Hockey Club Asiago
L'Asiago Hockey 1935, già Hockey Club Asiago e Asiago Hockey Associazione Sportiva, è una squadra di hockey su ghiaccio di Asiago.
Asiago, per numero di scudetti vinti, è il quarto centro hockeystico d'Italia (assieme ad Ortisei), dietro a Milano (seppur con un gran numero di società diverse), Bolzano e Cortina.
Asiago è la quarta squadra per numero di presenze in serie A ed è tra le più antiche società di hockey su ghiaccio italiane. È inoltre la seconda squadra per numero di finali playoff disputate.
Asiago Hockey 1935 Hockey su ghiaccio ![]() | |
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Stellati | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Leone |
Dati societari | |
Città | File:Asiago-Stemma.png Asiago |
Paese | ![]() |
Confederazione | ![]() |
Federazione | FISG |
Campionato | Elite.A |
Fondazione | 1935 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | File:Italia-Canada-Bandiera.png John Parco |
Capitano | File:Italia-Canada-Bandiera.png Dave Borrelli |
Squadre affiliate | Asiago Hockey 1935 Hockey Club Roana AS Hockey Pergine |
Impianto di gioco | Hodegart (circa 3.000 posti) |
Sito web | www.asiagohockey.it |
Palmarès | |
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Scudetti | 4 |
Trofei nazionali | 3 Coppe Italia 2 Supercoppe italiane |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Hockey su ghiaccio |
Nella sua storia l'Asiago ha disputato 10 finali scudetto (considerando anche il girone finale della stagione 1951-52), vincendone quattro. Cinque i terzi posti. Nella bacheca stellata anche 3 coppe Italia e 2 supercoppe italiane. Le partecipazioni ai gironi di Continental Cup sono invece 6 (record per le squadre di club italiane, condiviso con il Milano), con la Super Final raggiunta per la prima volta nella stagione 2011-12.
Storia
La fondazione
La società fu fondata su iniziativa di Edoardo Carli nel 1935, come Asiago Hockey Club, compagine inglobata sotto l'egida dell'Unione Sportiva Asiaghese, una società nata nel 1924 dalla fusione dello Sci Club Asiago con la Pro Asiago (con l'obiettivo di curare sia gli sport invernali che l'atletica leggera) [3]. Primo allenatore sarà Giuseppe Timpano, ex atleta dei Diavoli Rossoneri.
Gli esordi e la prima finale
La prima partita si giocò nel febbraio 1935 mentre il primo incontro ufficiale ebbe luogo nel gennaio 1936, quando l'Asiago sfidò la compagine del GUF Padova, formata da studenti universitari. L'esordio in un campionato avverrà pochi anni dopo, in serie B, conquistando un sorprendente 3º posto, con la squadra che giocava con un'inedita casacca color nero.
Complici anche gli eventi bellici (dal 1939 al 1946 il campionato non viene disputato, salvo la stagione 1940/41), la prima volta dell'Asiago in Serie A è del 1947 (prima di quel campionato la A era disputata generalmente da poche squadre) e vi rimarrà per 7 anni, disputando, tra l'altro, nella stagione 1951/52 la prima finale scudetto della sua storia, persa nel girone finale giocato contro Milano-Inter, Diavoli Rosso-Neri ed Auronzo.
Retrocederà in serie B nella stagione 1953/54 dopo aver perso lo spareggio col Torino.
Il ritorno in serie A
Il ritorno nella massima serie sfuggirà agli stellati in più occasioni ed avverrà dopo 16 anni, nel 1970: da allora la squadra ha sempre militato nella massima divisione del campionato nazionale, eccezion fatta per la stagione 1976/77 quando venne retrocessa d'ufficio in serie B -l'attuale serie A2- (che poi verrà vinta proprio mentre il vicino HC Camporovere vinse la serie C ed approdò a sua volta in serie B) per la mancanza di copertura del pala Hodegart appena costruito (prima di allora, dal 1950, le partite venivano disputate sui campi da tennis ghiacciati della località Millepini, mentre dal 1935 al 1950 si disputavano sul Lago Lumera).
Gli anni ottanta e novanta
Dopo due terzi posti nelle stagioni 1981/82 e 1982/83, la seconda finale scudetto, persa contro il milionario Merano, è del 1985/86: meranesi vittoriosi in casa all'andata 7 a 3, risposta dell'Asiago che all'Hodegart vinse per 5 a 2 e spareggio a Merano il 20 febbraio 1986: al 14' del secondo tempo Topatigh segna la rete del 4 a 2 per l'Asiago, poi però la svolta con gli altoatesini che chiudono la frazione avanti per 6 a 4 ed alla fine si aggiudicano la gara per 10 a 6 e vincono il loro primo scudetto.
A seguito degli ottimi risultati ottenuti, nel 1987 il CONI insignì l'Asiago di un'importante riconoscenza concessa a poche altre realtà sportive: la Stella d'oro al Merito Sportivo.
