Rik Van Looy

ciclista su strada, pistard e dirigente sportivo belga (1933-2024)
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Rik "Henrik" Van Looy (nato a Grobbendonk, Belgio il 20 dicembre 1933) è stato un noto corridore ciclista belga in attività negli anni Cinquanta e Sessanta.
Fu pluri-campione del mondo per corse su strada.

File:Rick Van Looy.jpg
Rik Van Looy con la maglia iridata
In azione ad un giro d'Italia

Passato professionista nel 1953 dopo un'ottima attività da dilettante, per i primi tre anni non ottenne che modesti successi in corse di scarso rilievo. Quando però erano ormai in molti a dubitare del suo reale valore, iniziò con la Gand-Wevelgem del 1956 il suo inarrestabile e praticamente ininterrotto susseguirsi di affermazioni che ne fecero uno dei plurivittoriosi del ciclismo internazionale (solo il "cannibale" Eddy Merckx lo supererà come numero complessivo di vittorie).

Conosciuto anche come "Rik II" (per distinguerlo da un altro famoso corridore belga con lo stesso nome, Rik Van Steenbergen), Van Looy si meritò ben presto l'appellativo di "Imperatore di Herentals" per la sua origine fiamminga e per l'autorevolezza del suo ruolo nel gruppo ma anche per l'autoritarismo, a tratti dispotico, con cui controllava la corsa grazie al prezioso e oscuro lavoro di valorosi luogotenenti a lui totalmente fedeli (il famoso "squadrone rosso").

Brillò in particolare ai Campionati mondiali che vinse in due consecutive occasioni (1960 e 1961). Considerata la sua pressochè totale imbattibilità nelle corse in linea, avrebbe potuto imporsi ancora negli anni seguenti ma nel 1962 si presentò al via in precarie condizioni fisiche, convalescente per un brutto incidente accadutogli al Tour de France (era stato investito da un' auto), e l'anno successivo fu tradito dal suo gregario Benoni Beyet (che lui stesso aveva voluto in squadra) il quale, in un convulso finale caratterizzato da scorrettezze reciproche, gli soffiò la vittoria. Uno sgarro che Beyet pagò a carissimo prezzo: osteggiato in ogni modo dal suo ex capitano, praticamente non vinse più nulla.

Van Looy fu per circa un decennio il dominatore incontrastato delle corse in linea.
Nel suo palmarès figurano, fra l'altro, tre Parigi-Roubaix (1961, 1962 e 1965), una Milano-Sanremo (1958), due Giro delle Fiandre (1959 e 1962), una Freccia Vallone (1968), una Liegi-Bastogne-Liegi (1961), due Parigi-Tours (1959 e 1967) e un Giro di Lombardia (1959).

Fu inoltre quattro volte campione nazionale: due volte da dilettante (1952 e 1953) e altrettante da professionista (1958 e 1963).

Sfruttò naturalmente le sue straordinarie doti velocistiche anche nelle corse in pista: fu campione belga in svariate specialità e si impose in dodici edizioni della Sei Giorni di ciclismo (quasi sempre in coppia con Patrick Sercu).

Attivo fino al 1970, è stato in seguito responsabile di un maneggio e presidente delle squadra di calcio dell'Herentals, oltre che commentatore per quotidiani e settimanali del suo paese.


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