Carlo Maria Martini
Carlo Maria Martini (Torino, 15 febbraio 1927 – Gallarate, 31 agosto 2012) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. Biblista ed esegeta, è stato arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002. Oltre ad essere stato un uomo di cultura teologica fu anche uomo del dialogo tra le religioni, a cominciare dall’ebraismo, i cui fedeli amava definire “fratelli maggiori”. Fu soprannominato "cardinale del dialogo".[1]
| Carlo Maria Martini, S.J. cardinale di Santa Romana Chiesa  | |
|---|---|
| Pro veritate adversa diligere | |
| Incarichi ricoperti | Cardinale presbitero di Santa Cecilia Arcivescovo di Milano  | 
| Nascita | 15 febbraio 1927, Torino | 
| Ordinazione sacerdotale | 13 luglio 1952 dal cardinale Maurilio Fossati | 
| Consacrazione ad arcivescovo | 6 gennaio 1980 da papa Giovanni Paolo II | 
| Creazione a cardinale | 2 febbraio 1983 da papa Giovanni Paolo II | 
| Morte | 31 agosto 2012, Gallarate | 
| Firma | |
Biografia
Sacerdote e biblista
Nacque a Torino il 15 febbraio 1927, da Leonardo Martini, un ingegnere torinese originario di Orbassano (dove si recò come sfollato in tempo di guerra) e da Olga Maggia. Venne battezzato una settimana dopo la nascita nella parrocchia Immacolata Concezione di Borgo San Donato,[2] il quartiere dove trascorse anche l'infanzia e l'adolescenza.
Sviluppò sin da giovanissimo interessi biblici:
Nel 1944 all'età di 17 anni entrò nella Compagnia di Gesù presso la casa religiosa dei gesuiti di Cuneo. Compì gli studi presso l'Istituto Sociale di Torino e ricevette l'ordine sacro il 13 luglio 1952 a Chieri nella Chiesa di Sant'Antonio dal cardinale Maurilio Fossati, arcivescovo di Torino.
Circa la propria vocazione, dichiarò poi:
Conseguì il dottorato in teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1958, con una tesi dal titolo Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti. Nel 1964 cura una nuova edizione del Nuovo Testamento in greco e latino. Dopo aver insegnato nella Facoltà teologica di Chieri, tornò a Roma e, nel 1966, si laureò in Sacra Scrittura summa cum laude al Pontificio Istituto Biblico con l’importante tesi "Il problema della recensionalità del codice B alla luce del papiro Bodmer XIV", pubblicata nello stesso anno. Proseguì gli studi in Sacra Scrittura sempre presso il Pontificio Istituto Biblico, dove nel 1962 gli venne assegnata la cattedra di critica testuale e il 29 settembre 1969 venne nominato rettore, incarico che manterrà fino al 1978. Dal 1974 al 1980 ha fatto parte della Pontificia commissione biblica internazionale. Il 18 luglio del 1978 papa Paolo VI lo nominò magnifico rettore della Pontificia Università Gregoriana succedendo a padre Hervé Carrier. Nella Quaresima dello stesso anno venne inoltre invitato dal papa a predicare il ritiro annuale in Vaticano.
Arcivescovo di Milano
Insediamento e primi anni
Nominato arcivescovo di Milano il 29 dicembre 1979 da papa Giovanni Paolo II, venne da lui consacrato nella basilica di San Pietro il 6 gennaio successivo. Il 10 febbraio 1980 fece l'ingresso a piedi nella diocesi ambrosiana, dicendo "Vengo da lontano, come Paolo, con titubanza", succedendo al cardinale Giovanni Colombo.
Nel 2001, ricordando il suo ingresso a Milano nella lettera pastorale "Sulla tua parola", scriverà:
Fin dall'inizio la sua attività pastorale venne caratterizzata dalla ricerca di un contatto personale con tutte le realtà umane della diocesi, con passeggiate solitarie nelle vie cittadine, arrivando a festeggiare il suo primo onomastico servendo la minestra ai "barboni" nel rifugio di fratel Ettore sotto la stazione centrale.[7] Ritornò da fratel Ettore nel 2000, due anni prima di salutare la città.
Nel 1980, il suo primo anno da vescovo, caddero uccisi dai brigatisti il magistrato Guido Galli e il giornalista del Corriere della sera, Walter Tobagi. Lui celebrò i funerali e nello stesso tempo disse sì alla richiesta di battezzare i due gemelli di Giulia Borrelli, terrorista di prima Linea che era in carcere per aver sparato a un uomo.[8]
Nel novembre dello stesso anno avviò nella diocesi la pratica della Scuola della Parola, ricalcata sulla Lectio divina, per insegnare a «leggere un testo biblico usato nella liturgia, per gustarlo nella preghiera e applicarlo alla propria vita».[9]
Più volte, nel primi anni, è stato sul punto di rinunciare di fronte al peso delle responsabilità. In quel periodo lavorava tantissimo. A volte andò anche a trovare in segreto famiglie bisognose della città, fermandosi a cena da loro, servendo a tavola e chiedendo anche di lavare i piatti. Approfittò anche del breve periodo di anonimato, dato che all'inizio era quasi uno sconosciuto, per passeggiare in città o andare a comprare il giornale.[10]
Gli anni del terrorismo
Il 2 febbraio 1983 papa Giovanni Paolo II lo creò cardinale con il titolo di Santa Cecilia.
