Viola (Italia)
Viola (Viòla in piemontese) è un comune di 425 abitanti della provincia di Cuneo.
Viola comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Paolo Rossi (lista civica) dal 7-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 44°17′00″N 7°58′00″E |
Altitudine | 827 m s.l.m. |
Superficie | 21 km² |
Abitanti | 429[1] (31-12-2010) |
Densità | 20,43 ab./km² |
Frazioni | Castello, Coniglione, Saint Grée, San Giorgio |
Comuni confinanti | Bagnasco, Garessio, Lisio, Monasterolo Casotto, Pamparato, Priola |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12070 |
Prefisso | 0174 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 004249 |
Cod. catastale | M063 |
Targa | CN |
Cl. sismica | zona 3A (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | violesi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Fa parte della comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese[3].
Storia
Il paese ha origini molto antiche, come testimonia il toponimo che significa "piccola via" e potrebbe alludere a una via secondaria romana che, attraverso il valico del Mindino e Prato Rotondo, metteva in comunicazione con la Liguria. Secondo un'altra ipotesi, invece, si trattava di una via dell'olio dalla Liguria al Piemonte, supportata anche dal fatto che figura in documenti antichi con il nome in latino Vehola.
In documenti del 1142 viene menzionata come comunità attiva, facente parte del marchesato di Bonifacio del Vasto, discendente dal famoso Aleramo e fondatore del marchesato di Ceva. Sotto il dominio di quest'ultima casata, protrattosi fino al termine del secolo XVII, il feudo venne spartito fra gli ultimi discendenti del marchese e parte di esso passò ai Faussone, ai Vegnaben ed ai Promis.
Nel 1794, Viola subì l'invasione napoleonica con tutte le nefaste conseguenze: sul colle di San Giacomo sono ancora ben evidenti i resti delle trincee di quelle memorabili battaglie.
Il torrente Mongia, che sorge alle falde del Monte Mindino, divide Viola in due borghi: borgo Castello ove si vedono ancora i segni dell'antica fortezza. Sulla piazza del castello, in platea castri, come attesta un antico documento, si amministrava la giustizia e si punivano, alla presenza della popolazione, i colpevoli dei vari reati secondo le allora vigenti leggi locali. Sull'altra sponda è abarbicato il capoluogo, dove è presente la parrocchiale di San Giorgio, fondata all'incirca nel 1190. In seguito al notevole incremento della popolazione s'impose l'ampliamento della chiesa, che per ben tre volte fu ingrandita sino a raggiungere le dimensioni attuali.
Nel 1885 la popolazione raggiunse la punta più alta di 1130 abitanti.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Amministrazione
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese, su vallinrete.org. URL consultato l'11 maggio 2011.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.