Nazionale maschile di calcio della Russia

rappresentativa nazionale maschile di calcio della Russia

La Nazionale di calcio russa (rus. Национа́льная сборная России по футболу) è la rappresentativa calcistica della Russia ed è posta sotto l'egida della Rossijskij Futbol'nyj Sojuz.

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Uniformi di gara
Manica sinistra
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Maglietta
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Manica destra
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Pantaloncini
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Calzettoni
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Casa
Manica sinistra
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Maglietta
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Manica destra
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Pantaloncini
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Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Selezionatore{{{Selezionatore}}}
Ranking FIFA10°
Sponsor tecnicoJögel
Esordio internazionale
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Migliore vittoria
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Peggiore sconfitta
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Sia la FIFA che l'UEFA considerano la nazionale russa come unica erede dell'Unione Sovietica.

Nella Classifica mondiale della FIFA, creata ad agosto 1993, la Russia ha ottenuto come miglior piazzamento il 3º posto di aprile 1996, mentre la posizione peggiore è stata il 40º posto di dicembre 1998. Occupa il 10º posto della classifica.

Storia

Nazionale imperiale

La prima rappresentativa di sempre russa fu quella dell'antico Impero russo, che esordì nel 1912 contro la Finlandia perdendo 2-1. Quella rappresentativa non brillò particolarmente in campo europeo ed anzi, nei pochi anni che calcò i campi di calcio incassò uno dei peggiori record passivi, perdendo 16-0 contro la Germania. Dopo il 1917 e, quindi, la Rivoluzione russa, la squadra scomparve e venne sostituita dalla nazionale di calcio sovietica che esordì nel 1923.

Nazionale sovietica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica.

Durante l'esistenza dell'Unione Sovietica, non esistevano le attuali nazionali delle repubbliche che ne facevano parte e che oggi sono indipendenti, tanto meno una nazionale russa. Dal 1923 al 1991 perciò i calciatori russi confluivano nella Nazionale sovietica. La rappresentativa sovietica vinse un campionato europeo (1960), arrivando per tre volte seconda (1964, 1972, 1988). Nelle competizioni olimpiche vinse due ori (1956, 1988) e tre bronzi (1972, 1976, 1980). Il miglior posizionamento ai mondiali di calcio fu il quarto posto ottenuto nel 1966.

Nazionale russa

La Nazionale russa attuale nacque nel 1992 dopo lo smembramento dell'URSS e, conseguentemente, della Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica. Nel corso di quell'anno, in sostituzione della Nazionale sovietica, appena scomparsa, giocava la Nazionale della CSI, rappresentativa della Comunità degli Stati Indipendenti e presente con questa dicitura al Campionato europeo 1992.

L'esordio internazionale avvenne il 16 agosto 1992 a Mosca contro il Messico. La partita finì 2-0 per i padroni di casa, che presentarono una formazione composta da ex giocatori della Nazionale sovietica, provenienti però in molti anche dalle altre repubbliche (casi eclatanti furono Viktor Onopko ed Andrej Kančel'skis): a molti, infatti, fu proposto di scegliere dopo lo scioglimento dell'URSS se adottare la cittadinanza russa o quella del paese di nascita.

Qualificatasi per il campionato del mondo 1994, la Russia fu inserita nel gruppo B con Camerun, Svezia e Brasile. Superata dal Brasile per 2-0 nel primo incontro, perse anche la gara contro la Svezia per 3-1. Già eliminata, sconfisse nettamente il Camerun per 6-1 in una partita che vide come protagonista Oleg Salenko, autore di cinque gol, primato per un Campionato del mondo.

Due anni più tardi si qualificò per il campionato d'Europa 1996 e fu sorteggiata nel girone C con Germania, Rep. Ceca e Italia. La squadra allenata da Oleg Romancev perse le prime due partite contro Italia (2-1) e Germania (3-0), per poi raggiungere i cechi sul 3-3 nell'ultima partita, grazie a una prova di carattere. Il raggruppamento era giustamente considerato uno dei più difficili del torneo, tant'è che Germania e Repubblica Ceca furono le due finaliste della manifestazione.

