppo di nove imprenditori, spinti nell'impresa da Nicola Di Leo; un tempo portiere del Trani con trascorsi in Serie A. Per evitare di partire dal nulla, a Giugno dello stesso anno, la cordata rileva il titolo sportivo di Promozione Pugliese della Libertas Barletta. Il gruppo di imprenditori, malgrado il forte desiderio di riportare il Trani nelle categorie superiori, entra in rotta di collisione e, dopo due promozioni e due discrete stagioni in Serie D, la squadra tranese viene lasciata retrocedere fino all'anonimato del campionato di Promozione. Il ritorno in Eccellenza avviene solo nel campionato 2008/2009, dopo la vittoria dei play-off regionali.
Stagione 2009/2010
Nella stagione Campionato italiano di calcio di Eccellenza 2009/2010 disputa,con il nuovo Presidente Antonio Flora, il campionato di Eccellenza Pugliese a girone unico, si classifica seconda e successivamente vince gli spareggi promozione nella finale Play-off contro l'U.S.D. Noto. Contro la compagine netina, nella gara di andata giocata in terra sicula, i biancoazzurri riescono a strappare un prezioso pareggio, grazie ad una rete firmata da un'astuta zuccata del centrale Alessandro Sabini. A Trani, la formazione allenata da Giacomo Pettinicchio, forte di un numerosissimo pubblico, conquista a seguito dei tempi supplementari la tanto agognata Serie D, dopo sei lunghissimi anni di permanenza in campionati regionali. Finisce 3-1.
Stagione 2010/2011
Il campionato incomincia nel migliore dei modi. La squadra del presidente Antonio Flora risulta compatta, affamata di risultati, una vera e propria corazzata. Tant'è che dopo sole 12 giornate, la Fortis Trani è seconda in classifica, a pochi punti dalla capolista Arzanese. Ma è un successo momentaneo.La famiglia Flora, dopo aver sostenuto da sola il peso economico de lla squadra, decide di cedere a costo zero l'intera Societa' ad Alberto Altieri , ed il primo dicembre 2010 la rosa viene smantellata della maggior parte di quei calciatori che si erano resi autori di quella sontuosa cavalcata. La nuova società stenta a raccogliere risultati, a cominciare proprio dalla prima partita a Francavilla in Sinni. La sconfitta per 2-0 rispecchia l'intero andamento stagionale. L'unico fuoco di paglia è ad Ischia, dove il Trani riesce a conseguire un insperato successo. 3-0 il risultato finale. La vittoria in terra campana, tuttavia, è solo l'inizio di una profonda crisi di risultati. Dopo la parentesi ischitana, i biancoazzurri incassano ben quattro sconfitte consecutive. Ma non sono solo le notizie dai campi a preoccupare, è gravosa anche la situazione societaria. Alberto Altieri si ritrova a dover affrontare una complicata situazione . La città si mobilita e non ci sta a perdere nuovamente la prima squadra cittadina. A riscuotere particolare successo è l'iniziativa Un caffè per la Fortis Trani, grazie alla quale viene saldato metà del bilancio in passivo. Nel frattempo arriva la penultima giornata di campionato ed il destino play-out sembra quasi imminente. Mister Pettinicchio, però, riesce comunque a salvare la Fortis sul campo, racimolando la bellezza di sei punti nelle ultime due partite.
Stagione 2011-2012
Alberto Altieri, come d'accordi, lascia la presidenza della Fortis. Ad occuparsene è Paolo Abruzzese che, in questo modo, si mette per la terza volta al timone della prima squadra cittadina. Convoca alla sua corte Mister Franco Dellisanti e, senza troppe ambizioni, afferma di voler condurre un campionato tranquillo. All'esordio, in Coppa Italia contro il Martina Franca, la Fortis perde 3-2. La prima sconfitta in campionato è quella con il Brindisi (3-0). La squadra biancazzurra schiera 37 atleti diversi e stagna costantemente nella zona centrale della classifica, pur riuscendo a collezionare tre vittorie lontano dalle mura amiche del Comunale di Trani. Con la vittoria contro il Gaeta il 25 aprile 2012, la squadra conquista la salvezza aritmetica con due giornate d'anticipo. Un risultato migliore di quello dell'anno precedente, quando i play-out si erano evitati solo all'ultima giornata.
