Gino Menconi
Gino Menconi (Avenza, 13 maggio 1899 – Corniglio, 17 ottobre 1944) è stato un partigiano italiano.
Vita
Nato in una famiglia benestante, nel suo corso formativo si laurea in economia e commercio.
Militanza nel PC e formazione partigiana
Già negli anni giovanili è impegnato politicamente nelle file del Partito repubblicano, dopo le leggi fascistissime del 1926 aderisce al Partito comunista ed espatria in Francia.
Inviato a Mosca per seguire dei corsi della scuola leninista, rientra due anni dopo a Parigi per lavorare nell’apparato clandestino del partito che lo assegna all’attività organizzativa in Italia. Raggiunge clandestinamente Napoli ove entra in contatto con alcuni gruppi di operai comunisti e diffonde fogli politici clandestini. Nel 1931 è arrestato e deferito al Tribunale speciale, è condannato a diciassette anni di carcere. Amnistiato nel 1937, viene confinato a Ponza e a Ventotene fino alla caduta del fascismo.
Dopo l’8 settembre 1943 entra nella Resistenza operando a Firenze e poi nel Parmense, dove dal 1 agosto 1944 assume il Comando della piazza di Parma.
Morte
Il 14 ottobre 1944, mentre partecipa alla riunione del Comando unico parigiano a Bosco di Corniglio, è sorpreso insieme ad altri compagni da una pattuglia di militari della SS. Gravemente ferito, cade in mano nemica morendo legato ad una branda tra le fiamme della stanza in cui si trovava.
Onorificenze
Dediche
- La città di Carrara ha intitolato, in ricordo per il merito svolto contro il potere fascista una scuola elementare di Avenza (Scuola Primaria Gino Menconi).
- La piazza della chiesa della Sacra Famiglia di Marina di Carrara prende il nome del partigiano (Piazza Gino Menconi).