AK-47[N 1]
[[File:|frameless|center|260x300px]]Un AK-47 con castello Type 2.
Tipofucile d’assalto
OrigineUnione Sovietica
Impiego
Utilizzatorivedi utilizzatori
Produzione
ProgettistaMikhail Kalashnikov
Data progettazione1947-1948
CostruttoreIzhmash
Date di produzione1949 – in produzione (varianti e modelli modernizzati) [1]
Entrata in servizio1949
Numero prodottocirca 75.000.000 di AK più altri 100.000.000 di varianti e derivati (valori approssimativi, valutazione esatta impossibile) Template:Sfn[2]
Variantivedi varianti
Descrizione
PesoArma senza caricatore:
  • 3,47kg (AK)Template:Sfn
  • 2,93 kg (AKM)Template:Sfn[N 2]
    Caricatore (vuoto):
  • 0,43 kg (primi modelli)Template:Sfn
  • 0,33 kg (acciaio)Template:Sfn
  • 0,25 kg (plastica)[3]
    0,17 kg (versione leggera)Template:Sfn
    Peso delle munizioni:
  • 16,3 g × 30 = 0,49 kg[4]
  • Lunghezza
  • 880 mm (calcio in legno fisso)
  • 875 mm (calcio pieghevole esteso)
  • 645 mm (calcio ripiegato)Template:Sfn
  • Lunghezza canna415 mmTemplate:Sfn (di cui 369 mm rigataTemplate:Sfn)
    Calibro
  • 7,62 mm
  • 5,45 mm
  • 5,56 mm
  • Munizioni
  • 7,62 × 39 mm
  • 5,54 × 39 mm
  • 5,56 × 45 mm NATO
  • Tipo munizioniM43 / M67
    Azionamentooperato a gas, otturatore rotante
    Cadenza di tiro600 colpi al minuto (ciclicoTemplate:Sfn)
  • 40 colpi al minuto (semiautomatico sfn
  • voci di armi da fuoco presenti su Wikipedia

    )

  • 100 colpi al minuto (automaticoTemplate:Sfn)

    |Velocità alla volata = 715 m/sTemplate:Sfn |Tiro utile = 400 m[5]
    300 metri (330 yd) full auto[5] |Gittata massima = |Alimentazione = caricatori standard da 30 colpiTemplate:Sfn (sono disponibili anche varianti lineari da 10, 20, 40 o 75 e 100 colpi a tamburo) |Organi di mira = mire metalliche (regolabili da 100 a 800 m)Template:Sfn |Elevazione = |Velocità elevazione = |Angolo di tiro = |Velocità di rotazione = |Raffreddamento = |Corsa di rinculo = |Tipo di lama = |Tipo di impugnatura = |Tipo di fodero = |Tipo di punta = |Tipo di manico = |Carica = |Peso della carica = |Sviluppi successivi = |Ref = World Guns.ru[6] }}

    L’AK-47 (nome ufficiale Автомат Калашникова 1947 года, Avtomat Kalashnikova 1947 goda) è un fucile d’assalto sovietico a fuoco selettivo operato a gas, camerato per il proiettile 7,62 mm × 39 mm, sviluppato in Unione Sovietica da Mikhail Kalashnikov.

    Il progetto dell’arma risale agli ultimi momenti della Seconda guerra mondiale (1945). Nel 1946, venne consegnato all’esercito il prototipo AK-46 per le prove. Nel 1948 la versione con calcio fisso entrò in servizio presso alcuni reparti specializzati dell’esercito sovietico. Un primo miglioramento dell’arma fu la variante AKS-47 (dove S sta per il russo Складной, skladnoy, “pieghevole”) con calcio pieghevole verso il basso (simile a quello visto sull’MP 40 tedesco). Nel 1949, l’AK-47 venne ufficialmente adottato dalle forze armate sovieticheTemplate:Sfnm e fu adottato da gran parte delle nazioni aderenti al Patto di Varsavia.

    Il prototipo originale fu il primo fucile d’assalto di seconda generazione, dopo il tedesco StG 44[7]. Dopo oltre sessant’anni, l’arma rimane una delle più usate (se non la più usata) nel mondo grazie alla sua affidabilità, economicità e facilità d’uso. È prodotta in diversi paesi e presta servizio in altrettanti (sia nelle mani di forze regolari che non) in tutto il mondo. Inoltre, l’arma è servita come base per un gran numero di varianti. Si stima che il numero totale di AK prodotto superi la produzione totale di tutti gli altri fucili d’assalto del mondoTemplate:Sfn.

