Template:Avvisounicode Zarqāʾ al-Yamāma (in arabo ﺯﺭﻗﺎء ﺍﻟﻴﻤﺎﻫـة?), ossia "quella dagli occhi azzurri della Yamāma", è il soprannome di una mitica indovina (kāhina) araba, vissuta in un'imprecisabile età preislamica, che sarebbe stata dotata di una vista (non solo fisica) talmente acuta da permetterle di vedere un oggetto a 50 chilometri di distanza.

Secondo le leggende arabe, la donna apparteneva ai Ṭasm, una popolazione non meno mitica, collocata assieme ai Jadīs (ai quali apparteneva suo marito) nelle più remote età che precedettero la rivelazione coraniche di Maometto.
Quando un Tubba yemenita, di nome Ḥassān, avrebbe invaso la Yamama, Zarqāʾ al-Yamāma sarebbe riuscita a vedere da lontano, e con un anticipo di tre giorni, i soldati sud-arabici che avanzavano, malgrado la loro mimetizzazione con rami di albero.[1] L'allarme da lei dato alla sua gente vanificò il fattore-sorpresa degli Himyariti, anche se non impedì che il sovrano yemenita conquistasse la regione e prendesse prigioniera la stessa Zarqāʾ al-Yamāma.

Note

  1. ^ Che casualmente ricorda il noto episodio del Macbeth di William Shakespeare.

Bibliografia

  • Armand-Pierre Caussin de Perceval, Essai sur l'histoire des Arabes avant l'islamisme, pendant l'époque de Mahomet et jusqu'à la réduction de toutes les tribus sous la loi musulmane, 3 voll., Parigi, Firmin Didot, 1847-1848.