Fontana di piazza del Mercato
Template:Membro delle istituzioni italiane Filippo Marignoli (Spoleto, 13 aprile 1809 – Spoleto, 17 febbraio 1898) è stato un politico, numismatico e banchiere italiano.
Le origini della famiglia
Della famiglia Marignoli, originaria di Firenze, si ha notizia fin dal 1200; alcuni suoi esponenti custodirono per cinque volte il gonfalone e per ventisei volte furono priori della città. Nella seconda metà del settecento la famiglia conta vasti possedimenti a Legogne, frazione di Norcia, tra cui l'omonimo castello. [1] La ricostruzione della discendenza di famiglia è oggi resa difficoltosa dalla perdita delle carte storiche del casato, [2] ma l'origine del successo ottenuto nel settore economico, quindi la prosperità e il rilievo sociale, si possono attribuire a Filippo che, con la moglie Santa Petrazzi, si trasferisce da Legogne a Spoleto alla fine del settecento.
In pochi anni i Marignoli consolidano l'ingresso nella classe dirigente cittadina, costruendo la base della loro futura fortuna. Nel corso degli anni, allargando il proprio raggio di interesse oltre i confini locali, si preparano ad affrontare con successo il cambiamento politico ed economico che si compirà con l'Unità d'Italia.
La principale attività, che in poco tempo conferisce loro ricchezza e prestigio, è il servizio di appaltatori del dazio nel commercio del macinato in Umbria e nella Romagna toscana. Un'altra fonte di reddito e popolarità è l'impresa di famiglia Diligenze pontificie Marignoli, diretta da uno dei figli di Filippo, Liborio Marignoli; il servizio copre lunghe percorrenze, da Firenze, a Roma, a Napoli. [3] [4]
Biografia
La parabola familiare trova il suo culmine nelle esperienze personali e professionali di Filippo Marignoli (nipote del precedente Filippo) che nasce nel 1809 da Francesco (patrizio spoletino) e Margherita Statera di Spoleto. Nel 1844 insieme al padre Francesco e allo zio Liborio viene aggregato al patriziato di Trevi. [5]
Filippo amministra i beni di famiglia e fonda una banca a Roma insieme al banchiere Luigi Cavallini denominata Banco Marignoli-Cavallini. Il 20 dicembre del 1854 è aggregato alla nobiltà di Spoleto, riconosciuta ai discendenti maschi e femmine. Sposa Emma Torelli, insieme avranno due figli Francesco e Giacomo.
Marchese di Montecorona
Nel 1871 acquista tutti i beni di Montecorona, nei pressi di Umbertide.[6]Nel marzo del 1878 viene nominato Marchese di Montecorona con regio decreto di Sua Maestà Umberto I. Fino al 1935 Montecorona rimane ai Marignoli, che trascorrono lunghi periodi anche all’Eremo. Filippo fa costruire alla Badia una lussuosa abitazione che, negli anni '30, sarà corredata da un importante canale di irrigazione che utilizza le acque del Tevere.
La carriera politica
Nel 1874 è eletto deputato, il 15 maggio 1876 viene nominato senatore del Regno nella XII legislatura per il collegio di Spoleto, incarico che manterrà fino al 17 febbraio 1898, giorno della sua morte.[7]
Così si esprime Luigi Cremona, vicepresidente del Senato in occasione della commemorazione:
Del lauto patrimonio fece largo uso a prò della classe operaia, delle arti belle e d'ogni sorta di pie istituzioni. Spoleto ricorda la condotta coraggiosa e benefica del Marignoli in occasione del colèra del 1855; l'opera di lui munifica ed assidua come promotore di lavori pubblici utili e decorosi; le generose largizioni in soccorso dei miseri; l'attività ed integrità come amministratore della cosa pubblica. Egli sarà lungamente rimpianto per tutte le cose buone da lui operate e promosse. [...]»