    Storia

    Premesse

    Nel campo delle armi moderne, la parola russa автомат (avtomat) fu introdotta nel 1919 per designare un fucile automatico progettato nel 1916 da Vladimir Grigoryevich Fëdorov, che modificò un suo progetto di fucile automatico per creare un’arma capace di fuoco automatico, che fosse però più leggera rispetto alle mitragliatrici allora in servizio[8] . Il Fëdorov Avtomat (la cui produzione ammonta a circa 3.200 esemplari in totale) vide azioni molto limitate durante la Prima guerra mondiale ma fu usato intensamente durante la guerra civile russa. Il Fëdorov Avtomat era camerato per il proiettile 6 x 50 mm SR Arisaka, uno dei proiettili più comuni all’epoca[N 3][10][11][12][13]. Molti storici considerano il Fëdorov Avtomat il primo fucile d’assalto ad aver visto l’azione[13][14][15]; altri, invece, sostengono che la cosa sia stata più un “caso” che un’“intenzione”[16]. Il Fëdorov Avtomat fu ritirato dal servizio attivo negli anni tra il 1925 e il 1928 vista la natura straniera delle munizioni impiegate, difficilmente reperibili dall’Unione Sovietica, sebbene fu possibile vedere l’arma in servizio durante la Guerra d’inverno nel 1940 a causa della mancanza nelle forze russe di armi automatiche[17][18]. Durante la Seconda guerra mondiale avvenne il rimpiazzo definitive con le nuove pistol mitragliatrice, tra cui il famoso PPSh-41. I tentativi sovietici di realizzare nuovi fucili automatici (ad esempio i due fucili AVS-36 e AVT-40) camerati per il 7,62 × 54 mm R fallirono tutti.

    Durante la Seconda guerra mondiale, i tedeschi introdussero il loro nuovo StG 44. Quest’arma, il cui nome (Sturmgewehr) ha poi dato il nome a quella famiglia di armi che viene oggi chiamata d’assalto, era camerata per una nuova tipologia di proiettile intermedio 7,92 × 33 mm Kurz[19]. I sovietici riuscirono a mettere le mani sul primo prototipo dell’arma tedesca, denominata Mkb 42(H), e ad ottenere alcuni esemplari di carabine M1 americane (anch’esse camerate per colpi più piccoli, .30-30). A partire dalle due armi, il 15 giugno 1943 il Commissariato Popolare per gli armamenti dell’Unione Sovietica introdusse il nuovo proiettile 7,62 × 39 mm M43 che entrò in produzione di massa nel 1944[20][21]. Proprio mentre veniva adottato il nuovo proiettile, le autorità sovietiche giunsero alla conclusione della necessità di una nuova classe di armi portatili, e i concorsi per i progetti vennero indetti nel 1944[20].

    Lo sviluppo e la competizione

    Mikhail Kalashnikov cominciò la sua carriera da progettista di armi durante la convalescenza in un ospedale militare a seguito di ferite riportate in azione[2]Template:Sfn. Dopo aver tentato con una pistola mitragliatrice nel 1942Template:Sfn e una mitragliatrice leggera nel 1943Template:Sfn[22], nel 1944 si mise al lavoro su un prototipo che potesse sparare il nuovo proiettile 7,62 × 41 mm (introdotto da Yelizarov e Syomin nel 1943). Kalashnikov presentò una carabina semiautomatica azionata a gas, fortemente influenzata dal Garand americano, ma il progetto non fu all’altezza dell’arma presentata da Simonov, che venne adottata con la denominazione SKS-45[23].

    Nel campo delle armi automatiche, il bando prevedeva condizioni piuttosto ambiziose per un’arma del genere[24]: la canna doveva avere una lunghezza compresa tra i 500 e i 520 mm e il peso non avrebbe dovuto superare i 5 kg (bipiede pieghevole compreso). Nonostante le difficoltà implicite, diversi progettisti sovietici parteciparono alla competizione per l’arma. Tra di essi spiccavano Tokarev, Korovin, Degtyarev, Shpagin, Simonov e PrilutskyTemplate:Sfn. Kalashnikov decise di non partecipare alla competizione[24]. Nel 1944 venne presa in prova l’arma proposta da Aleksei Sudaëv, denominata AS-44 (canna da 505 mm per 5,6 kg di peso). Le prove mostrarono però come l’arma fosse troppo pesante per un comune fante, e Sudaëv fu intimato di alleggerire il suo prototipo: tuttavia, l’operazione minò profondamente l’accuratezza e l’affidabilità dell’arma. Nell’ottobre del 1945, il GAU si risolse nel rinunciare al bipiede integrato; la variante dell’arma originale di Sudaëv in questa configurazione, denominata OAS (Oблегченный Aвтомат Судаева, oblegchennij avtomat Sudaëva, “fucile automatico leggero Sudaëv), pesava solo 4,8 kg ma l’improvvisa morte di Sudaëv nel 1946 impedirono ulteriori sviluppi dell’arma[25]Template:Sfn[26].

    I problemi di affidabilità che si erano manifestati nel progetto alleggerito di Sudaëv convinsero il GAU a indire un nuovo bando, i cui scopi furono subito chiari: progettare un’arma affidabile che rimpiazzasse in via definitiva PPSh-41 e PPS-43. Entro l’agosto 1946 furono presentato dieci disegni[27].

    Kalashnikov e il suo team proposero la propria arma. Si trattava di un fucile operato a gas con sistema di chiusura simile a quello presente nella precedente carabina del 1944 e un caricatore curvo da 30 colpi. L’arma di Kalashnikov (nome in codice AK-1 e AK-2, rispettivamente con castello ricavato dal pieno e stampato) si mostrò da subito affidabile e passò la prima fase di test, per competere con le armi di Dementyev (KB-P-520) e Bulkin (TKB-415). Nel tardo 1946, Aleksandr Zaitsev riuscì a convincere Kalashnikov sulla necessità di miglioramenti all’arma. I nuovi fucili (nome provvisorio KB-P-580) si rivelarono molto affidabili nella maggior parte delle situazioni di stress e i primi tre prototipi furono pronti per il novembre 1947. Nel 1948 cominciò la produzione a Izhevsk e nel 1949 l’arma venne adottata dall’esercito sovietico con la denominazione 7,62 mm AK-47.

