Leonardo Vecchiet
Leonardo Vecchiet (Trieste, 2 maggio 1933 – Chieti, 9 febbraio 2007) è stato un medico italiano, per vari anni medico della Nazionale di calcio dell'Italia[1].
Biografia
Laureatosi in Medicina nel 1957 all'Università di Firenze, si trasferisce a Penne, in Abruzzo. A poco più di trent'anni, nel 1965, diviene il più giovane primario d'Italia[senza fonte].
Nel 1967 istituisce il "centro per le Cefalee e il dolore cranio-facciale".
Nel frattempo, avendo sin dalla seconda metà degli anni cinquanta iniziato a collaborare con la Federazione Italiana Gioco Calcio, apre nella città teatina la prima Scuola Superiore di Medicina dello Sport, che dirige per un ventennio. Con la FIGC ha un rapporto continuativo dal 1958, fino al 1967 come medico delle Nazionali minori; dal 1968 fino al 1990, con la Nazionale A, con cui disputa 6 Campionati del Mondo (tra cui quello dell'82 in Spagna, in cui divenne famoso per l'utilizzo della carnitina come ricostituente[2]) e 4 Europei. Dirige il centro Medico di Coverciano ed è membro di varie commissioni medico-sportive italiane e internazionali (UEFA e FIFA).
Si specializza in varie altre branche della medicina, insegnando oltre alla Semiologia medica e alla Medicina sportiva, anche Cardiologia, Malattie dell'apparato respiratorio e digerente e Sintomatologia del Dolore. Nella prima metà degli anni Ottanta fonda la Società Italiana degli Specialisti in Medicina dello Sport dell'Università di Chieti, nella quale facoltà teatina è presente una importante Scuola di Medicina dello Sport italiana. Leonardo Vecchiet è tra i fondatori dell'Associazione internazionale per lo Studio del Dolore, associazione di cui ha diretto la sezione italiana.
Grazie al professor Vecchiet che ne è stato il promotore, l'Italia è dotata di una legge molto specifica sull'idoneità all'attività sportiva agonistica (D.M. 18.02.1982) e a quella non agonistica (D.M. 03.03.1983), che prevede una certificazione medico-legale susseguente a controlli clinici e strumentali obbligatori, con cadenza annuale, atti a scoprire eventuali patologie che potrebbero aumentare il rischio di morte improvvisa o provocare danni fisici importanti nell'atleta agonista[senza fonte].
Coinvolto nella prima metà degli anni novanta in uno scandalo di mazzette, viene assolto per inesistenza di reato, dopo due mesi di carcere.
È sepolto per sua volontà nel cimitero di Moraro.
Onorificenze
La Federazione Italiana Gioco Calcio, inoltre, bandisce ogni anno la borsa di studio "Leonardo Vecchiet" riservata esclusivamente a progetti di ricerca sulla tematica "sclerosi laterale amiotrofica e calcio"[3].
Opere
- L. Vecchiet, U. Teodori, R. Galletti, Fisiopatologia e clinica del dolore toracico, Milano, Zambon, 1973.
- L. Vecchiet, A. Calligaris, G. Montanari, Trattato di medicina dello sport applicata al calcio, Firenze, Centro Menarini, 1990, ISBN 88-700-2477-6.
- L. Vecchiet, A. Resina, Idoneità all'attività fisica ed allo sport, Roma, Jasillo, 1993.
- L. Vecchiet, Manuale di medicina dello sport applicata al calcio, Roma, Societa stampa sportiva, 1997, ISBN 88-831-3066-9.
Note
- ^ Beha, Di Caro
- ^ corriere.it
- ^ {{cita web|url=http://www.figc.it/it/204/20407/2009/02/News.shtml%7Ctitolo=Ricerca sulla Sla: dalla Figc borsa di studio in memoria di Vecchiet |accesso=15 novembre 2013
Collegamenti esterni
- Addio a Vecchiet, il prof. che inventò Pablito, articolo su Corriere.it
- Articolo sulla morte primadanoi.it