Il codice da Vinci
Il codice Da Vinci (The Da Vinci Code) è un romanzo thriller dello scrittore Dan Brown, scritto nel 2003 e pubblicato in Italia nel 2004.
Il codice Da Vinci | |
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Titolo originale | The Da Vinci Code |
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Autore | Dan Brown |
1ª ed. originale | 2003 |
1ª ed. italiana | 2004 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | thriller |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Parigi |
Protagonisti | Robert Langdon |
Coprotagonisti | Sophie Neveu |
Antagonisti | Silas |
Altri personaggi | Sir Leigh Teabing |
Serie | Robert Langdon |
Preceduto da | Angeli e demoni |
Seguito da | Il simbolo perduto |
È il secondo, per genere, che richiama il titolo della Chiesa Cattolica tra le due fonti principali, manoscritti e romanzi che hanno per protagonista il professore Robert Langdon.
Record
Il libro è un best seller internazionale, avendo venduto globalmente oltre 80 milioni di copie[1].
Trama
A Parigi, il curatore del Louvre, Jacques Saunière, viene ucciso per mano di uno strano monaco albino appartenente all'Opus Dei. Lo studioso di simbologia, il professor Robert Langdon, viene a sapere dell'omicidio e, condotto al Louvre, viene interrogato, poiché ritenuto colpevole della morte del curatore. Langdon, affiancato da Sophie Neveu, nipote del curatore ucciso, e successivamente anche dallo studioso sir Leigh Teabing, dovrà ripercorrere attraverso indizi nascosti in importanti opere d'arte, enigmi e misteriosi nemici, il percorso del Santo Graal, uno dei più grandi misteri dell'umanità. Tale percorso si incrocia con quello di un'antica e misteriosa società segreta nota come Priorato di Sion (di cui faceva parte Saunière), che nasconde un segreto che potrebbe compromettere i fondamenti stessi del Cristianesimo, nella versione tramandata dalla Chiesa cattolica.
Personaggi
- Robert Langdon: docente di iconologia religiosa all'Università di Harvard, negli Stati Uniti, ed esperto di simbolismo. È anche un ottimo nuotatore e soffre di claustrofobia a causa di un trauma infantile.
- Sophie Neveu: la protagonista femminile del romanzo. Ha perso i genitori e il fratello in un tragico incidente venendo poi presa dal nonno Saunière.
- Sir Leigh Teabing: anziano e ricco cavaliere inglese che ha dedicato la sua vita allo studio del Santo Graal e del Priorato di Sion.
- Silas: il monaco-killer assoldato per uccidere Jacques Saunière.
- Bezu Fache: l'ispettore di polizia incaricato dell'arresto dei protagonisti.
- Jérôme Collet: tenente della polizia, aiuta Fache nelle operazioni di cattura dei protagonisti.
- Arcivescovo Manuel Aringarosa: membro influente dell'Opus Dei.
- Rémy Legaludec: fedele maggiordomo di Teabing.
- Jacques Saunière: Gran Maestro del Priorato di Sion e nonno di Sophie. Viene ucciso da Silas all'inizio del romanzo.
- André Vernet: il direttore della banca dove si trova il cryptex che contiene la "chiave di volta", l'indizio fondamentale per recuperare il Santo Graal.
- Suor Sandrine: suora che viene uccisa da Silas.
Argomenti di critica
Le prime edizioni diffuse avevano all’inizio del romanzo una pagina che affermava la piena veridicità del romanzo e che il contenuto e gli avvenimenti narrati erano frutto di numerose ricerche. Molti storici, tra cui l’esperto della storia delle religioni Massimo Introvigne,[2] lo criticarono duramente e lo invitarono ad un confronto diretto per discutere sulla veridicità dei contenuti presenti. Lanciata la sfida, Dan Brown decise di non accettarla ma di togliere la pagina di intestazione. È per questo che la versione italiana o di altre lingue non ha la premessa fatta da Dan Brown riguardante la veridicità del romanzo, al contrario delle prime versioni pubblicate in inglese.
Dan Brown, nel corso di un'intervista del 2003 alla CNN con Martin Savidge, ha comunque ribadito la pretesa storicità dell'opera dicendo che il contenuto era veritiero al 99%, ma che molti critici l'hanno valutato come un libro storico riscontrando di conseguenza una serie di errori che si aggirano sulla trentina, di cui alcuni molto gravi (soprattutto per quanto attiene la storia del Cristianesimo); secondo Brown il libro non va considerato come un saggio storico, ma come pura finzione.[3]
Dubbi sull'originalità dell'opera
Fra i critici dell'opera di Dan Brown, c'è chi ha sostenuto che le idee centrali del libro siano state tratte da opere precedenti meno note.