    Progetto

    La migliore definizione che si potrebbe dare dell’AK-47 è quella di un ibrido delle precedenti innovazioni tecnologiche in fatto di armi[28]: il gruppo grilletto,[29], il sistema di bloccaggio a due perni e il metodo di sblocco dell’M1 Garand (e quindi della carabina M1) americano; il meccanismo di sicura brevettato da Browning per il Remington M8; e il sistema dei gas dell’StG 44 tedesco. Kalashnikov e la sua squadra avevano accesso agli schemi di tutte queste armi e non hanno quindi avuto la necessità di “reinventare la ruota”[28], sebbene Kalashnikov abbia sempre negato di aver preso spunto dall’arma tedesca[30]. Lo stesso Kalashnikov disse: “un sacco di soldati sovietici mi chiedono come si possa diventare progettista e come si progettino nuove armi. Domande per cui non esiste una risposta semplice. Ogni progettista sembra percorrere il suo cammino, con i suoi successi e insuccessi. Ma una cosa è certa: prima di provare a creare qualcosa di nuovo, è di vitale importanza apprezzare ciò che già esiste nel tuo campo. Io stesso posso confermare che è così”Template:Sfn. Molti sostengono che Kalashnikov abbia preso spunto in maniera massiccia dalle armi di Bulkin e Simonov (rispettivamente, TKB-415 e AVS-31)[1][31].

    Sviluppo del castello

    AKMS con castello 4B (sopra) e un AK-47 con castello 2A (sotto).

    Durante le prime fasi di produzione si incontrarono numerosi problemi. Il primo modello presentava un castello in metallo stampato. Il problema era ricavare la guida per l’eiettore. Questi problemi causarono un alto numero di armi respinte alle fabbricheTemplate:Sfn. Invece di interrompere la produzione, il castello stampato venne sostituito con uno ricavato dal pieno. Il processo era sì più costoso, ma i macchinari che erano già stati impiegati per il vecchio Mosin-Nagant permisero una produzione più rapida grazie alla loro adattabilità. Proprio questi problemi impedirono ai sovietici di fornire grandi quantità di AK-47 prima del 1956. Nel frattempo, continuò la produzione della carabina SKSTemplate:Sfn.

    Dopo aver aggirato e risolto i problemi di realizzazione, nel 1959 venne introdotta una nuova versione, denominata AKM (Автомат Калашникова Модернизированный, Avtomat Kalashnikova Modernizirovannij, “fucile automatico Kalashnikov modernizzato”)Template:Sfn. Il nuovo modello era fornito di castello ricavato dal pieno e montava un freno di bocca per compensare il forte rinculo dell’arma. In più, come misura di sicurezza per prevenire spari a camera non completamente chiusa in modalità automatica, venne istallato un sistema ritardante per il percussoreTemplate:Sfn. Spesso ci si riferisce a questo meccanismo come “riduttore di rateo”, in quanto presenta l’effetto collaterale di ridurre il rateo di fuoco dell’arma. L’arma risultò anche più leggera del modello precedenteTemplate:Sfn. Quasi tutte le copie (autorizzate o meno) all’estero sono basate sulla variante AKM, proprio perché più facile da realizzare. Solitamente ci si riferisce a tutte le armi basate sul progetto di Kalashnikov come AK-47, sebbene ciò sarebbe sbagliato quando in presenza di fucile con castello stampatoTemplate:Sfn. Nei paesi dell’ex blocco sovietico, l’arma viene chiamata comunemente Kalashnikov o AK. Dal 1947 ad oggi sono state introdotte quattro varianti principali di castello, ognuna con due sottotipi:

    • Type 1A: il primo castello in assoluto, ricavato a stampo.
      • Type 1B: castello 1A modificato per il montaggio dei calci pieghevoli verso il basso.
    • Type 2A: castello in acciaio ricavato dal pieno
      • Type 2B: castello 2A modificato per il montaggio dei calci pieghevoli verso il basso.
    • Type 3A: variante del castello ricavato dal pieno. Il più comune tra i castelli ricavati dal pieno in circolazione.
      • Type 3B: castello 3A modificato per il montaggio dei calci pieghevoli verso il basso.
    • Type 4A: Castello AKM stampato. In assoluto, il più comune dei castelli stampati in circolazione.
      • Type 4B: castello 4A modificato per il montaggio dei calci pieghevoli verso il basso.

    Nel 1974, l’Unione Sovietica cominciò il rimpiazzo degli AK-47 e degli AKM con una nuova arma, l’AK-74, camerato per il nuovo 5,45 x 39 mm. Il nuovo fucile e le relative munizioni cominciarono ad essere prodotti in est Europa con il collasso dell’Unione Sovietica.

