{{Come specificato anche nella pagina delle Discussioni, la voce "Obbedisco" compare ormai non solo sull'Enciclopedia Treccani (versione standard e versione ridotta), ma addirittura anche nel Dizionario della lingua italiana Zingarelli. E' chiaro che anche lì si fa inevitabilmente riferimento ai fatti della Terza guerra di indipendenza. Ma la parola può essere ormai considerata un episodio, noto, di un evento significativo (la Terza guerra di indipendenza) del Risorgimento, che merita spiegazione||gennaio 2014}}



"Obbedisco": parola scritta da Giuseppe Garibaldi nel telegramma di risposta (10 agosto 1866) al Generale Alfonso La Marmora, dopo che quest'ultimo aveva intimato al Capo del corpo dei volontari "Cacciatori delle Alpi" (appunto Garibaldi) di fermare la sua inarrestabile avanzata verso Trento contro gli austriaci nella Terza Guerra di indipendenza.

I fatti

Già con la battaglia di Bezzecca, il Generale Garibaldi aveva dato prova di comandare uno dei pochi corpi che nella guerra in corso dimostrava capacità non solo di tenere testa al nemico, ma addirittura di avanzare e conquistare territorio prezioso ai fini della guerra. Tuttavia, quella vittoria non fu sufficiente a mutare le sorti di uno scontro sul campo che stava vedendo gli austriaci, negli altri settori del fronte italo-austriaco, prevalere sulle armate dei Savoia. A Custoza l'esercito italiano subì una storica sconfitta, seguita successivamente da quella avvenuta per mare, a Lissa (A. Scirocco, Giuseppe Garibaldi, Edizioni Rcs Corriere della Sera, Milano 2005, pp. 300-301).

Conclusione della guerra

Malgrado la non lusinghiera prestazione dell'esercito e della marina di Vittorio Emanuele II, l'Italia vinse comunque la Terza guerra di indipendenza, conquistando il Veneto, e quindi Venezia, ma mancando ancora l'annessione del Trentino, che sarà conquistato solo a conclusione della Prima guerra mondiale (armistizio di Villa Giusti, 3 novembre 1918). La vittoria dell'Italia fu possibile in virtù dell'alleanza militare sottoscritta con la Prussia di Bismarck, anch'essa in guerra con l'Austria, che sconfisse definitivamente nella battaglia di Sadowa (3 luglio 1866) (D. Mack Smith, Garibaldi. Una grande vita in breve, Oscar Mondadori, Milano 1993).

Bibliografia

  • A. Scirocco, Giuseppe Garibaldi, Edizioni Rcs-Corriere della Sera, Milano 2005
  • D. Mack Smith, Garibaldi. Una grande vita in breve, Oscar Mondadori, Milano 1993
  • E. Cecchinato, Camicie rosse. I garibaldini dall'Unità alla Grande Guerra, Laterza, Roma-Bari 2007