Sempre nel 1983 fu scelto come interlocutore dai militanti di Prima Linea in una "conferenza di organizzazione" che si tenne nel carcere Le Vallette di Torino, dove erano concentrati la gran parte degli imputati del "maxiprocesso" che era in corso contro l'organizzazione, che decisero di far consegnare proprio all'arcivescovo Carlo Maria Martini le armi ancora in disponibilità dei piellini rimasti liberi.[11] Il 13 giugno 1984 uno sconosciuto si presentò nell'arcivescovado di Milano al segretario di Martini e abbandonò sul tavolo tre borse contenenti le ultime armi dell'organizzazione terroristica.[12] Secondo Sergio Segio, "quel gesto generoso di Martini sicuramente accelerò la fine della lotta armata e contribuì a dare speranza e un nuovo progetto a migliaia di giovani incarcerati".[13]
È del novembre 1986 il grande convegno diocesano ad Assago sul tema del "Farsi prossimo", dove viene lanciata l'iniziativa delle Scuole di formazione all'impegno sociale e politico.[14] Al Sinodo mondiale dei laici, sempre nello stesso anno, tenne un intervento durissimo sulle degenerazioni dei movimenti, sulla loro autoreferenzialità rispetto alla Chiesa. Per Martini Vangelo e potere sono sempre stati incompatibili, quasi inconciliabili.[senza fonte]
La Cattedra dei non credenti e il dialogo con l'Islam
Nel 1986 divenne presidente del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa, carica che manterrà fino al 1993. Nel 1987 avviò nell'arcidiocesi l'iniziativa, conclusasi nel 2002, della Cattedra dei non credenti, occasione di incontro e di dialogo tra cristiani e non credenti, rivolta nelle intenzioni di Martini a tutti i "pensanti" senza distinzione di credo.[15]
Nel tradizionale Discorso alla Città del giorno di Sant’Ambrogio del 1990 stupì tutti i presenti dedicando tutto l’intervento al tema civile e spirituale del rapporto tra "i milanesi e l'Islam". Raccomandò alla comunità civile in vista di una necessaria "integrabilità" di trasmettere con forza ai nuovi venuti la consapevolezza di non potersi appellare ai principi della legge islamica per ottenere spazi e prerogative giuridiche specifiche in un regime di laicità, sollecitando l'accoglienza e il dialogo.[16]
Nel 1993, Helmut Kohl fu invitato da Mino Martinazzoli e Pierluigi Castagnetti in Italia. Il cancelliere pose come condizione una cena in arcivescovado, durante la quale Kohl e Martini parlarono tutto il tempo di teologia, non di politica, e in tedesco. Il cancelliere tedesco rimase affascinato dal cardinale italiano tanto che considerava Martini un cardinale seriamente papabile e uno dei pastori più consapevoli e attrezzati per affrontarne la enorme portata.[17]
Il 4 novembre 1993 Martini convocò il 47º sinodo diocesano di Milano,[18] che si concluse nel 1995.
Massimo propulsore dell'ecumenismo tra le varie Chiese e confessioni cristiane da parte cattolica, sollecitò a Milano la fondazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese Cristiane. Al contempo promosse in maniera coraggiosa rispetto al magistero il dialogo tra Cristianesimo ed ebraismo, segnando in materia una svolta non solo a Milano e in Italia, ma in Europa e in Occidente; in questo campo trovò la piena collaborazione e adesione da parte di intellettuali come Paolo De Benedetti e il Rabbino Capo di Milano, Giuseppe Laras.
Verso il 2000
Nel 1997 presiedette le celebrazioni del sedicesimo centenario della morte di Sant'Ambrogio, patrono dell'arcidiocesi di Milano. Nell'ottobre del 1999 partecipò come membro al sinodo dei vescovi europei. Proprio a questo sinodo evocò “il sogno di una Chiesa giovane” e propose la creazione di un nuovo concilio per discutere sui problemi più spinosi, tra cui la posizione delle donne nella società e nella Chiesa, la questione della sessualità e la partecipazione dei laici nella disciplina cattolica del matrimonio.
Il 23 novembre 2000 papa Giovanni Paolo II lo nominò accademico onorario della Pontificia accademia delle scienze.[20]
Sempre nel 2000 nacque il Natale degli Sportivi, un tradizionale appuntamento fortemente voluto da Martini, che a ogni vigilia di Natale riunisce attorno all’Arcivescovo l’intero mondo sportivo diocesano, professionistico e non.
Il 7 dicembre 2001 inaugurò il Museo diocesano di Milano situato presso i Chiostri di Sant'Eustorgio, parte dell'antico convento domenicano, restituito alla città dopo un lungo periodo di restauro.
Arcivescovo emerito
L'11 luglio 2002 vennero accettate dal papa le dimissioni per sopraggiunti limiti di età, presentate secondo le norme del Codice di diritto canonico al compimento dei 75 anni. Alla cattedra di Ambrogio, diventato arcivescovo emerito, gli successe il cardinale Dionigi Tettamanzi. Nello stesso anno viene insignito, nella cerimonia per la consegna dell'Ambrogino d'oro, della Grande Medaglia d'oro del comune di Milano.[21][22]
Il periodo a Gerusalemme
Dal 2002 al 2007 il cardinale Martini visse prevalentemente a Gerusalemme, dove riprese gli studi biblici: a 75 anni ha ritradotto il papiro Bodmer, uno dei più antichi manoscritti biblici a noi pervenuti, contenente la Prima e la Seconda lettera di Pietro. Sono stati, poi, anni di preghiera intensa per la pace, nel periodo più duro della Seconda intifada.[23]
Il desiderio così forte di ritornare a Gerusalemme fu raccontato da Martini stesso in un'intervista concessa a "Il mio novecento", un programma della Rai, in cui disse di aver rischiato di venire letteralmente seppellito dalla Terra Santa. Capitò ai pozzi di El Gib, reperti del tempo del Re Salomone, allora appena riscavati dagli archeologi.