Dal 1993 al 1997 la Russia fece parte della top-20 del Ranking mondiale FIFA, raggiungendo nel 1996 addirittura il terzo posto[1]. Ciononostante fallì la qualificazione al campionato del mondo 1998 ai play-off contro l'Italia (1-1 a Mosca in una bufera di neve, 1-0 per gli Azzurri a Napoli). Durante le qualificazioni al campionato d'Europa 2000, il 5 giugno 1999, la Russia di Romancev, tornato nel 1998 dopo che in panchina si erano succeduti Boris Ignat'ev (1996–1997) e Anatolij Byšovec' (1997-1998), fu in grado di ottenere una storica vittoria per 3-2 contro la Francia a Parigi.

 
Pre-partita di Giappone-Russia del 2002

Al campionato del mondo 2002 in Giappone e Corea del Sud la Russia fu inserita nel gruppo H insieme con Belgio, Tunisia e Giappone. La formazione di Romantsev si presentava in Asia con una rosa promettente, composta in parte da veterani e in parte da debuttanti. Nella prima partita vinse per 2-0 contro la Tunisia e nella seconda gara, contro i padroni di casa del Giappone, fu sconfitta per 1-0, scatenando le proteste tra i tifosi radunatisi a Mosca per assistere all'incontro. Il terzo match, quello contro il Belgio, iniziò con un gol di Johan Walem dopo sette minuti, cui rispose al 52° di gioco Egor Titov. A dodici minuti dalla fine una rete di Wesley Sonck portò il Belgio sul 2-1 e a otto dal termine Marc Wilmots realizzò il punto del 3-1. All'88º minuto Dmitrij Syčëv segnò il gol del 3-2 che non salvò, però, la Russia dall'eliminazione.

Nella fase finale di campionato d'Europa 2004 la Russia (che era arrivata in Portogallo vincendo il play-off contro il Galles) dovette affrontare la Spagna, la Grecia e il Portogallo. Il girone A, dunque, oppose ancora una volta i russi ai padroni di casa (questa volta portoghesi). Alle sconfitte contro Spagna (1-0) e Portogallo (2-0) seguì una vittoria per 2-1 contro la Grecia (poi trionfatrice in finale) il 16 giugno, con reti di Dmitrij Kiričenko al secondo minuto e Dmitrij Bulykin al diciassettesimo. Il successo contro i greci non bastò, però, alla Russia per evitare l'eliminazione. Anche in questo caso, come nel 1996, le due finaliste furono le squadre del girone in cui erano inseriti i russi.

Per le qualificazioni al campionato del mondo 2006 fu raggruppata con Portogallo, Slovacchia, Estonia, Lettonia, Lussemburgo e Liechtenstein. Il Portogallo si insediò subito al primo posto, con russi e slovacchi al seguito. Il 12 ottobre 2005 la Russia si presentò a Bratislava con il bisogno di vincere, ma lo 0-0 finale consentì alla Slovacchia di qualificarsi per i play-off per un solo punto. In 12 partite totalizzò 23 punti, frutto di 6 vittorie, 5 pareggi e una sconfitta, la peggiore nella storia della Nazionale russa (7-1 contro il Portogallo a Lisbona).

 
Russia e Lettonia schierate per gli inni nel 2006

Nel 2006 è stato chiamato ad allenare la Russia l'olandese Guus Hiddink. Con il nuovo commissario tecnico la squadra è tornata a giocare un ruolo importante nel panorama calcistico europeo, mettendo in difficoltà l'Inghilterra nel proprio girone di qualificazione al campionato d'Europa 2008. Iniziate non brillantemente le qualificazioni, la squadra ha poi collezionato una serie di risultati positivi. Nella sfida contro gli inglesi in trasferta ha perso per 3-0, ma si è poi imposta per 2-1 nel ritorno a Mosca. Grazie a questo successo alla Russia sarebbe bastata una vittoria sul campo di Israele per qualificarsi a Euro 2008 a scapito dell'Inghilterra, ma gli israeliani hanno avuto la meglio (2-1). A quel punto gli inglesi avrebbero staccato il pass anche pareggiando in casa contro la già qualificata Croazia, ma quest'ultima è riuscita ad imporsi sorprendentemente a Wembley per 3-2, consentendo così il sorpasso della Russia, che si è qualificata per gli Europei 2008 e ha eliminato i britannici in virtù dei tre punti ottenuti sul campo di Andorra (gol di Syčёv).

