Klaus Kinski
Klaus Kinski (pseud. di Klaus Günther Karl Nakszyński'[1]; Sopot, 18 ottobre 1926 – Lagunitas-Forest Knolls, 23 novembre 1991) fu un attore, regista e sceneggiatore tedesco, sia di teatro sia di cinema.

Carriera cinematografica
Nacque a Sopot (Zoppot), allora compresa nella città-stato della Libera Città di Danzica da padre di origine polacca e da madre tedesca. La sua carriera comincia all'inizio del secondo dopoguerra. Nel 1955 ottiene un ruolo minore nella pellicola All'est si muore del regista László Benedek. Inizia così una carriera come caratterista, interpretando soprattutto personaggi luciferini e violenti e partecipando a diverse pellicole internazionali incluso un cameo ne Il dottor Zivago (1965) di David Lean.
Nel 1965 partecipa, seppur sempre con un ruolo di contorno, a uno dei classici di Sergio Leone, Per qualche dollaro in più, in cui interpreta lo scagnozzo gobbo nella cricca di "El Indio". Negli anni successivi l'attore continua a lavorare in Italia, partecipando a numerosi spaghetti western, spesso di serie B, in cui interpreta generalmente il ruolo del cattivo. Tra le interpretazioni più significative di questo periodo, quella del cacciatore di taglie Tigrero ne Il grande silenzio di Sergio Corbucci e il ruolo di protagonista in E Dio disse a Caino di Antonio Margheriti.
Dagli anni settanta comincia la collaborazione con il regista tedesco (ed ex coinquilino negli anni giovanili) Werner Herzog, che lo sceglie come protagonista di cinque dei suoi film e che gli donerà finalmente fama internazionale: Aguirre, furore di Dio (1972), Woyzeck (1979), Nosferatu, principe della notte (1979), Fitzcarraldo (1982) e Cobra Verde (1987). Sono nella storia del cinema le discussioni, anche violente, che Kinski provocava frequentemente col regista sul set, che tuttavia non hanno impedito il continuare di questo sodalizio, basato su una alta considerazione reciproca e sul desiderio di sperimentazione espressiva, fino alla morte dell'attore. Herzog, dopo la morte dell'attore, produsse un lungo documentario dal titolo Kinski, il mio nemico più caro (1999), nel quale raccontò il loro sodalizio e la figura del suo amico usando moltissimi spezzoni di riprese fatte sui diversi set cinematografici ed interviste con attori che recitarono con Kinski a teatro.
Attore istrionico e da alcuni considerato fin troppo esasperato nelle sue manifestazioni sceniche, donava comunque sempre ai suoi personaggi un alto tasso di imprevedibilità. Rimangono nella storia del cinema almeno due delle sue interpretazioni: quella di Aguirre, il folle conquistador che, spinto dalla sua sete di ricchezza alla ricerca della fantomatica città di El Dorado, troverà la morte, in preda della follia più oscura, e quella di Nosferatu nel rifacimento del capolavoro del 1922, Nosferatu, eine Symphonie des Grauens di F.W. Murnau. Ha lasciato come regista una sola opera: Kinski Paganini (1989), un film dedicato al celebre violinista ma avente, allo stesso tempo, anche intenzioni autobiografiche e realizzato con uno stile sperimentale, bizzarro e ultramoderno da farlo diventare col tempo un vero cult movie.
Morte
Kinski morì di infarto a Lagunitas in California a 65 anni. Le sue ceneri furono sparse nell'Oceano Pacifico.
Vita privata
Kinski è stato sposato per tre volte:
Dal 1952 al 1955 con Gislinde Kühbeck, dalla quale ha avuto la figlia Pola.
Dal 1960 al 1971 con Brigitte Ruth Tocki, dalla quale ha avuto la figlia Nastassja.
Dal 1971 al 1979 con Minhoi Geneviève Loanic, dalla quale ha avuto il figlio Nikolai.