In questi anni, ogni sera, dopo la messa che celebrava al Pontificio Istituto Biblico, la residenza dei gesuiti, incontrava personalmente molti pellegrini. Era solito passeggiare con il panama bianco e un bastone elegante nella città vecchia, tra la Porta di Damasco e quella di Jaffa, un itinerario che compiva spesso per recarsi dalla casa dei gesuiti biblisti al Santo Sepolcro.
In quanto cardinale elettore, partecipò al conclave del 2005 che elesse papa il cardinale Joseph Ratzinger, con il nome di Benedetto XVI. In tale occasione, venne indicato dai media come uno dei papabili, sostenuto dall'"ala progressista" del collegio cardinalizio.[24][25] Secondo un resoconto di quel conclave fornito da un cardinale anonimo e raccolto dal vaticanista Lucio Brunelli, il cardinal Martini tuttavia avrebbe ottenuto meno consensi del previsto e il duello sarebbe stato tra Ratzinger e Bergoglio.[26]
Il 15 febbraio 2007 in occasione dell'ottantesimo genetliaco del cardinale Martini, in base a quanto disposto dal motu proprio Ingravescentem Aetatem di Paolo VI del 1970, decaddero tutti gli incarichi ricoperti nella Curia romana e con essi il diritto di entrare in Conclave.
Per ricordare gli anni da lui trascorsi a Gerusalemme e per il suo impegno per il dialogo con il mondo ebraico, sulle sponde del Lago Tiberiade, è sorta una foresta a lui dedicata, inaugurata a giugno 2013.[27][28]
Il ritorno in Italia
Rientrò in Italia definitivamente nel 2008 e si stabilì presso l'Aloisianum, la casa dei gesuiti a Gallarate dove aveva studiato da giovane, per curare la malattia di Parkinson da cui fu affetto,[29] malattia che rapidamente lo costrinse al silenzio e all'immobilità.[30]
Dal 28 giugno 2009 il cardinale curò con cadenza mensile una rubrica dedicata alla fede sul quotidiano italiano Corriere della Sera, rispondendo alle domande poste dai lettori. Mantenne la rubrica fino al 24 giugno 2012.[31]
Nel marzo 2010, in tema alle vicende sulla pedofilia nella Chiesa cattolica, alcune agenzie e testate riportarono un suo pronunciamento favorevole al ripensamento dell'obbligo di celibato dei preti.[32] In un comunicato diffuso però dall'arcidiocesi di Milano, egli smentì queste dichiarazioni, spiegando che anzi ritenne «una forzatura coniugare l'obbligo del celibato per i preti con gli scandali di violenza e abusi a sfondo sessuale».[33]
Malattia e morte
Il cardinal Martini fu affetto da malattia di Parkinson per circa 16 anni. Non lo tenne nascosto ma, anzi, lo dichiarò apertamente e negli ultimi anni partecipò anche ai convegni sulla malattia.[34]
Nel 2008, dopo 6 anni a Gerusalemme, rientrò in Italia. Il ritorno al suo paese non fu legato alla malattia, considerando che le sue condizioni di salute erano ancora discrete. Negli ultimi anni le sue visite e i suoi impegni erano diminuiti per l'impossibilità di comunicare. Per parlare era costretto a far ricorso a un piccolo amplificatore e all’aiuto dei collaboratori. Ciononostante, il 2 giugno 2012 ha potuto incontrare papa Benedetto XVI, in visita a Milano per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie, per un breve colloquio in una saletta dell’arcivescovado. Nonostante la malattia non ha fatto mai mancare i suoi interventi sui media toccando temi attualissimi e spesso discordando con quelli del Vaticano.[35]
Nel tardo pomeriggio di uno dei primi giorni del maggio 2012, l'amico rabbino Giuseppe Laras si recò, accompagnato dall'assistente Vittorio Robiati Bendaud da Mons. Gianantonio Borgonovo (gli unici testimoni dell'evento), a salutare il Cardinale Carlo Maria Martini. Al momento del congedo, unica volta nella storia, il rabbino Laras prese tra le sue mani la testa dell'anziano cardinale ed amico e in ebraico recitò la benedizione sacerdotale (vd. Libro dei Numeri); al termine, Martini raccolse le forze, prese la testa del rabbino tra le sue mani e, imponendogliele, recitò la medesima benedizione.
Dopo un'ultima crisi cominciata a metà agosto 2012 non è più stato in grado di deglutire né cibi solidi né liquidi. Giovedì 30 agosto 2012 l'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha annunciato l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, invitando i fedeli dell'intera arcidiocesi e quanti hanno avuto modo di conoscerlo e l'hanno caro a pregare per lui[36].
Ha rifiutato l'accanimento terapeutico e si è spento a Gallarate alle 15:45 di venerdì 31 agosto 2012.[37] Si è spenta un’importante figura della Chiesa e un’inesauribile fonte di cultura, attenta anche al progresso dei tempi e all’esigenza costante del confronto con e tra persone differenti per fede, etnia e formazione intellettuale; parole che sono trasparse anche nel messaggio di papa Benedetto XVI e in un'intervista del cardinale Gianfranco Ravasi rilasciata a Radio Vaticana.
