Guerre di religione in Europa
Le guerre di religione sono state una serie di guerre combattute in Europa tra il 1524 e il 1648 in seguito alla riforma protestante. Anche quando non direttamente connesse a scontri in materia di fede si tratta sempre di conflitti influenzati dal clima religioso del periodo.

Tra le guerre principali si possono citare:
- Quelle combattute nel Sacro Romano Impero immediatamente dopo la riforma, come:
- La rivolta dei contadini tedeschi del 1524-1526;
- La seconda guerra di Kappel del 1531;
- La guerra di Smalcalda del 1546-1547;
- La guerra degli ottant'anni nei Paesi Bassi;
- Le guerre di religione francesi del XVI secolo;
- La guerra dei trent'anni;
- Le guerre dei tre regni in Gran Bretagna;
- La guerra della Grande Alleanza.
Le guerre nel Sacro Romano Impero
Il Sacro Romano Impero fu l' area più fortemente colpita dalle guerre di religione. L'Impero era tra la seconda metà del XVI secolo e la prima del XVII un insieme frammentario di stati semi-indipendenti. La corona imperiale a partire dall'imperatore Massimiliano fu appannaggio praticamente esclusivo degli Asburgo. La riforma protestante, a partire dal 1519 con la predicazione di Martin Lutero a Wittemberg, aveva iniziato a creare tensioni dividendo l'Europa ed avendo in primissima file tra i propri avversatori gli imperatori, che governavano quella Germania che aveva accolto con grande entusiasmo le idee riformatrici. Lutero aveva trovato appoggi tra i principi tedeschi, protetto dai quali progettava di agire per portare l'intera cristianità sulla via della propria riforma. L'elettore di Sassonia, il langravio di Assia e di altri principi del Nord tedesco non solo protessero Lutero da ritorsioni che potevano avvenire in seguito all'editto di proscrizione rilasciato dall'imperatore Carlo V, ma utilizzarono le loro risorse per incentivare la crescita di un culto luterano nelle proprie terre. I beni della Chiesa furono sequestrati e il culto cattolico fu proibito nella maggior parte dei principari convertitisi alla riforma. I conflitti politici così generati all'interno dell'impero avrebbero portato quasi inevitabilmente alla guerra.
La rivolta dei contadini tedeschi
La prima violenza dovuta al contrasto confessionale, la rivolta dei contadini tedeschi del 1524-25, fu fomentata dall'ala più radicale dei seguaci di Lutero, che intendevano estendere la riforma al resto della Chiesa e con gli stessi principi riformare l'intera società. Il conflitto interessò per lo più la Germania meridionale, occidentale e centrale, ma anche zone delle vicine Svizzera e Austria. Al suo apice, nella primavera e l'estate del 1525, coinvolse circa 300.000 contadini insorti. Stime moderne pongono il numero delle vittime a 100.000.
A causa delle proprie idee politiche, riformatori radicali come Thomas Müntzer furono costretti a lasciare le città della Germania del Nord all'inizio del 1520. Diffusero le loro dottrine religiose e politiche rivoluzionarie nelle campagne di Boemia, Germania meridionale e Svizzera. Iniziata come una rivolta contro l'oppressione feudale, la rivolta dei contadini era diventata una guerra contro tutte le autorità costituite con uguaglianza assoluta e di istituire un regime di comunità dei beni. Alla sconfitta totale degli insorti a Frankenhausen (15 maggio 1525), fece seguito l'esecuzione di Müntzer e migliaia di seguaci contadini. Martin Lutero respinse le istanze dei ribelli e ha affermò il diritto dei governanti della Germania a reprimere le rivolte. Ciò svolse un ruolo importante nel portare al rifiuto dei suoi insegnamenti da parte di molti contadini tedeschi, in particolare nel sud.
Dopo la prima rivolta (1524-25) dei contadini, un secondo e più determinato tentativo di stabilire una teocrazia riformata fu compiuto a Münster, in Westfalia tra il 1532 e il 1535. Qui un gruppo di cittadini di spicco, tra cui Bernhard Rothmann, pastore luterano, Jan Matthys, e Giovanni di Leida, non ebbe grosse difficoltà nel prendere il controllo della città il 5 gennaio 1534. Münster fu identificata come la "Nuova Gerusalemme", e ci si preparò non solo a mantenere le conquiste già fatte, ma a procedere da Münster verso la conquista del mondo.
Affermando di essere il successore di Davide, Giovanni di Leida fu proclamato re. Fu legalizzata la poligamia; egli stesso prese sedici mogli, una dei quali fu in seguito decapitata. Fu altresì stabilita la collettivizzazione dei beni. Dopo un'ostinata resistenza, la città fu conquistata dai assedianti cattolici il 24 giugno 1535, e quindi furono giustiziati i più importanti esponenti della rivolta.
La guerra di Smalcalda
Dopo la Dieta di Augusta del 1530, l'Imperatore richiese che tutte le innovazioni religiose non autorizzate dalla Dieta fossero abbandonate entro il 15 aprile 1531. Il mancato rispetto avrebbe comportato il perseguimento da parte dell'Impero. In risposta, i principi luterani che avevano istituito chiese protestanti nei loro regni si riunirono nella città di Smalcalda nel mese di dicembre del 1530. Qui deliberarono la formazione della Lega di Smalcalda (in tedesco: Schmalkaldischer Bund), un'alleanza progettata come difesa dalle forze imperiali. Ogni stato ebbe l'onere di fornire 10.000 fanti e 2.000 cavalieri per la difesa comune. Nel 1532 l'Imperatore, pressato da problemi esterni, fece un passo indietro dal confronto, offrendo la Pace di Norimberga, che sospese tutte le azioni contro i principi protestanti in attesa di un Concilio Generale della Chiesa. La moratoria mantenne la pace nelle terre tedesche per oltre un decennio. Tuttavia in questo periodo il protestantesimo rafforzò la propria posizione nelle terre già convertite e si diffuse in altre.
La pace si è conclusa definitivamente in seguito alla guerra di Smalcalda (in tedesco Schmalkaldischer Krieg), un breve conflitto combattuto tra il 1546 e il 1547 che contrappose le forze di Carlo V e quelle dei principi della Lega di Smalcalda. Il conflitto si risolse a favore della parte cattolica, e l'imperatore impose l'interim di Augusta, che consentì un culto leggermente riformato, e avrebbe dovuto restare in vigore fino alla conclusione di un Concilio della Chiesa. Tuttavia diversi elementi protestanti rigettarono l'Interim, e la seconda guerra di Smalcalda scoppiò nel 1552.
