Villasimius

comune italiano

Villasimìus (IPA: [villasiˈmius][4], Crabonaxa in sardo) è un comune italiano di 3 467 abitanti[1] della provincia di Cagliari in Sardegna.

Villasimìus
comune
(IT) Villasimius
(SC) Crabonaxa
Villasimìus – Stemma
Villasimìus – Bandiera
Villasimìus – Veduta
Villasimìus – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Città metropolitana Cagliari
Amministrazione
SindacoSalvatore Sanna (lista civica Villasimius Comunità Futura) dal 7-6-2009
Territorio
Coordinate39°08′39″N 9°31′18″E
Altitudine41 m s.l.m.
Superficie58,02 km²
Abitanti3 467[1] (31-01-2013)
Densità59,76 ab./km²
Comuni confinantiCastiadas, Maracalagonis, Sinnai
Altre informazioni
Cod. postale09049
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT092100
Cod. catastaleB738
TargaCA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 963 GG[3]
Nome abitantivillasimiesi
PatronoSan Raffaele
Giorno festivo24 ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villasimìus
Villasimìus
Villasimìus – Mappa
Villasimìus – Mappa
Posizione del comune di Villasimius nella provincia di Cagliari
Sito istituzionale

È uno dei comuni più conosciuti della Sardegna meridionale in quanto, grazie alle sue numerose località turistiche, porta un flusso consistente di turisti nel periodo primaverile e estivo. La località di Capo Carbonara è famosa per essere il punto meno piovoso d'Italia.

Geografia fisica

Territorio

Villasimius si estende dalla catena montuosa dei Sette Fratelli (a nord-ovest) sino alle coste del promontorio di Capo Carbonara (sud-est).

 
La spiaggia di Porto Giunco e lo stagno di Notteri

Le montagne occupano il lato occidentale del territorio; di particolare importanza è il monte Minni Minni con un'altitudine di circa 500 metri. A ovest del promontorio di Capo Carbonara sono presenti la spiaggia di Campulongu e il porto turistico, mentre nel versante orientale si trovano lo stagno di Notteri e le spiagge di Simius e Porto Giunco.

A Villasimius appartengono anche due isole: l'isola dei Cavoli e l'isola di Serpentara. Il centro urbano di Villasimius è collocato a circa 1,5 km dalla spiggia di Simius.

Clima

Villasimius gode del tipico clima mediterraneo, con inverni miti e estati calde. I valori estremi estivi superano di poco i 40 °C, mentre quelli invernali si attestano a pochi gradi sopra lo zero. A causa della latitudine e della presenza del mare, è veramente raro che nevichi se non sui sistemi montuosi che circondano il territorio (600 metri di altitudine). Il promontorio di Villasimius, Capo Carbonara, risulta essere il punto più arido d'Italia con la sua media pluviometrica annua di 237,8 mm nel trentennio 1971-2000[5].

Per le barriere collinari che si estendono a ovest e per lo sbocco sul mare da sud ad est, Villasimius è esposta maggiormente alla forza dei venti, soprattutto del maestrale che qualche volta riesce a raggiungere delle raffiche di 50 km/h.

CAPO CARBONARA[6] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 14,115,315,717,321,125,428,930,026,922,618,415,414,918,028,122,620,9
T. min. media (°C) 9,69,410,211,515,118,821,722,920,517,013,511,010,012,321,117,015,1
Precipitazioni (mm) 2226,318,117,313,64,32,66,835,932,434,124,472,749,013,7102,4237,8
Giorni di pioggia 543431013454131021237
Eliofania assoluta (ore al giorno) 4,85,86,77,38,710,411,010,38,16,75,04,14,97,610,66,67,4
Vento (direzione-m/s) W
9
W
9
W
9
NE
8
NE
8
NE
7
W
7
NE
7
NE
8
NE
8
W
8
W
8
8,78,3788

Storia

File:Torrediportogiunco.png
La spiaggia di Porto Giunco e la Torre Vecchia

Per la sua posizione strategica il territorio fu abitato fin da tempi remotissimi, come testimoniato da resti di nuraghi (XIX - VI secolo a.C.), da rovine fenicio - puniche (VII - II secolo a.C.) e romane (III secolo a.C. - VI secolo d.C.).

