La città di Roma, dalle origini a oggi, è sempre ricordata abitata da un popolo gaudente, ben felice di potersi divertire in diversi modi. Negli anni centinaia di edifici teatrali, alcuni ancora operanti altri no, alcuni distrutti ed altri che hanno subito un cambio di destinazione d'uso sono stati costruiti e frequentati, offrendo alla capitale una vasta scelta per quanto riguarda l'offerta teatrale.

Roma antica

In Roma antica la costruzione dei teatri poteva avvenire solo per motivi legati alla religione e al culto degli dei. Allo stesso modo anche i ludi teatrali, anfiteatrali (nella fattispecie le lotte tra i gladiatori, le nauromachie, gli spettacoli con fiere e belve) e circensi (detti anche ludi plebei: corse di cavalli, parate e processioni) coincidevano con le festività religiose. Per lungo tempo non si eressero teatri stabili per il timore che ciò portasse a comportamenti devianti rispetto alla morale cittadina. Grazie ai resoconti degli storici Livio, Tacito e Plinio si hanno notizie, seppur frammentarie, di alcuni stabili costruiti in legno in Campo Marzio o nei pressi del tempio di Apollo (Teatro ad Apollonis) o ancora nei pressi del Palatino (Teatro di Longino e Messala). Di alcuni anfiteatri lignei non si conosce invece bene l'ubicazione. Gli edifici teatrali, escludendo i circhi, di cui si ha sicura notizia sono:

Nei pressi di Roma

Durante il Medioevo

Il teatro medievale non lascia tracce, a livello architettonico, nella capitale. L'evoluzione della storia del teatro e dello spettacolo in genere nel medioevo non ha permesso, infatti, la costruzione di stabili successivamente giunti a noi.

In epoca moderna

E' consuetudine concordare che la nascita del teatro moderno avvenne, nell'Urbe, nel 1513, anno in cui fu eretto, sulla piazza del Campidoglio, un teatro ligneo ad opera di Pietro Rosselli. Non esistono, tuttavia, resti di strutture su cui ricostruire una storia del teatro cinquecentesco a Roma. Sappiamo però che, nonostante la stragrande maggioranza dei teatri fosse privata, ci fu qualche tentativo di teatro pubblico.

Nel Cinquecento

Edifici scomparsi

  • Teatro sul Campidoglio, costruito per celebrare il conferimento della cittadinanza romana a Giuliano de' Medici. Aveva forma rettangolare con sette ordini di gradinate su tre lati, per una capienza di 3000 persone. Era riccamente decorato e curato nei dettagli.
  • Teatro Anguillara, costruito forse nel 1561 dal poeta Giovanni Andrea Anguillara in una sala del suo palazzo signorile in piazza Santi Apostoli nel rione Trevi.
  • Teatro in via Giulia, nel rione Regola, attivo dal 1560 circa al 1575 e destinato alle rappresentazione delle commedie. Probabilmente fu un teatro pubblico.

Nel Seicento

Il diciassettesimo secolo vide la nascita del teatro all'italiana, ideato per le esigenze di un mutato gusto nel campo dello spettacolo. La diffusione del gusto barocco e la nascita del melodramma modificarono profondamente l'architettura teatrale, destinata a sottolineare fortemente la divisione delle classi nel secolo in cui l'apertura dei teatri avvenne anche definitivamente in favore del pubblico. I teatri di quest'epoca sono:

  • Teatro Capranica, aperto nel 1679 come teatro privato della famiglia Capranica nel palazzo in Santa Maria in Acquiro, nel rione Colonna, oggi divenuto sala cinematografica.


Edifici scomparsi

Nel Settecento

Edifici scomparsi

Nell'Ottocento

Edifici scomparsi

Da Roma capitale in poi

Edifici scomparsi