Tre anni dopo (stagione 1988/89) contro ogni pronostico l'Asiago esce in semifinale a causa del Fassa, mentre la terza finale (anch'essa persa), che l'Asiago conquista trascinato dalle stelle Ken Yaremchuk, Cliff Ronning, Santino Pellegrino e Mario Simioni, è della stagione successiva (1989/90), aggiudicatasi dal Bolzano dopo un'interminabile serie di rigori (ben 27) nella decisiva gara-3 (gol decisivo di Bruno Zarrillo). Yaremchuk, Ronning, Pellegrino e Simioni in quella stagione misero a segno qualcosa come 494 punti[4].
L'anno venturo, nel 1991, la compagine settecomunigiana si aggiudicherà il suo primo trofeo, ai danni dei cugini dell'Alleghe: la coppa Italia, competizione che fino ad allora era stata proposta solamente altre 2 volte. Nel 1991/92 ai playoff scudetto l'Asiago si sbarazza del Bolzano nei quarti, mentre in semifinale ha la peggio con i Devils Milano ma solo dopo 5 gare; terminerà il campionato al terzo posto battendo l'Alleghe 2-1 nella serie. Nello stesso anno nasce l'Alpenliga, torneo cui prendono parte squadre di club italiane, austriache e slovene e che si svolge contemporaneamente al campionato nazionale. L'Asiago si qualifica secondo nel rispettivo girone, dietro ai fortissimi Devils Milano di Silvio Berlusconi, a pari punti col Bolzano, ma accederanno alle semifinali gli altoatesini grazie ad una migliore differenza reti. Tuttavia, ben tre giocatori dell'Asiago si distingueranno nel corso del torneo per essersi piazzati nei primi 4 posti dei migliori marcatori: al primo e al secondo posto Mario Simioni e John Tucker, rispettivamente con 55 (26+29) e 51 punti (17+34) ed al quarto posto Patrick Micheletti con 46 punti (23+23) [5]. L'Alpenliga si disputò ancora per qualche anno prima di scomparire e dar luogo all'Interliga. L'ultima edizione ebbe luogo nella stagione 1998-1999, al termine della quale le squadre italiane (che già avevano saltato l'edizione 1997-1998) si ritirarono definitivamente. In quella edizione l'Asiago per un solo punto non riuscì a qualificarsi al girone finale [6].
In campionato invece, la stagione 1997/98 sembra indirizzata verso una finale Bolzano-Asiago, ma nei playoff il Vipiteno, finito nel relegation round e che nei quarti deve sfidare l'Asiago piazzatosi invece secondo in classifica, rompe il patto di gentlemen agreement violando l'accordo tra le società e gioca con dieci transfer-card (anzichè quattro) rinforzando di molto la squadra e battendo così l'Asiago (arriverà poi sino alla finale).
Gli anni 2000 e il primo scudetto
Nella stagione 1999/00 l'Asiago, partito coi favori del pronostico, si deve nuovamente arrendere al Bolzano in finale nonostante il dominio assoluto del campionato (stabilendo l'impressionante record di 40 vittorie consecutive, andando a vincere tutte le partite della regular season -meno la seconda giornata, dove perse 6-5 a Vipiteno- oltre che dei quarti di finale e delle semifinali, e cancellando così i precedenti record dei mitici Devils Milano di Ted Sator). Vinse anche con una schiacciante vittoria per 10-0 nella serie di finale scudetto (record nella storia dei playoff) ma il Bolzano riuscì a spuntarla vincendo di misura le prime due partite della serie (la seconda solo all'overtime) e battendo l'Asiago 5-2 nella decisiva gara-4.
Lo scudetto (il primo della storia altopianese) verrà comunque conquistato l'anno venturo (2000/01) contro il Milano (segnano ai rigori, nella decisiva gara-4, Lucio Topatigh -con il legamento del ginocchio rotto- Giorgio De Bettin, Patrick Deraspe ed Alexandr Galchenyuk), stessa compagine alla quale strappa, nello stesso anno, la seconda coppa Italia (ancora una volta rete decisiva ai rigori del bielorusso Alexandr Galchenyuk). Si aprirà proprio in questi anni un acceso confronto agonistico tra la squadra dell'Altopiano e la formazione meneghina che si contenderanno il dominio del campionato nei successivi 5 anni.
Nella stagione seguente l'Asiago gioca la Continental Cup, mancando per un solo gol la finale di Zurigo [7] che sembrava ormai conquistata: l'Asiago nell'ultima partita del girone doveva battere con almeno due reti di scarto gli svizzeri del Lugano, in vantaggio per 3-1 si fece rimontare negli ultimi 15 secondi di gioco del secondo tempo, tornò in vantaggio nel terzo drittel, ma per tentare di raggiungere il 5-3 Laporte, allenatore stellato, tolse il portiere e l'Asiago subì la rete dell'empty-net. François Gravel ed Eric Houde vennero comunque nominati rispettivamente miglior portiere e miglior attaccante del torneo. La regular season viene invece vinta, ma il Milano ha la meglio sugli stellati nella semifinale dei playoff scudetto. Conquisterà comunque la terza coppa Italia.
