Università degli Studi di Pavia
L'Università degli Studi di Pavia è una delle più antiche e importanti università italiane ed europee, facente parte del gruppo di Coimbra. In particolare, le sue Facoltà di Medicina, Scienze Politiche e Giurisprudenza godono di un particolare prestigio in Europa per le loro ricerche pionieristiche e per la loro tradizione secolare che ha visto molti alunni illustri.
Università degli Studi di Pavia | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Città | Pavia |
Altre sedi | Cremona, Mantova, Voghera |
Dati generali | |
Nome latino | Alma Ticinensis Universitas |
Fondazione | 1361 |
Tipo | statale |
Facoltà | |
Rettore | Fabio Rugge |
Studenti | 22,312 (2010[1]) |
Colori | Giallo Pavia |
Affiliazioni | Gruppo di Coimbra |
Sport | CUS Pavia |
Mappa di localizzazione | |
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[www.unipv.it Sito web] | |

Storia
Fondazione e periodo medioevale
Già a partire dall'anno 825 Pavia fu sede di un'importante scuola di retorica istituita dall'imperatore Lotario I, che a sua volta ereditava la tradizione di una scuola di diritto fondata dall'imperatore romano Teodosio I. Per tutto il periodo medievale la scuola fu in fiorente attività; nell'XI secolo Pavia divenne sede anche di un'attestata scuola giuridica. È però solo grazie all'imperatore Carlo IV, nel 1361, che a Pavia venne fondato uno Studium Generale, al quale papa Bonifacio IX riconobbe i medesimi diritti delle Università di Bologna e di Parigi. Con diploma imperiale datato 1485 lo Studium Generale venne poi trasformato in Università.
Decreto di Fondazione dello Studium Generale
Dato a Norimberga, l’anno del Signore 1361, quattordicesima indizione, 13 aprile, quindicesimo anno del nostro regno e settimo dell’impero.»
Epoca moderna e contemporanea
Il prestigio dell'ateneo crebbe nel XV secolo, ma la sua attività conobbe una brusca interruzione in seguito ai gravissimi danni ricevuti dalla città per l'assedio subito nel 1525. Durante la dominazione spagnola l'attività scientifica e didattica dell'Università risentì della situazione stagnante.
La rinascita dell'ateneo avvenne nella seconda metà del XVIII secolo grazie ai sovrani austriaci Maria Teresa e Giuseppe II, grazie ai quali nacque la Scuola anatomica pavese. A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo l'ateneo divenne uno dei migliori d'Europa (e del mondo), annoverando accademici come il fisico Alessandro Volta, gli anatomisti Antonio Scarpa e Lazzaro Spallanzani, il matematico Lorenzo Mascheroni. Nei primi anni del Novecento l'Università di Pavia fu il primo ateneo italiano a ricevere il Premio Nobel, nella persona del medico e istologo Camillo Golgi.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale l'Università di Pavia ha conosciuto un nuovo rilancio, dovuto in gran parte all'energia e all'iniziativa dell'allora rettore Plinio Fraccaro. Nel corso degli anni sessanta, alle Facoltà tradizionali si sono aggiunte quella di Economia e Commercio e di Ingegneria.
Lo stemma
Lo stemma dell'Università di Pavia è di antico uso. In alcune aule storiche dell'ateneo, quali l'Aula Foscolo[3][4] e l'Aula Magna, risalenti rispettivamente al XVIII e XIX secolo, sono presenti elementi di mobilio d'epoca con tale stemma intagliato in legno[5][6]. Esso presenta due mazze rettorali incrociate d'argento, ciascuna sormontata da una piccola aquila, tuttora portate in apertura dei cortei rettorali più solenni[7]. Al centro dello stemma si trova una stola pendente, a coprire l'incrocio delle mazze, appoggiata su un cartiglio con la scritta Alma Ticinensis Universitas. Tale stola è sormontata da una corona di foggia simile all corona ferrea, elemento che allude al ruolo di Pavia quale capitale del regno longobardo e del regno d’Italia carolingio. Al di sotto del tutto cinque volumi su cui poggia e un anello. Nella cornice si leggono due scritte: DCCCXXV Capit[olum] Lotharii e MCCCLXI Generale Studium Constitutum. La prima scritta si riferisce al Capitolare di Lotario dell’825, con il quale Lotario I approvò la costituzione di una scuola di retorica a Pavia; la seconda si riferisce alla fondazione dello Studium Generale del 1361 per opera di Carlo IV[8].