    Caratteristiche

    I principali vantaggi dell’arma di Kalashnikov sono il Progetto semplice, la compattezza e l’adattabilità alla produzione di massa. È semplice da produrre e facile da pulire e mantenere. La sua resistenza e affidabilità sono leggendarie[32]. L’AK-47 fu inizialmente progettato per essere facilmente azionabile e mantenibile anche da personale con pesanti guanti invernali. Il pistone dei gas molto largo, la facile accessibilità ai punti tra le parti mobili, e il particolare design delle munizioni, permettono all’arma di sopportare facilmente l’intrusione di corpi estranei senza per questo andare incontro ad inceppamenti e malfunzionamenti. Quest’affidabilità di traduce però in una perdita di precisione, dato che la forte tolleranza delle parti non prevede una lavorazione di alta precisione.

    La canna, la camera di scoppio, il pistone e il cilindro per i gas sono interamente cromati (per lo meno nella stragrande maggioranza dei casi). Ciò permette una lunga durata delle parti, che resistono facilmente alla corrosione. Questo fatto è particolarmente importante, dato che molte munizioni militari (in pratica, tutte le munizioni prodotte in Unione Sovietica e nei paesi del blocco) del XX secolo contenevano clorato di potassio nell’innesco. Sparando, il composto produceva residui corrosivi che richiedevano cura costante per prevenire danni irreversibiliall’arma.

    Oltre che in Unione Sovietica, gli AK-47 (con tutte le relative varianti e copie) vengono prodotti in almeno un’altra dozzina di paesi, con un “grado di qualità che spazia da armi attentamente realizzate a pezzi di dubbia qualitàTemplate:Sfn”.

    Ciclo di funzionamento

    Guerrigliero Vietcong con il suo AK-47.
    Il sistema dei gas della copia cinese Type 56.

    To fire, the operator inserts a loaded magazine, pulls back and releases the charging handle, and then pulls the trigger. In semi-automatic, the firearm fires only once, requiring the trigger to be released and depressed again for the next shot. In full-automatic, the rifle continues to fire automatically cycling fresh rounds into the chamber, until the magazine is exhausted or pressure is released from the trigger. As each bullet travels through the barrel, a portion of the gases expanding behind it is diverted into the gas tube above the barrel, where it impacts the gas piston. The piston, in turn, is driven backward, pushing the bolt carrier, which causes the bolt to move backwards, ejecting the spent round, and chambering a new round when the recoil spring pushes it forward.[33]

    The gas operation uses what is known as a long-stroke, that is the piston moves back into the receiver a long way, pushing the bolt carrier along. This contrasts most other gas operated rifles of the 20th century which used a short-stroke piston. Those designs have a piston that gives a single sharp blow to get the bolt group moving through transfer of momentum rather than pushing it all the way back. Rifles using that system are the commonly used FN FAL and AR-18, along with others such as the SA-80. The comparison is of importance because the FAL, and later the M16 have been the rifles which faced the Kalashnikov in battle throughout the 2nd half of the 20th century. In contrast to the AK, the gas system of the M16 does not use a piston at all.

    Selettore di fuoco

    Il prototipo (AK-46) presentava selettori diversi per sicura e modalità di fuoco[34]. In seguito vennero uniti per velocizzare e facilitare la produzione. Il selettore è costituito da una larga placca metallica sul lato destro dell’arma, che impedisce di tirare la leva di armamento a fine corsa (incamerando il colpo) quando in sicura[35] . Presenta tre posizioni: sicura (in alto), semiautomatico (in basso) e automatico (centrale)[35]. Il motivo di questa scelta non convenzionale per quanto riguarda le posizioni del selettore è che un soldato sotto stress tenderà a spingere il selettore verso il basso con forza, superando la modalità automatica (che potrebbe risultare pericolosa in situazioni simili)[35]. In questo modo, per operare in automatico l’operatore deve deliberatamente spostare il selettore in posizione centrale[35]. Alcuni derivati presentano un selettore d’armamento sopra l’impugnatura simile a quella presente sui comuni modelli di AR americani, operabile tramite pollice[35].

    Organi di mira

    Mirino di un Type 56 cinese.

    The AK-47 has a 378 mm (14,9 in) sight radius.[3] The AK-47 uses a notched rear tangent iron sight, it is adjustable and is calibrated in hundreds from 100 to 800 metres (100 to 1000 metres for AKM models).[36] The front sight is a post adjustable for elevation in the field. Horizontal adjustment is done by the armory before issue. The "fixed" battle setting can be used for all ranges up to 300 metres.[36]Template:Sfn This "point-blank range" setting marked "П",Template:Sfn allows the shooter to fire at close range targets without adjusting the sights. These settings mirror the Mosin–Nagant and SKS rifles which the AK-47 replaced. Some AK-type rifles have a front sight with a flip-up luminous dot that is calibrated at 50 metres, for improved night fighting.[36] All current AK-47s (100 series), have a side rail for mounting a variety of scopes and sighting devices, such as the PSO-1 Optical Sniper Sight.[37] However, their side folding stocks cannot be folded with the optics mounted.[38]

    Balistica

    Ferita causata da un colpo di AK-47 in Vietnam.