Nelle stagioni 2002/03 e 2003/04 l'Asiago giunge altre due volte in finale (disputando quindi ben 4 finali scudetto in cinque anni), ma viene sconfitto in entrambe le occasioni, in 6 gare, dal Milano. Parteciperà anche in queste due occasioni alla Continental Cup (con François Gravel nominato nuovamente miglior portiere nell'edizione 2002/03). Sempre nel 2003 perde ai rigori, nuovamente contro i Vipers di Milano, anche la finale della coppa Italia (errore di Richard Laplante per l'Asiago e gol decisivo del milanese Patrice Lefebvre). Terminerà ancora una volta (la terza consecutiva) il campionato regolare in testa alla classifica, stabilendo tra l'altro, nella partita disputata contro il Renon il 22 gennaio del 2002 un record per l'hockey su ghiaccio europeo: ben 3 reti in inferiorità numerica segnate in appena 45" di gioco [8].
Nel 2003 vince a Milano la prima Supercoppa italiana, ottenendo così la rivincita delle sconfitte patite il biennio precedente per la conquista del trofeo. Nella successiva stagione 2004/05 invece, complice il lockout in NHL, la squadra si rinforza ulteriormente grazie agli ingaggi di giocatori del calibro di Rico Fata [9], Mathieu Dandenault (tre Stanley Cup vinte), Stephane Quintal (più di 1000 partite in NHL) [10] e Fernando Pisani [11], ma esce in semifinale contro il Cortina trascinato da Matt Cullen e si piazza al terzo posto.
La stagione 2007/08 si apre tragicamente per l'Asiago: il 27 settembre 2007, durante la prima partita di campionato, il giocatore italo-canadese Darcy Robinson, difensore di stecca destra, muore sul ghiaccio per un improvviso attacco di cuore [12]. Per decisione di Lega e Federazione vengono immediatamente sospese tutte le partite della serie A e, dopo il suo decesso, la società asiaghese ha deciso di ritirare il suo numero, il 5. Nel corso dello stesso campionato, il 19 febbraio 2008, giocando il match Pontebba-Asiago, l'hockeysta italiano più rappresentativo di sempre, il falco Lucio Topatigh, che ha iniziato (e poi concluso) la sua carriera proprio con gli Stellati, all'età di quasi 43 anni ha raggiunto un record mai battuto prima disputando la partita numero 1000 nella massima serie [13]. Le sue presenze nel massimo campionato con la maglia dell'Asiago ammontano a 405[14].
I due scudetti consecutivi e la SuperFinal di Continental Cup
Nella stagione 2009/10, dopo un periodo di 4 anni dove la squadra ha attraversato una fase di transizione nella quale si è preferito dar maggior visibilità ai giovani provenienti dal vivaio societario (dovuto anche al fatto che la Lega impose lo schieramento di un massimo di 8 giocatori stranieri, mentre negli anni precedenti non vi era alcun limite di tesseramento), l'HC Asiago è tornato, senza i favori del pronostico [15][16], a disputarsi una nuova finale scudetto, questa volta contro l'SV Renon, vincendo il titolo senza perdere nessuna partita della serie best of seven.
Lo scudetto conquistato dall'HC Asiago bissa il successo ottenuto 3 giorni prima dalla squadra giovanile, l'Amatori Asiago (ora HC Roana), vittorioso sui Black Angels Milano nella finale disputata a Roma. Pochi giorni dopo altri successi arrivano anche dalla squadra di in-line della città, gli Asiago Vipers, che conquistano il settimo scudetto consecutivo e si affermano a livello nazionale con le squadre giovanili.
La stagione successiva (2010/11) si apre con una sconfitta per gli stellati: il Renon si aggiudica infatti la Supercoppa Italiana vincendo all'Hodegart con il risultato di 0-3, sconfitta dovuta anche ad una preparazione della squadra incentrata soprattutto sulla partecipazione (per la quarta volta nella sua storia) alla semifinale di Continental Cup. La finale di Minsk sfugge però all'Asiago solo dopo i tiri di rigore ad oltranza (quattordici serie) contro la squadra danese dello SønderjyskE Vojens, allenata dall'ex Mario Simioni. Dopo questi insuccessi e dopo aver fallito l'accesso alla final four di coppa Italia, viene sollevato dall'incarico uno dei protagonisti di miracle on ice, l'head coach John Harrington, e al suo posto viene chiamato John Tucker, già sulla panchina asiaghese durante i playoff l'anno precedente a causa dell'impegno con la nazionale slovena (di cui era allenatore) di coach Harrington. La squadra guidata da Tucker riesce a centrare nuovamente la finale che l'Asiago vince contro il Val Pusteria, rimontando la serie dallo 0-2 al 4-2 (gol decisivo in gara-6 con la rete della sudden death di Ralph Intranuovo dopo ben 31' di overtime) e dopo aver anche ribaltato la serie best of seven che la vedeva sotto di 3 gare ad 1 nella semifinale giocata contro il Bolzano, nonostante le numerose assenze (durante gara-2 tre giocatori dell'Asiago finiscono all'ospedale di Bolzano). L'Asiago vince così il secondo scudetto consecutivo, pochi giorni dopo che anche l'under 18 dell'Asiago è riuscita a laurearsi campione d'Italia, vincendo per 5-2 a Canazei contro l'H.C. Fassa [17].