La salma del cardinal Martini, vestita con la veste della messa di Resurrezione con la croce pettorale, la mitria, il pastorale e il pallio, venne composta sabato 1º settembre sotto l'altare maggiore.[38] Sono state oltre 200.000 le persone che fino a lunedì pomeriggio, durante la camera ardente allestita in Duomo e aperta giorno e notte, hanno sfilato davanti alla salma, formando due lunghe code inizianti da piazza della Scala.[39]
I funerali sono stati celebrati dall'arcivescovo di Milano Angelo Scola, lunedì 3 settembre, alle ore 16, nel Duomo di Milano: 21.000 le persone partecipanti (delle quali 15.000 in Piazza Duomo), 12 cardinali, 38 vescovi, 1.200 sacerdoti.[40]Tra le autorità civili, hanno partecipato il presidente del Consiglio Mario Monti con i ministri Andrea Riccardi, Lorenzo Ornaghi, Piero Giarda, Renato Balduzzi; Rosy Bindi vicepresidente della Camera dei Deputati e 30 parlamentari. Inoltre, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, altri 35 sindaci o loro rappresentanti, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi e Piero Bassetti che fu il primo presidente della Regione Lombardia.[41] Era presente anche l'ex brigatista Sergio Segio che conobbe Martini negli anni del terrorismo.[42] A mezzogiorno, non potendo partecipare alla funzione pomeridiana delle esequie in Cattedrale, si sono ritrovate in piazza Fontana, di fronte al Palazzo Arcivescovile, quasi trecento persone appartenenti alla Comunità Ebraica di Milano, per recitare i Salmi (dal 120 al 150) in memoria dell'amico Cardinale. A guidare la commossa preghiera l'amico rabbino Giuseppe Laras, assieme ai rabbini Richetti, Arbib e Sciunnak. Erano presenti a questo momento, unico nella storia, la sorella di Carlo Maria Martini, Maris Martini Facchini, i giornalisti Gad Lerner e Stefano Jesurum, l'intellettuale e psicologo David Meghnagi e il vicepresidente delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach.
In Duomo, la funzione si è aperta con la lettura di un messaggio di Benedetto XVI letto dal cardinale Angelo Comastri, suo vicario generale, in cui si dice vicino ai familiari ricordando quanto il compianto Martini amasse le Sacre Scritture e avesse sempre insegnato la Parola di Dio, avvicinandola ai credenti e non, quanto fosse stato disponibile all’incontro con tutti e particolarmente vicino alle persone smarrite e sofferenti.[43]
Al termine dei funerali è stato sepolto in forma privata in Duomo, come i suoi tre predecessori Alfredo Ildefonso Schuster, San Carlo Borromeo e Giovanni Colombo, davanti all'altare del Crocifisso di San Carlo.[44], luogo della sepoltura già concordato con l'arciprete del Duomo a giugno.[45] Sulla lapide le parole scelte del salmista "Lampada ai miei passi la tua Parola, luce sul mio cammino". La tomba è stata resa visitabile già il giorno successivo le esequie. Ogni ora, secondo le stime degli addetti alla sicurezza, vengono accesi più di 700 ceri. Un numero di gran lunga superiore alle giornate in cui il flusso di turisti e di fedeli in visita alla cattedrale è consistente.[46]
Come era noto ai più, il Cardinale Martini avrebbe voluto essere sepolto in Terra Santa. A fine novembre, in forma strettamente privata, è stata posta l'epigrafe definitiva a chiusura del suo sepolcro. Il rabbino Giuseppe Laras ha fatto giungere da Israele due sacchetti di terra, contenenti polvere della terra di Eretz Israel, affinché quest'estremo anelito e desiderio del carissimo amico arcivescovo trovasse, in qualche modo, effettiva realizzazione. La terra di Israele, difatti, è stata posta nella tomba di Martini, sotto la lapide, assieme a due pergamene (una in ebraico -firmata da Laras e vergata a mano dal rabbino e scriba Elia Richetti- e l'altra in latino -firmata dall'Arciprete del Duomo, Mons. Luigi Manganini) che rendessero conto di quest'accadimento straordinario e unico nella storia di ebraismo e cristianesimo.
Il 4 settembre 2012 è stato aperto il suo testamento: i suoi averi, cioè i suoi diritti d'autore, vanno alla Compagnia di Gesù, gli oggetti personali vanno ai familiari e alle persone che gli furono più vicine e i suoi oggetti legati all'episcopato lasciati al Duomo di Milano.[47]
Il 2 novembre 2012 il nome di Martini viene iscritto al Famedio insieme a quelli dei "Grandi di Milano", fra cui il giornalista Giorgio Bocca e lo schermitore Edoardo Mangiarotti.[48] Il 31 agosto 2013, in occasione del primo anniversario della morte del Card. Martini, viene presentata a Papa Francesco la neonata Fondazione Carlo Maria Martini dal provinciale dei gesuiti d’Italia Carlo Casalone, che ne ha illustrato il senso e le finalità.
Il rapporto con il cardinale Ratzinger
Il biblista Carlo Maria Martini e l'allora cardinale teologo Joseph Ratzinger hanno sempre avuto rapporti cordiali. Si conobbero personalmente a Roma nell'agosto 1978 quando, alla morte di Paolo VI l'allora arcivescovo di Monaco e Frisinga trascorse nella Capitale le settimane del preconclave.
