Domenico De Lorenzo
Domenico De Lorenzo (Tropea, 1740 – Garopoli, 1812) è stato uno scultore italiano, attivo nella Calabria centro-meridionale tra la seconda metà del XVIII secolo e il primo decennio del XIX secolo..
Biografia
Figlio di Giuseppe e Giulia Naso. Fu molto attivo nelle diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, e in quella di Oppido Mamertina. Il 3 febbraio 1773 sposò Francesca Cavallaro e si trasferì a Garopoli (oggi San Pietro di Caridà), dove morì il 21 gennaio 1812.
Opere documentate e a lui attribuite
Sono tante le opere d'arte realizzate da Domenico De Lorenzo nell'allora Calabria Ulteriore, odierne provincie di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Tra le tante opere, va segnalata senz'altro la statua di Maria Santissima del Carmelo, realizzata a Palmi sul finire del XVIII secolo, che operò un miracolo il 16 novembre 1894, ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa Cattolica[1].
- Arena: Madonna delle Grazie (1801) e San Giuseppe (1797), nella Chiesa della confraternita delle Grazie;
- Brattirò di Drapia: Sant'Anna (1790) e l'Immacolata Concezione (1804), nella Chiesa parrocchiale;
- Bellantone di Laureana di Borrello: San Pasquale (ante 1783) e Santa Lucia vergine e martire (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Calimera di San Calogero: Madonna del Rosario col Bambino (1796), nella Chiesa parrocchiale;
- Caria di Drapia: San Nicola vescovo (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Cittanova: Cristo risorto (1797) e San Girolamo (ante 1797), nella Chiesa matrice;
- Cittanova: Statua lignea della Madonna del Rosario, (alcuni studiosi la attribuiscono invece a Fortunato Morano[2][3]) e San Giovanni evangelista (attribuita), nella Chiesa della confraternita del Rosario[4];
- Conidoni di Briatico: Immacolata Concezione (attribuita) e San Giacomo apostolo (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Dasà: Cristo risorto (1785), San Giovanni evangelista (1785 ?) e San Nicola vescovo (1777) (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Drapia: Santa Domenica V e M. (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Francica, San Fortunato martire (1792) e San Vito (attribuito), nella Chiesa parrocchiale;
- Francavilla Angitola: San Foca martire, nella Chiesa parrocchiale;
- Galatro: l'Immacolata Concezione (1768) e San Rocco, nella Chiesa parrocchiale di S. Nicola;
- Galatro: Madonna della Montagna, nella Chiesa parrocchiale della Madonna della Montagna:
- Garavati di Rombiolo: l'Immacolata Concezione (attribuita) e la Madonna del Lume (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Gasponi di Drapia: Madonna del Rosario (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Gerocarne: Santa Rita da Cascia (1803), nella Chiesa parrocchiale;
- Laureana di Borrello: San Giovanni evangelista (1799) e Cristo risorto (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Maropati: San Giorgio martire sul cavallo, nella Chiesa parrocchiale;
- Mileto: Madonna della Cattolica (1787), nella Chiesa della confraternita di Santa Maria della cattolica;
- Nicotera: San Francesco di Paola (1804), nell'ex-convento dei Minimi;
- Nicotera: Madonna del Rosario (attribuita), nell'ex–convento dei Domenicani;
- Orsigliadi di Rombiolo: San Raffaele arcangelo (1788), nella Chiesa parrocchiale;
- Palmi: Maria Santissima del Carmelo (1782), nel Santuario di Maria Santissima del Carmelo;
- Palmi: Maria Santissima del Soccorso, nella Chiesa parrocchiale del Soccorso;