La Pace di Augusta (1555), firmata da Carlo V, confermò il risultato della Dieta di Spira del 1526 e pose fine alla violenza tra i luterani ed i cattolici in Germania. Essa stabilì che i principi tedeschi avrebbero potuto scegliere la confessione religiosa dei loro regni secondo loro coscienza. I cittadini di ogni Stato sarebbero stati costretti ad adottare la religione dei loro governanti (principio del cuius regio, eius religio). I luterani avrebbero potuto mantenere il territorio che avevano sottratto alla Chiesa cattolica dopo la pace di Passau nel 1552, e quelli residenti in uno stato ecclesiastico (sotto il controllo di un vescovo) avrebbero potuto continuare a praticare la loro fede. Ai membri del clero cattolico che si erano convertiti al luteranesimo fu richiesto di rinunciare ai propri territori.
La tensione religiosa rimase forte per tutta la seconda metà del XVI secolo. Dopo Pace di Augusta alcuni vescovi convertitisi al protestantesimo rifiutarono di rinunciare alle loro diocesi. Il problema emerse con la guerra di Colonia (1582-1583), un conflitto iniziato con la conversione al calvinismo del principe-arcivescovo della città. La situazione esplose anche in modo violento con le violenze nella città libera tedesca di Donauwörth nel 1606, quando la maggioranza luterana] diffidò i residenti cattolici dal tenere una processione, provocando una rivolta. Ciò indusse all'intervento il duca Massimiliano di Baviera, in favore dei cattolici.
Alla fine del XVI secolo le terre del Reno e quelle del sud della Germania rimasero in gran parte cattoliche, mentre il luteranesimo prevalse nel nord, e il calvinismo prese piede nel centro-ovest della Germania, Svizzera e Paesi Bassi. I principi tedeschi costituirono la l'Unione evangelica nel 1608.
La Guerra dei Trent'Anni
Nel 1617 la Germania era dilaniata da profonde divisioni, ed era chiaro che l'imperatore Mattia sarebbe morto senza un erede. Le sue terre sarebbero quindi andate al suo più vicino parente maschio, suo cugino Ferdinando di Stiria. Ferdinando, educato dai gesuiti, era un cattolico convinto. La defenestrazione di Praga del 1618, ovvero la cacciata degli emissari imperiali dalla Boemia ussita, innescò la guerra dei Trent'anni.
La guerra dei Trent'anni fu combattuta tra il 1618 e il 1648, principalmente in territorio tedesco, e coinvolse la maggior parte delle grandi potenze europee. Iniziò come un conflitto religioso tra cattolici e protestanti nel Sacro Romano Impero, che divenne a poco a poco una guerra generale coinvolgente numerosi paesi, non tutti intervenuti per motivi religiosi. La guerra fa parte della serie di scontri tra Francia e Asburgo per il primato in Europa, e rappresenta uno scontro diretto tra le due potenze. L'intervento militare da parte di contendenti esterne come la Danimarca e la Svezia per parte protestante aumentò portata e durata della guerra.
Gli eserciti impegnati nella guerra, spesso mercenari, devastarono intere regioni per trarne foraggiamento. Gli episodi di carestia e malattie decimarono la popolazione degli stati tedeschi e, in misura minore, dei Paesi Bassi e dell'Italia, mentre portò bancarotta molte delle potenze in gioco. La guerra si concluse con il Trattato di Münster, parte della più ampia Pace di Westfalia.
La guerra ridusse la popolazione della Germania del 30% in media. Nel territorio del Brandeburgo tale decremento demografico fu pari alla metà della popolazione, in altre zone si stima che la percentuale dei deceduti durante il conflitto abbia superato i due terzi. La popolazione delle terre ceche diminuì di un terzo. Gli eserciti svedesi da soli distrussero circa 2.000 castelli, 18.000 villaggi e 1.500 città in Germania, un terzo di tutte le città tedesche. Danno enorme ricevettero i monasteri, le chiese ed altre istituzioni religiose. La guerra si era rivelata disastrosa per il Sacro Romano Impero. La Germania ne perse in popolazione e territorio, e sarebbe rimasta divisa sino al Congresso di Vienna in centinaia di minuscoli stati indipendenti. Il potere imperiale si ritirò in Austria e le terre degli Asburgo. Fu ufficialmente riconosciuta l'indipendenza dei Paesi Bassi. La pace istituzionalizzò la divisione della Germania tra le confessioni cattolica, luterana e calvinista, obbligando le popolazioni a convertirsi o a trasferirsi in zone controllate da governanti della propria fede.
Paesi Bassi
Il conflitto religioso nei Paesi Bassi ebbe origine nel movimento calvinista e nella sua diffusione in Olanda risalente al 1560. L'insieme di questi conflitti divenne noto come rivolta olandese o guerra degli ottant'anni. Dopo un periodo di soggezione all'impero, alla fine del quale furono retti da Margherita d'Asburgo, zia di Carlo V, i Paesi Bassi finirono sotto l'egida della monarchia spagnola al momento dell'abdicazione di quest'ultimo nel 1556. I sentimenti religiosi cattolici e anticalvinisti della popolazione delle ricche città mercantili dei Paesi Bassi meridionali furono all'origine di un aumento degli episodi di violenza nella regione. Nel 1566, una lega di circa 400 membri della nobiltà, oppositori della dominazione spagnola, presentò una petizione alla governatrice Margherita di Parma, affinché sospendesse le azioni punitive contro i calvinisti.