Dal 1987 al 1990 ha avuto una relazione con l'attrice italiana Debora Caprioglio, presentata sempre come sua moglie ma in realtà mai sposata. Per alimentare le voci di un loro matrimonio l'attrice fu accreditata come Debora Kinski nei film Paganini dello stesso Kinski e La maschera del demonio di Lamberto Bava, girato subito dopo.
Nel gennaio 2013, ad oltre 21 anni dalla scomparsa dell'attore, la figlia maggiore di Kinski, Pola Kinski, ha denunciato nel suo libro Kindermund (Parole di bambini) di essere stata violentata regolarmente dal padre dall'età di 5 anni fino ai 19.[2][3]
Filmografia parziale
- Tempo di vivere di Douglas Sirk (1958)
- Der schwarze Abt di Franz Josef Gottlieb (1963)
- Il laccio rosso (Das indische Tuch), regia di Alfred Vohrer (1963)
- Il dottor Živago di David Lean (1965)
- Per qualche dollaro in più di Sergio Leone (1965)
- La guerra segreta (The Dirty Game), regia di Christian-Jaque, Werner Klingler, Carlo Lizzani e Terence Young (1965)
- Quien sabe? di Damiano Damiani (1966)
- Tiro a segno per uccidere (Das Geheimnis der gelben Mönche), regia di Manfred R. Köhler (1966)
- Ad ogni costo, regia di Giuliano Montaldo (1967)
- Venus in Furs di Jesús Franco (Ahmed Kortobawi - 1968)
- Justine and Juliet di Jesús Franco (Marchese de Sade - 1968)
- Il grande silenzio di Sergio Corbucci (Tigrero - 1968)
- A qualsiasi prezzo, regia di Emilio Miraglia (1968)
- Ognuno per sé, regia di Giorgio Capitani (1968)
- Se incontri Sartana prega per la tua morte,regia di Gianfranco Parolini (1968)
- L'uomo, l'orgoglio, la vendetta, regia di Luigi Bazzoni (1968)
- I bastardi, regia di Duccio Tessari (1968)
- Count Dracula di Jesús Franco (Reinfield - 1969)
- La legge dei gangsters di Siro Marcellini (1969)
- Sono Sartana, il vostro becchino, regia di Giuliano Carnimeo (1969)
- Il dito nella piaga, regia di Tonino Ricci (1969)
- Cinque per l'inferno, regia di Gianfranco Parolini (1969)
- Due volte Giuda, regia di Nando Cicero (1969)
- La belva, regia di Mario Costa (1970)
- E Dio disse a Caino, regia di Antonio Margheriti (1970)
- Appuntamento col disonore, regia di Adriano Bolzoni (1970)
- I leopardi di Churchill, regia di Maurizio Pradeaux (1970)
- Nella stretta morsa del ragno, regia di Antonio Margheriti (1971)
- Lo chiamavano King, regia di Giancarlo Romitelli (1971)
- L'occhio del ragno,regia di Roberto Bianchi Montero (1971)
- La bestia uccide a sangue freddo, regia di Fernando Di Leo (1971)
- La vendetta è un piatto che si serve freddo, regia di Pasquale Squitieri (1971)
- Prega il morto e ammazza il vivo, regia di Giuseppe Vari (1971)
- Per una bara piena di dollari, regia di Demofilo Fidani (1971)
- Giù la testa... hombre!, regia di Demofilo Fidani (1971)
- Black Killer, regia di Carlo Croccolo (1971)
- Il venditore di morte, regia di Lorenzo Gicca Palli (1971)
- Aguirre, furore di Dio, regia di Werner Herzog (Lope de Aguirre - 1972)
- Il ritorno di Clint il solitario, regia di Alfonso Balcázar (1972)
- La mano spietata della legge, regia di Mario Gariazzo (1973)
- Il mio nome è Shangai Joe, regia di Mario Caiano (1974)
- Le orme, regia di Luigi Bazzoni (1974)
- Un genio, due compari, un pollo (Doc Foster - 1975)
- Che botte ragazzi!, regia di Bitto Albertini (1975)
- Dove vai senza mutandine? (Mir hat es immer Spaß gemacht), regia di Will Tremper (1975)
