Guido Barilla
Guido Maria Barilla (Milano, 30 luglio 1958) è un imprenditore italiano, presidente della multinazionale alimentare Barilla.

Biografia
Ha frequentato il liceo classico a Parma e per due anni negli Stati Uniti (a Boston), poi ha seguito i corsi della facoltà di Economia all'Università di Parma e all'Università Bocconi. A Milano ha poi cambiato facoltà con quella di Filosofia.
È entrato nell'azienda di famiglia nel 1982, lavorando per due anni presso la consociata «Barilla France» di Parigi, e nel 1986 è diventato un dirigente nella sede centrale del Gruppo Barilla a Parma.
Nel 1988 è entrato nel Consiglio di Amministrazione come vice presidente e dall'ottobre 1993, dopo la morte del padre Pietro, è presidente della società.
Nel 2000 è stato nominato da Confindustria "Delegato alle attività di Education e Conoscenza", carica che ha mantenuto per due anni.
In un'intervista rilasciata nel 2009 a Vittorio Zincone della rivista Sette ha dichiarato che tra le sue letture preferite c'è La Repubblica di Platone. Tra gli spot pubblicitari della Barilla i suoi preferiti sono quello per i rigatoni, di Fellini, e quello per le pennette, con musica dei Vangelis. In azienda è chiamato «il Presidente», ma anche «Re leone», per via della sua folta e lunga capigliatura[senza fonte].
Ha praticato molti sport a livello amatoriale, dapprima il calcio, poi la corsa, il golf e ultimamente anche il ciclismo.
È sposato e ha cinque figli, due avuti dalla prima moglie Federica Marchini, e tre dal secondo matrimonio con Nicoletta Marassi.
Controversie
Il 25 settembre 2013, nel corso di un'intervista durante la trasmissione radiofonica di Radio 24 La Zanzara, Guido Barilla ha pronunciato una serie di affermazioni sulle persone omosessuali[1] che hanno avuto eco anche fuori dall'Italia[2][3][4] e hanno provocato la reazione delle associazioni LGBT italiane ed internazionali[5] nonché forti polemiche sui social network, con minacce di boicottaggio nei confronti dei prodotti del gruppo[6]. Il giorno dopo, Guido Barilla si è scusato in un video per le frasi pronunciate affermando: A tutte le persone - amici, famiglie, dipendenti e partner commerciali - che si sono sentite toccate o offese, chiediamo sinceramente scusa[7] e che intendeva semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all'interno della famiglia[6].
Note
- ^ "Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d'accordo, possono sempre mangiare la pasta di un'altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri", Barilla: "No famiglie gay negli spot" da Repubblica.it, 26 settembre 2013
- ^ 'I would never use homosexual couples in my adverts': Barilla pasta brand faces boycott after boss's comments spark backlash, The Independent.co.uk, 26 settembre 2013
- ^ AL DENTE – Le patron de Barilla ne veut pas d’homosexuels dans ses publicités], Le Monde.fr, 26 settembre 2013
- ^ Italian pasta baron's anti-gay comment prompts boycott call Reuters.com, 26 settembre 2013
- ^ http://www.huffingtonpost.it/2013/09/26/barilla-gay-siti-esteri_n_3996579.html?utm_hp_ref=italy
- ^ a b Barilla: "No famiglie gay negli spot" da Repubblica.it, 26 settembre 2013
- ^ http://www.huffingtonpost.it/2013/09/28/guido-barilla-scuse-gay_n_4008229.html?utm_hp_ref=italy