La stagione seguente si è aperta con la Supercoppa giocata a Brunico: l'Asiago, passato in vantaggio con una rete di Stefano Marchetti, è uscito sconfitto per 3-1. Per la squadra allenata da John Tucker si trattava della quinta partecipazione alla competizione che veniva disputata per la decima volta. La squadra tuttavia, come la stagione precedente puntava tutto sulla Continental Cup [18]: questa volta l'Asiago è riuscito a centrare l'obiettivo vincendo il girone di semifinale giocato ad Herning, in Danimarca, e per la prima volta nella sua storia è riuscito ad accedere alla fase finale del torneo. La Super Final di Continental Cup si è disputata a Rouen, in Francia, dove l'HC Asiago ha affrontato i padroni di casa (Dragons de Rouen) qualificati di diritto in qualità di squadra ospitante; i bielorussi dello Junost Minsk, detentori del titolo; e gli ucraini del Donbass Donetsk (futura squadra di KHL), vincitori del girone E tenutosi proprio a Donec'k. L'approccio alla finale è stato poco convincente da parte degli stellati, che hanno perso tutti e tre gli incontri disputati. Il titolo è andato invece alla squadra di casa che ha vinto la coppa grazie ad un maggior numero di reti segnate rispetto alle altre due avversarie (le tre squadre hanno infatti chiuso la Super Final con gli stessi punti, e con la stessa differenza reti per quanto riguarda i vincitori di Rouen e i campioni uscenti di Minsk). A causa di tale rendimento e a seguito dell'esclusione dalla final-four di coppa Italia e della mancata qualificazione al primo gruppo nella seconda fase del campionato, il 6 febbraio viene esonerato dall'incarico tecnico John Tucker e la panchina viene affidata a John Parco (già vice-allenatore, allenatore delle giovanili e membro dello staff tecnico della nazionale) [19]. Tuttavia il cambio di gestione tecnica non porta i cambiamenti sperati e l'Asiago, accreditato dagli addetti ai lavori come favorito per la conquista del titolo [20][21] termina la stagione addirittura all'ottavo posto.
Nuova denominazione
Dopo aver cambiato denominazione sul finire degli anni '10 (da Asiago Hockey Associazione Sportiva in Hockey Club Asiago) pochi anni dopo, il 19 luglio 2012, l'Hockey Club Asiago assume la nuova denominazione in Asiago Hockey 1935 [22] (stesso nome della società che, dal 2009, si occupava del settore giovanile, della serie C e del settore femminile). Nuovo presidente sarà l'architetto Enrico Vescovi che succede all'avvocato Piercarlo Mantovani. Mario Lievore (già vicepresidente federale) verrà invece nominato presidente onorario. Il cambio di denominazione si era reso necessario a seguito delle norme dettate dalla FISG che imponevano l'assunzione di una nuova forma giuridica in società di capitali (Società a responsabilità limitata o Società per azioni) [23] da parte delle squadre italiane. All'acquisto di quote della nuova società, tra gli altri, hanno partecipato anche i cugini dell'inline, gli Asiago Vipers [24].
Il quarto scudetto
Nella stagione 2012/13 l'Asiago parte, come tre anni prima, con gli sfavori del pronostico. La squadra infatti, complici numerosi problemi difensivi, sembra non convincere, finendo la stagione regolare relegata nel relegation round e non riuscendo a classificarsi per la final four di coppa Italia. Tuttavia, con il roster al completo, l'Asiago ingrana ed inizia a collezionare diversi risultati positivi che gli consentono di chiudere al primo posto la classifica nel relegation che vale il sesto posto assoluto. L'Asiago deve quindi affrontare nei playoff la terza classificata, i campioni in carica del Bolzano, che vengono sorprendentemente battuti piuttosto agevolmente. Nelle semifinali si ripete invece lo scontro degli ultimi anni, quello contro il Val Pusteria, team favorito in partenza anche per l'aver vinto la regular season per la terza volta consecutiva. Altrettanto sorprendentemente l'Asiago piega gli altoatesini, soprattutto grazie all'esplosione della prima linea (composta da Bentivoglio, Ulmer e Di Domenico) che appare la linea più forte del campionato, tanto da avere in Bentivoglio il top scorer della serie A (che all'Asiago mancava dai tempi di Lucio Topatigh). Sconfitti nettamente i lupi gialloneri (serie conclusasi 4-0 per l'Asiago, con 23 gol realizzati e 7 subiti), l'Asiago ottiene quindi la sua nona finale playoff, la terza in quattro anni. Dopo aver battuto campioni e vicecampioni d'Italia, in finale l'Asiago sfida il Valpellice, squadra alla sua prima finale scudetto e che solo 7 anni prima era farm-team proprio dell'Asiago[25] ma che comunque aveva vinto, pochi mesi prima della finale, il suo primo trofeo, la coppa Italia. La serie si chiude a gara-5 nel palaghiaccio olimpico di Torre Pellice dove l'Asiago batte i padroni di casa per 6-5 all'overtime, le quattro vittorie degli stellati contro la sola vittoria del Valpellice ottenuta in gara-3 regalano così all'Asiago il suo quarto titolo, terzo in quattro anni.