I collegi universitari
Già dalla metà del secolo XVI[9] Pavia era dotata di due grandi Collegi Universitari, l'Almo Collegio Borromeo e il Collegio Ghislieri, che hanno svolto nel secolo XIX un ruolo importante nella preparazione culturale di buona parte della classe dirigente e intellettuale lombarda e italiana. Nel piano di potenziamento delle strutture universitarie dopo il 1945 ebbe parte centrale un grande sviluppo di questo caratteristico aspetto della vita universitaria pavese. La creazione di nuovi Collegi fu intesa come la via migliore per favorire l'accesso di giovani meritevoli ad una cultura non più riservata a pochi, ma socialmente aperta senza perdere di serietà. I Collegi universitari pavesi, privati o pubblici, sono ora 17 I collegi si possono distinguere in "collegi di merito", pubblici (EDISU) e privati. I quattro collegi di merito sono l'Almo Collegio Borromeo, il Collegio Ghislieri, il Collegio S.Caterina ed il Collegio Nuovo: questi sono collegi riservati ad alunni meritevoli, selezionati tramite concorso pubblico meritocratico. I collegi gestiti dall'EDISU sono il Collegio Castiglioni Brugnatelli (solo femminile), il Collegio Cairoli, il Collegio Fraccaro (solo maschile), il Collegio Spallanzani (solo maschile), il Collegio Benvenuto Griziotti (misto), il Collegio Giasone del Maino (misto), il Collegio Lorenzo Valla (misto) e la Residenza Golgi (mista).
L'Università di Pavia oggi
Rettorato
Il rettore dell'Università degli Studi di Pavia è, dal 2013, il Professor Fabio Rugge, ordinario di Storia delle istituzioni politiche, già preside della facoltà di Scienze politiche. Il professor Rugge è stato eletto rettore dell'Università per il sessennio 2013-2019.[10]
Offerta formativa
L'Università di Pavia offre un ampio ventaglio di corsi di laurea di primo livello e magistrali. Alcuni di essi sono interfacoltà, mentre la maggioranza appartiene a un'unica facoltà. Esse sono Economia, Farmacia, Ingegneria, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Musicologia, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (mm.ff.nn.) e Scienze Politiche. Sono inoltre presenti numerosi corsi post-lauream: corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, "master" e dottorati di ricerca.
Ingegneria
La sede di ingegneria è collocata in zona Cravino, nel lato nord-ovest della periferia di Pavia. Il palazzo che ospita la Facoltà di Ingegneria, progettato dall'architetto Giancarlo De Carlo, per la sua struttura portante a tubi metallici a vista, porte interne con vetro ad oblò - che lo fanno somigliare ad un transatlantico viene abitualmente chiamato "La Nave".
Sistema museale
L’Università di Pavia possiede un eccezionale patrimonio di beni culturali, accumulati e conservati nel corso della sua lunga storia. Importanti collezioni, di interesse storico-scientifico, uniche nel loro genere: non sono infatti costituite da pezzi acquisiti in maniera casuale, ma accresciute nell’arco del tempo, parallelamente allo sviluppo della didattica e della ricerca scientifica nei rispettivi campi.
Grazie a queste collezioni e alla loro corrispondenza con i volumi conservati nelle biblioteche e negli archivi, è possibile ricostruire la storia del pensiero tecnico scientifico italiano e non solo.
In particolare, l’Università ospita:
Il Museo per la Storia dell’Università di Pavia[1]. Due le sezioni principali, quella di Medicina e quella di Fisica. Il percorso, attraverso l’esposizione degli “strumenti” utilizzati dai grandi maestri del passato, testimonia l’evoluzione dello studio e dell’insegnamento di queste scienze.
Il Museo di Storia Naturale[2]. Costituito a scopo didattico da Lazzaro Spallanzani nel 1771 grazie a un primo nucleo di minerali inviati in dono dall'Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Alla sezione di mineralogia e zoologia fu aggiunta nel 1778 quella di anatomia comparata. La fama del Museo, che già nel 1780 contava oltre 24.000 esemplari, ispirò al poeta e matematico Lorenzo Mascheroni alcuni versi del componimento didascalico “Invito a Lesbia Cidonia”.
Il Museo della Tecnica Elettrica[3]. Istituito nel 2006, grazie alle preziose donazioni di Edison, ENEL e di molte aziende del settore. Omaggio permanente ad Alessandro Volta (inventore della pila elettrica, docente e rettore dell’Università), presenta il patrimonio storico della tecnica elettrica e il suo impatto su tutti gli aspetti della vita quotidiana dalle origini dell’elettricità a oggi.
Il Museo di Mineralogia[4]. Conserva collezioni di minerali, rocce e fossili provenienti dalle più note località italiane ed estere. Il museo conta circa 10.000 pezzi ed è suddiviso in due sezioni, Mineralogia-Petrografia e Geologia-Paleontologia.