Ai primi di agosto del 1566, una folla prese d'assalto la chiesa di Hondschoote nelle Fiandre (oggi nel nord della Francia). Questo relativamente piccolo incidente favorì la diffusione del Nord della Beeldenstorm, un massiccio movimento iconoclasta di calvinisti, che assaltarono le chiese ed altri edifici religiosi per dissacrare e distruggere statue e immagini di santi cattolici in tutti i Paesi Bassi. Secondo gli iconoclasti, l'adorazione di queste statue comportava idolatria. Il numero reale dei partecipanti alle azioni iconoclaste sembra essere stato relativamente esiguo. Limm (1989) osserva che non furono molti i casi in cui le azioni coinvolsero più di 200 persone, anche nelle province settentrionali, dove si contavano più aderenti alle idee iconoclaste. Nel caso delle province meridionali, si parla di un relativamente piccolo ma organizzato gruppo che compì azioni spostandosi per il paese. Spaans (1999) sostiene che l'iconoclastia fu effettivamente organizzato da élite locali per ragioni politiche. In generale, le autorità locali non intervennero per frenare gli atti vandalici. Le azioni degli iconoclasti spinsero la nobiltà a dividersi in due fazioni, con i sostenitori di Guglielmo d'Orange e di altri grandi dignitari a supporto degli iconoclasti, o con i loro oppositori, in particolare Enrico di Brederode.
Nel 1568, l'Orange tornò a cercare di cacciare l'impopolare Duca d'Alba (Fernando Álvarez de Toledo) da Bruxelles. Un'azione coordinata protestante fu intrapresa per tentare la conquista dell'Olanda da quattro diverse direzioni, con gli eserciti guidati dai compagni dell'Orange provenienti dalla Germania e quelli degli ugonotti francesi da sud. La battaglia di Rheindalen presso Roermond avvenne il 23 aprile 1568 e fu una vittoria degli spagnoli, ma quella di Heiligerlee, combattuta il 23 maggio 1568, vide la sconfitta dell'armata cattolica. Tuttavia la campagna ribelle si concluse con un fallimento, Orange esaurì le risorse per mantenere il suo esercito ed i suoi alleati furono definitivamente sconfitti dal Duca d'Alba.
Nella sua battaglia per mantenere il controllo cattolico sui Paesi Bassi, la Spagna fu gravemente ostacolata dallo sforzo sostenuto per condurre la contemporanea guerra con gli ottomani nel Mediterraneo. In ogni caso, nel 1570 gli spagnoli avevano in gran parte soppresso la ribellione in tutta l'Olanda. Tuttavia il 1º aprile 1572 razziatori calvinisti olandesi, noti come Geuzen inaspettatamente conquistò la quasi indifesa della città olandese settentrionale di Brielle. La maggior parte delle maggiori città delle province di Olanda e Zelanda immediatamente si dichiarò fedele ai ribelli (con le notevoli eccezioni di Amsterdam e Middelburg, che rimasero fedele alla causa cattolica fino cattura nel 1578. Guglielmo d'Orange divenne capo della rivolta, fece il suo ingresso nei Paesi Bassi con un esercito forte di 20000 uomini, e con le forze degli ugonotti francesi a sostegno.
Divisione dei Paesi Bassi
La nuova rivolta evidenziò una spaccatura nel popolo olandese: da una parte la minoranza calvinista militante intendeva continuare a combattere il cattolico re Filippo portare l'intera Olanda alla conversione. Contro di loro si schierava l'altra minoranza, cattolica, fedele al governo spagnolo. Tra di esse la storica maggioranza cattolica ma priva di un particolare senso di fedeltà premeva comunque per il ripristino degli storici privilegi olandesi e l'allontanamento degli eserciti mercenari spagnoli. Il Duca d'Alba era stato sostituito nel 1573 da Luis de Requesens ed erano state avanzate nuove proposte per una politica di moderazione. Tuttavia l'incapacità della Spagna di pagare i propri eserciti mercenari portò a numerosi ammutinamenti ed il Sacco di Anversa che ne seguì nel 1576 costò circa 8000 vite. Questo fatto, soprannominato "furia spagnola" rafforzò la determinazione dei ribelli delle Sette Province. Guglielmo d'Orange approfittò del regime di anarchia per stabilire un più ampio dominio su quasi tutta l'Olanda in alleanza con gli Stati Generali, entrando a Bruxelles nel mese di settembre 1577.
Il 6 gennaio 1579, agitati dagli sconvolgenti attentati calvinisti in Oudenarde, Kotrijik, Bruges e Ypres e dalla continua politica calvinista di aggressione negli Stati del Nord, alcuni Stati del Sud firmarono l'Unione di Arras (Atrecht), dichiarando la loro fedeltà al re di Spagna. In risposta, Guglielmo unì gli stati del nord d'Olanda, Zelanda, Utrecht, Gheldria e la provincia di Groninga nell'Unione di Utrecht il 23 gennaio 1579. Anche alcune città del sud come Bruges, Gand, Bruxelles e Anversa aderirono al patto e le Diciassette Province si ritrovarono così divise in due stati in guerra.
Nel corso degli anni successivi, le forze spagnole comandate da Alessandro Farnese (duca di Parma) riconquistò la maggior parte delle Fiandre e Brabante, così come gran parte delle province del nord-est. La religione cattolica fu restaurata in gran parte di questa zona. Nel 1585, Anversa - la città più grande dei Paesi Bassi al tempo - cadde nelle sue mani, ciò comportò un esodo di più di metà della sua popolazione verso il nord.
I Paesi Bassi erano così stati suddivisi in una parte indipendente del nord e in una la parte meridionale rimasta sotto il controllo spagnolo. La maggior parte della popolazione delle province del Nord si convertì al protestantesimo nel corso dei successivi decenni. Il sud, sotto il dominio spagnolo, rimase una roccaforte cattolica, la maggior parte dei suoi protestanti fuggirono al nord. La Spagna mantenne una forte presenza militare nel sud, strategica nell'ottica di un eventuale attacco contro la Francia. Dopo un periodo di pace, la guerra riprese nel 1622, per essere definitivamente chiuso il 30 gennaio 1648, con il Trattato di Münster tra la Spagna ed i Paesi Bassi indipendenti. Questo trattato fu compreso nella pace di Westfalia che avrebbe posto fine alla guerra dei Trent'anni.
Confederazione svizzera
Nel 1529 sotto la guida di Ulrico Zwingli, il cantone protestante e la città di Zurigo strinsero con altri cantoni protestanti un'alleanza di difesa, il Christliches Burgrecht, che comprendeva anche le città di Costanza e di Strasburgo. I Cantoni cattolici in risposta aveva formato un'alleanza con l'imperatore Ferdinando I.