Il numismatico
Nel 1864 inizia una collezione di Monete italiane medievali e moderne cui si dedica con cura e passione fino agli ultimi giorni della sua vita. Tale raccolta all'epoca è considerata la più importante fra le collezioni pubbliche e private in Italia, ammirata per la presenza straordinaria di pezzi unici ed inediti, specialmente nella serie pontificia. [8] Il marchese Marignoli inizia una collabora con la Rivista italiana di numismatica; l'obiettivo è illustrare tutte le monete inedite della propria collezione, [9] per pubblicarne il catalogo completo, ma per i numerosi impegni e per sopraggiunti problemi di salute, interrompe il lavoro. Alla sua morte la collezione viene venduta dagli eredi al re Vittorio Emanuele III di Savoia nel 1900. [10]
Cariche e onorificenze
- Consigliere provinciale di Perugia
- Proprietario del Banco "Marignoli e Cavallini" in Piazza San Silvestro, 93 Roma
- Presidente della Filarmonica di Spoleto
- Presidente del Pubblico ornato di Spoleto
- Presidente dell'Annona pubblica di Spoleto
- Presidente della Bonificazione delle Valli umbre di Spoleto
Palazzi e ville
Filippo Marignoli, architetto dilettante [12], commissiona la realizzazione e la ristrutturazione di numerose dimore, per alcune, probabilmente ne cura anche il disegno.
- Palazzo Marignoli. Dopo la nomina a senatore del Regno d’Italia nel 1878 Marignoli fa costruire il sontuoso palazzo in Piazza di San Silvestro a Roma, su progetto dell'architetto Salvatore Bianchi. La facciata con ingresso su via del Corso viene progettata dall'architetto Giulio Podesti nel 1988.[13]
- Villa Marignoli in località Colle Ferretto di Spoleto. Dimora progettata con una funzione principalmente di svago, è circondata da un grande parco naturale, adatto alla caccia. Sono presenti anche un romantico giardino all'inglese sul retro della villa, due piccoli giardini all'italiana lateralmente, una limonaia, un laghetto artificiale e la casa del custode, edificata agli inizi del ‘900. [14]
- Villa Marignoli, Monteluco di Spoleto. I Marignoli furono gli artefici dei lavori di ristrutturazione effettuati nella prima metà dell’Ottocento che conferirono alla villa l’attuale aspetto. A Filippo Marignoli risale la costruzione, nel 1850 della retrostante chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi[15] [16]
- Villa Redenta a Spoleto. Solo nel 1885, deceduti tutti gli eredi di Leone XII, settant’anni dopo che suo padre l’aveva rilevata per conto del Papa della Genga, riacquista Villa Loccatelli e la rinomina Villa Redenta. Negli anni successivi qui si celebreranno i matrimoni dei nipoti: delle sorelle Emma e Leopolda, del fratello Giulio con Marinetta Trotta, e del marchese Liborio che sceglie in moglie Beatrice O’Brian. [17]
- Palazzo e giardino Marignoli in via delle Terme a Spoleto. Palazzo di famiglia in città, il cui salone da ballo affrescato da Mariano Piervittori è un esempio perfettamente conservato del gusto decorativo di metà Ottocento.[18]
- Palazzo Marignoli in Largo Fratelli Cairoli a Spoleto
- Villa Emma, già Villa Marignoli a Posillipo.
Il suo nome è legato alla città di Spoleto anche per aver finanziato e commissionato all’architetto Ireneo Aleandri la realizzazione del Teatro Nuovo, attuale Teatro Nuovo "Gian Carlo Menotti", circostanza rilevante ricordata nella tela del pittore spoletino Pietro Merlini, (1809-1866) [19].
Albero genealogico
Santa Petrazzi | Filippo Marignoli | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Margherita Statera | Francesco Marignoli | Liborio Marignoli | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emma Torelli | Filippo Marignoli 1809-1898 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Flaminia Torlonia 1860-1918 | Francesco Marignoli 1861-1909 [20] | Giacomo Marignoli | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Beatrice O'Brien [21] 1882-1976 | Liborio Marignoli ...-1948 | Emma Marignoli [22] | Leopoldina Marignoli 1884-1968 | Francesco Bourbon del Monte Santa Maria 1879-1927 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Flaminia Marignoli | Marinetta Trotta | Giulio Marignoli | Pier Ranieri Bourbon del Monte 1912-1968 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Francesco Marignoli | Filippo Marignoli 1926-1995 | Esther Kapiʻolani Kawānanakoa 1928 [23] | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Esmeralda Kapiʻolani Marignoli 1954 | Teresa Elelule Marignoli 1956 | Duccio Kaumualiʻi Marignoli 1962 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note
- ^ [Giovanna Silvestri, Villa Redenta. Genesi, arte, documentazione relativa all’acquisizione alla mano pubblica della residenza spoletina], Collana della memoria 6, Associazione Amici di Spoleto, Spoleto 2008, p. 105
- ^ Filippo Maria Troiani, More nobilium e coscienza borghese. Filippo Marignoli e il suo casato. La formazione di una identità "cetuale" tra antico regime ed età liberale, p. 19
- ^ Archivio centrale dello Stato, Ministero delle poste e telegrafi, inventario anni 1861-1878
- ^ La Posta dei cavalli. Le Diligenze Marignoli
- ^ Carlo Zenobi, Storia di Trevi: 1746-1946, Edizioni dell'Arquata, 1987, p. 174 e seg.