Stagione 2012-2013
Il Trani stenta a trovare risultati. La nuova squadra, organizzata dal d.g. Ciccarone e dal d.s Strianese, raccoglie soltanto 8 punti in 12 giornate. Una media da piena retrocessione. L' amara sconfitta per 2-0 incassata dal Grottaglie porta il Presidente Paolo Abruzzese all'esonero del direttivo, mostratosi non capace di assemblare una squadra degna della categoria. Viene così rifondata una nuova formazione. Le vicissitudini di una stagione travagliata portano la Fortis a classificarsi penultima ed a retrocedere in Eccellenza. La società non si iscrive al successivo campionato, e l'ASC Trani acquisisce il titolo sportivo del Terlizzi, militante nel girone pugliese di Eccellenza, partecipando dunque alla stagione di Eccellenza Puglia 2013-2014.
Cronistoria
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Fortis Trani | |
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Colori e simbolo
I colori della maglia della Fortis Trani sono il bianco e l'azzurro.
Il simbolo della Fortis Trani è un drago munito di grandi ali, nell'atto di schiacciare sotto i suoi artigli una testa taurina, e con una torre poggiata sul dorso il gonfalone è un drappo di bianco bordato d'azzurro.
Stadio
La Fortis Trani AS gioca le partite casalinghe all'interno dello stadio "Comunale" di Trani in via Beato Annibale M. di Francia. Lo stadio è composto dalla gradinata costruita nei primi anni sessanta e dalla tribuna coperta, inaugurata nel 2009 (e sorta sulle ceneri dell'antica tribuna, poi abbattuta, molto più capiente) dopo un'attesa estenuante durata circa vent'anni per progetti errati da parte di Renzo Piano che comportarono numerose revisioni. Il settore riservato agli ospiti, infine, è la curva sud. La struttura è una delle poche in Italia a non avere ancora un impianto di illuminazione (unico impianto con trascorsi in B senza illuminazione) e ciò ha più volte generato forti ostacoli per chi ha deciso di mettersi alla guida della società adriatica, costituendo altresì motivo di polemica della tifoseria con l'amministrazione comunale.
La storia del tifo
Era la metà degli anni '70 quando sugli spalti del Comunale comparve il primo gruppo organizzato e ben identificato di fede biancazzurra, gli Ultras Trani. Col passare degli anni ci fu la nascita di un universo piuttosto variegato di gruppi e sigle. A quei tempi, a sostenere in maniera compatta ed organizzata la squadra di calcio erano, per lo più gruppi, di persone direttamente riconducibili a quartieri popolari della città. In alcuni casi i tifosi seppero sostenere la squadra non soltanto dagli spalti ma anche con importanti contributi economici. Alcuni campionati furono condotti al termine grazie alle questue dei tifosi ed alle raccolte di fondi per la città.Nella stagione 1987-1998 venne fondata la Gioventù Biancazzurra. La nascita del gruppo coincise con la promozione del Trani in serie C2. In quegli anni nacque il primo club biancazzurro.
Gruppi ultras
I gruppi del tifo organizzato sono:
- Gba Ultras
- Irascibili
- 1929
- N.S.T.
Gemellaggi e rivalità
Giocatori
Allenatori
Campionati nazionali
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
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B |
2 | 1964-1965 | 1965-1966 |
C |
21 | 1930-1931 | 1995-1996 |
D |
32 | 1929-1930 | 2012-2013 |
Note
- ^ Comunicato Ufficiale n°47 del Direttorio Federale del 31 luglio 1935, pubblicato su "Il Littoriale" del 2 agosto 1935, pag. 2