Ferrovia Santhià-Arona

linea ferroviaria italiana

Template:Infobox Linea ferroviaria La ferrovia Santhià–Arona è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale che collega il nodo ferroviario regionale di Santhià con la località turistica sul lago Maggiore di Arona.

È una linea lunga 65 km, gestita da RFI che la qualifica come complementare;sulle mappe delle Ferrovie dello Stato fino al 1989,qualificavano la linea come di grande comunicazione.[1]. Il servizio ferroviario passeggeri risulta sospeso e sostituito da corse automobilistiche[2].

Storia

Tratta Inaugurazione[3]
SanthiàBorgomanero 16 gennaio 1905
Borgomanero–Arona 4 gennaio 1906

La linea fu realizzata allo scopo di connettere Torino al nuovo traforo del Sempione; dopo i primi anni, in cui era percorsa anche da treni internazionali rapidi,tra cui ricordiamo il Bern-Nice,di cui si ha notizia nell'Orario ferroviario del 1937, venne progressivamente relegata a funzioni locali -anche se fino a non molti anni fa- esistevano due coppie di treni che nei giorni festivi collegavano Stresa a Torino Porta Nuova,senza rottura di carico a Santhià prima che il nuovo Passante Ferroviario di Torino venisse interdetto al transito dei convogli a trazione termica,cosa che ha di fatto messo in ginocchio tutta la rete ferroviaria complementare piemontese,essendo questa per il 24% non elettrificata.

Nel 2012, fu definita a bassa frequentazione dalla Regione Piemonte. Essa ridusse quindi i finanziamenti per il mantenimento del servizio ferroviario che pertanto fu soppresso da Trenitalia a partire dal 17 giugno[2][4].

Percorso

Stazioni e fermate
         
linea per Torino


  0+000 Santhià 181 m s.l.m.
         
linea per Milano / linea per Biella


  5+128 Carisio 178 m s.l.m.
  torrente Elvo
         
linea AV Torino-Milano


  Autostrada A4 - Strada europea E64


  torrente Cervo


  13+854 Buronzo 179 m s.l.m.
         
linea per Biella
         
22+121 Rovasenda / Rovasenda Alta 225 m s.l.m.
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linea per Novara


  31+230 Gattinara 263 m s.l.m.
  fiume Sesia
         
linea per Varallo


  34+393 Romagnano Sesia * 1883 266 m s.l.m.
         
linea per Novara


  44+897 Cureggio 296 m s.l.m.
  torrente Agogna
         
linea per Novara


  48+395 Borgomanero * 1864 311 m s.l.m.
         
linea per Domodossola


  51+279 galleria Gattico (3308 m)


  Autostrada A26 - Strada europea E62


  54+587


  57+588 Comignago 261 m s.l.m.
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linea per Novara
         
Dormelletto Paese * 1935
         
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linea per Milano
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vecchio tracciato per Arona (vecchia) † 1905
         
65+009 Arona * 1905 205 m s.l.m.
         