- ^ Eremo di Montecorona Medioevo in Umbria
- ^ Scheda. Senato della Repubblica
- ^ Società numismatica Italiana. I Grandi Numismatici, 1898
- ^ Uno dei primi articoli fu: Zecchino di Papa Pio II attribuito a Foligno, 1891
- ^ Andrea Pucci,Bollettino di numismatica on line, Materiali 3, Marzo 2013 pp. 8 e 10
- ^ Scheda, Senato della Repubblica
- ^ Regione Umbria, sito ufficiale
- ^ Guida d'Italia, Roma, Touring Editore, nona edizione 1999, p. 252
- ^ Alberto Melelli e C. Medori, Ville e grandi residenze di campagna nel territorio di Spoleto. Quaderni dell'Istituto Policattedra di Geografia - Università degli Studi di Perugia, 10 (1988), pp. 169-240.
- ^ Regione Umbria. Sito ufficiale
- ^ Villa Marignoli
- ^ Villa Redenta
- ^ Palazzo e giardino Marignoli
- ^ Stefania Petrillo, Filippo Marignoli e Ireneo Aleandri nella tela di inedito pittore spoletino,in Spoletium, XXXI-XXXII, (1990), Spoleto, 1991, p. 260
- ^ Alla morte del padre eredita il titolo di Marchese di Montecorona
- ^ Nobildonna sposata in prime nozze a Guglielmo Marconi, da cui ebbe tre figli: Giulio, Gioia e Degna. Ottennero dal Vaticano l’annullamento del legame
- ^ Appassionata di musica e teatro, favorisce la diffusione della romanza da salotto. cfr. Francesco Sanvitale (a cura di), La romanza italiana da salotto, EDT srl, 2002 p. 347 ISBN 8870636151
- ^ The Kawananakoa Dynasty Genealogy |author=Christopher Buyers |accessdate= November 18, 2010
Bibliografia
- Ulisse Diligenti, Storia delle famiglie illustri italiane - Marignoli di Roma, a spese dell'editore Ulisse Diligenti, Firenze 1872
- Filippo Marignoli, Collezione Marignoli a Roma, in Rivista italiana di numismatica diretta da Francesco e Ercole Gnecchi, anno IV, Lodovico Felice Cogliati Tipografo-Editore, Milano 1891, p. 151
- Stefania Petrillo, Filippo Marignoli e Ireneo Aleandri nella tela di inedito pittore spoletino,in Spoletium, XXXI-XXXII, (1990), Spoleto, 1991, p. 260
- Giovanna Silvestri, Villa Redenta. Genesi, arte, documentazione relativa all’acquisizione alla mano pubblica della residenza spoletina, Collana della memoria 6, Associazione Amici di Spoleto, Spoleto 2008
- Filippo Maria Troiani, More nobilium e coscienza borghese. Filippo Marignoli e il suo casato. La formazione di una identità "cetuale" tra antico regime ed età liberale, Collana SET - Storia Economia Territorio, Perugia 2013 ISBN 978-88-6379-038-2
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Senato della Repubblica, scheda Filippo Marignoli
I
http://www.regioneumbria.eu/default.aspx?idCont=201359
http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/apriarticolo.html?idArticolo=32
http://www.romasegreta.it/colonna/via-del-corso.html
http://www.cittadeltevere.it/il-regno-ditalia/
http://www.socnumit.org/doc/Numismatici/MARIGNOLI_Filippo.pdf
http://incuso.altervista.org/docs/rivista1891.pdf
http://www.associazioneamuse.it/mod/resource/view.php?id=706
http://www.notitiae.info/2011/08/12/ricette-per-la-marchesa/
Teatro Nuovo "Giancarlo Menotti". Torna in funzione l'orologio voluto da Filippo Marignoli nel 1961 Foto
http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&nentries=1&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&saveparams=false&rpnlabel=+Nomi+%3D+IT%5CICCU%5CINTV%5C009082+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D5032%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CINTV%255C%255C009082%2522&&fname=none&from=2 Ivan : melodramma in tre atti / musica del maestro cav. Achille Lucidi ; parole di G.B. Paccanoni
http://www.arteitaliananelmondo.org/wp-content/uploads/arte_italiana_nel_mondo.pdf UGO RAMBALDI