    The standard AK-47 or AKM fires the 7.62×39mm cartridge with a muzzle velocity of 715 m/s (2 350 ft/s).[3] The cartridge weight is 16,3 g (0,6 oz), the projectile weight is 7,9 g (122 gr).[4] The cartridge produces significant wounding effects if the projectile tumbles in tissue;[39] but it produces relatively minor wounds when the projectile exits the body before beginning to yaw.[40][41]

    Precisione

    The AK-47's accuracy has always been considered to be "good enough."[42][43][44] The milled AK-47s are capable of shooting 3–5 inch groups at 100 yards, whereas the stamped AKM's are capable of shooting 4–6 inch groups at 100 yards.[44] "There are advantages and disadvantages in both forged/milled receivers and stamped receivers. Forged/milled receivers are much more rigid, flexing less as the rifle is fired, thus not hindering accuracy as much as stamped receivers. Stamped receivers are a bit more rugged, since they have some resilience and are less likely to fail due to fatigue under heavy usage."[44] As a result, the newer stamped steel receiver AKM models are less accurate than their predecessors.[44] The AKM, with the 7.62×39mm cartridge, has a battle range of around 350 metri (1 150 ft).[3] The best shooters are able to hit a man-sized target at 800 metres with five shots (firing from prone position or a trench) or ten shots (standing).Template:Sfn

    Caricatori

    Una delle caratteristiche principali (anche se spesso sottovalutata) per la buona affidabilità di un’arma è il suo caricatore. Il caricatore per gli AK-47 presenta una curvatura molto accentuata che permette un facile accesso alla camera di scoppio per i proiettili. La lavorazione in acciaio, combinata al sistema che facilita l’inserimento dei colpi in camera, rende il caricatore estremamente resistente e affidabile, più di molte armi del blocco NATO.

    Il caricatore pesa 334 grammi quando vuotoTemplate:SfnTemplate:Sfn. Nel 1961 comparvero degli esemplari in alluminio, che risultarono però troppo sensibili ai danni e furono presto rimpiazzati da modelli in plastica leggermente più pesante e resistenti. I caricatori plastici furono migliorati nel 1967 con l’introduzione di rinforzi metallici nei punti critici che quadruplicarono la vita media di un caricatoreTemplate:Sfn. Il caricatore attualmente in uso pesa 250 grammi (scarico)[3].

    La maggior parte dei caricatori per gli AK jugoslavi (o comunque dell’Est-Europa) montano un sistema di hold-open, che mantiene l’otturatore dell’arma aperto al momento dello sparo dell’ultimo colpo.

    L’arma può anche montare i caricatori da 40 o 75 (tamburo) colpi usati comunemente nella mitragliatrice leggera RPK. Esistono anche varianti da 10, 20 o 100 colpi.

    Potenza di fuoco addizionale

    Uno Zastava M70 con lanciagranate.
    Modello M70AB2 (modello AKMS) con lanciagranate BGA-40.

    All current model AK-47 rifles can mount under-barrel 40 mm grenade launchers such as the GP-25, GP-30 & GP-34, which can fire up to 20 rounds per minute and have an effective range of up to 400 metres.[45] The main grenade is the VOG-25 (VOG-25M) fragmentation grenade which has a 6 m (9 m) (20 ft (30 ft)) lethality radius. The VOG-25P/VOG-25PM ("jumping") variant explodes 0,5–1 metro (1,6–3,3 ft) above the ground.[46]

    The Zastava M70s (AKM-type rifle) also have a grenade-launching sight and gas cut-off on the gas block, and are capable of launching rifle grenades. To launch them a 22 mm diameter grenade launching adapter is screwed on in place of the slant brake or other muzzle device.[47] Other AK-47 variants tuned for launching rifle grenades are the Polish Kbkg wz. 1960/72 and the Hungarian AMP-69.[48]

    Gli AK-47 possono anche montare un particolare lanciagranate per le granate sovietiche standard RGD-5[49].

    Varianti e derivati

    AK-47 (castello Type 3) del 1955.

    Modelli standard (7,62 × 39 mm)

    • AK-47 (1948/49): il primo modello in assoluto, con castello Type 1 in metallo stampato. Molto rari al giorno d’oggi.
    • AK-47 (1951): modello con castello ricavato dal pieno. Canna e camera di scoppio sono cromate per garantire resistenza alla corrosione.
    • AK-47 (1955): modello con castello alleggerito. Il peso è ridotto a 3,47 kgTemplate:Sfn.
    • AKS: equipaggiato con calcio pieghevole (sullo stile del mitra tedesco MP 40) per l’uso da parte di corpi paracadutati e carristi.
      • AKS-N: versione dotata di scine per visori notturniTemplate:Sfn.

    Varianti (7,62 × 39 mm)

    • AKM: variante semplificata e alleggerita dell’AK-47; Castello realizzato in metallo stampato e rivettato. In dotazione un freno di bocca per ridurre il rilevamento dell’arma durante il fuoco automatico. Il peso dell’arma è di circa 2,93 kgTemplate:Sfn[N 2]. È la variante più comune dell’arma.
      • AKMS: variante con calcio pieghevole inferiormente per i reparti paracadutati.
      • AKMS-N: variante con scine per visori notturni.
      • AKMS-L: variante silenziata e dotata di scine per visori notturni[50].