Al termine dei playoff, in sole 15 partite la prima linea dell'Asiago metterà a segno ben 110 punti, nonostante la defezione per un paio di partite del centro Layne Ulmer.
La stagione trionfale della società giallorossa si è inoltre conclusa con tutte le squadre giovanili dell'Asiago piazzatesi entro i primi 4 posti dei rispettivi campionati, con la under-14 che ha anche vinto il titolo battendo nella gara decisiva il Val Pusteria per 8-0 fuori casa. Tali prestazioni hanno confermato la solidità del vivaio asiaghese oltre che l'attestare la struttura societaria come una delle migliori del panorama nazionale[26].
Colori e simboli
Nonostante la casacca abbia subito nel corso degli anni numerose variazioni, l'uniforme di gioco tradizionale dell'HC Asiago, introdotta nel 1985, è una maglia gialla (blu o rossa in trasferta) costellata di stelle bianche (da qui il soprannome di stellati). I pantaloni sono normalmente in tinta con la maglia stessa oppure neri. La prima maglia dell'Asiago fu invece una divisa rossonera acquistata dai Diavoli Milano.
L'emblema storico che rappresenta la squadra è la spatola di una stecca da hockey con la scritta dell'anno di fondazione (1935), simbolo ripreso dalla stagione 2012-13 quando l'Asiago assunse la nuova denominazione (in precedenza l'emblema usato era l'effigie di un leone).
Squadre affiliate
Il 19 settembre 2009 nasce da una costola dell'HC Asiago l'Asiago Hockey 1935, società che si stacca dalla prima squadra per occuparsi esclusivamente del settore giovanile, della serie C e del settore femminile [27]. Dal luglio 2012, il nome della nuova società sarà assunto anche dalla società principale.
La squadra giovanile dell'Asiago, l'Amatori Asiago, dalla stagione 2010/11 assume invece la nuova denominazione in HC Roana. In passato l'Amatori Asiago ha disputato anche alcuni campionati di serie A2.
Giovanili
L'Asiago partecipa ai campionati giovanili con le rappresentative che vanno dalla under-8 alla under-20 [28].
Farm Team
Nella stagione 2005/06 il farm team dell'Asiago fu il Valpellice mentre, dopo alcuni anni di collaborazione ad opera dell'A.S. Hockey Pergine [29] di Pergine Valsugana, nel 2010 e nel 2011 il farm team dell'HC Asiago è stato l'HC Feltreghiaccio [30] di Feltre. Nella stagione 2011/2012 il farm-team è stato invece l'EV Bozen 84 [31][32], la seconda squadra di Bolzano. Dopo un anno senza farm team (vi fu soltanto un accordo col Merano -farm team del Val Pusteria- per la cessione in prestito del giovane portiere Marozzi) dalla stagione 2013/14 è stato siglato un nuovo accordo di collaborazione con l'ASH Pergine.
Palaghiaccio
Il palaghiaccio di Asiago, noto come Pala Hodegart (spesso erroneamente chiamato Odegar), è lo stadio del ghiaccio di Asiago nel quale vengono disputate le partite dell'Asiago Hockey a partire dalla stagione 1976/77. Proprio a causa della mancanza di copertura del palazzetto l'Asiago in quell'anno venne retrocesso d'ufficio in serie B, campionato che comunque verrà subito vinto, con l'Asiago pronto per disputare nuovamente la serie A all'Hodegart con la copertura completata a tempo record.
Prima della costruzione del palaghiaccio, a partire dal 1950, le partite venivano invece disputate sui campi da tennis ghiacciati della località "Millepini", mentre dal 1935 al 1950 si disputavano sul Lago Lumera (nel 1938 alcune amichevoli vennero invece disputate su una pista realizzata nell'attuale campo da calcio "Zotti").
Il palaghiaccio, che consta di una capacità di circa 3.000 posti (di cui 2.200 a sedere), sorge sul piazzale della ex stazione di Asiago della soppressa Ferrovia Rocchette-Asiago, a pochi passi dal centro cittadino, pressappoco nel luogo nel quale vi era la rimessa locomotive.
L'Hodegart sorge sull'omonima località, e lo stesso termine Hodegart deriva dal cimbro Hodegart, cioè orto (gart) di Höðr (Hoder), spirito della mitologia norrena (la presenza di toponimi di origine norrenica non è rara sull'Altopiano dei Sette Comuni).