L’Orto Botanico[5]. Istituito nella seconda metà del Settecento. Si estende su una superficie di circa 2 ettari e comprende le serre, l’edificio storico e l’arboreto dedicato alle collezioni di piante vive all’aperto. Le collezioni sono in parte tematiche e in parte rappresentative di aree geografiche. La serra più antica è dedicata al primo direttore del Museo, Antonio Scopoli. Dell’impianto originario rimane un monumentale platano alto 45 metri, la cui circonferenza alla base supera i 7 metri.
Il Sistema museale di ateneo si è costituito nel gennaio 2005 con lo scopo di riunire tutti i musei e le collezioni dell’Università di Pavia e di promuoverne la conservazione e la valorizzazione.
Personaggi illustri
Tra gli studiosi e i docenti che lavorarono all'Università di Pavia, nel passato e nel presente (in ordine alfabetico):
Scienze umane e sociali
- Francesco Alberoni, sociologo e alunno del Collegio Cairoli
- Mario Albertini, filosofo politico
- Franco Alessio, filosofo e alunno dell'Almo Collegio Borromeo
- Signorino de Amadeo (1350-1419), giurista
- D'Arco Silvio Avalle, letterato e alunno del Collegio Ghislieri
- Giampaolo Azzoni, giurista e alunno del Collegio Ghislieri
- Bortolo Belotti, politico, storico e giurista
- Cesare Beccaria, giurista
- Onofrio Carruba, filologo e linguista
- Lanfranco Caretti, italianista, studioso di Parini, Ariosto, Tasso, professore alla Facoltà di Lettere dell'Ateneo Pavese
- Maria Corti, letterata
- Cristoforo Castiglioni, giurista
- Carlo Cattaneo, filosofo, scrittore e politco patriota
- Luigi Cerretti, letterato
- Amedeo Giovanni Conte, giurista, filosofo del diritto e alunno del Collegio Ghislieri
- Gianfranco Contini, letterato e alunno del Collegio Ghislieri
- Pasquale Del Giudice, giurista, insegnò Storia del Diritto, fu il fondatore dell'istituto giuridico annesso alla Facoltà di giurisprudenza e rettore dell'ateneo dal 1887 al 1917[11]
- Fabrizio Della Seta, musicologo
- Giuseppe Ferrari, giurista e alunno dell'Almo Collegio Borromeo
- Contardo Ferrini, giurista e alunno dell'Almo Collegio Borromeo, nonché beato
- Ugo Foscolo, letterato
- Plinio Fraccaro, professore di Storia Antica e rettore dell'Università
- Giovanni Battista Funaioli, giurista, insegno Diritto Civile nell'anno 1935-36
- Emilio Gabba, storico antico
- Carlo Goldoni, commediografo, scrittore e alunno del Collegio Ghislieri
- Gino Gorla, giurista
- Vittorio Grevi, giurista e alunno del Collegio Ghislieri
- Ignazio La Russa, politico
- Massimo Lenchantin de Gubernatis letterato
- Dante Isella, letterato
- Lorenzo Magnani, filosofo
- Enrica Malcovati, latinista e Preside della Facoltà di Lettere
- Giuseppe Marocco, giurista
- Vincenzo Monti, letterato
- Tommaso Nani, giurista e alunno del Collegio Ghislieri
- Enzo Paci, filosofo
- Fulvio Papi, filosofo
- Umberto Pototschnig, giurista
- Giulio Preti, filosofo
- Fabio Pusterla, poeta
- Paolo Ramat, linguista
- Adeodato Ressi, economista e patriota
- Virginio Rognoni, giurista, politico e alunno del Collegio Ghislieri
- Giandomenico Romagnosi, giurista
- Guido Rossi, giurista e alunno del Collegio Ghislieri
- Cesare Segre, letterato, insegnante di Filologia Romanza
- Beppe Severgnini, giornalista
- Emanuele Severino, Filosofo e alunno dell'Almo Collegio Borromeo
- Luigi Suali, indianista
- Giulio Tremonti, economista e politico e alunno del Collegio Fraccaro
- Baldo degli Ubaldi, giurista
- Lorenzo Valla, filologo
- Salvatore Veca, filosofo e rettore del collegio Giasone del Maino
- Mario Vegetti, filosofo e alunno del Collegio Ghislieri
- Giuseppe Zanardelli, giurista, politico ed alunno del Collegio Ghislieri
Scienze della natura, medicina e matematica
- Eugenio Beltrami, matematico
- Eugenio Bertini, matematico
- Luigi Berzolari, matematico
- Enrico Bompiani, matematico, negli anni 1913 - 1915 fu Assistente di "Geometria proiettiva e descrittiva" e professore interno dell'Istituto Matematico.
