La Tempesta sedata, o la burrasca sul lago come la chiamano alcuni testi[1], è uno dei miracoli attributi a Gesù dai vangeli

Il miracolo è raccontato da tutti e tre i Vangeli sinottici: Matteo Matteo 8,23-27[2] Marco Marco 4,35-41[3] Luca Luca 8,22-25[4].

Racconto evangelico

Così si legge nel Matteo:

« Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva.

Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.

I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?». »  ( Matteo 8,23-27, su laparola.net.)

Interpretazione

Il miracolo è ambientato sul mar di Galilea. Anche se è chiamato mare, in realtà si tratta di un lago che si trova al nord di Israele. È luogo di ambientazione di tanti fatti della vita di Gesù. Anche se è un lago pur tuttavia può sviluppare delle forti tempeste. Tali tempeste potevano mettere in difficoltà le fragili imbarcazioni dei pescatori al tempo dei Vangeli.

Il miracolo è un esempio di dominio di Dio sulla natura.

Il mare nella Bibbia è visto sovente come il regno del male. Gesù, calmando la tempesta, dimostra di poter vincere il male.

Il miracolo nell'arte

Il miracolo della tempesta sedata fu fonte d'ispirazione per numerose rappresentazioni artistiche, tra le quali:

Note

  1. ^ Anonimo. La storia sacra; 1881.
  2. ^ Mt 8,23-27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Mc 4,35-41, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Lc 8,22-25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

Voci correlate