Rumore

segnale sonoro indesiderato e non voluto, caratterizzato dall'essere molesto o comunque indesiderabile, nel campo dell'acustica e dell'elettroacustica
Versione del 23 mag 2005 alle 17:44 di Guam (discussione | contributi)
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In generale il rumore è un segnale di disturbo rispetto all'informazione trasmessa in un sistema.

Questo vale in acustica dove, come i suoni, il rumore è costituito da onde di pressione sonora, ma vale anche in elettronica, dove per rumore si intende l'insieme di segnali in tensione o corrente elettrica indesiderati che si sovrappongono al segnale utile. Si parla di rumore anche in informatica e teoria dell'informazione per indicare qualunque tipo di informazione di disturbo.

L'intensità del rumore è misurata in decibel, ma per quantificare l'effetto dannoso del rumore sul segnale utile si usa esprimerlo in termini di rapporto segnale-rumore, ovvero un valore adimensionale ottenuto come rapporto tra l'intensità del segnale e del rumore, entrambi espressi in decibel.

Acustica

Il rumore è prodotto da innumerevoli fonti naturali ed artificiali. Anche in condizioni di apparente silenzio l'aria è attraversata da onde sonore che non vengono percepite perché troppo deboli oppure al di fuori della gamma udibile. Onde sonore di frequenza inferiore ai 20Hz (infrasuoni) e superiori a 20KHz (ultrasuoni) non sono percepite dall'orecchio umano. Generalmente i rumori sono suoni caratterizzati da un andamento di pressione non periodico e armonicamente molto complesso, ma a volte la percezione di suono oppure di rumore è soggettiva.

Elettronica

In elettronica il rumore è detto rumore elettrico. È inevitabilmente presente in ogni circuito, generato da:

  • Agitazione degli elettroni all'interno di conduttori e semiconduttori
  • Segnali armonici prodotti da rapide variazioni di corrente in sistemi oscillanti
  • Disturbi elettrici di provenienza esterna (vedi EMC)