Utente:Skyfall/Sandbox
{{Santo |nome= San Giuliano di Anazarbo |immagine= Piero della francesca, san giuliano.jpg |didascalia=[[San Giuliano (Piero della Francesca)|San Giuliano di Piero della Francesca, a San Sepolcro |note= |nato= Istria, (231) |morto= Flaviade, (249) |venerato da= Chiesa cattolica |canonizzazione= |santuario principale=Chiesa di San Giuliano martire, Rimini |ricorrenza= 22 giugno |attributi= |patrono di= Rimini |santiebeati= 91595 }}
San Giuliano di Anazarbo (Istria, 231 d.C. - † Flaviade, 22 giugno 249. d.C ) [1] è un protomartire cristiano, sotto la persecuzione dell'imperatore Decio (200-251).[2]
Il suo culto è diffuso presso molteplici località, anche causa la sua omonimia con altri martiri, per cui vi è la tendenza a confondere e sovrapporre il mito.
Agiografia
Secondo la leggenda, Giuliano aveva il padre senatore e pagano mentre la madre, cristiana, lo aveva educato alla nuova fede religiosa. Non facendo mistero di essere cristiano, a diciotto anni venne denunciato a Marciano, proconsole della città di Flaviade, che gli impone di sacrificare agli dei. Di fronte al suo deciso rifiuto, venne torturato e condotto a Ainvarza, lungo la costa Egea (Cilicia). Condannato a morte, fu rinchiuso in un sacco insieme a serpenti velenosi, viene gettato in mare. Dopo un lungo girovagare, suo corpo riemerse nei pressi dell'odierna Istanbul per essere poi traslato in un sarcofago.[2]
Sei secoli più tardi, sotto regno di Ottone I, il sarcofago con le reliquie cadde in mare, ma non affondò e nel 962 prodigiosamente si arenò a Viserba poco a nord di Rimini.
Le sue reliquie furono traslate nell'antica abbazia benedettina dei santissimi Pietro e Paolo, oggi parrocchia di San Giuliano Martire nell'omonimo borgo riminese.[3]
Negli ‘Acta SS’ ed. Venezia, 1734-1770, sono citati alcuni miracoli ottenuti per l’intercessione.[2]
Culto
La sua ricorrenza è fissata il 22 giugno, giorno del suo martirio, nel quale, nel XII secolo, fu istituito un palio a suo onore, non lontano dalla sua abbazia. Secondo il regolamento nel codice Torsani in cui nel XV secolo furono trascritti gli statuti trecenteschi di Rimini, il 22 giugno, l’ufficialità municipale si recava a pregare nel relativo santuario e successivamente si doveva tenere il palio, per il quale i cavalli correvano dal ponte di Viserba all'attuale piazza Tre Martiri.[4]
Chiese
- Chiesa di San Giuliano Martire a Rimini
- Chiesa Di San Giuliano Martire a San Giuliano Milanese
- Chiesa di San Giuliano martire in Roma[5]
- Chiesa di San Giuliano Martire, Trebbiantico, Pesaro
Note
- ^ L'apparente discordanza del luogo del martirio è dovuta al cambio dei nomi nel corso dei secoli, nonché all'acquisizione da parte della Diocesi di Anazarbo, della diocesi di Flaviade, e della diocesi di Egea, quest'ultima è anche il toponimo della costa presso cui si trova Ainvarza.
- ^ a b c Antonio Borrelli, San Giuliano di Anazarbo, su santiebeati.it, Santi e beati, 14 dicembre 2003. URL consultato il 28 dicembre 2013.
- ^ Santi e Beati della Chiesa di Rimini, su diocesi.rimini.it. URL consultato il 13 dicembre 2013.
- ^ Alessandro Serpieri, Quei cavalli di San Giuliano. Il palio di Viserba, lungo la strada della Sacramora, in Il Ponte, 2 marzo 1997. URL consultato il 13 dicembre 2013.
- ^ Possibile sovrapposizione del culto: Pierino Esposti, La Chiesa di San Giuliano dalle origini ai giorni nostri, San Giuliano Milanese, maggio 1984. URL consultato il 28 dicembre 2013.
Collegamenti esterni
- Skyfall/Sandbox, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato l'11 settembre 2013.
- Marciano ordina a san Giuliano da Rimini di sacrificare agli idoli Polittico, di Bittino da Faenza (1409