- Jack the Ripper di Jesús Franco (Jack lo squartatore - 1976)
- Nosferatu, il principe della notte di Werner Herzog (Conte Dracula - 1978)
- Woyzeck di Werner Herzog (Woyzeck - 1979)
- Schizoid di David Paulsen 1980
- Fruits of Passion (Les fruits de la passion) di Shūji Terayama 1981
- Buddy Buddy, di Billy Wilder (1981)
- Fitzcarraldo di Werner Herzog (Fitzcarraldo - 1982)
- Android - Molto più che umano (Android), regia di Aaron Lipstadt (1982)
- Nel Regno delle Fiabe, nell'episodio "La Bella e la Bestia" (1984)
- Revenge of the Stolen Stars (Donald McBride - 1985)
- Creature (Hans Rudy Hofner - 1985)
- Commando Leopard (Silveira - 1985)
- Arcobaleno selvaggio, regia di Antonio Margheriti (1985)
- El Caballero del dragón (Boecius - 1985)
- Crawlspace (Dr. Karl Gunther - 1986)
- Timestalkers, film per la TV, (Dr. Joseph Cole - 1987)
- Cobra Verde di Werner Herzog (Francisco Manoel da Silva, detto Cobra Verde - 1987)
- Grandi cacciatori di Augusto Caminito (Klaus Naginsky - 1988)
- Nosferatu a Venezia (Nosferatu - 1988)
- Kinski Paganini (Niccolò Paganini - 1989)
- Jesus Christus Erlöser, di Peter Geyer (2008) - postumo
Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Klaus Kinski è stato doppiato da:
- Bruno Persa in Per qualche dollaro in più
- Giancarlo Maestri in Il grande silenzio, Cinque per l'inferno, Sono Sartana, il vostro becchino, Arcobaleno selvaggio, Il dito nella piaga
- Sergio Fantoni in Aguirre, furore di Dio
- Sergio Graziani in L'importante è amare, Un genio, due compari, un pollo, Nosferatu, il principe della notte, Woyzeck, Quien sabe?, Ognuno per sé, E Dio disse a Caino, La legge dei gangsters, Black Killer, Nella stretta morsa del ragno, L'occhio del ragno
- Renato De Carmine in Fitzcarraldo
- Gianfranco Bellini in Due volte Giuda, Giù la testa... hombre!, Il mio nome è Shangai Joe
- Giacomo Piperno in Ad ogni costo, Prega il morto e ammazza il vivo
- Virginio Gazzolo in L'uomo, l'orgoglio, la vendetta, Il venditore di morte, La vendetta è un piatto che si serve freddo
- Michele Kalamera in Il ritorno di Shanghai Joe
- Sergio Tedesco in Per una bara piena di dollari
- Nando Gazzolo in La belva
- Adalberto Maria Merli in A qualsiasi prezzo
- Renato Izzo in : Se incontri Sartana prega per la tua morte
- Giorgio Piazza in : La bestia uccide a sangue freddo
- Luciano Melani in : I leopardi di Churchill
- Dario Penne in : Cobra Verde, Nosferatu a Venezia
- Angelo Nicotra in : Grandi cacciatori
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Klaus Kinski
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Klaus Kinski
Note
- ^ Certificato di nascita
- ^ www.corriere.it | L'altra figlia di Klaus Kinski: mi violentava.
- ^ Pola Kinski e gli abusi del padre Nastassja: “Un’eroina a denunciarlo”, LaStampa, 11/01/2013. URL consultato il 12/01/2013.
Collegamenti esterni
- (EN) 0001428, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) The Klaus Kinski files
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 64007571 · ISNI (EN) 0000 0003 6857 3043 · SBN RAVV089709 · Europeana agent/base/147871 · LCCN (EN) n88081698 · GND (DE) 118562266 · BNE (ES) XX1078173 (data) · BNF (FR) cb11909778w (data) · J9U (EN, HE) 987007339430105171 |
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