Il caso più noto è quello del saggio Il santo Graal di Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln (1982). Baigent e Leigh hanno citato Dan Brown in tribunale per plagio, ma l'Alta Corte di Giustizia di Londra ha assolto il romanzo affermando che «la Storia, quella con la esse maiuscola, non si può copiare perché è un patrimonio comune»[4]. Assai curioso il fatto che l'estensore della sentenza, il giudice Peter Smith, abbia lasciato nel testo 37 lettere in corsivo con l'intenzione di congegnare un enigma proprio come quelli presenti ne Il codice da Vinci[5]: le prime 11 lettere danno le parole "Smith" (il cognome del giudice), "Code" ("codice", in inglese) e la lettera "J" ("judge", "giudice"); per le altre ("aeiextostpsacgreamqwfkadpmqz") il giudice ha lanciato la sfida per la soluzione dell'enigma. La soluzione è stata resa nota nell'aprile 2006. A interpretare il codice è stato l'avvocato londinese Dan Tench, che avrebbe usato i numeri di Fibonacci, una formula matematica citata dal romanzo[6]. Tench ne ha ricavato la frase «Jackie Fisher, who are you? Dreadnought»[6] («Jackie Fisher, chi sei? Sterminatore»). Jackie Fisher fu l'ammiraglio inglese responsabile della costruzione della HMS Dreadnought, la prima corazzata monocalibro del mondo.
Oltre ai temi ricavati dal libro di Baigent, Leigh e Lincoln, alcuni argomenti indizi misteriosi legati ai dipinti di Leonardo Da Vinci sono stati tratti dai libri La Sindone Da Vinci (Turin Shroud: In Whose Image?) e La rivelazione dei Templari (The Templar Revelation) di Lynn Picknett e Clive Prince. Il secondo in particolare è citato ne Il codice da Vinci, assieme a Il santo Graal di Baigent, Leigh e Lincoln, tra i volumi presenti nella biblioteca di Leigh Teabing.
Inoltre la relazione tra Gesù e Maria Maddalena è stata argomento del romanzo di Philipp Vandenberg Il mistero della pergamena del 1993.
Citazioni e riferimenti
- Sono state fatte numerose parodie de Il codice Da Vinci, come Il codice Gianduiotto, dato alle stampe nel maggio del 2006 dallo scrittore Bruno Gambarotta, Il codice Stravinci di Toby Clements, Il codice, perdinci!, edito da Sperling & Kupfer, Il codice Gattuso del calciatore Gennaro Gattuso e lo spettacolo teatrale in chiave umoristica Il Codice d'Avincio di Denny Arrichiello. Lo stesso Riccardo Valla, autore della traduzione in italiano del romanzo originale, pubblicò una parodia dal titolo Il coccige da Vinci, che ha anche vinto il Premio Italia.[7]
- Il nome del personaggio del romanzo Leigh Teabing, è stato scelto utilizzando il cognome di Richard Leigh e l'anagramma del cognome di Michael Baigent, i due storici sopra citati che accusarono Brown di plagio.
Cinema:
- Il codice Da Vinci
Edizioni
- Dan Brown, Il codice Da Vinci, traduzione di Riccardo Valla, collana Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore, 2004, pp. 524, ISBN 88-04-52341-7.
Adattamenti
Dopo il grande successo del romanzo ne è stato realizzato un film diretto da Ron Howard e distribuito dalla Sony Pictures Entertainment, uscito in contemporanea nelle sale di tutto il mondo il 19 maggio 2006, dopo l'anteprima al Festival di Cannes 2006 il 16 maggio.
Dal libro è stato inoltre tratto un videogioco intitolato Il codice Da Vinci, pubblicato nel 2006 per PlayStation 2, Xbox e personal computer.
Note
- ^ (EN) The latest novel from "Da Vinci Code" author Dan Brown, "The Lost Symbol," broke one-day sales records, its publisher and booksellers said, in Reuters, 16 settembre 2009. URL consultato il 2-1-2010.
- ^ Massimo Introvigne, "Il Codice Da Vinci": ma la storia è un'altra cosa, su cesnur.org, CESNUR. URL consultato il 2-1-2010.
- ^ (EN) History vs The Da Vinci Code, su historyversusthedavincicode.com. URL consultato il 2-1-2011.
- ^ Enzo Natta, Falsi del "Codice da Vinci", su ilnostrotempo.it, Il nostro tempo. URL consultato il 2-1-2010.
- ^ (EN) Judge creates own Da Vinci code, in BBC NEWS, 27 aprile 2011. URL consultato il 2-1-2011.
- ^ a b (EN) Dan Tench, How judge's secret Da Vinci code was cracked, in The Guardian, 28 aprile 2006. URL consultato il 2-1-2011.
- ^ Premi Italia 2006, in FantasyMagazine.it. URL consultato il 14 marzo 2012.
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