Da biblista dedicò in questi anni alcune recensioni ai due volumi dell'opera "Gesù di Nazaret" firmati da Benedetto XVI.[49]
Il 29 luglio 2007 Martini in un'intervista sulle pagine culturali del quotidiano economico Il Sole 24 ore criticò il motu proprio Summorum Pontificum con il quale papa Benedetto XVI liberalizzò la celebrazione della messa con il rito tridentino, apprezzando però «la volontà ecumenica a venire incontro a tutti» mostrata dal papa.[50][51]
L’ultimo incontro con Benedetto XVI risale al 2 giugno 2012, in occasione della visita a Milano del Pontefice per l’Incontro Mondiale delle Famiglie.
Il pensiero
Il pensiero del cardinale Martini fu sempre caratterizzato dal primato dato alla Parola di Dio, tanto nella sua dimensione contemplativa e orante quanto nella sua capacità di confrontarsi e dialogare con le esigenze e i problemi della vita quotidiana. Per questo, durante gli anni del suo mandato trattò a fondo anche i temi del lavoro, della giustizia, della solidarietà, della tolleranza. Fu uno dei principali sostenitori della necessità della Chiesa Cattolica di dialogare con le altre religioni e con i non credenti.[52]
La situazione della Chiesa moderna
Nel libro "Colloqui notturni a Gerusalemme", pubblicato nel 2009, affermò la necessità di una Riforma della Chiesa:
Inoltre, nella sua ultima intervista dell'8 agosto 2012[54] Martini analizzò la situazione della Chiesa, affermando:
Ricercò le motivazioni senza fuggirne, senza tirarsi indietro dalla sacra istituzione, trovando anche esempi e possibili rimedi contro tale affaticamento:
La posizione sull'omosessualità
Martini espresse più volte una posizione che secondo molti commentatori era di apertura verso il riconoscimento delle coppie omosessuali.[55][56][57][58] In particolare, in un confronto con Ignazio Marino affermò:
Espresse contrarietà verso il matrimonio fra persone dello stesso sesso:
Martini espresse altresì una valutazione problematica del rapporto di coppia fra persone dello stesso sesso,[62] prefigurando per loro, secondo la dottrina cattolica dalla quale non si discostò mai su questo tema, una semplice
Martini affermò anche che non osò mai pensare di porre in atto azioni di discriminazione delle coppie o delle persone omosessuali, o di chiedere allo Stato di fare altrettanto.[64] Tale posizione fu ribadita anche nel suo ultimo libro, Il vescovo:
La diffusione dell'HIV
Nel colloquio con il professor Marino, pubblicato il 21 aprile 2006 ne L'Espresso,[65] affermò che le cifre sulla diffusione del virus dell'immunodeficienza umana destano smarrimento e desolazione:
Il cardinale sembrò aprire alla possibilità dell'uso del profilattico per la limitazione della diffusione del virus:
Tuttavia si interrogò più centralmente se fosse responsabile da parte dell'istituzione religiosa favorire tale metodologia in luogo di un comportamento più responsabile:
Infine concluse che la valutazione di ogni caso locale permetterebbe una più efficace lotta alla sindrome, evitando un atteggiamento non responsabile.
Le posizioni sulla nascita e la fine della vita
Sull'aborto
Sulla questione dell'aborto manifestò comprensione per chi si decide ad una scelta, che, tuttavia, Martini stentava ad approvare:[66]
Sull'eutanasia
Ignazio Marino, che discusse per lungo tempo di temi bioetici con Martini, scrive che il cardinale aveva trovato nella lettura del Qoelet indicazioni di riflessione su questi argomenti, affermando che il testo biblico invita ad accettare i limiti della nostra conoscenza, indica che "viviamo anche alla fine della vita" e quindi si ha diritto a rinunciare a cure valutate "sproporzionate, come la nutrizione artificiale".[67]
Il cardinale Martini disse:
L'eutanasia, secondo Martini è:
Martini ha sempre sollecitato l’elaborazione di una normativa che da una parte consentisse la possibilità del rifiuto delle cure e dall’altra proteggesse il medico da eventuali accuse, come quella di omicidio del consenziente o di aiuto al suicidio.[69] Nel suo scritto "Diaologo sulla vita", pubblicato su L'Espresso nell'aprile 2006, sostenne che l'eutanasia:
Adozione per i single
Sull'adozione per i single affermò:
Opere
Gli scritti di Martini sono numerosissimi: spaziano dalle ricerche biblico-esegetiche, alla pubblicazione di conferenze e relazioni a convegni, agli scritti pastorali, alla trascrizione di meditazioni tenute in occasione di ritiri ed esercizi spirituali. È l'unico porporato italiano a cui è stato dedicato un Meridiano da parte della casa editrice Mondadori.
- Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti, Roma, Libreria Editrice dell'Universita Gregoriana, 1959.
 - Poesie, Milano, U. Mursia A.P.E. Coricelli, 1961.
 - Il Vangelo di S. Giovanni. Problemi generali di introduzione e di teologia, con Mauro Laconi, Treviso, Editrice Trevigiana, 1962.
 - Il messaggio della salvezza. Corso completo di studi biblici, I, Introduzione generale, con Piero Bonatti, Torino-Leumann, Elle Di Ci, 1964.
