Stella d'argento/Senza scarpe
Stella d'argento è il titolo di una canzone interpretata da Gino Santercole e pubblicata nel 1964 come lato A del singolo contenente, come motivo del lato B, Senza scarpe.
Stella d'argento/Senza scarpe singolo discografico | |
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Artista | Gino Santercole |
Pubblicazione | 1964 |
Durata | 2 min : 41 s |
Genere | Musica leggera Pop |
Etichetta | Clan Celentano |
Gino Santercole - cronologia | |
Raggiunse il trentanovesimo posto nella classifica di vendite in quell'anno[1] ed è stato pubblicato nuovamente nel 1994 in un disco di Claudia Mori, moglie di Celentano, dal titolo Claudia Mori e i Ragazzi del Clan, e in una collezione di Santercole stesso che porta il medesimo titolo del brano distribuita nel 2006[2].
Il disco singolo fu pubblicato dalla casa discografica di Adriano Celentano, l'etichetta Clan Celentano, per la quale Santercole - nipote del molleggiato e poi componente del gruppo de I Ribelli - era sotto contratto.
La canzone principale - Stella d'argento - è una cover di una nota canzone statunitense - South of the Border - scritta e pubblicata nel 1939 da Jimmy Kennedy e Michael Carr.
Il motivo fu portato al successo nello stesso anno da Shep Fields, ma venne poi reinterpretato da numerosi cantanti, fra cui Frank Sinatra e Bing Crosby[3].
Fra le numerose versioni in lingua inglese che più si ricordano vi sono quelle di Chuck Berry[4], di Gene Autry[5] e di Chris Isaak[6].
Diventata nella versione originale (che descrive un gioioso viaggio attraverso la campagna messicana) una sorta di classico della musica popolare statunitense - poi assimilata al cosiddetto Tex-Mex - la canzone ebbe nell'adattamento in lingua italiana di Devilli un discreto successo di vendite e di critica.
La voce piana di Santercole e l'arrangiamento di Detto Mariano (arrangiatore ufficiale del Clan di Celentano), arioso e non privo di una certa ironia, consentirono al motivo di essere particolarmente apprezzato per la sua freschezza, anche grazie ai numerosi passaggi radiofonici avvenuti nell'estate dell'anno in cui il disco fu pubblicato.
Nella versione in lingua italiana[7], rispetto al testo originale, non vi sono riferimenti espliciti al Messico anche se il clima melanconico di frontiera (South of the Border è traducibile con A sud del confine) persiste nel sentimentalismo dei versi e nel languore delle note sviluppate dalla steel guitar di accompagnamento oltre che nel controcanto che emula il coro tipico di molti motivi messicani.
Della canzone è stata incisa una cover da parte del gruppo I Dragoni nel 1980.
La canzone è stata inoltre reinterpretata dal cantautore calabrese Dario Brunori ed è contenuta nell'album Vol. 1.
Curiosità
- South of the Border è anche il titolo di un brano omonimo inciso da Robbie Williams nel 1997.
Note
- ^ Fonte: Hitparadeitalia.it.
- ^ Fonte: Virgindigital.co.uk.
- ^ Il testo in lingua inglese su Lyricsplayground.com.
- ^ Video su YouTube.
- ^ Video su YouTube.
- ^ Video su YouTube.
- ^ Il testo di Stella d'argento: Granieri.eu.