Palmarès
- Scudetti: 4
- Coppe Italia: 3
Onorificenze
Cronistoria
Dalla stagione 1983/84 (anno di introduzione dei playoff nel campionato italiano) i piazzamenti in campionato tengono conto della posizione al termine degli stessi e non della posizione in regular season.
Cronistoria dell'HC Asiago | |||||
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Campionati nazionali
Partecipazioni nelle diverse serie del campionato italiano su 69 delle 80 edizioni cui l'Asiago ha preso parte.
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
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1º | Serie A, Serie A1, Elite.A | 50 | 1947-1948 | 2013-2014 |
2º | Promozione, Serie B | ? | 1937-1938 | 1976-1977 |
3º | Serie C | ? | ? | 1967-1968 |
Competizioni europee
Tabella riassuntiva degli incontri nelle coppe europee disputati dall'HC Asiago.
La tabella tien conto delle sfide nelle coppe europee e non considera gli incontri in altre competizioni internazionali a carattere di campionato come ad esempio l'Alpenliga o il Torneo Sei Nazioni.
Roster stagione 2013/2014
Roster aggiornato al 27/11/2013
# | Naz. | Giocatore | Data di Nascita | Luogo di Nascita | Altezza (cm) | Peso (kg) | Ruolo | Stecca (Presa) |
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1 | Canada-Italia | Vincenzo Marozzi | 03/04/1990 | Edmonton | 183 | 79 | Portiere | Sinistra |
65 | Alessandro Tura → | 26/05/1991 | Asiago | 181 | 76 | Portiere | Sinistra | |
31 | Gianfilippo Pavone | 28/11/1988 | Asiago | 172 | 90 | Portiere | Sinistra | |
33 | Francesco Dalla Palma | 12/11/1994 | Trento | 170 | 68 | Portiere | ? | |
23 | Stefano Marchetti | 10/11/1986 | Trento | 181 | 74 | Difensore | Sinistra | |
4 | Canada-Italia | Daniel Sullivan | 26/04/1987 | Scarborough | 181 | 85 | Difensore | Sinistra |
6 | Luca Mattivi → | 04/07/1995 | Trento | 190 | 83 | Difensore | ? | |
96 | Michele Strazzabosco (A) | 02/06/1976 | Asiago | 193 | 98 | Difensore | Sinistra | |
7 | Andrea Strazzabosco → | 07/10/1994 | Asiago | 182 | 78 | Difensore | Destra | |
17 | Lorenzo Casetti | 14/09/1993 | Trento | 190 | 80 | Difensore | Sinistra | |
8 | Enrico Pesavento → | 03/12/1993 | Asiago | 184 | 88 | Difensore | ? | |
61 | 21/09/1991 | Ostrava | 186 | 96 | Difensore | Destra | ||
8 | Canada-Italia | André Signoretti ‡‡ | 16/01/1979 | Manotick | 175 | 86 | Difensore | Sinistra |
89 | Chris DiDomenico | 20/02/1989 | Woodbridge | 180 | 77 | Centro/Ala destra | Destra | |
18 | Layne Ulmer | 14/09/1980 | North Battleford | 186 | 95 | Centro | Sinistra | |
19 | Sean Bentivoglio | 16/10/1985 | Thorold | 180 | 84 | Centro/Ala sinistra | Sinistra | |
10 | Canada-Italia | Dave Borrelli (C) | 04/01/1981 | Sault Ste. Marie | 176 | 81 | Centro | Sinistra |
91 | Paul Zanette | 08/04/1988 | Nobleton | 185 | 86 | Ala sinistra | Sinistra | |
51 | Kevin DeVergilio | 01/08/1986 | Sterling Heights | 183 | 84 | Centro | Destra | |
? | Marc Zanette ‡‡‡ | 02/10/1990 | Nobleton | 185 | 88 | Ala destra | Destra | |
13 | Luca Rigoni | 01/01/1975 | Asiago | 178 | 83 | Attaccante | Sinistra | |
14 | Matteo Tessari | 30/07/1989 | Asiago | 184 | 82 | Centro | Sinistra | |
9 | Nicola Tessari | 10/11/1987 | Asiago | 175 | 75 | Ala sinistra | Sinistra | |
55 | Federico Benetti (A) | 08/06/1986 | Asiago | 170 | 75 | Ala | Destra | |
11 | Mirko Presti | 29/09/1991 | Asiago | 180 | 77 | Ala | Sinistra | |
16 | Michele Stevan → | 11/03/1993 | Asiago | 181 | 79 | Ala | Sinistra | |
95 | Josè Magnabosco → | 12/08/1995 | Asiago | 167 | 70 | Attaccante | Destra | |
88 | Fabrizio Pace → | 11/10/1995 | Torino | 175 | 72 | Attaccante | Sinistra | |