    Varianti avanzate (5,45 × 39 mm)

    AK-74 e RPK-74 a confronto.
    • AK-74: versione base in calibro 5,45 mm.
    • AK-74N: variante con scine per visori notturni.
    • AKS-74: variante con calcio pieghevole lateralmente.
    • AK-74U e AKS-74U: varianti carabina
      • AKS-74U-N: variante carabina con scine per visori notturni.

    Serie 100 e 200

    Le varianti seguenti sono disponibili nei calibri 5,45 × 39 mm, 5,56 × 45 mm e 7,62 × 39 mm.

    • AK-101 e AK-103: versioni modernizzate con scine per ottiche e calci pieghevoli.
    • AK-107 e AK-108: versioni con rinculo bilanciato.
    • AK-102 e AK-105: versioni carabina.

    Altri derivati

    • RPK: versione mitragliatrice leggera, con canna allungata e bipiede frontale. Le varianti minori includono RPK-N, RPKS, RPKS-N, RPK-L, RPKS-L, tutte modellate sulla variante AKM. Le varianti S presentano tutte un calcio in legno pieghevole lateralmente.
    • RPK-74: variante mitragliatrice leggera calibro 5,45 mm.
      • RPKS-74: mitragliatrice leggera con calcio pieghevole lateralmente.
      • RPK-74-N: mitragliatrice leggera con scine per visori notturni.
    • Saiga-12: fucile a pompa calibro .12 Gauge.
      • Saiga-12S: variante con impugnatura a pistola e calcio pieghevole lateralmente.
      • Saiga-12K: variante con canna corta.
    • Saiga-20 (S/K): fucile a pompa calibro .20 Gauge.
    Un AK-12.
    • Saiga-410 (S/K): fucile a pompa calibro .410.
    • KSK: fucile a pompa da combattimento calibro .12 (basato sul Saiga-12).
    • VEPR-12 Molot: fucile a pompa da combattimento calibro .12 (basato sulla RPK).
    • PP-19 Bizon: pistola mitragliatrice calibro 9 mm con caricatore elicoidale. Disponibile con variazioni per proiettili 9 × 18 mm, 9 × 19 mm Parabellum, .380 ACP e 7,62 × 25 mm Tokarev.
    • OTs-14 Groza: fucile d’assalto bullpup disponibile in 9 × 39 mm e 7,62 × 39 mm.

    Produzione al di fuori dell’Unione Sovietica (Russia)

    La sezione include solo le varianti militari dell’arma e nuovi progetti derivati per intero (o comunque quasi totalmente) dall’arma di Mikhail Kalashnikov.