Dopo numerosi incidenti di minore entità e provocazioni da entrambe le parti, un prete cattolico fu giustiziato in Turgovia nel maggio 1528, e il pastore protestante J. Keyser fu bruciato sul rogo a Svitto nel 1529. L'ultima goccia fu l'installazione di una avvocazia cattolica a Baden, e Zurigo dichiarò guerra l'8 giugno, occupò la Turgovia e i territori dell'Abbazia di San Gallo e marciò verso Kappel alla frontiera con Zug. La guerra aperta fu evitata grazie ad un accordo di pace (Erster Landfriede), che non era esattamente favorevole alla parte cattolica, che dovette sciogliere la sua alleanza con gli Asburgo d'Austria.
Le tensioni rimasero sostanzialmente irrisolte, e si infiammavano di nuovo alta nella seconda guerra di Kappel due anni dopo. L'11 ottobre 1531, i cantoni cattolici ottennero una vittoria decisiva selle forze di Zurigo nella battaglia di Kappel. Le truppe di Zurigo avevano poco sostegno dai cantoni alleati, e Ulrico Zwingli venne ucciso sul campo di battaglia, insieme ad altri ventiquattro pastori.
Dopo la sconfitta, le forze di Zurigo si riunirono per tentare di occupare lo Zugerberg, e alcuni di loro si accamparono sulla collina Gubel vicino Menzingen. Una piccola forza di Oberägeri riusci a sbaragliare il campo, e le forze di Zurigo, demoralizzate, dovettero ritirarsi, costringendo i protestanti ad accettare un trattato di pace a loro svantaggio. La Svizzera rimase divisa in un mosaico di cantoni protestanti e cattolici, con i protestanti prevalenti nelle città più grandi, e i cattolici delle zone più rurali.
Francia
Già nel 1532, il re Francesco I, e, nel 1551, il re Enrico II, erano intervenuti politicamente e militarmente a sostegno dei principi protestanti tedeschi contro gli Asburgo. Tuttavia entrambi i re avevano saldamente represso i tentativi di diffondere le idee luterane in Francia. Un afflusso organizzato di predicatori calvinisti di Ginevra e altrove nel corso degli anni1550, riuscì a creare centinaia di congregazioni calvinista clandestine in Francia.
Anni 1560
Secondo uno schema che presto sarebbe diventato familiare nei Paesi Bassi e in Scozia, la predicazione clandestina calvinista e la formazione di accordi segreti con i membri della nobiltà rapidamente portò ad un'azione più diretta per ottenere il controllo politico e religioso. La prospettiva di appropriarsi delle ricche proprietà ecclesiastiche e le terre dei monasteri aveva portato i nobili in molte parti d'Europa a dare sostegno ad una Riforma "legata ai prìncipi". A questo si aggiunse il più recente insegnamento calvinista secondo cui i cittadini più autorevoli avevano il dovere di rovesciare un governante "empio" (vale a dire non favorevole del calvinismo). Nel marzo 1560, la congiura di Amboise, fu un tentativo da parte di un gruppo di nobili scontenti di rapire il giovane re Francesco II e di eliminare la Casa di Guisa (cattolica). La congiura venne sventata quando il piano fu scoperto. I primi esempi della sistematica distruzione di immagini e statue da parte dei protestanti nelle chiese cattoliche si verificarono a Rouen e La Rochelle nel 1560. L'anno seguente, gli attacchi si estesero a più di venti città e paesi, e, a loro volta, incitarono gruppi cattolici urbani a massacri e rivolte a Sens, Cahors, Carcassonne, Tours e altre città.
Nel dicembre del 1560 Francesco II morì e Caterina de' Medici divenne reggente per il giovane figlio Carlo IX. Anche se cattolica, era pronta ad accordarsi con la Casa di Borbone, ugonotta. Sostenne pertanto la tolleranza religiosa a forma dell'Editto di Saint-Germain (gennaio 1562), che permise agli Ugonotti il culto pubblico al di fuori delle città e privato all'interno. Il 1º marzo, tuttavia, una fazione di seguaci della famiglia Guisa attaccò un servizio illegale calvinista in Wassy-sur-Blaise nello Champagne. Come scoppiarono le ostilità, l'Editto venne revocato.
Questo provocò la prima guerra. I Borboni, con il sostegno inglese, e guidati da Luigi I di Borbone-Condé, e dall'ammiraglio Coligny cominciarono a impadronirsi e presidiare città strategiche lungo la Loira. La battaglia di Dreux e la battaglia di Orléans furono i primi scontri importanti del conflitto. Nel febbraio del 1563, a Orléans, Francesco I di Guisa fu assassinato, e la paura di Caterina che la guerra potesse trascinarsi la portò a concordare una tregua e l'Editto di Amboise (1563), che ancora una volta prevedeva una tolleranza controllata del culto protestante.
Tuttavia questo accordo era generalmente considerato come insoddisfacente sia dai cattolici che dai protestanti. La situazione politica negli stati circostanti si stava riscaldando, a causa dell'aumento dei disordini religiosi nei Paesi Bassi. Gli Ugonotti cercarono di ottenere il sostegno del governo francese per l'intervento contro le forze spagnole in arrivo nei Paesi Bassi; non avendolo ottenuto, le truppe protestanti fecero un tentativo non riuscito di catturare re Carlo IX a Meaux nel 1567. Questo causò un ulteriore focolaio di ostilità (la seconda guerra), che si concluse con un'altra tregua insoddisfacente, la pace di Longjumeau (marzo 1568).
Nel settembre dello stesso anno la guerra scoppiò di nuovo (terza guerra). Caterina e Carlo decisero questa volta di allearsi con la Casa di Guisa. L'esercito ugonotto era sotto il comando di Luigi I di Borbone-Condé e era aiutato da forze provenienti dal sud-est della Francia e da un contingente di milizie protestanti dalla Germania, tra cui 14.000 raitri mercenari guidati dal calvinista Duca di Zweibrücken. Dopo che il duca fu ucciso in azione, gli successe il Ernst von Mansfeld e l'olandese Guglielmo I d'Orange e suoi fratelli Luigi e Enrico. Gran parte del finanziamento degli Ugonotti veniva dalla regina Elisabetta I d'Inghilterra. I cattolici erano comandati dal duca d'Angiò (futuro re Enrico III) e assistito da truppe provenienti dalla Spagna, dallo Stato Pontificio e dal Granducato di Toscana.