Durante il periodo giudicale, aragonese e spagnolo il territorio fu oggetto di continue incursioni barbaresche, e pertanto si andò progressivamente spopolando. Sono vestigia del periodo spagnolo alcune torri di avvistamento e una fortezza costiera (Fortezza Vecchia) (sec. XVI - XVII).

Il villaggio, che poi si evolse fino all'assetto attuale, si chiamava originariamente Carbonara (il nome compare fin da documenti del XIII secolo), fu ripopolato a partire dai primi dell' '800 e fu eretto a Comune nel 1838. Il 17 agosto 1862 il consiglio comunale scelse di cambiare nome in Villasimius (derivato da villa e simius in latino, paese delle scimmie o simios, giovane dio fenicio della vegetazione e degli armenti). Non si conoscono le ragioni di tale decisione.

Originariamente le risorse economiche di Carbonara - Villasimius erano essenzialmente legate all'agricoltura e alla pastorizia (non alla pesca, nonostante il mare), e dal 1875 agli anni '50 anche all'estrazione di granito. Il turismo per villeggiatura estiva inizia dagli anni '50, ma solo dopo gli anni '60 si sviluppa come attività principale, facendo del luogo uno dei più frequentati della Sardegna e del Mediterraneo. Nel 1998 (DM del 15.09.1998, modificato con DM del 03.08.1999 - G.U. n. 229 del 29.09.1999) nel territorio di Villasimius è stata istituita l'Area Marina protetta di Capo Carbonara.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2011 gli stranieri residenti nel comune di Villasimius in totale sono 185[8]. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:

Pos. Cittadinanza Popolazione Percentuale
1   Tunisia 79 2,17%
2   Romania 21 0,57%

Cultura

Cucina

Uno delle più importanti ricette di Villasimius è la costedda (sa costedda in sardo), una tipica focaccia locale a base di pomodori freschi o di cipolle. Durante il periodo di maggio una domenica viene dedicata alla sagra della costedda, con degustazione gratuita nella piazza comunale. Questo tipo di focaccia è poco conosciuta, se non addirittura assente, negli altri territori sardi. L'origine della costedda è sconosciuta, ma è possibile che sia stata diffusa da donne villasimiesi agli inizi del 900.

Infrastrutture e trasporti

Villasimius è collegata dalla SP 17 a Cagliari, e dalla SP 19 a Muravera. Il servizio pubblico regionale Arst potenzia il numero di mezzi durante il periodo estivo.

Nelle alte stagioni è presente un servizio bus navetta per raggiungere le varie località costiere o di villeggiatura. In particolare attira su di se l'attenzione il trenino (su ruote) del Villaggio Tanka, che porta i villeggiatori al centro urbano di Villasimius. Varie sono inoltre le traversate di navi da turismo, che offrono pranzi al largo, in genere davanti all'isola dei Cavoli.

Amministrazione

Gemellaggi

Villasimius è gemellata con:

Tra la fine degli anni cinquanta e gli inizi degli anni sessanta, l'antica e rinomata tradizione dei cavatori e dei maestri scalpellini di Villasimius portò numerosi suoi esponenti a emigrare in alcune località del Piemonte centrale e subalpino, in particolare i comuni di Bussoleno in provincia di Torino e Bagnolo Piemonte in provincia di Cuneo. Questo spinse a muoversi interi nuclei familiari, tanto che tutt'oggi molte famiglie tengono stretti legami affettivi con relativi residenti in queste località. L'amministrazione locale ha quindi proposto e messo agli atti il gemellaggio con queste due località nell'anno 2011.

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico Anno 2012 - Comune: Villasimius, su demo.istat.it, Istat, 31 maggio 2013. URL consultato l'8 novembre 2013.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, su dipionline.it.
  5. ^ meteoAM.it - Climatologia - Home page
  6. ^ [1] dati stazione capo carbonara
  7. ^ Dati tratti da:
  8. ^ Cittadini stranieri - Milano, comuni-italiani.it

Bibliografia

Voci correlate


Altri progetti

Collegamenti esterni


Template:Provincia di Cagliari

  Portale Sardegna: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sardegna