David Foster Wallace

scrittore e saggista statunitense (1962-2008)
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David Foster Wallace, all'anagrafe David Wallace (Ithaca, 21 febbraio 1962Claremont, 12 settembre 2008), è stato uno scrittore e saggista statunitense.

File:Davidfosterwallace.jpg
David Foster Wallace
David Foster Wallace
Bio
NatoIthaca, 21 febbraio 1962
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Attivitàscrittore
saggista
Influenze
Don DeLillo[1][2], William Gaddis[1], David Lynch, Cynthia Ozick, Donald Barthelme, Richard Powers, Manuel Puig, Thomas Pynchon

Biografia

 
Wallace a una lettura per Booksmith, alla All Saints Church nel 2006

Wallace nasce a Ithaca, città situata a 400 km da New York, il 21 febbraio 1962 da Donald Wallace e Sally Foster. Fino alla quarta elementare, Wallace ha vissuto a Champaign, Illinois, per poi trasferirsi a Urbana, dove ha frequentato la Yankee Ridge School. Iscritto all'Amherst College, la stessa università del padre, si è laureato nel 1985 in letteratura inglese e in filosofia, con una specializzazione in logica modale e matematica, per poi frequentare il primo semestre del corso di filosofia presso l'università di Harvard, che abbandonò alla fine del 1989 dopo il ricovero alla clinica psichiatrica McLean's. La sua tesi in filosofia sulla logica modale, intitolata Richard Taylor’s ‘Fatalism’ and the Semantics of Physical Modality, soggetto del saggio del 2008 del New York Times Consider the Philosopher, è stata premiata con il Gail Kennedy Memorial Prize. Nel 1987 ha ottenuto un Master of Fine Arts in scrittura creativa alla University of Arizona.

Ha insegnato alla Illinois State University per gran parte degli anni novanta e nell'autunno del 2002 è diventato professore di scrittura creativa e letteratura inglese al Pomona College, in California.

Il suo romanzo d'esordio, La scopa del sistema, si ispira alla sua seconda tesi universitaria, ed esce nel 1987. Il mondo della critica letteraria nota subito il talento di Wallace che, a soli venticinque anni, si distingue per il suo stile ironico, complesso e acuto. Nel 1989 esce negli Stati Uniti La ragazza con i capelli strani, una raccolta di racconti che tocca temi tipici di Wallace e viene considerata un suo manifesto poetico e stilistico.

Il secondo romanzo, Infinite Jest, esce nel 1996 e Wallace diviene in poco tempo un autore di culto internazionale. La rivista Time lo include nella lista pubblicata nel 2006 dei 100 migliori romanzi di lingua inglese dal 1923 al 2006. Il romanzo, considerato il capolavoro dello scrittore americano, descrive la complessità della società contemporanea: le difficoltà nei rapporti interpersonali, l'uso delle droghe, il ruolo sempre più importante del mondo dello spettacolo, dei media e dell'intrattenimento, l'esasperata competizione sociale, raccontata attraverso il tennis, sport praticato a livelli agonistici dallo stesso Wallace.

Definito dal New York Times un "Émile Zola post-millennio" e "la mente migliore della sua generazione", la critica ha spesso paragonato David Foster Wallace ad autori celebrati[senza fonte] come Thomas Pynchon, Don DeLillo, Vladimir Nabokov, Jorge Luis Borges. Considerato uno dei rappresentanti della corrente letteraria Avantpop, ha ricevuto diversi premi, tra cui la MacArthur Fellowship.

Wallace è stato trovato dalla moglie, Karen Green, impiccato nel patio di casa sua a Claremont, in California, la sera del 12 settembre 2008.[3]

Opere

Romanzi

Raccolte di racconti

Saggi

Curiosità

L'autore racconta ne Il re pallido di aver deciso di anteporre il cognome della madre a quello del padre nel firmare i propri testi a seguito di un episodio avvenuto nella sua esperienza lavorativa presso l'Internal Revenue Service americano, nel quale la sua confusione con un omonimo aveva determinato una serie di spiacevoli conseguenze. In realtà gli eventi che lo scrittore descrive nel romanzo sono fittizi e atti a costruire una parvenza di realismo dell'intera vicenda narrata, David Foster Wallace di fatto non ha mai lavorato per l'Internal Revenue Service.

Note

  1. ^ a b Lopate, Leonard (interviewer), David Foster Wallace (radio interview), in The Leonard Lopate Show, WNYC, 4 marzo 1996. URL consultato il 14 settembre 2011.
  2. ^ I don't enjoy this war one bit, in Letters of Note, 21 febbraio 2012. URL consultato il 21 febbraio 2012.
  3. ^ Morto impiccato David Foster Wallace, in Corriere.it, 14 settembre 2008. URL consultato il 15 settembre 2008.

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Collegamenti esterni

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