L'esercito d'assedio protestante diverse città nelle regioni Poitou e Saintonge (per proteggere La Rochelle), e poi Angoulême e Cognac. Nella battaglia di Jarnac (16 marzo 1569), il principe di Condé è stato ucciso, costringendo l'ammiraglio de Coligny a prendere il comando delle forze protestanti. Coligny e le sue truppe si ritirarono a sud-ovest e raggruppati con Gabriel, comte de Montgomery, e nella primavera del 1570 hanno saccheggiato Tolosa, tagliare un percorso attraverso il sud della Francia e salì la valle del Rodano fino a La Charité-sur-Loire . Il debito reale e sconcertante desiderio Carlo IX di cercare una soluzione pacifica [6] ha portato alla pace di Saint-Germain-en-Laye (8 agosto 1570), che ancora una volta ha permesso alcune concessioni agli ugonotti. Nel 1572, crescenti tensioni tra cattolici locali e le forze protestanti presenti al matrimonio di Henri protestante di Navarra, e la sorella del re, Margherita di Valois, culminata nel massacro della notte di San Bartolomeo. Questo ha portato alle guerre civili quarto e quinto nel 1572 e 1573-1576.
Enrico III
Enrico d'Angiò fu incoronato re Enrico III di Francia nel 1575, a Reims, ma le ostilità - la quinta guerra - aveva già riaccese.
Henry ben presto si è trovato nella difficile posizione di cercare di mantenere l'autorità reale di fronte a signori della guerra feudali che si rifiutarono di scendere a compromessi. Nel 1576, il Re ha firmato l'editto di Beaulieu, concessioni minori per i calvinisti, ma una breve guerra civile Sesto ha avuto luogo nel 1577. Enrico I, duca di Guisa, ha costituito la Lega cattolica per proteggere la causa cattolica in Francia. Ulteriori ostilità - la guerra settimo (1579-1580) - si concluse con la situazione di stallo del Trattato di Fleix.
Il fragile compromesso si è conclusa nel 1584, quando il fratello più giovane del re e presunto erede, Francesco, duca d'Angiò, è morto. Come Enrico III non aveva figli, ai sensi della legge salica, l'erede al trono era il principe calvinista Enrico di Navarra. Sotto la pressione del duca di Guisa, Enrico III a malincuore ha emesso un editto il protestantesimo e la soppressione del diritto di annullamento Enrico Navarra al trono.
Nel mese di dicembre 1584, il duca di Guisa firmato il Trattato di Joinville, a nome della Lega cattolica con Filippo II di Spagna, che ha fornito un contributo notevole annuale alla Lega. La situazione è degenerata in guerra Ottava (1585-1589). Enrico di Navarra ha nuovamente richiesto aiuti stranieri dai principi tedeschi e Elisabetta I d'Inghilterra. Nel frattempo, il popolo saldamente cattolici di Parigi, sotto l'influenza del Comitato dei Sedici sono stati sempre soddisfatto con Enrico III e la sua incapacità di sconfiggere i calvinisti. Il 12 maggio 1588, una rivolta popolare alzato barricate per le strade di Parigi, e di Enrico III fuggì dalla città. Il Comitato dei Sixteen ha preso il controllo completo del governo e ha accolto con favore il duca di Guisa a Parigi. La forme poi proposto una soluzione con un algoritmo come erede e ha chiesto una riunione del Stati Generali, che si sarebbe tenuto a Blois.
Enrico ha deciso di colpire per primi. Il 23 dicembre 1588, al castello di Blois, Enrico di Guisa e suo fratello, il cardinale di Guisa, sono stati attirati in una trappola e sono stati assassinati. Il duca di Guisa era stato molto popolare in Francia, e la Lega ha dichiarato guerra aperta contro Re Enrico. Il Parlamento di Parigi ha istituito accuse penali contro il re, che ora ha unito le forze con il cugino, Enrico di Navarra, in guerra contro la Lega.
Carlo di Lorena, duca di Mayenne, poi è diventato il leader della Lega cattolica. Presse League iniziato la stampa anti-monarchici tratti sotto una varietà di pseudonimi, mentre la Sorbona ha proclamato che era giusto e necessario per deporre Enrico III. Nel mese di luglio 1589, nel campo reale a Saint-Cloud, un monaco di nome Jacques Clément ha ottenuto un'udienza con il re e ha guidato un lungo coltello nella sua milza. Clément è stato eseguito sul posto, portando con sé le informazioni di chi, se qualcuno, lo aveva assunto. Sul letto di morte, Henri III ha chiesto Enrico di Navarra, e lo pregò, in nome di governare, di diventare cattolico, citando la guerra brutale che ne deriverebbe se si fosse rifiutato. In linea con la Legge Salica, ha nominato Henri come suo erede.
Enrico IV
La situazione sul terreno nel 1589 era che il re Enrico IV di Francia, Navarra era diventato, tenuto il sud e ovest, e la Lega cattolica del nord e dell'est. La leadership della Lega cattolica aveva devoluto al duca di Mayenne, che è stato nominato luogotenente generale del regno. Lui e le sue truppe controllavano la maggior parte delle zone rurali Normandia. Tuttavia, nel settembre 1589, Henry inflisse una severa sconfitta al duca nella Battaglia di Arques. L'esercito di Enrico travolto Normandia, prendendo città dopo città per tutto l'inverno.
Il re sapeva che doveva prendere Parigi se si trovava qualche possibilità di governare tutta la Francia. Questo, tuttavia, non era un compito facile. La Lega cattolica presse e sostenitori hanno continuato a diffondersi storie di atrocità commesse contro i preti cattolici, laici, in Inghilterra protestante (vedi Quaranta Martiri di Inghilterra e Galles). La città pronti a combattere fino alla morte piuttosto che accettare un re calvinista. La battaglia di Ivry, combattuta il 14 marzo 1590, è stata un'altra vittoria per il re, e le forze di Henry è andato a stringere d'assedio a Parigi, ma l'assedio è stato rotto da supporto spagnolo. Rendendosi conto che il suo predecessore aveva ragione e che non vi era alcuna prospettiva di un re protestante cattolico riuscendo a Parigi, Henry reputato pronunciò la famosa frase Paris vaut bien une messe (Parigi val bene una messa). E 'stato formalmente accolto nella Chiesa cattolica romana nel 1593 e fu incoronato a Chartres nel 1594.