Alla fase finale degli Europei 2008 la Russia di Hiddink ha impressionato favorevolmente, ottenendo il miglior piazzamento della sua storia nella Coppa d'Europa, e il migliore dopo il 1991. Ha debuttato con una sconfitta 4-1 contro la Spagna e ha poi sconfitto per 1-0 la Grecia Campione uscente. Nel terzo e decisivo incontro del girone ha sconfitto per 2-0 la Svezia, qualificandosi ai quarti di finale. Qui ha eliminato la favorita Olanda imponendosi per 3-1 ai tempi supplementari, accedendo così alla semifinale, dove è stata nuovamente sconfitta dalla Spagna (0-3). Tra i giocatori russi hanno ricevuto critiche positive soprattutto Pavljučenko e Aršavin, che hanno suscitato l'interesse di importanti club europei.[2]

Nelle qualificazioni al Mondiale 2010 si è classificata seconda nel proprio girone dietro la Germania, ma ha fallito la qualificazione perdendo, a Maribor, il ritorno dello spareggio decisivo contro la Slovenia, nonostante la vittoria per 2-1 a Mosca.

Dopo la mancata qualificazione al mondiale, con il nuovo tecnico Dick Advocaat, la Russia intraprende le qualificazioni ad Euro 2012, ottenendo il primo posto e qualificandosi per le fasi finali. Inserita nel girone A con Grecia, Polonia e Repubblica Ceca, ha sconfitto prima la Nazionale Ceca con un roboante 4-1 e poi ha pareggiato 1-1 con i padroni di casa della Polonia. All'ultima giornata ha perso 1-0 contro la Grecia e, classificatosi terza nel girone, ha patito un'eliminazioe che ha del clamoroso.

Colori e simboli

 
Le divise ufficiali russe del 2008

Dal 1992 la Russia gioca in casa coi colori della propria bandiera nazionale: da sempre veste una maglia bianca, coordinata a seconda delle stagioni o da pantaloncini azzurri e calzettoni rossi, colori che richiamano nettamente la bandiera russa, o dal resto del completo totalmente bianco con decorazioni rosso-blu, con richiamo al vessillo meno marcato ma comunque presente. La divisa da trasferta non è stata sempre uguale: a volte è stata completamente blu intenso o scuro con pantaloncini bianchi e calzettoni rossi, a volte al contrario con divisa rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri.

Attualmente la Russia gioca con un completo tutto rosso con i dettagli oro, mentre la versione da trasferta è tutta bianca con i dettagli blu.

I calciatori russi portano come stemma sul petto da sempre l'aquila bicefala dello stemma russo, ma senza scudo. L'aquila è presente in forma stilizzata anche nello stemma della federazione calcistica russa, che tuttavia è stato utilizzato soltanto poche volte: altre volte l'aquila è stata inserita in scudi o cerchi, come nel caso attuale.

Stadio

Dal 1972 la nazionale sovietica prima e russa poi hanno giocato le gare casalinghe nel grande stadio nazionale Lužniki di Mosca, impianto già dedicato a Lenin e oggi così ribattezzato. Lo stadio ha una capienza di 84.745, l'erba sintetica, e un ranking UEFA di cinque stelle, che lo piazzano tra i migliori impianti sportivi calcistici d'Europa e capace di ospitare una finale di Champions League, l'ultima volta nel 2008.

Partecipazioni ai tornei internazionali

Dal 1917 al 1991 la Russia non aveva una propria nazionale in quanto lo stato russo era inglobato nell'Unione Sovietica. Esisteva, quindi, un'unica nazionale che rappresentava tutta l'Unione Sovietica. Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica venne creata la Nazionale di calcio della Comunità degli Stati Indipendenti che rappresentava l'omonima confederazione di cui la Russia fa parte tuttora. Tale nazionale, però, partecipò solo al Campionato europeo di calcio 1992, dopodiché ogni nazione che aderiva alla CSI creò la propria nazionale. Prima del 1917 la nazionale russa ha rappresentato l'Impero russo.