15 | Davide Rodeghiero → | 19/07/1994 | Asiago | Attaccante | ? |
‡ Fino al 06/11/2013
‡‡ Dal 06/11/2013
‡‡‡ Dal 27/11/2013
→ parte della stagione in prestito al farm team Pergine
Organigramma societario
- Area direttiva
- Presidente: Enrico Vescovi
- General Manager: Renato Tessari
- Segreteria: Bruno Stella
- Ufficio stampa: Massimo Rigoni
- Staff tecnico
- Capo allenatore: John Parco
- Assistenti allenatore: Franco Vellar
- Allenatore portieri: Jimmy Canei
- Team Leader: Antonio Rigoni
- Area sanitaria
- Medico: Gaetano Scuderi
- Medico: Giovanni Costacurta
- Preparatore: Raffaele Tendi
- Massaggiatore: Tiziano Vellar
- Area organizzativa
- Attrezzista: Francesco Covolo
Roster delle stagioni precedenti
1935-36 · 1936-37 · 1937-38 · 1938-39 · 1939-40 · 1940-41 · 1941-42 · 1942-43 · 1943-44 · 1944-45 · 1945-46 · 1946-47 · 1947-48 · 1948-49 · 1949-50 · 1950-51 · 1951-52 · 1952-53 · 1953-54 · 1954-55 · 1955-56 · 1956-57 · 1957-58 · 1958-59 · 1959-60 · 1960-61 · 1961-62 · 1962-63 · 1963-64 · 1964-65 · 1965-66 · 1966-67 · 1967-68 · 1968-69 · 1969-70 · 1970-71 · 1971-72 · 1972-73 · 1973-74 · 1974-75 · 1975-76 · 1976-77 · 1977-78 · 1978-79 · 1979-80 · 1980-81 · 1981-82 · 1982-83 · 1983-84 · 1984-85 · 1985-86 · 1986-87 · 1987-88 · 1988-89 · 1989-90 · 1990-91 · 1991-92 · 1992-93 · 1993-94 · 1994-95 · 1995-96 · 1996-97 · 1997-98 · 1998-99 · 1999-00 · 2000-01 · 2001-02 · 2002-03 · 2003-04 · 2004-05 · 2005-06 · 2006-07 · 2007-08 · 2008-09 · 2009-10 · 2010-11 · 2011-12 · 2012-13 · 2013-14 ·
Giocatori
Maglie ritirate
N.5 Darcy Robinson
Il difensore di stecca destra Darcy Robinson è deceduto il 27 settembre 2007 durante la prima partita di campionato per un attacco di cuore.
Vivaio
Tra i numerosi giocatori famosi usciti dal vivaio asiaghese vanno ricordati:
- Michele Strazzabosco, primo giocatore di scuola italiana ad essere stato convocato per un training camp da una squadra della National Hockey League.
- Lucio Topatigh, universalmente considerato il più forte giocatore di scuola italiana di sempre[33].
Record di punti
Dati aggiornati al 12 agosto 2011. [4]
N.B.: Sono escluse dalle statistiche le presenze durante i playoff scudetto
Giocatore | PG | G | A | TP | |
Canada-Italia | Mario Simioni | 284 | 390 | 343 | 733 |
Canada-Italia | Santino Pellegrino | 206 | 261 | 273 | 534 |
Lucio Topatigh | 340 | 203 | 256 | 459 | |
Canada-Italia | John Parco | 316 | 138 | 185 | 323 |
Luca Rigoni | 408 | 101 | 165 | 266 | |
Giorgio De Bettin | 239 | 103 | 149 | 252 | |
Franco Vellar | 452 | 90 | 128 | 218 | |
Canada-Italia | Joe Ciccarello | 101 | 98 | 104 | 202 |
Canada-Italia | Jason Cirone | 188 | 91 | 101 | 192 |
Alexandr Galchenyuk | 77 | 48 | 118 | 166 |
PG: partite giocate con l'HC Asiago
G: goal
A: assist
TP: totale punti
Allenatori
- 1989-90: Ron Chipperfield
- 1990-91: Mike McNamara, Tony Zappia
- 1991-92: Tony Zappia, Dave Chambers
- 1992-93: Paul Arsenault, Douglas Mason
- 1993-94: Pavel Kaucic
- 1994-95: Jeff Brick
- 1995-97: Dale McCourt
- 1997-98: Bruno Baseotto
- 1998-99: Bruno Baseotto, Bob Manno
- 1999-00: Pat Cortina
- 2000-03: Benoît Laporte
- 2003-04: Paulin Bordeleau
- 2004-05: Heikke Leime, Paul Theriault, Angelo Roffo
- 2005-06: Tony Martino
- 2006-07: Enio Sacilotto, John Tucker
- 2007-09: James Camazzola
- 2009-10: John Harrington
- 2010-11: John Harrington, John Tucker
- 2010-12: John Tucker
- 2011-oggi: John Parco
Stranieri dell'Asiago
Di seguito l'elenco dei 218 giocatori stranieri che sono stati ingaggiati dall'Asiago Hockey a partire dalla stagione 1968/69.
Dati aggiornati al 27/11/2013.