 - Atti degli apostoli, a cura di e con Nereo Venturini, Venezia, Missioni, 1965.
 - Il problema della recensionalità del codice B alla luce del papiro Bodmer XIV, Roma, Pontificio Istituto Biblico, 1966.
 - Gli esegeti del tempo di Galileo, in Nel quarto centenario della nascita di Galileo Galilei, Milano, Vita e Pensiero, 1966.
 - I Vangeli. Storia o leggenda?, Roma, AVE, 1968.
 - Se non vi manterrete fedeli non resterete salvi, in Il cristano e la vita di fede, Roma, AVE, 1970.
 - Farsi prossimo. La carità, oggi nella nostra società e nella Chiesa, Milano, Centro Ambrosiano di Documentazione e Studi religiosi, 1975.
 - L'itinerario spirituale dei dodici nel Vangelo di Marco, Roma, Centrum Ignatianum Spiritualitatis, 1976.
 - Gli esercizi ignaziani alla luce di S. Giovanni, Roma, Centrum Ignatianum Spiritualitatis, 1976.
 - Gli esercizi ignaziani alla luce di S. Matteo, Cagliari, Società poligrafica sarda, 1977.
 - Gli esercizi spirituali di S. Ignazio alla luce di S. Luca, Roma, Stella matutina, 1977.
 - Riflessioni pastorali sul giorno del Signore, con altri, Leumann, Elle Di Ci, 1977.
 - Vita di Mosè, vita di Gesù, esistenza pasquale, Roma, Centrum Ignatianum Spiritualitatis, 1979.
 - La dimensione contemplativa della vita. Lettera al clero e ai fedeli dell'Archidiocesi ambrosiana per l'anno pastorale 1980/81, Milano, Centro Ambrosiano documentazione e studi religiosi, 1980.
 - L'evangelizzatore in San Luca. Meditazioni, Milano, Ancora, 1980.
 - Il nostro cammino sacerdotale. Lettera dell'Arcivescovo al clero per il giovedì santo 1980. "Dalla coscienza battesimale alla coscienza presbiteriale", Milano, Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi, 1980.
 - La parola di Dio alle origini della Chiesa, Roma, Università Gregoriana Editrice, 1980.
 - Parola di Dio e vita quotidiana, Torino, Marietti, 1980. ISBN 88-211-8509-5.
 - Il problema storico della risurrezione negli studi recenti, Roma, Libreria editrice dell'Università Gregoriana, 1980.
 - Il Vangelo secondo Giovanni nell'esperienza degli esercizi spirituali, Roma, Borla, 1980.
 - Il vangelo alle sorgenti. Meditando ad Assisi il Discorso della Montagna, Milano, Ancora, 1990. ISBN 88-7610-332-5
 - Il vino nuovo. Meditazioni per le famiglie, Casale Monferrato, Piemme, 1992. ISBN 88-384-1772-5
 - Il discorso della montagna. Meditazioni, Milano, Mondadori 2006. ISBN 88-04-56158-0
 - Liberi di credere. I giovani verso una fede consapevole, Milano, In dialogo, 2009. ISBN 978-88-8123-546-9
 - Conversazioni notturne a Gerusalemme. Sul rischio della fede, intervista di Georg Sporschill, Milano, Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-58391-2
 - Le ali della libertà. L'uomo in ricerca e la scelta della fede. Meditazioni sulla Lettera ai Romani, Milano, Piemme, 2009. ISBN 978-88-566-0552-5
 - Qualcosa di così personale. Meditazioni sulla preghiera, Milano, Mondadori, 2009. ISBN 978-88-04-59468-0
 - Siamo tutti nella stessa barca (con Luigi Maria Verzé), Milano, Editrice San Raffaele, 2009. ISBN 9788886270908
 - Una parola per te, Milano, Editrice San Raffaele, 2010. ISBN 9788896603048
 - Ricerca e carità. Due voci a confronto su scienza e solidarietà (con Giulio Giorello), Milano, Editrice San Raffaele, 2010. ISBN 9788896603208
 - Le ragioni del credere. Scritti e interventi, a cura di Ferruccio Parazzoli, Marco Garzonio, Damiano Modena e Virginio Pontiggia, Milano, Mondadori, 2011. ISBN 9788804611271
 - Il vescovo, Torino, Rosenberg & Sellier, 2011. ISBN 9788878851382
 - Parlate con il cuore, Milano, Rizzoli, 2012. ISBN 9788817060844
 - Vi porto nel cuore, Alba, Edizioni San Paolo, 2012. ISBN 9788821576799
 
Onorificenze
Accademiche
— Pontificia Università Salesiana, Roma 17 gennaio 1989[70]
— Università Vita-Salute San Raffaele, Milano 13 ottobre 2006[72][73]
Italiane
- Nel 2010 vinse il Premiolino, ambito riconoscimento giornalistico.
 
Straniere
Genealogia episcopale
- Cardinale Scipione Rebiba
 - Cardinale Giulio Antonio Santorio
 - Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
 - Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
 - Cardinale Ludovico Ludovisi
 - Cardinale Luigi Caetani
 - Cardinale Ulderico Carpegna
 - Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri Degli Albertoni
 - Papa Benedetto XIII, O.P.