    • Albania
      • ASH-78 Tip-1 (prodotto nell’arsenale di Poliçan come copia diretta del Type 56 cinese)
      • ASH-78 Tip-2 (mitragliatrice leggera)
      • ASH-78 Tip-3 (variante multiruolo, con possibilità d’uso come fucile di precisione, fucile d’assalto e mitragliatrice leggera)
      • ASH-82
    • Armenia
      • K-3 (variante bullpup calibro 5,45 mm R)
    • Azerbaigian
    • Bulgaria
      • AKK (variante con calcio pieghevole lateralmente)
        • AKKS
        • AKKMS
        • AKKN-47 (variante con scine per ottiche notturne NPSU)
      • AK-47M1
        • AK-47MA1 (o AR-M1, variante calibro 5,56 mm NATO)
        • AKS-47M1 (variante calibro 5,56 mm NATO)
        • AKS-47S (o AK-47M1S, variante con puntatore laser integrato)
        • AKS-47UF (variante corta con calcio pieghevole)
          • AR-SF (variante calibro 5,56 mm NATO)
      • AKS-93SM6
      • RKKS (variante dell’RPK)
      • AKT-47 (variante calibro .22 da addestramento)
    • Repubblica Cinese
      • Type 56 (copia cinese calibro 7,62 mm R)
    • Croazia
      • APS-95 (copia calibro 5,56 mm NATO)
    • Repubblica Democratica Tedesca[52]
      • MPi-K (copia dell’AK-47 calibro 7,62 mm R)
        • MPi-KS (variante dell’AKS)
        • MPi-KM (variante dell’AKM)
        • MPi-KMS-72 (variante con calcio pieghevole lateralmente)
        • MPi-KMS-K (carabina)
      • MPi-AK-74N (variante dell’AK-74 calibro 5,54 mm R)
        • MPi-AKS-74N (variante con calcio pieghevole lateralmente)
        • MPi-AKS-74NK (carabina)
      • KK-MPi Mod.69 (variante da addestramento calibro .22 LR)
    • Egitto
      • MISR (copia dell’AKM)
      • Maadi
    • Etiopia
      • AK-47 e AK-103 (prodotte entrambe su licenza alla Gafat Armament Engineering Complex e alla ET-97/1)[53]
    • Finlandia
      • Rk 62
      • Valmet M76 (anche noto come Rk 62/76 o M62/76)
      • M78 LMG
      • Rk 95 Tp
    • Ungheria[48]
      • AK-55
      • AMD-63
        • AMD-65 (canna corte e calcio pieghevole laterale)
      • AMP-69 (variante con lanciagranate)
      • AK-63F/D
      • AK-63MF
      • NGM-81 (variante calibro 5,56 mm NATO)
    • India
      • INSAS (variante con calcio fisso o pieghevole lateralmente)
      • KALANTAK (carabina)
      • INSAS LMG (mitragliatrice leggera con calcio fisso o pieghevole)
      • Trichy Assault Rifle 7,62 mm (prodotto dalla Ordnance Factory Tiruchirappalli)[54]
    • Iran
      • KLS/KLF (AK-47/AKS)
      • KLT (AKMS)
    • Iraq
      • Tabuk SR (fucile di precisione)
      • Tabuk AR (copia dello jugoslavo M70)
      • Tabuk SAR (carabina compatta)
    • Israele
      • IMI Galil
        • Galil AR (fucile d’assalto)
        • Galil ARM (fucile d’assalto/mitragliatrice leggera)
        • Galil SAR (carabina)
        • Galil MAR (carabina compatta)
      • SR-99 (fucile di precisione)
    • Italia
      • Bernardelli VB-STD/VB-S[55]
    • Nigeria
      • OBJ-006 (prodotto dalla Defence Industries Corporation)[56][57]
    • Corea del Nord
      • Type 58A/B
      • Type 68A/B (rispettivamente derivate da AKM e AKMS)
      • Type 88 (derivato dall’AKS-74)[58][59]
    • Pakistan
      • PK-10 (copia recente della versione AKM)[60]
    • Polonia[61]
      • pmK (attualmente kbk AK)
      • pmKS (attualmente kbk AKS: il nome è stato cambiato negli anni 60 da pistolet maszynowy Kałaznikowa a karabinek AK)
      • kbk AKM (variante dell’AKMS)
      • kbk wz. 1960/72 (versione modernizzata dell’arma)
      • kbk wz. 1988 Tantal (variante calibro 5,45 mm R)
      • kbk wz. 1989 Onyks (carabina compatta)
      • kbs wz 1996 Beryl (variante calibro 5,56 mm NATO)
        • kbk wz 1996 Mini-Beryl (carabina compatta)
    • Romania
      • Pistol Mitralieră md. 1963/1965
      • Pistol Mitralieră md. 1980
      • Pistol Mitralieră md. 1990 (esportata con la denominazione AIM o AIMS)
      • PA md. 86 (esportata con la denominazione AIMS-74)
      • PSL (fucile di precisione, conosciuto anche come PSL-54C, Romak III, FPK o SSG-97)
    • Sud Africa
      • R4
      • Truvelo Raptor
      • Vektor CR-21 (variante bullpup)
    • Sudan
      • MAZ (modello basato sulla copia cinese Type 56)[62].
    • Ucraina
      • VEPR (variante bullpup calibro 5,45 mm R)[63]
    • Venezuela
      • AK-47 (e varianti, tutte prodotte sotto licenza)[64].
    • Jugoslavia/Serbia
      • Zastava M64 (prototipo)
      • Zastava M70 (copia dell’AKM calibro 7,62 mm R)
        • Zastava M90 (carabina calibro 7,62 mm R)
        • Zastava M85 (carabina calibro 5,56 mm NATO)
        • Zastava M92 (carabina calibro 7,62 mm R)
      • Zastava M21 (variante calibro 5,56 mm NATO)
      • Zastava M76 (fucile di precisione calibro 7,92 mm Mauser)
      • Zastava M77 (mitragliatrice leggera calibro 7,62 mm NATO)

    Licensing

    OJSC IzhMash has repeatedly claimed that the majority of manufacturers produce AK-47s without a proper license from IZH.[65][66] The Izhevsk Machine Tool Factory acquired a patent in 1999,Template:Clarify making manufacture of the newest Kalashnikov rifles, such as AK-100s by anyone other than themselves illegal in countries where a patent is granted. However, older variants, such as AK and AKM are public ___domain due to age of design.

    Commercio illegale

    Cambodian AK-47 with black furniture
    Modified Chinese (Norinco) AK-47 commercial variant that has been customized by its owner

    Throughout the world, the AK and its variants are among the most commonly smuggled small arms sold to governments, rebels, criminals, and civilians alike, with little international oversight.[senza fonte] In some countries, prices for AKs are very low; in Somalia, Rwanda, Mozambique, Congo and Tanzania prices are between $30 and $125 per weapon, and prices have fallen in the last few decades due to mass counterfeiting. Moisés Naím observed that in a small town in Kenya in 1986, an AK-47 cost fifteen cows but that in 2005, the price was down to four cows indicating that supply was "immense".[67] The weapon has appeared in a number of conflicts including clashes in the Balkans, Iraq, Afghanistan, and Somalia.[68]

    The Taliban and the Northern Alliance fought each other with Soviet AKs; some of these were exported to Pakistan. The gun is now also made in Pakistan's semi-autonomous areas (see Khyber Pass Copy).[senza fonte] "'The Distribution of Iranian Ammunition in Africa', by the private British arms-tracking group Conflict Armament Research (CAR), shows how Iran broke trade embargos and infiltrated African markets with massive amounts of illegal, unmarked 7.62 mm rounds for the Kalashnikov-style AK-47 rifles."[69]