Alcuni membri della Lega combatterono, ma i cattolici sono stati abbastanza conquistati dalla conversione del re di isolare sempre più gli irriducibili. Gli spagnoli si ritirarono dalla Francia ai sensi della Pace di Vervins. Henry era di fronte al compito di ricostruire un regno distrutto e impoverito e ricongiungimento Francia sotto un'unica autorità. Le guerre concluse con l'emissione dell'editto di Nantes di Enrico IV di Francia, che ha concesso un certo grado di tolleranza religiosa ai protestanti.
Francia, anche se sempre governato da un monarca cattolico, aveva svolto un ruolo importante nel sostenere i protestanti in Germania e nei Paesi Bassi contro i loro rivali dinastici, gli Asburgo. Il periodo delle guerre di religione francesi rimosso in maniera efficace l'influenza della Francia come grande potenza europea, permettendo alle forze cattoliche del Sacro Romano Impero di riorganizzarsi e recuperare.
Gran Bretagna e Irlanda
La Riforma venuto in Gran Bretagna e Irlanda con il re Enrico VIII d'Inghilterra violazione con la Chiesa cattolica nel 1533. In questo momento ci sono stati solo un numero limitato di protestanti tra la popolazione generale, e questi sono stati per lo più vivono nelle città del Sud e l'Est dell'Inghilterra. Con lo stato ordinato rottura con il Papa a Roma, la Chiesa in Inghilterra, Galles e Irlanda è stata posta sotto il dominio del re e del Parlamento.
Le prime modifiche importanti alla dottrina e la pratica si è svolta sotto Vicario Generale Thomas Cromwell, e il neo-protestante pendente arcivescovo di Canterbury, Thomas Cranmer. La prima sfida per l'istituzione di tali riforme è venuto dall'Irlanda, dove 'Silken' Thomas Fitzgerald citato la polemica per giustificare la sua rivolta armata del 1534. Il Fitzgerald giovane non è riuscito a ottenere il sostegno locale molto però, e ottobre 1600 ha visto un forte esercito della lingua inglese e gallesi arrivano in Irlanda, insieme a quattro moderni cannoni d'assedio. [7] L'anno seguente è stato fatto saltare Fitzgerald alla sottomissione, e in agosto è stata indotta ad arrendersi.
Poco dopo questo episodio, resistenza locale alle riforme emerse in Inghilterra. La dissoluzione dei monasteri, che ha avuto inizio nel 1536, provocò una violenta ribellione del nord cattolica al Pellegrinaggio di Grazia, che finalmente è stato messo giù con grande spargimento di sangue. La riforma ha continuato ad essere imposto a una popolazione spesso non desiderano con l'aiuto di leggi severe che lo hanno reso tradimento, punibile con la morte, per contrastare le azioni del re rispetto alla religione. Il prossimo maggiore resistenza armata ha avuto luogo nella ribellione libro di preghiere del 1549, che è stato un successo crescente, nell'ovest dell'Inghilterra contro la sostituzione forzata del servizio in lingua inglese Cranmer per la Messa cattolica latina
In seguito alla restaurazione del cattolicesimo sotto la regina Maria I d'Inghilterra nel 1553, ci fu un protestante breve falliti moti nel sud-est dell'Inghilterra.
Riforma scozzese
La Riforma in Scozia ha avuto inizio nel conflitto. Fiery predicatore calvinista John Knox tornò in Scozia nel 1560, dopo essere stato esiliato per aver preso parte all'assassinio del Cardinale Beaton. Ha proceduto a Dundee, dove un gran numero di simpatizzanti e nobili protestanti si erano riuniti. Knox è stata dichiarata fuorilegge dal Reggente Regina, Maria di Guisa, ma i protestanti è andato subito a Perth, una città fortificata che poteva essere difesa in caso di assedio. Presso la chiesa di San Giovanni Battista, Knox predicò un sermone di fuoco che ha provocato una rivolta iconoclasta. Una folla versato in chiesa ed è stato completamente sventrato. Nel modello di disordini calvinista in Francia e nei Paesi Bassi, la folla poi attaccato due conventi in città, saccheggiando il loro oro e d'argento e distruggendo le immagini. Maria di Guisa raccolto quei nobili fedeli a lei e un piccolo esercito francese.
Tuttavia, con rinforzi in arrivo da protestanti contee vicine, il reggente regina si ritirò a Dunbar. Ormai mob calvinisti avevano invaso gran parte della Scozia centrale, distruggendo monasteri e chiese cattoliche come sono andati. Il 30 giugno, i protestanti occuparono di Edimburgo, anche se erano solo in grado di tenere per un mese. Ma anche prima del loro arrivo, la folla aveva già saccheggiato le chiese ed i conventi. Il 1º luglio, Knox predicato dal pulpito di St Giles ', il più influente della capitale. [8]
Knox negoziato da lettera con William Cecil, 1º Barone Burghley, principale consigliere di Elisabetta, per il supporto inglese. Quando ulteriori truppe francesi arrivarono a Leith, porto di Edimburgo, i protestanti hanno risposto riconquista Edimburgo. Questa volta, il 24 ottobre 1559, la nobiltà scozzese formalmente deposto Maria di Guisa dalla reggenza. Il suo segretario, William Maitland di Lethington, abbandonò la parte protestante, portando le sue capacità amministrative. Per la fase finale della rivoluzione, Maitland appello al patriottismo scozzese per combattere dominazione francese. Supporto dall'Inghilterra finalmente arrivato ed entro la fine del mese di marzo, un significativo inglese esercito unito le forze scozzesi protestanti. La morte improvvisa di Maria di Guisa nel castello di Edimburgo il 10 giugno 1560 ha aperto la strada per la firma del trattato di Edimburgo, e il ritiro delle truppe francesi e inglesi dalla Scozia, lasciando i calvinisti scozzesi nel controllo a terra. Cattolicesimo è stato soppresso con la forza.