Tifo organizzato
Gruppi ultras
- Inferno Giallorosso: risiedevano in Curva Sud. Fu il primo gruppo di tifo organizzato ad Asiago.
- Slegar Commando Asiago: fondati nel 1989 e sciolti nel 1999. Risiedevano in Curva Sud.
- Ragazzacce: risiedevano in Curva Sud.
- Valstagna Ultrà: risiedevano in Curva Sud.
- Cimbri Armati: risiedono in Curva Sud.
- Lusiana Giallorossa: risiedono in Curva Sud.
Gemellaggi, amicizie, ex gemellaggi e rivalità
Note
- ^ L’Asiago s’è presentato, su hockeytime.net. URL consultato il 19-08-2011.
- ^ Intervista a Capitan Rigoni, su icehockeyonline.net. URL consultato il 01-01-2012.
- ^ La storia dell’U.S. Asiago Sci “scritta da Edoardo Carli nel 1942”, su usasiago.com. URL consultato il 23-04-2011.
- ^ a b Fonte dei dati eliteprospects.com: molto probabilmente, trattandosi di dati non recenti, non sono completi ma parziali.
- ^ (FR) Alpenliga 1991/92, su hockey365.celeonet.fr. URL consultato il 09-04-2011.
- ^ (FR) Alpenliga 1998/99, su hockey365.celeonet.fr. URL consultato il 09-04-2011.
- ^ (FR) Coupe Continentale 2001/02, su hockey365.celeonet.fr. URL consultato il 23-06-2010.
- ^ Storia Asiago Hockey, su asiagohockey.it. URL consultato il 03-04-2010.
- ^ (EN) Legends of hockey: Rico Fata, su legendsofhockey.net. URL consultato il 13-04-2010.
- ^ Asiago: ingaggiati dalla NHL Mathieu Dandenault e Stephane Quintal, su hockeytime.net. URL consultato il 13-04-2010.
- ^ (EN) NHL career stats: Fernando Pisani, su tsn.ca. URL consultato il 13-04-2010.
- ^ Robinson è morto di malattia, su gazzettahockey.it. URL consultato il 09-04-2011.
- ^ 1000 di questi giorni (PDF), su asiagohcrovigo.altervista.org. URL consultato il 10-01-2010.
- ^ Dati eliteprospects.com probabilmente parziali
- ^ Al via la sfida finale tra Ritten Sport e Asiago, su rittensport.it. URL consultato il 16-04-2010.
- ^ L'Odegar saluta la serie A1 2009/10, su gazzettahockey.it. URL consultato il 17-04-2010.
- ^ U18, Div 2 – Asiago batte Fassa ed è campione, su hockeytime.net. URL consultato il 17-04-2011.
- ^ Bentivoglio e Lerg trascinano l’Asiago nel debutto di Continental, su hockeytime.net. URL consultato il 27-11-2011.
- ^ Asiago e Tucker si separano, su asiagohockey.it, 06-02-2012. URL consultato il 06-02-2012.
- ^ Intervista a Thomas Laconi di “Tutto l’hockey minuto per minuto”, su icehockeyonline.net. URL consultato il 10-03-2012.
- ^ Il campionato secondo Michele Bolognini, su icehockeyonline.net. URL consultato il 10-03-2012.
- ^ Costituita la Asiago Hockey 1935 srl, su radioasiago.it. URL consultato il 21-07-2012.
- ^ È nato l'Asiago srl, su hockeytime.net. URL consultato il 26-07-2012.
- ^ Asiago fa la conta. Pronta al varo la nuova società, su ilgiornaledivicenza.it. URL consultato il 21-07-2012.
- ^ Verso la supersfida Valpe-Asiago: il racconto del ghiaccio parte nel 1941, su ecodelchisone.it. URL consultato il 26-03-2013.
- ^ Asiago, uno scudetto costruito a tavolino. La ricetta del terzo trionfo in 4 anni: struttura societaria, cura del vivaio, sforzi mirati solo ai playoff, su altoadige.gelocal.it. URL consultato il 14-04-2013.
- ^ Le società stellate presentano le proprie squadre d'eccellenza (PDF), su asiagohockey.it. URL consultato il 07-08-2011.
- ^ Elenco news giovanili, su asiagohockey.it. URL consultato il 30-12-2011.
- ^ A2 – Arriva il Pergine!, su hockeytime.net, 06-05-2011. URL consultato il 06-05-2011.
- ^ Ufficiale: Feltreghiaccio sarà FARMTEAM dell'Asiago Hockey, su feltreghiaccio.it, 29-07-2009. URL consultato il 09-04-2010.
- ^ Ralph Intranuovo diventerà un "White Weasel", su sportnews.bz, 09-08-2011. URL consultato il 09-08-2011.
- ^ L’Asiago s’è presentato, su hockeytime.net, 19-08-2011. URL consultato il 19-08-2011.
- ^ (EN) Bill Meltzer, Italian icon Topatigh says goodbye, su nhl.com, 19-03-2008. URL consultato il 10-01-2010.