    È difficile stimare il numero totale di AK prodotti nel corso del tempo: le stime più accurate pongono come estremi I 70 e I 100 milioni di armi prodotte dal 1947 ad ora[70]. Si ritiene che delle oltre 500 milioni di armi esistenti al mondo almeno 75 milioni siano AK, più 100 milioni di derivatiTemplate:Sfn. Tuttavia, dato che la produzione di AK è stata portata Avanti in molti paesi (il più delle volte illecitamente), è difficile pronunciarsi su una cifra esatta[71]

    Influenza culturale

    Russia/Soviet Union and the People's Republic of China, as well as Western countries (especially the United States) supplied arms and technical knowledge to numerous countries and rebel forces in a global struggle between the Warsaw Pact nations and their allies against NATO and their allies called the Cold War. While the NATO countries used rifles such as the relatively expensive M14, HK G3 and M16 assault rifle during this time, the low production and materials costs of the AK-47 meant that the Russia/USSR could produce and supply its allies at a very low cost. Because of its low cost, it was also duplicated or used as the basis for many other rifles (see List of weapons influenced by the Kalashnikov design), such as the Israeli Galil, Chinese Type 56, and Swiss SIG SG 550. As a result, the Cold War saw the mass export of AK-47s by the Soviet Union and the PRC to their allies, such as the Nicaraguan Sandinistas, Viet Cong as well as Middle Eastern, Asian, and African revolutionaries. The United States also purchased the Type 56 from the PRC to give to the mujahideen guerrillas during the Soviet war in Afghanistan.[72]

    The proliferation of this weapon is reflected by more than just numbers. The AK-47 is included in the flag of Mozambique and its emblem, an acknowledgment that the country's leaders gained power in large part through the effective use of their AK-47s.[73] It is also found in the coats of arms of Zimbabwe and East Timor, the revolution era coat of arms of Burkina Faso and the flag of Hezbollah.

    A U.S. Army M.P. inspects a Soviet AK-47 recovered in Vietnam, 1968.

    In parts of the Western world, the AK-47 is associated with their enemies; both Cold War era and present-day. In the pro-communist states, the AK-47 became a symbol of third-world revolution. During the 1980s, the Soviet Union became the principal arms dealer to countries embargoed by Western nations, including Middle Eastern nations such as Syria, Libya and Iran, who welcomed Soviet Union backing against Israel. After the fall of the Soviet Union, AK-47s were sold both openly and on the black market to any group with cash, including drug cartels and dictatorial states, and more recently they have been seen in the hands of Islamic groups such as the Taliban and Al-Qaeda in Afghanistan and Iraq, and FARC, Ejército de Liberación Nacional guerrillas in Colombia. Western movies often portray criminals, gang members and terrorists using AK-47s. For these reasons, in the U.S. and Western Europe the AK-47 is stereotypically regarded as the weapon of choice of insurgents, gangsters and terrorists. Conversely, throughout the developing world, the AK-47 can be positively attributed with revolutionaries or freedom fighters against foreign occupation, imperialism, or colonialism.[74]

    In Mexico, the AK-47 is known as "Cuerno de Chivo" (literally "Ram's Horn") and is one of the weapons of choice of Mexican drug cartels. It is sometimes mentioned in Mexican folk music lyrics.[75]

    In 2006, Colombian musician and peace activist César López devised the escopetarra, an AK converted into a guitar. One sold for US$17,000 in a fundraiser held to benefit the victims of anti-personnel mines, while another was exhibited at the United Nations' Conference on Disarmament.[76]

    The AK-47 made an appearance in U.S. popular culture as a recurring focus in the Nicolas Cage film Lord of War. There are numerous monologues in the movie focusing on the weapon and its effects on global conflict and the gun running market, such as:

    "Of all the weapons in the vast soviet arsenal, nothing was more profitable than Avtomat Kalashnikova model of 1947. More commonly known as the AK-47, or Kalashnikov. It's the world's most popular assault rifle. A weapon all fighters love. An elegantly simple 9 pound amalgamation of forged steel and plywood. It doesn't break, jam, or overheat. It'll shoot whether it's covered in mud or filled with sand. It's so easy, even a child can use it; and they do. The Soviets put the gun on a coin. Mozambique put it on their flag. Since the end of the Cold War, the Kalashnikov has become the Russian people's greatest export. After that comes vodka, caviar, and suicidal novelists. One thing is for sure, no one was lining up to buy their cars."[77]

    Il Kalashnikov Museum

    The Kalashnikov Museum (also called the AK-47 museum) opened on 4 November 2004, in Izhevsk, Udmurt Republic. This city is in the Ural Region of Russia. The museum chronicles the biography of General Kalashnikov, as well as documents the invention of the AK-47. The museum complex of small arms of M. T. Kalashnikov, a series of halls and multimedia exhibitions is devoted to the evolution of the AK-47 assault rifle and attracts 10,000 monthly visitors.[78]

    Nadezhda Vechtomova, the museum director stated in an interview that the purpose of the museum is to honor the ingenuity of the inventor and the hard work of the employees and to "separate the weapon as a weapon of murder from the people who are producing it and to tell its history in our country."

    Utilizzatori

    Israeli Special Forces soldier with an AK47. Large quantities of these weapons were captured by Israel from Arab stocks and some Israeli units were wholly equipped with it.[79]


    Note

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