Il ritorno di Maria, Regina di Scozia, in Scozia nel 1560, ha portato a ulteriori tensioni tra lei e protestanti i Signori della Congregazione. Maria ha affermato di favorire la tolleranza religiosa sul modello francese, ma l'istituzione protestante temeva un ristabilimento del cattolicesimo, e cercò con l'inglese aiuta a neutralizzare o deporre Maria. Matrimonio di Maria con un leader cattolico, precipitato di Maria fratellastro, il conte di Moray, di unirsi con altri signori protestanti in aperta ribellione. Maria si mise in Stirling per il 26 agosto 1565 al affrontarli. Moray e signori ribelli furono sconfitti e fuggirono in esilio, l'azione militare decisiva diventando nota come il Raid Chaseabout. Nel 1567, però, Maria è stata catturata da un'altra forza ribelle alla Collina Carberry e imprigionato a Loch Leven Castle, dove è stata costretta ad abdicare al trono scozzese in favore del suo one-anno-vecchio figlio James. Mary fuggì da Loch Leven l'anno successivo, e ancora una volta è riuscito a raccogliere un piccolo esercito. Dopo la sconfitta del suo esercito nella battaglia di Langside il 13 maggio, fuggì in Inghilterra, dove fu rinchiusa dalla Regina Elisabetta. Suo figlio Giacomo VI è stata sollevata come un protestante, per poi diventare re d'Inghilterra e Scozia.
Guerra civile inglese
Inghilterra, Scozia e Irlanda, in unione personale con il re Stuart, Giacomo I e VI, continuò la politica di Elisabetta I di fornire sostegno militare ai protestanti europei nei Paesi Bassi e in Francia. Re Carlo ho deciso di inviare un corpo di spedizione per alleviare gli Ugonotti francesi che reali forze francesi in borsa assediati a La Rochelle. Tuttavia fiscale di sensibilizzazione autorità per queste guerre è stato sempre più difficile per sollevare dal Parlamento.
Nel 1638 il Patto nazionale scozzese è stato firmato dai signori danneggiati presbyterian e popolani. Una ribellione scozzese, conosciuta come la Guerra Vescovi presto seguita, che porta alla sconfitta di un realista debole contro-forza nel 1640. I ribelli hanno continuato a catturare Newcastle upon Tyne, indebolendo ulteriormente l'autorità re Carlo '.
Nel mese di ottobre 1641, una grande ribellione scoppiata in Irlanda. Charles presto bisogno di raccogliere più soldi per sopprimere questa ribellione irlandese. Nel frattempo puritani inglesi e calvinisti scozzesi intensamente contro la politica religiosa principale del re di unificare la Chiesa d'Inghilterra e la Chiesa di Scozia in una forma di alta Chiesa anglicana. Questo, i suoi avversari creduto, era troppo cattolico in forma, e sulla base l'autorità dei vescovi.
Il parlamento italiano ha rifiutato di votare abbastanza soldi per Carlo per sconfiggere gli scozzesi senza il re rinunciare gran parte della sua autorità e la riforma della chiesa inglese lungo le linee più calvinisti. Questo il re rifiutò, e le relazioni deterioramento ha portato alla scoppio della guerra nel 1642. La prima battaglia campale della guerra, combattuta a Edgehill il 23 ottobre 1642, si sono rivelati inconcludenti, e sia i realisti e parlamentari ha sostenuto come una vittoria. L'azione secondo campo della guerra, lo stand-off a Turnham Green, visto Charles costretto a ritirarsi a Oxford. Questa città servirebbe come sua base per il resto della guerra.
In generale, la prima parte della guerra è andato bene per i monarchici. La svolta avviene a fine estate e inizio autunno del 1643, quando il conte di Essex dell'esercito ha costretto il re a levare l'assedio di Gloucester e poi spazzolato l'esercito realista parte alla Prima Battaglia di Newbury il 20 settembre 1643. Nel tentativo di ottenere un vantaggio nel numero Charles negoziato un cessate il fuoco con i ribelli cattolici in Irlanda, liberando le truppe inglesi a combattere dalla parte realista in Inghilterra. Allo stesso tempo il Parlamento ha offerto concessioni per gli scozzesi in cambio del loro aiuto e assistenza.
Con l'aiuto degli Scozzesi, il Parlamento ha vinto a Marston Moor (2 luglio 1644), guadagnando York e gran parte del nord dell'Inghilterra. Comportamento di Oliver Cromwell in questa battaglia è stato decisivo, e ha dimostrato il suo potenziale di leadership. Nel 1645 il Parlamento ha approvato l'ordinanza di abnegazione, con la quale tutti i membri di ciascuna Camera del Parlamento di cui i loro comandi, che consente la riorganizzazione delle sue forze principali nella New Model Army. In 1646 Charles era stato costretto ad arrendersi agli scozzesi e le forze parlamentari avevano il controllo dell'Inghilterra. Charles è stato eseguito nel 1649, e la monarchia non è stato ripristinato fino al 1660. Anche allora, conflitti religiosi continuato con la Gloriosa Rivoluzione e anche successivamente.
Irlanda
Vedi anche: Cromwell conquista dell'Irlanda
Irlanda aveva conosciuto la guerra continua dopo la ribellione del 1641, con la maggior parte dell'isola controllata dai Confederati irlandese. Sempre più minacciato dagli eserciti del Parlamento inglese dopo l'arresto di Carlo I nel 1648, i Confederati hanno firmato un trattato di alleanza con i realisti inglesi. Il Royalist comune e le forze confederate sotto il duca di Ormonde tentato di eliminare l'esercito parlamentare azienda Dublino, ma i loro avversari li misero in fuga nella battaglia di Rathmines (2 agosto 1649). Come l'ex membro del Parlamento dell'ammiraglio Robert Blake bloccato flotta di Prince Rupert a Kinsale, Oliver Cromwell avrebbe potuto atterrare a Dublino il 15 agosto 1649 con un esercito per sedare l'alleanza realista in Irlanda.