- Valeriano Luigi Brera, medico
- Franco Brezzi, matematico, studioso di analisi numerica
- Francesco Brioschi, matematico, tra i fondatori del Politecnico di Milano
- Adriano Buzzati Traverso, genetista
- Giovanni Cantoni, fisico, patriota e politico. Fu senatore del Regno d'Italia.
- Gerolamo Cardano, scienziato
- Felice Casorati, matematico. A lui è intitolato il Dipartimento di Matematica dell'Università di Pavia.
- Luigi Luca Cavalli Sforza, genetista e alunno del Collegio Ghislieri
- Alfonso Corti, medico e anatomista
- Angelo Craveri, medico e politico, alunno del Collegio Cairoli.
- Malachia De Cristoforis, medico, patriota e politico. Fu deputato al Parlamento Italiano.
- Ivo De Lotto, pioniere dell'informatica applicata alle interfacce strumentali e al calcolo scientifico, già presidente AICA
- Francesco Flarer (1791 – 1859), medico
- Guglielmo Gasparrini (1803 – 1866), botanico, professore di anatomia e morfologia vegetale, nonché rettore magnifico dell'ateneo.[12]
- Giulio Giorello, filosofo della scienza
- Camillo Golgi, medico, Premio Nobel per la medicina nell'anno 1906
- Teodoro Lovati, medico, per molti anni professore di Ostetricia teorico pratica; Nel 1860 fu Rettore dell'Ateneo e dal 1861 preside della Facoltà.
- Enrico Magenes, matematico
- Lorenzo Mascheroni, matematico
- Rina Monti, fisiologa e limnologa, prima donna cattedratica del Regno d'Italia
- Giuseppe Moretti, botanico
- Ottaviano Fabrizio Mossotti, fisico, già studente dell'ateneo
- Giulio Natta, chimico, Premio Nobel per la chimica nell'anno 1963, direttore dell'Istituto di Chimica Generale dal 1933 al 1935
- Bartolomeo Panizza, anatomista, medico e biologo, maestro del Premio Nobel Camillo Golgi.
- Gianni Arrigo Pozzi (1940 – 2007), matematico
- Giovanni Rasori, medico, scrittore e patriota.
- Carlo Rubbia, fisico, Premio Nobel per la fisica nel 1984, è stato professore di "Complementi di Fisica Superiore" presso il Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica
- Antonio Scarpa, medico, professore di Anatomia e Chirurgia dal 1783
- Lazzaro Spallanzani, scienziato, dal 1769 professore di Storia naturale e direttore del Museo dell'Università; Rettore nell'anno accademico 1777-78. A lui dal 2012 è intitolato il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie.
- Torquato Taramelli, geologo, dal 1875 professore di "Geologia e Paleontologia"; Rettore tra il 1888 e il 1891.
- Carlo Vittadini, micologo
- Alessandro Volta, fisico, professore di Fisica dal 1779 al 1814; Rettore nell'anno accademico 1785-86
Bibliografia
- Mazzarello, P. & Fregonese, L. (2011) "Pavia e le svolte della scienza": a cura di Paolo Mazzarello e Lucio Fregonese. Libreria CLU: Pavia
Note
- ^ Anagrafe Nazionale Studenti
- ^ Guida dello studente, Facoltà di Giurisprudenza
- ^ Una Lezione Perpetua Di Ugo Foscolo
- ^ Aula Foscolo
- ^ http://tottusinpari.blog.tiscali.it/files/2012/02/Pavia-Aula-Foscolo-dellUniversit%C3%A0-25-febbraio-2012.jpg
- ^ http://youtube/588ZpuyWg9M?t=2h15m30s
- ^ XXIII Giornata del laureato: il video integrale - YouTube
- ^ http://www.naturalmentescienza.it/libri/150demo.pdf#page=7&zoom=auto,0,350 , pag. 15
- ^ si ricorda però un altro collegio universitario, il Collegio di S. Agostino o Castiglioni (1429-1803), fondato dal cardinale Branda Castiglioni; fu ospite del collegio durante gli studi Giovan Angelo Medici, Pio IV, zio di Carlo, fondatore del Collegio Borromeo
- ^ Elezione di Fabio Rugge a Rettore su Corriere della Sera, su archiviostorico.corriere.it.
- ^ Senato della Repubblica: Del Giudice Pasquale
- ^ Università di Pavia. Istituto botanico, Atti, 1967, p.219
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