 - Papa Benedetto XIV
 - Papa Clemente XIII
 - Cardinale Enrico Benedetto Stuart
 - Papa Leone XII
 - Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
 - Cardinale Camillo Di Pietro
 - Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
 - Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
 - Arcivescovo San Józef Bilczewski
 - Arcivescovo Bolesław Twardowski
 - Arcivescovo Eugeniusz Baziak
 - Papa Giovanni Paolo II
 - Cardinale Carlo Maria Martini, S.J.
 
Note
- ^ Morto il cardinale del dialogo, in Rai.it, 31 agosto 2012.
 - ^ Concittadini celebri
 - ^ Da un'intervista trasmessa nel documentario Correva l'anno: Carlo Maria Martini – il cardinale del dialogo, Rai 3, 21 marzo 2011.
 - ^ Dall'intervista contenuta in Enzo Biagi, Quante storie, Rizzoli, Milano, 1989, p. 103. ISBN 88-17-85322-4.
 - ^ Martini, la parola e il dolore
 - ^ Carlo Maria Martini, Lettera pastorale per l'anno 2001-2002 Sulla tua parola, pagina 2
 - ^ Vecchi Gian Guido, E una volta mise il grembiule al vescovo Martini 21 agosto 2004, Corriere della Sera
 - ^ Martini:il segno di 22 anni sulla Chiesa Ambrosiana, in Il Giornale, 1º settembre 2012.
 - ^ Carlo Maria Martini, In principio era la parola. Lettera pastorale per l'anno 1981-1982, 1981
 - ^ Si spegne la voce del cardinale Martini, in Vatican Insider, 1º settembre 2012.
 - ^ Martini: ex terrorista racconta, "le Br gli consegnarono le armi", in Agi.it, 1º settembre 2012.
 - ^ Martini: quando i terroristi gli consegnarono le armi, in Savona news, 1º settembre 2012.
 - ^ Intervista a Sergio Segio, in Diritti globali.it, 2 settembre 2012.
 - ^ Il Convegno di Assago "Farsi Prossimo" 1986, in Incrocinews.
 - ^ G. Barbareschi, R. Spreafico, Il credente e il non credente che è in me, in Incrocinews.
 - ^ Martini guardava così lontano da sembrare sconcertante nel presente, in Linkiesta.it, 1º settembre 2012.
 - ^ Quella cena col cardinale e Kohl, in Pierluigicastagnetti.it, 4 settembre 2012.
 - ^ Niente lettera pastorale ma un Sinodo. Così Martini invita alla ricostruzione, in Corriere della Sera, 09-09-1993.
 - ^ Carlo Maria Martini, Lettera pastorale per l'anno 1999-2000 Quale bellezza salverà il mondo?
 - ^ Martini, il biblista che parlava alla gente, in Ansa.it, 3 settembre 2012.
 - ^ È morto Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, in Gqitalia.it, 31 agosto 2012.
 - ^ Pisapia: "Ha illuminato il cammino di Milano", in Comune di Milano.it, 31 agosto 2012.
 - ^ Martini e Gerusalemme la terra dove avrebbe voluto lasciare il mondo, in Vatican Insider, 31 agosto 2012.
 - ^ Luigi Accattoli, «Ratzinger». «Martini». Nella notte si tratta, in Il Corriere della Sera, 19-04-2005. URL consultato il 15-11-2009.
 - ^ Paolo Conti, Una corsa a due tra il decano e un progressista, in Il Corriere della Sera, 15-04-2005. URL consultato il 15-11-2009.
 - ^ Lucio Brunelli, I segreti del Conclave. "Così vinse Ratzinger", in La Repubblica, 23-09-2005. URL consultato il 15-11-2009.
 - ^ Una foresta in Israele per ricordare Martini, in Vatican Insider, 12 ottobre 2012.
 - ^ Un bosco in Israele per Martini «Ambasciatore di pace», in Il Corriere della Sera, 17 giugno 2013.
 - ^ Gian Guido Vecchi, Il cardinale Martini: sento la morte come imminente, in Il Corriere della Sera, 03-10-2008. URL consultato il 15-11-2009.
 - ^ Fonte: La Repubblica, 11.04.2011, "Il summit sul dopo Tettamanzi fra il Papa e il cardinale Martini"
 - ^ Armando Torno, Il cardinal Martini e il «Corriere», in Corriere della Sera, 25-06-2009.
 - ^ Abusi nella Chiesa, è bufera sul Papa. Martini: ripensare il celibato dei preti, in La Stampa, 28-03-2010.
 - ^ Carlo Maria Martini, Il cardinale Martini e il celibato dei sacerdoti, in Incrocinews, 29-03-2010.
 - ^ Addio al cardinal Martini
 - ^ Carlo Maria Martini, il Cardinale per i non credenti
 - ^ Milano, cardinal Martini si aggrava. L'Arcivescovo Scola: pregate per lui - ilfattoquodiano.it
 - ^ Il cardinale Carlo Maria Martini è morto - Lo ha comunicato l'arcivescovo di Milano Scola
 - ^ Un flusso di 6 mila persone l'ora per Martini «Il Papa deciderà se partecipare ai funerali»
 - ^ Milano, migliaia di fedeli in Duomo per l'ultimo addio al cardinale Carlo Maria Martini
 - ^ Martini, un'eredità a cui continuare ad attingere
 - ^ Le autorità religiose e civili presenti alle esequie di Martini
 - ^ Martini, l'ultimo omaggio
 - ^ I funerali di Carlo Maria Martini.