Soppressione di Cromwell dei realisti in Irlanda durante il 1649 ha ancora una forte risonanza per molti irlandesi. Dopo l'assedio di Drogheda, il massacro di quasi 3.500 persone [citazione necessaria] - composta da circa 2700 soldati realisti e tutti gli uomini della città portare armi, tra cui civili, prigionieri, e sacerdoti cattolici - è diventata una delle memorie storiche che ha guidato lotta irlandese-inglese e cattolico-protestante nel corso degli ultimi tre secoli. Tuttavia, il massacro ha un significato principalmente come simbolo della percezione irlandese di crudeltà Cromwell, come molte più persone morte nei combattimenti successivi guerriglia e terra bruciata nel paese che a massacri infami come Drogheda e Wexford. La conquista parlamentare di terreno Irlanda per altri quattro anni, fino al 1653, quando le ultime truppe confederate irlandesi e realista si arrese. Gli storici hanno stimato [citazione necessaria] che fino al 30% della popolazione irlandese morti o era andato in esilio per la fine delle guerre. I vincitori confiscato quasi tutti cattolica irlandese terreni di proprietà a seguito della conquista e lo distribuì ai creditori del Parlamento, ai soldati parlamentari che hanno prestato servizio in Irlanda, e per gli inglesi che si erano stabiliti lì prima della guerra.
Scozia, Guerra civile
Vedi anche: Scozia nelle Guerre dei Tre Regni Montrose # sconfitta e la morte e la Scozia nelle guerre dei tre regni # Terza Guerra Civile
L'esecuzione di Carlo I modificato la dinamica della guerra civile in Scozia, che aveva imperversato tra realisti e Covenanters dal 1644. Entro 1649, la lotta aveva lasciato i realisti lì in disordine e il loro leader un tempo, il marchese di Montrose, era andato in esilio. Tuttavia, Montrose, che aveva sollevato una forza mercenaria in Norvegia, poi tornò, ma non è riuscito a sollevare molti clan Highland e le Covenanters sconfitto il suo esercito nella battaglia di Carbisdale a Ross-shire, il 27 aprile 1650. I vincitori Montrose catturato poco dopo e lo ha portato a Edimburgo. Il 20 maggio il Parlamento scozzese lo ha condannato a morte e lo aveva impiccato il giorno dopo. "Cromwell a Dunbar", Andrew Carrick Gow.
Carlo II sbarcò in Scozia a Garmouth a Moray, il 23 giugno 1650 e firmato il Patto 1638 nazionale e il 1643 Solenne Lega e Alleanza subito dopo il suo arrivo a terra. Con i suoi seguaci originali realisti scozzesi e dei suoi alleati Covenant nuove, re Carlo II divenne la più grande minaccia di fronte alla nuova repubblica inglese. In risposta alla minaccia, Cromwell ha lasciato alcuni dei suoi luogotenenti in Irlanda per continuare la soppressione dei realisti irlandesi e tornò in Inghilterra.
È arrivato in Scozia il 22 luglio 1650 e ha proceduto a porre sotto assedio a Edimburgo. Entro la fine della malattia agosto e una carenza di forniture aveva ridotto il suo esercito, e ha dovuto ordinare una ritirata verso la sua base a Dunbar. Un esercito scozzese, riuniti sotto il comando di David Leslie, ha cercato di bloccare la ritirata, ma Cromwell li sconfisse nella battaglia di Dunbar il 3 settembre. Cromwell esercito poi prese Edimburgo, ed entro la fine dell'anno, il suo esercito aveva occupato gran parte del sud della Scozia.
Nel mese di luglio 1651, le forze di Cromwell attraversato il Firth of Forth in Fife e sconfisse gli scozzesi nella Battaglia di Inverkeithing (20 luglio 1651). La New Model Army avanzata verso Perth, che ha permesso Carlo, a capo del esercito scozzese, a muoversi verso sud in Inghilterra. Cromwell seguì Charles in Inghilterra, lasciando George Monck per terminare la campagna in Scozia. Monck Stirling ha preso il 14 agosto e il 1º settembre Dundee. L'anno successivo, 1652, ha visto il rastrellamento dei resti di resistenza realista, e sotto i termini della "Gara di Unione".
Nonostante il trionfo delle forze calvinista nel sud e pianure della Scozia, Highlands scozzesi molti clan sono rimasti sia cattolica o vescovile in simpatia. Il cattolico Clan MacDonald è stato oggetto di massacro di Glencoe per il ritardo nel promettendo fedeltà al re protestante Guglielmo III nel 1691. E clan Highland radunato al supporto degli aventi diritto cattolici al trono britannico ai moti Jacobite falliti della ex re Giacomo III Stuart nel 1715 e Charles Edward Stuart nel 1745.
Danimarca
Nel 1524, il re Cristiano II di Danimarca si convertì al luteranesimo e incoraggiò i predicatori luterani a entrare in Danimarca, nonostante l'opposizione della dieta danese del 1524. In seguito alla morte del re Federico I nel 1533, scoppiò la guerra tra i cattolici seguaci del conte Cristoforo di Oldenburg e i luterani del conte Cristiano di Holstein. Dopo aver perso il suo principale sostegno a Lubecca, Cristoforo fu rapidamente sconfitto, fino a perdere la sua ultima roccaforte di Copenaghen nel 1536. Il Luteranesimo divenne immediatamente la confessione dominante, i vescovi cattolici vennero imprigionati, e le terre dei monasteri e delle chiese furono presto confiscate per pagare gli eserciti che avevano portato Cristiano al potere. In Danimarca questo aumentò le entrate della corona del 300%.
Guerra dei trent'anni
Nel 1625 Cristiano IV di Danimarca, che era anche il duca di Holstein, accettò di aiutare i governanti luterani della vicina Bassa Sassonia contro le forze del Sacro Romano Impero intervenendo militarmente. La causa della Danimarca fu aiutata dalla Francia che, insieme con l'Inghilterra, aveva accettato di sovvenzionare la guerra. Cristiano si era posto alla guida dell'Alleanza della Bassa Sassonia e aveva messo insieme un esercito di 20.000-35.000 mercenari. Cristiano, tuttavia, fu costretto a ritirarsi davanti alle forze congiunte dei generali dell'Impero Albrecht von Wallenstein e Tilly. L'armata di Wallenstein marciò a nord, occupando il Meclemburgo, la Pomerania, e infine lo Jutland. Tuttavia, in mancanza di una flotta, non riuscì a prendere la capitale danese sull'isola di Sjælland. I negoziati di pace si conclusero con la Pace di Lubecca nel 1629, in base alla quale Cristiano IV poté mantenere il controllo della Danimarca abbandonando il suo sostegno per gli stati protestanti tedeschi.