Assedio di Capua (1860)
L'Assedio di Capua del 1860, condotto dalle truppe dell'esercito piemontese, fu un episodio del processo di conquista del Regno delle Due Sicilie, che portò alla proclamazione del Regno d'Italia.
| Assedio di Capua parte del Risorgimento | |||
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| Data | 1-2 novembre 1860 | ||
| Luogo | Capua | ||
| Causa | Annessione al Regno di Sardegna dei territori del Regno delle Due Sicilie | ||
| Esito | Vittoria delle truppe sabaude | ||
| Modifiche territoriali | Capua annessa al neonato Regno d'Italia | ||
| Schieramenti | |||
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Storia
La città fortificata di Capua era una delle principali piazzeforti del Regno delle Due Sicilie, tanto importante da essere considerata come la chiave del Regno. Tale considerazione proveniva dal fatto che la particolare posizione della città, posta nelle immediate vicinanze del fiume Volturno, ne faceva un ideale punto di difesa contro qualunque invasione proveniente da nord.
Le truppe garibaldine occuparono Santa Maria Capua Vetere e il 1 ottobre 1860 respinsero un assalto dell'Esercito delle Due Sicilie che cercò di riconquistare la cittadina. Una volta ottenuto il consolidamento della posizione, gli attaccanti passarono a cingere d'assedio Capua, posizionando la propria artiglieria sul colle detto La Costa del Monte S. Nicola, nei pressi di S. Angelo in Formis.