linea per Domodossola

La linea,si stacca dalla stazione di Santhià,lasciandosi alle spalle la Ferrovia Torino-Milano e,a sinistra la ferrovia per Biella puntando decisamente,e con andamento pressoché lineare verso nord-nordest si dirige verso Gattinara,lambendo una pianura coltivata a riso fin'oltre Rovasenda prima e dopo pressoché baraggiva.In rettilineo,si supera nell'ordine il torrente Elvo,mediante un ponte a travate metalliche a tre luci,si sottopassa la Ferrovia Torino-Milano alta velocità e l'Autostrada A4,tutte e tre presso la stazione abbandonata di Carisio.Nei pressi di Buronzo si supera il torrente Cervo a tre luci e in cemento armato,e la Ferrovia Biella-Novara all'altezza della radice sud della stazione di Rovasenda denominata "Alta", perché entrambe le linee sono dotate di due distinti fabbricati viaggiatori a quote differenti.Fino a poco tempo fa,le due stazioni erano collegate tra loro mediante un raccordo. L'unico raccordo attivo situato in piena linea, tra le stazioni di Rovasenda e Gattinara,prima della sospensione era quello militare denominato "Baraggia" posto al km 25+820;molti anni fa a Gattinara la ferrovia era raccordata allo stabilimento poi dismesso negli anni '90,Pozzi-Richard-Ginori,e che vedeva l'inoltro di carri di argilla per la produzione di gres e la spedizione in loco di treni carichi di sanitari e pregiate ceramiche. Superata la stazione di Gattinara,la linea piega visibilmente verso est,costeggiando le colline coltivate con il pregiatissimo Vino rosso DOCG,si supera il fiume Sesia attraverso un ponte metallico a tre luci e a travate superiori,lungo 198 Metri,giungendo alla Stazione di Romagnano Sesia,punto d'interconnessione con la Ferrovia Varallo Sesia-Novara. Superata la Stazione di Romagnano Sesia,in direzione sud,e poi verso nord-nordest,la ferrovia percorre un tracciato pressoché curvilineo,ma regolare attraversando un paesaggio boschivo e collinare coltivato a vigneto presso Romagnano Sesia e coltivato a mais presso Cureggio e Borgomanero;colline moreniche e basse vengono attraversate mediante quattro gallerie tra Romagnano Sesia e Cureggio;da quest'ultima località,con un lungo rettilineo si perviene presso la Stazione di Borgomanero,altra stazione d'interconnessione con la Ferrovia Novara-Domodossola,che da molto tempo vede il transito di numerosi treni merci denominate "Autostrade Viaggianti"-costituiti da carri pianali ultrabassi carichi di TIR completi di trattore+semirimorchi stradali,e da una Carrozza a Cuccette in composizione immediatamente dietro alla locomotiva. Dopo Borgomanero la ferrovia punta decisamente verso est,con un tracciato curvilineo attraversando ancora boschi e campi coltivati a mais.La collina sul quale sorgono gli abitati di Maggiate e Gattico viene attraversato con una lunga galleria denominata appunto, "Galleria di Gattico",lunga 3309 metri realizzata in condizioni geologiche veramente difficili che durante la costruzione della linea,ritardò infatti di un anno l'apertura al pubblico servizio.Tre pozzi di aerazione -a suo tempo utilizzati per calare dall'alto i materiali per la costruzione- profondi fino al piano del ferro fin'oltre i 40 metri sono collocati uno ogni 550 metri circa (il centrale è collocato al bordo dell'abitato di Gattico;il tracciato in galleria ha un andamento sinuoso.L'uscita dalla galleria,è seguita dal sottopassaggio all'Autostrada A26,e seguendo un tracciato curvilineo,la linea piega prima a sud per raggiungere la stazione di Comignago,poi riprende la sua naturale direzione,puntando decisamente verso nord,lambendo il territorio di Borgo Ticino attraverso una breve galleria che sottopassa una collina sulla quale è rinserrato il piccolo borgo di "Campagnola"che da il nome alla galleria stessa. Infine,oltrepassata la galleria,la linea s'avvicina alla ferrovia Novara-Arona-questa elettrificata-viaggiando in rettilineo fino alla Stazione di Arona,preceduto dall'avvicinarsi della ferrovia Domodossola-Milano,questa poi,naturale prosecuzione della nostra linea essendo essa collegamento trasversale e indispensabile fra Torino e la Svizzera.


Traffico

Il servizio passeggeri risulta sostituito da autocorse[2]. Prima della sospensione,il traffico viaggiatori era affidato alle automotrici termiche del tipo ALn 663 FS,e ALn 668 FS.Ai tempi della trazione a vapore il servizio merci,prima dell'introduzione delle locomotive D 345 FS era invece affidato alle locomotive 640 FS,che svolgevano contemporaneamente anche servizio viaggiatori.

Note

  1. ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su rfi.it. URL consultato il 17 giugno 2012. Formato sconosciuto: PDF (aiuto)
  2. ^ a b c redazionale, Servizio con autobus sulle ferrovie a bassa frequentazione, in Piemonte Informa, 16 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2012.
  3. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
  4. ^ Silvia Adorno, Chiusure in Piemonte, in "I Treni" n. 351 (settembre 2012), pp. 14-19

Bibliografia

  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo linea 14

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