 - ^ Riposa in Duomo all'altare del Crocifisso di San Carlo
 - ^ Card. Martini: arciprete Duomo, abbiamo scelto insieme la sepoltura qui
 - ^ L'affetto non si ferma: fedeli in Duomo a pregare sulla tomba di Martini
 - ^ Aperto il testamento di Martini "Al Duomo gli oggetti vescovili"
 - ^ Giorgio Bocca e Carlo Maria Martini al Famedio tra i grandi di Milano
 - ^ Il rapporto con Benedetto XVI
 - ^ Luca Saitta, Martini: Non celebrerò la messa in latino, in La Repubblica, 30-07-2007. URL consultato il 15-11-2009.
 - ^ In dottrina e in conclave era l'anti-Ratzinger
 - ^ Il cardinale del dialogo
 - ^ “Avevo sogni sulla Chiesa, ora prego per la Chiesa”
 - ^ Ultima intervista al Cardinal Martini
 - ^ Apertura di Martini sulle coppie gay
 - ^ Il Cardinal Martini: unioni gay e profilattici, perché nò?
 - ^ Martini, visioni scomode su gay e profilattici
 - ^ Apertura di Martini sulle coppie gay
 - ^ il Cardinal Martini: io e i gay
 - ^ Carlo Maria Martini e le coppie gay
 - ^ Ignazio Marino - Carlo Maria Martini, Credere e conoscere. Un confronto sui temi etici contemporanei, Einaudi, Torino 2012. La sezione sull'omosessualità è ripubblicata integralmente online dal Corriere della Sera: Ignazio Marino - Carlo Maria Martini, Martini: il valore di un legame tra persone dello stesso sesso, "Corriere della Sera", 23 marzo 2012, pp. 52-53.
 - ^ Per una critica a queste prese di posizione si veda: Dario Accolla, Martini comunque era omofobo. poi, pace all'anima sua, "Elfobruno", 1º settembre 2012; Alessandro Paesano, Il cardinal Martini e il provincialismo delle persone lgbt(qi): moriremo vaticani?, "Elementi di critica omosessuale", 2 settembre 2012.
 - ^ Ignazio Marino - Carlo Maria Martini, Credere e conoscere, cit., Ibidem.
 - ^ Orazio La Rocca, Martini: Gli omosessuali? Ascolto e comprensione, La Repubblica, 22 febbraio 2012
 - ^ Versione completa del colloquio tra il cardinal Martini e il professor Marino - L'Epsresso, 21 aprile 2006
 - ^ Sulle questioni più "calde" della società e della Chiesa, la voce coraggiosa e profetica del card. Martini
 - ^ Vedi introduzione di Marino in Rinaldi, 2012
 - ^ Martini sull'eutanasia
 - ^ È morto il cardinale Carlo Maria Martini
 - ^ Sito della Pontificia Università Salesiana
 - ^ Gesuiti in Italia, p. 248
 - ^ Sito Fondazione San Raffaele
 - ^ Motivazione del conferimento dal sito della Fondazione del San Raffaele
 - ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
 
Bibliografia
- Giovanni Valentini, Un certo Carlo Maria Martini, Milano, Sperling & Kupfer, 1984.
 - Marco Garzonio, Cardinale a Milano in un mondo che cambia: nella testimonianza di Carlo Maria Martini, Milano, Rizzoli, 1985.
 - Marco Garzonio, Carlo Maria Martini, Torino, Edizioni San Paolo, 1993.
 - Marco Garzonio, Il Cardinale: Il valore per la chiesa e per il mondo dell'episcopato di Carlo Maria Martini, Milan, Mondadori, 2002.
 - Gianfranco Ravasi, Martini: le mie tre città. Un colloquio nell'amicizia, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2002.
 - Andrea Tornielli, La scelta di Martini, Alba, Piemme, 2002.
 - Luisa Bove, Carlo Maria Martini. Una voce nella città, Saronno, Monti, 2003.
 - Damiano Modena, Carlo Maria Martini: custode del Mistero nel cuore della storia, Milano, Paoline, 2004.
 - Paolo Sartor, Martini: l'avventura del predicare, Centro Ambrosiano, Milano 2005.
 - Affinché la Parola corra. I verbi di Martini, a cura di Marco Vergottini, Milano, Centro Ambrosiano, 2007.
 - Aldo Maria Valli, Storia di un uomo. Ritratto di Carlo Maria Martini, Ancora Editrice, Milano 2011.
 - Andrea Tornielli, Carlo Maria Martini. Il profeta del dialogo, Piemme, Milano 2012.
 - Aldo Maria Valli, Diario di un addio-La morte del cardinale Carlo Maria Martini, Ancora Editrice, Milano, 2012.
 - Elisa Rinaldi (a cura di), Ho sognato una Chiesa , Aliberti editore, Roma, 2012
 - Enrico Impalà, Il bosco e il mendicante. Vita del cardinal Martini, Edizioni San Paolo, Torino, 2013
 
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Carlo Maria Martini
 - Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo Maria Martini
 
Collegamenti esterni
- Biografia ufficiale
 - Pagina dedicata all'Arcivescovo emerito sul sito dell'arcidiocesi di Milano
 - C.M. Martini presenta il libro Gesù di Nazaret di Joseph Ratzinger (Benedetto XVI) in versione francese (23 maggio 2007, presso la sede dell'UNESCO a Parigi)
 - Dialogo sulla vita Colloquio tra Carlo Maria Martini e Ignazio Marino pubblicato sul settimanale L'Espresso.
 - Videoritratto del cardinale sul sito dell'arcidiocesi di Milano
 
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