- Palmi: Maria Santissima Immacolata, andata perduta il 30 dicembre 1924[5];
- Paravati di Mileto: Immacolata Concezione (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Pernocari di Rombiolo Immacolata Concezione e San Sebastiano Martire, nella Chiesa parrocchiale;
- Pizzinni di Filandari: Madonna del Carmine (attribuita), nella Chiesa Parrocchiale;
- Polistena: Madonna del Rosario (attribuita), nella chiesa della confraternita del Rosario;
- Presinaci di Rombiolo: Madonna del Lume (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Rombiolo: San Vincenzo Ferreri (1801), nella Chiesa parrocchiale;
- Rombiolo: Sant’Antonio di Padova (ante 1771), nell'ex-convento dei Cappuccini;
- San Costantino Calabro: San Rocco (1794), nella Chiesa di San Rocco;
- San Nicola de Legistis di Limbadi: Madonna del Rosario, nella Chiesa parrocchiale;
- San Nicolò di Ricadi: Madonna delle Grazie e San Nicola vescovo (attribuite), nella Chiesa parrocchiale;
- San Pietro di Caridà: San Sebastiano (Attribuita) e Santa Rosa (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- San Pietro di Caridà: Sant’Antonio di Padova (1771), nella Chiesa del Carmine;
- Sant'Onofrio: San Raffaele arcangelo e San Tobia, nella Chiesa parrocchiale;
- Sciconi di Briatico: Madonna del Rosario, nella Chiesa parrocchiale;
- Serrata: San Rocco (attribuita), nella Chiesa parrocchiale;
- Soriano Calabro: San Martino vescovo (1808), nella Chiesa parrocchiale;
- Stelletanone di Laureana di Borrello: San Rocco (1785), nella Chiesa parrocchiale;
- Stignano: San Raffaele arcangelo (1806), nella Chiesa matrice dell'Annunciazione;
- Tritanti di Maropati: Sant'Atenogene vescovo e martire (1801), nella Chiesa parrocchiale;
- Tropea: Maria Maddalena e Gesù nell’orto (attribuite), nella Chiesa del Carmine;
- Tropea: San Raffaele arcangelo (attribuita), nel Museo Diocesano (dalla parrocchiale di San Giacomo);
- Varapodio: Madonna del Carmine col Bambino, nella Chiesa parrocchiale;
- Vibo Valentia: Madonna della Consolazione o della Cintura (attribuita), nella chiesa di Sant’Omobono;
- Zungri: San Pasquale (attribuita), nella Chiesa parrocchiale.
Note
- ^ La Chiesa cattolica ha riconosciuto ufficialmente il Miracolo della Madonna del Carmine di Palmi, incoronando la statua il 16 novembre 1896 a seguito del decreto emesso dal Capitolo Vaticano il 22 settembre 1895.
- ^ Rosa Maria Cagliostro, Atlante del barocco in Italia: Calabria, De Luca Editori d'Arte, 2002, ISBN 8880164538. URL consultato il 9 dicembre 2013.
- ^ Comune di Cittanova - Lista informazioni turistiche, su www5.asmenet.it. URL consultato il 9 dicembre 2013.
- ^ L'alba della Piana (luglio 2009) - lalbadellapiana.it
- ^ La statua fu distrutta da un incendio che colpì la chiesa dell'Immacolata il 30 dicembre 1924. Fino a quel giorno, le tre statue della Madonna realizzate a Palmi dal De Lorenzo, venivano comunemente chiamate dal popolo "le tre sorelle". Tra l'altro va segnalato che la statua dell'Immacolata, commissionata dall'omonima congrega, fu pagata all'artista dai marinai della congrega del Soccorso che avevano anch'essi commissionato al De Lorenzo una statua della Madonna del Soccorso. In cambio del pagamento di entrambe le statue i marinai chiesero che la statua dell'Immacolata, festeggiata in processione ogni 8 dicembre, venisse fatta entrare nella chiesa del Soccorso. Questa "affruntata" viene celebrata a tutt'oggi, ogni 8 dicembre, con la nuova statua dell'Immacolata (opera di un altro artista), per mantenere viva una tradizione secolare cittadina.