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1994 Primo turno
1998 Non qualificata
2002 Primo turno
2006 Non qualificata
2010 Non qualificata
2014 '
2018 Qualificata
Campionato europeo
Edizione Risultato
1996 Primo turno
2000 Non qualificata
2004 Primo turno
2008 Semifinali
2012 Primo turno
Giochi olimpici[3]
Edizione Risultato
1912 Quarti di finale
Confederations Cup
Edizione Risultato
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni


Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1994   Stati Uniti Primo turno 1 0 2 7:6
1998   Francia Non qualificata - - - -
2002   Corea del Sud /   Giappone Primo turno 1 0 2 4:4
2006   Germania Non qualificata - - - -
2010   Sudafrica Non qualificata - - - -
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1996   Inghilterra Primo turno 0 1 2 4:8
2000   Belgio /   Paesi Bassi Non qualificata - - - -
2004   Portogallo Primo turno 1 0 2 2:4
2008   Austria /   Svizzera Semifinali 3 0 2 7:8
2012   Polonia /   Ucraina Primo turno 1 1 1 5:3
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1912 Stoccolma Quarti di finale 0 0 1 1:2
1996 Atlanta Non qualificata - - - -
2000 Sydney Non qualificata - - - -
2004 Atene Non qualificata - - - -
2008 Pechino Non qualificata - - - -
2012 Londra Non qualificata - - - -

Tutte le rose

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Template:Nazionale russa europei 1996 Template:Nazionale russa europei 2004 Template:Nazionale russa europei 2008 Template:Nazionale russa europei 2012

Template:Nazionale russa Olimpiadi 1912

Rosa attuale

Lista convocati presenze e gol aggiornata ad ottobre 2013 valida per le ultime due partite di qualificazione al mondiale 2014 rispettivamente contro Lussemburgo ed Azerbaigian.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
1 P Igor' Akinfeev 8 aprile 1986 (39 anni) 63 0
12 P Anton Šunin 27 gennaio 1987 (38 anni) 2 0
13 P Yuri Lodygin 26 maggio 1990 (35 anni) 0 0
2 D Aleksandr Anjukov 28 settembre 1982 (43 anni) 77 1
3 D Igor Smolnikov 8 agosto 1988 (37 anni) 0 0
4 D Sergej Ignaševič 14 luglio 1979 (46 anni) 90 5   Template:Spartak Moskva
5 D Jurij Žirkov 20 agosto 1983 (42 anni) 59 0
6 D Aleksej Berezuckij 20 giugno 1982 (43 anni) 51 0
23 D Dmitrij Kombarov 22 gennaio 1987 (38 anni) 16 0   Template:Futbol'nyj Klub Spartak Moskva
24 D Vasilij Berezuckij 20 giugno 1982 (43 anni) 73 3
25 D Vladimir Granat 22 maggio 1987 (38 anni) 2 0
7 C Igor' Denisov 17 maggio 1984 (41 anni) 40 0
8 C Denis Glušakov 27 gennaio 1987 (38 anni) 21 3   Template:Calcio Spartak
18 C Vladimir Bystrov 31 gennaio 1984 (41 anni) 47 4
10 A Andrej Aršavin   29 maggio 1981 (44 anni) 74 17
11 A Aleksandr Keržakov 27 novembre 1982 (42 anni) 64 19
14 A Roman Pavljučenko 15 dicembre 1981 (43 anni) 51 21
20 A Pavel Pogrebnjak 8 novembre 1983 (41 anni) 33 8

Record individuali

  Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Nazionale russa.

Aggiornati ad ottobre 2013.[4] In grassetto i giocatori ancora in attività.

 
Viktor Onopko è stato il giocatore che ha indossato più volte la maglia della nazionale russa. Vanta infatti 109 presenze
Record di presenze
Posizione Nome Presenze
1 Viktor Onopko 109*
2 Sergej Ignaševič 90
3 Aleksandr Anjukov 77
4 Aleksandr Keržakov 76
5 Andrej Aršavin 75
6 Vasilij Berezuckij 73
7 Valerij Karpin 72*
8 Vladimir Besčastnych 71
9 Sergej Semak 65*
10 Igor' Akinfeev 63

* Ha anche giocato per l'URSS o CSI.

Record di gol
Posizione Nome Gol
1 Vladimir Besčastnych 26
2 Aleksandr Keržakov 24
3 Roman Pavljučenko 21
5 Valerij Karpin 17
6 Andrej Aršavin 17
7 Dmitrij Syčëv 15
8 Igor' Kolyvanov 12*
9 Roman Širokov 11
10 Aleksandr Mostovoj 10*

* ha anche segnato con URSS o CSI.

Allenatori

 
Fabio Capello, attuale CT della Russia

Note

  1. ^ Russia: Ranking, FIFA, 13 agosto 2007
  2. ^ Euro 2008, ecco le 10 stelle più brillanti, su corrieredellosport.it, Corriere dello Sport, 23 giugno 2008.
  3. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
  4. ^ Russia - Record International Players, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 6 settembre 2008.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni