Labirinto di Meride

antico labirinto egizio
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Il Labirinto di Meride, costruito in Egitto ad Hawara presso il lago di Meride nel Fayyum, è un labirinto parte integrante del Tempio funerario di Amenemhet III[1] (1842 a.C.-1797 a.C.), simile a quello di Cnosso[2].

L'area nella quale fu costruito doveva aggirarsi intorno ai 70000 m² su questi furono edificate 3.000 stanze in due piani,[1] uno dei quali sotterraneo e dodici cortili.[1] Sembra che il suo scopo principale fosse di tipo religioso.

Storici antichi hanno descritto il Labirito, quali Diodoro Siculo, Strabone ed Erodoto,[3] di cui purtroppo ci sono pervenute solo poche rovine e frammenti di colonne in granito[1] esplorati prima e durante il 1911 da Flinders Petrie che vi trovò i nomi di Amenemet III e della figlia Sebeknofru.[3]. Nel complesso sono state ritrovate anche due colossai statue del sovrano assiso ma delle quali rimangono solo i piedistalli.[4]

Scavi archeologici recenti stanno ricostruendo la complessa e complicata planimetria dell'edificio.[1]


Descrizione di Erodoto

Divenne famoso per la seguente descrizione fattane da Erodoto:

«Ed io ho visto; è superiore a qualsiasi cosa si possa dire in merito; già le piramidi sono al di sopra di ogni possibile descrizione, ma il Labirinto vince il confronto anche con le piramidi. Vi sono infatti dodici cortili coperti, che hanno porte opposte tra loro e sono: sei rivolti verso nord e sei verso sud, contigui. Lo stesso muro li chiude tutt’intorno dall’esterno. Vi sono stanze in doppio ordine. Quelle a livello del suolo che ho visitato, attraversato e quelle sottosuolo, 3000 in numero, 1500 per ciascun ordine. Le stanze del piano superiore le ho viste io stesso e ne parlo quindi per averle visitate; invece quelle sotterranee non posso parlarne che per informazioni ricevute dato che mi è stata assolutamente vietata la visita, asserendo che c'erano solo le tombe dei re costruttori di questo Labirinto e i coccodrilli sacri. Accanto all’angolo del Labirinto vi è una piramide alta quaranta orge (4) sulla quale vi sono scolpiti animali di grandi dimensioni. Vi si accede da una strada sotterranea. Al centro del lago si elevano due piramidi.[5] Ognuna si erge per circa 50 orge e la parte sotto le acque conta altrettanto. Sopra le piramidi si trova una statua colossale di pietra che siede in trono. Il soffitto dei locali è di pietra come le pareti piene di figure scolpite, mentre ogni cortile è circondato da colonne di pietre bianche connesse fra loro alla perfezione. Il tetto di tutte queste costruzioni è in pietra e così pure i muri ricoperti da iscrizioni.»

Note

  1. ^ a b c d e Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, pag. 164
  2. ^ Alan Gardiner, La civiltà egizia, pag.6
  3. ^ a b Alan Gardiner, La civiltà egizia, pag.129
  4. ^ Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, pag. 162
  5. ^ Alan Gardiner, La civiltà egizia, pag. 130

Bibliografia

Voci correlate